Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: silgree    29/11/2006    4 recensioni
L'equilibrio naturale viene improvvisamente sconvolto e la sorte della Terra è nelle mani di Sakura Kinomoto... Ma la ragazza non sarà sola, con lei ci saranno anche Li, Tomoyo ed Eriol. Da quest'ultimo Sakura saprà ke al di sopra di tutto vi è una forza suprema, che regola i 4elementi. Alla fine della storia, la ragazza capirà qual'è in realtà la vera forza che regola il mondo... Una storia dove si intrecciano sovrannaturale e romanticismo!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Innanzitutto ringrazio chi ha lasciato recensioni, mi ha fatto davvero piacere…

Questo è il secondo capitolo. Spero tanto che vi piaccia ^-^ ho cercato di metterci 1bel po’ di suspence, ma prometto ke la prossima volta accontenterò chi, come me, adora Li.

 

 

Capitolo 2

 

Sensazioni.

 

Sakura era appena rientrata a casa.

“Adesso mi sento meglio ed è merito di Tomoyo” disse guardandosi allo specchio. E poi rivolta a Kerochan “Kero, non ho mica gli occhi gonfi, vero?” chiese speranzosa.

 

“No” rispose con un fil di voce il peluche che era occupato a massaggiarsi la pancia. La sera prima si era abbuffato a casa di Tomoyo e adesso si sentiva un po’ in colpa perché si era lasciato prendere dalla sua solita golosità e non si era preoccupato di sostenere l’amica che, per lui, nelle situazioni difficili, aveva fatto tanto. Per un attimo, fu persuaso a mettere da parte il proprio orgoglio e porgere le sue scuse a Sakura.

 

“Kerochan…” disse ad un tratto Sakura. L’animaletto trasalì, era certo che l’amica gli avrebbe fatto una delle sue solite sfuriate per la sua eccessiva abbuffata.

“S-si…?” disse titubante. Deglutì.

 

“Ti ringrazio!” disse lei con sguardo pensieroso. Le sue parole colpirono il guardiano che rimase incredulo a quello che le sue orecchie avevano appena sentito. Era una cosa insolita che Sakura lo ringraziasse per qualcosa. Figuriamoci per una cosa che non aveva nemmeno fatto…

 

“Io non capisco…” disse perplesso.

 

“Intendevo dire… –riprese la bambina- sono felice di averti incontrato, sono felice che tu abbia scelto proprio me come padrona delle carte e sono felice anche che le carte si siano disperse, sebbene abbiano provocato non pochi disastri. Io ti ringrazio di avermi dato la possibilità di accrescere i miei poteri magici latenti perché così facendo ho incontrato sulla mia strada tanti nuovi amici che mi hanno appagato di tutte le fatiche fatte e… e ho finalmente capito cosa si prova ad essere… amati…” C’era una sorta di maturità nelle sue parole, che sicuramente era frutto di lunghe riflessioni.

 

Il guardiano la osservava con affetto, premura e stima. Avrebbe voluto dirle qualcosa, ma tutto quello che poteva dire sarebbe stato inutile. Poi, ad un tratto, Sakura aprì il cassetto della scrivania e prese in mano quello che poteva sembrare un comunissimo mazzo di carte rosa. E in effetti, rosa erano… ma erano magiche.

Sfogliando il mazzo, la sua attenzione cadde su una carta in particolare: the love.

 

Kerochan parve un attimo perplesso.

“mah… -disse- penserai che sono svampito, ma ti giuro che non ricordo che il signor Clow Reed avesse creato anche questa carta”. Per un attimo si fece pensieroso, ma poi dentro di sé concordò che non valeva la pena interrogarsi su una cosa di così poco conto. Aveva cose più rilevanti a cui pensare.( del tipo se mangiare un bignè alla crema o alla cioccolata? XD Nd io)

 

Sakura in cuor suo emise un debole risolino con la consapevolezza che sapeva qualcosa che il guardiano ignorava e che probabilmente non avrebbe mai scoperto. Non voleva condividere con nessuno quel segreto. Voleva custodirlo gelosamente, voleva che rimanesse impresso nella sua memoria, come se, dividendolo con qualcuno, una parte di lei venisse privata di qualcosa. Come se le venisse a mancare qualcosa di prezioso che ormai era inevitabilmente parte di lei.

