Disclaimer: non sono Eric Kripke, ergo non posso vantare alcun diritto di proprietà su nessuna delle 4433543 and counting versioni di Castiel in Supernatural... Ci gioco solo un po'.
Stavo ascoltando Tomorrow Never Knows dei Beatles, il che - in combinazione con il mood post-JIB 3 che mi porta a vedere in ogni cosa un riferimento a SPN *ULULA DI DOLORE E DI GIOIA AL TEMPO STESSO* - ha fatto sì che producessi questa flashfic. Spero che, ehm, vi piaccia. *nervosa, come al solito*
Lay down all thoughts, surrender to the void
La ragazza rovescia gli occhi all’indietro ed inarca sinuosamente la schiena contro il materasso, emettendo un lungo ed acuto gemito di piacere.
Soddisfatto e divertito dalla sua reazione, nonché dalla psilocibina che gli inquina le vene al momento, Castiel sorride contro il suo monte di Venere - che tentativo buffo e nel contempo affascinante di nobilitare i genitali femminili (come se ce ne fosse bisogno, sono già meravigliosi di per sé), quello di coinvolgere una divinità nel nominarne una parte... Venere stessa ne sarebbe entusiasta, narcisa e voluttuosa com’era millenni fa e probabilmente ancora al giorno d’oggi. Se è viva, ovviamente, il che non è affatto scontato.
Dalla O carnosa ed invitante che è la bocca della ragazza viene un altro gemito ed alcune parole rotte ed insensate.
- L’Universo... Oh, Castiel... L’Universo nasce da qui... Da te, da me...
Improvvisamente, la situazione non è più così divertente.
Castiel alza il capo, fissando la ragazza con aria dura ed estremamente lucida nonostante la droga assunta.
- Oh, no, tesoro... Tu non sai da dove nasce l’Universo, e di certo io non te lo dirò.
Soddisfatto e divertito dalla sua reazione, nonché dalla psilocibina che gli inquina le vene al momento, Castiel sorride contro il suo monte di Venere - che tentativo buffo e nel contempo affascinante di nobilitare i genitali femminili (come se ce ne fosse bisogno, sono già meravigliosi di per sé), quello di coinvolgere una divinità nel nominarne una parte... Venere stessa ne sarebbe entusiasta, narcisa e voluttuosa com’era millenni fa e probabilmente ancora al giorno d’oggi. Se è viva, ovviamente, il che non è affatto scontato.
Dalla O carnosa ed invitante che è la bocca della ragazza viene un altro gemito ed alcune parole rotte ed insensate.
- L’Universo... Oh, Castiel... L’Universo nasce da qui... Da te, da me...
Improvvisamente, la situazione non è più così divertente.
Castiel alza il capo, fissando la ragazza con aria dura ed estremamente lucida nonostante la droga assunta.
- Oh, no, tesoro... Tu non sai da dove nasce l’Universo, e di certo io non te lo dirò.