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Autore: Loveisequalforeveryone    02/05/2012    2 recensioni
Cosa farà Nathan quando i suoi amici verranno a scoprire della sua omosessualità? Si nasconderà dietro una bugia, o racconterà tutta la verità senza essere giudicato?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1.

Nathan.


Come sempre mi sveglia in un letto che non era il mio; chissà cosa avevo fatto la notte prima, e chissà chi era quel ragazzo che dormiva di fianco a me. Mi vestì e presi tutte le mie cose, era ancora presto quando telefonai a Fred per farmi venire a prendere. Mi misi seduto sopra il marciapiede e lo aspettai. –Dai, monta su coglione sono arrivato- mi disse Fred tirando giù il finestrino della macchina. Strano non l’avevo neanche sentito arrivare. –Vedo che hai rimorchiato eh?- mi chiese Fred dandomi una pacca sulla spalla, mentre mi allacciavo la cintura. –Oh, si! Una bella gnocca, non sai quanto ci da dentro!- Ormai ero abituato a fingere, mi usciva naturale, come se io Nathan Miller fossi davvero andato con una ragazza, pf. –Eh bravo il mio Nat!- mi disse mentre mi scompigliava i miei capelli marroni. –E a te come è andata la serata?- Non lo facevo per essere gentile, ma perché il modo in cui raccontava le sue serate era unico. –Oddio! Non farmici pensare, è stata pessima!- Ecco già, aveva messo su quel suo tono melodrammatico. –Allora prima cosa: Sam non so come ha fatto, e non lo voglio neanche sapere, è finito dentro un bidone! Lo so che era strafatto duro, e forse io ero l’unico sobrio, ma come si fa?!? Per me l’aveva presa come casa! Ma comunque… cosa è successo poi?- fece una pausa, inarcò le sopracciglia, atto che stava pensando, e parlò- Ah si, non chiedermi neanche questa, Jas si e praticamente limonato il muro della discoteca! Ma io dico, ho capito che era sballato ma per non riconoscere una ragazza con un bel paio di tette e culo, c’e ne vuole eh? Ah, e come se non bastasse mi ha vomitato sulle scarpe!- Mi stavo piegando in due dalle risate, ma non era ancora arrivato il pezzo forte – Ma io dico come si fa ad avere degli amici cosi!?!? Ci mancava poco che Jason scopava con un cane! E poi che Sam prendesse il bidone come la sua vera casa! Ma sono l’unico normale qui!??!?- Ecco, era questo il pezzo forte, la sclerata dopo la serata passata con 2 cretini. –Ti ricordo che anche tu quando sei ubriaco ci dai dentro, soprattutto con i bidoni della spazzatura!- Ogni volta che tiravo fuori quell’argomento non smettevo più di ridere, e sapevo bene che a Fred dava fastidio. –Stronzo, lo sai che quello è stato il periodo più brutto della mia vita!- mi disse dandomi uno schiaffo sulla testa. –Eddai, è stato divertente sei venuto per ben 4 volte!- solo al ricordo di quella scena, mi vennero le lacrime agli occhi. Vedere Fred che ci dava dentro con un bidone della spazzatura è stato il massimo. –Continui!?!? Ti lascio in mezzo alla strada! Vè, che coincidenza c’è anche un cane, può tenerti compagnia!-
-Stronzo, lo sai che sono allergico ai peli dei cani!- Gli dissi dandogli una pacca sul braccio.
-Lo so, appunto per questo gli vai a tenere compagnia!-
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-Nat! Svegliati!- No, no, ti prego, la scuola no! Mi rigirai nel letto, e mi misi sotto le coperte per non sentire la mia sveglia mattutina.
-Nat! Eddai, muoviti!- Misi la testa sotto il cuscino e lo coprii con le mani. Sapevo cosa stava per succedere adesso, e sapevo anche che se non le ubbidivo finivo nei casini.
-Porca troia, Nat alzati!- Ecco, che partivano le imprecazioni. Ma io non avevo nessuna intenzione di muovermi di li, anche se sapevo le conseguenze.
-O ti alzi, o ti tiro una secchiata d’acqua fredda, decidi- Ok, in questi casi era meglio alzarsi. (Con lei)
-Ok, ok, mi alzo! Ma solo perché so che lo potresti fare veramente- Mi alzai di malavoglia dal letto, e mi diressi verso il bagno.
-Bravo bambino!- Mi disse Liz scompigliandomi i capelli, e battendo le mani.
-Dai, che se fai presto ti do anche un lecca-lecca- Disse Liz, come se stesse parlando con un bambino.