Si ricordò il giorno della partenza di Li e si portò vicino al cuore la carta che lei stessa aveva creato, conscia dei sentimenti per lui, che purtroppo non era riuscita a dichiarargli. La carta trasmetteva un piacevole calore. Analogamente, ognuna delle carte che aveva trasformato, racchiudeva in sé emozioni, paure e ricordi diversi. Ognuna di esse le ricordava il suo Li, che l’aveva aiutata nella cattura. Già! Le aveva catturate proprio tutte, con tante fatiche e difficoltà. Tutte tranne la carta del vento, che era rimasta in mano a Sakura quando le altre si erano disperse. Cercò la carta del vento e guardandola il suo viso si contrasse in un sorriso malinconico.

Ma appena la toccò, avvertì una strana sensazione che le strinse il cuore. D’istinto lasciò cadere la carta sul pavimento.

 

“Cosa cavolo fai?” disse preoccupato Kerochan.

 

“Ho avvertito una strana sensazione che non mi piace. Ha paura che la carta stia soffrendo. Che stia per succedere qualcosa di inquietante. Sai bene che il vento in divinazione è la carta del messaggero e se…”

 

“Ma sei proprio sicura? –disse il guardiano angosciato- forse ti sei sbagliata!? Ricordati che le carte risentono dell’influenza del tuo stato d’animo e, con gli immensi poteri che hai, percepisci facilmente ogni piccolo cambiamento che avviene intorno a te.

 

“Forse hai ragione tu, Kero”. Sakura si rassegnò. D’altronde sapeva che non poteva esserci altra spiegazione. Si, doveva proprio essere così. Ormai era sera e non aveva voglia di rimuginare sull’accaduto. Ripose il libro che conteneva le carte nel cassetto.

 

“Grazie di tutto –mormorò sottovoce- grazie di tutto, mie fedeli alleate”

Queste parole di gratitudine le erano venute dal profondo del cuore. Chiuse il cassetto. Ma in quel momento non realizzò che molto presto avrebbe di nuovo avuto bisogno delle sue “fedeli alleate”.

 

Si stropicciò gli occhi e sbadigliando disse “Io vado a dormire, ‘notte!”

 

“Buonanotte Sakura” disse in risposta il peluche e andò dentro l’ultimo cassetto, dove era la sua camera.

 

*

 

Intanto, in quello stesso momento, in un luogo sperduto dell’Inghilterra, anche qualcun altro aveva avvertito la stessa identica sensazione di Sakura. Un paio di occhiali cerchiavano i suoi grandi occhi chiari. I lineamenti del volto mostravano una maturità e una saggezza ben più grandi rispetto alla giovane età che dimostrava.

 

“Cos’hai Eriol? Ti vedo pensieroso. È successo qualcosa?” disse un animaletto che assomigliava molto a Kerochan, eccetto il colore del manto che era blu notte.

Il ragazzo indugiò un poco, come a voler misurare e scandire quello che stava per dire.

 

“E’ accaduto quello che avevo previsto” disse Eriol

 

“E allora, di che ti meravigli? Sei o non sei la reincarnazione di Clow Reed? Dovresti essere abituato a conoscere il futuro!”. Queste parole erano state pronunciate da una ragazza con lunghi capelli castani, comparsa improvvisamente sulla soglia della porta.

 

“Tuttavia errare è umano e non avevo previsto che sarebbe accaduto così presto.” Disse Eriol.

 

“Quello che ti tormenta riguarda per caso le Clow card?” disse Spinnel.

 

“Vorrai dire le Sakura card, Spiccino” disse Nakuru

 

“Ti ho detto di non chiamarmi Spiccino” ribatté Spinnel alterato.

 

“In ogni caso non riesco a capirne il motivo. Mi sembra che Sakura le abbia trasformate tutte con successo, no?”

 

… *silenzio*

 

Eriol, in risposta, si limitò solo a dire:

“L’intero equilibrio naturale sta per essere sconvolto, ma sono sicuro che Sakura, come sempre, ce la farà. E poi non sarà da sola…”

 

Nakuru e Spinnel si scambiarono interrogativi un’occhiata. Non capivano quello che Eriol diceva (e ke parlava arabo??? Nd io) ma confidavano nell’immensa esperienza di quello che era stato il più grande mago della storia.

 

  
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