-Si, ma bello grosso che lo voglio succhiare bene!- Le urlai dal bagno. Con lei potevo fare tutti i doppi sensi che volevo, era l’unica a sapere della mia omosessualità.
-Ma…Nathaan!- Risi, per il suo tono da rimprovero.
-Invece di pensare sempre a quello, fa presto che è già tardi- Mi disse Liz, prima di chiudere la porta della mia camera.
Mi guardai allo specchio. Non ero poi cosi tanto male, un bel fisico c’e l’avevo, un bel culo anche, ma era la fortuna che mi mancava. In questi 4 anni al liceo non ero mai riuscito a trovare un ragazzo, tutti etero oh! Bhè, per l’astinenza non mi dovevo preoccupare, l’ho facevo tutte le sere, quindi quello non era un problema. Era nell’amore che mi dovevo preoccupare! Non avendo trovato nessuno in tutti questi anni, dubitavo fortemente che sapessi ancora amare. Quando fini la doccia, mi vestii e andai a fare colazione.
-Allora, quando dirai a tuoi amici che sei gay?- Mi chiese Liz, mangiando una fetta biscottata.
-Tu sei mia amica- Gli risposi, sedendomi sulla sedia e versandomi un po di caffe in una tazza.
-Parlo sul serio Nat. Da quant’è che glielo tieni nascosto? 4 anni? E’ ora di dirglielo- Odiavo quando faceva la mamma.
-Quando sarò pronto- Mi alzai dalla sedia, presi tutte le miei cose e sbattei la porta di casa. Sapeva che quell’argomento mi dava fastidio, e lei puntualmente lo tirava fuori. Sapeva che i miei amici, erano sempre stati contro i Gay, e sapeva anche che cosa gli facevano. Era difficile per me dirgli tutto. E lei lo sapeva bene. Forse lo faceva per il mio bene, ma lei sapeva bene a che cosa andavo in contro, e a me non piaceva. Quella mattina il cielo di Bristol sembrava dire solo una cosa ‘’pioggia in arrivo’’ e io non avevo neanche l’ombrello! Fantastico no? Arrivato a scuola stava già iniziando a piovere e mi affrettai ad entrare. Primo giorno di scuola dopo le vacanza Natalizie, che strazio! Mi diressi verso il mio armadietto e presi la combinazione per aprirlo -non l’avevo ancora imparato a memoria, ci avevo fatto anche una canzoncina, ma niente dimenticata- presi tutti i libri mi diressi verso la mia classe. Come sempre tutte le ragazze che erano presenti, incominciarono a sbavare al mio arrivo. Ormai ci avevo fatto l’abitudine, ma non avevo fatto l’abitudine al tipo che era seduto al mio posto. Chi cazzo era?  Andai verso il mio banco e senza fare caso a lui, misi il mio zaino sopra il mio banco. Gli feci un sorriso finto e gli chiesi: -Scusa, chi cazzo sei?- il ragazzo mi guardò con aria strafottente, ma non rispose. –Sei sordo per caso? Chi cazzo sei?- io non ero ma stato un tipo gentile con le persone, anzi ero sempre stato stronzo con tutti. –Calmati amico, siediti che parliamo- mi disse con voce troppo calma per i miei gusti, e facendomi segno di sedermi vicino a lui. Non aveva capito un cazzo. – Levati dai coglioni, ma soprattutto dal mio banco- gli dissi con tono calmo, che in quel momento non avevo. –Ehi amico, non ce mica scritto il tuo nome! Dai siediti che parliamo- No, era proprio un deficiente. –No, non hai capito! Questo è il mio banco da 4 fottuti anni, quindi levati dalle palle, cazzone- il ragazzo alzò le mani il segno di resa e si mise seduto nel banco di fianco. Era stato più facile di quello che credevo, bene. Il ragazzo stava per parlare quando lo bloccai –Non.Una.Parola.- Finalmente la prof era arrivata, non perché mi piacesse far lezione, ma perché almeno il tizio stava zitto.  –Bene ragazzi, oggi vi presento un vostro nuovo compagno di classe.- disse la prof mentre si appoggiava alla cattedra.  –Ah vedo che hai già fatto amicizia- disse portando lo sguardo su di me –No- dissi secco. –Vabbhè, avrai tempo! Forza vieni su e presentati- il ragazzo si alzò e si presentò
-Mi chiamo Austin Colleman, ho 17 anni e vengo da Bradford- 


Chiedo scusa se ci saranno degli errori, o casini con i verbi. 
E anche: Mi date un vostro parere? Come vi sembra la storia? Acetto anche coomenti del tipo: ''Datti all'ipica'' No problem.
Però almeno un recensione me la lasciate? Pliiz! 
Jei.
  
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