Fanfic su artisti musicali > Green Day
Segui la storia  |       
Autore: mikybiky    03/12/2006    4 recensioni
1989, Berkeley, California. La vita sembra funzionare come è sempre andata. Jimmy si è presa una cotta per il bassista dei famosi "Sweet Children", che però pare già fidanzato con una ragazza presuntuosa ed arrogante. La migliore amica Jakie si sta per fidanzare con il cantante dello stesso gruppo, Billie. E il batterista è niente popò di meno che il fratello di Jimmy, che la consola assicurandole che fra Mike e Clare non v'è nulla di serio.
Tutto sembra dissolversi velocemente quando troppe discrepanze vengono a crearsi fra la versione ufficiale e quella presunta... che cosa diamine sta succedendo?
Genere: Triste, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap. 15

Billie rimase sconcertato. Che cosa voleva dire che “neanche lui” aveva buone notizie? Con tutto il cuore, sperò che non si trattasse di Jimmy.
- Tré… - disse, ma appena vide il viso dei genitori del ragazzo capì che le sue speranze erano state frantumate. - Non… non… non si tratta di Jimmy, vero? -
Tré sospirò, poi abbassò la testa, rassegnato. Billie divenne pallido.
- Ha avuto un attacco d’asma - si affrettò a spiegargli l‘amico - e i medici dicono che è grave -
Il ragazzo non disse niente. Si sedette su una sedia e si mise a riflettere: perché gli era capitato tutto questo? Perché proprio Jimmy era entrata in coma? Perché… proprio per colpa sua? Sì, era stata colpa sua. Se lui avesse messo tutto allo scoperto già dall’inizio, niente di tutto questo sarebbe successo. Se avesse aspettato a rispondere male a Clear in quel modo, ma l’avesse semplicemente lasciata spiegandole che non le voleva più bene, questa e Jimmy non avrebbero litigato e Jimmy non sarebbe scappata in macchina e non avrebbe fatto nessun incidente. E invece tutto era successo così bruscamente… e oltretutto Clear aveva sparso in giro voci cattive su di lui e l’aveva… scosse la testa e allontanò quell’ultimo pensiero. Non era il momento adatto per pensarci.
- Tré, mi sento colpevole - affermò tutto in un istante.
L’amico lo guardò perplesso.
- Ma che cosa dici? - disse, contrariato.
- Tré, lo sai benissimo… sono stato io a mettere in piedi tutto il piano, sono stato io a farlo scoprire, sono stato io a provocare l’ira di Clear e sono stato io… e è colpa mia quindi se Jimmy ha preso la macchina ed è scappata… facendo quell’incidente -
- Billie, non dire assurdità, ti prego! - lo prego Tré, che ormai non ci capiva più niente di quella storia.
Improvvisamente, la loro attenzione fu richiamata da una porta che si apriva e una barella che ne usciva. Sopra, esile, era distesa una ragazza: Jimmy.
- Jimmy! - gridarono Tré e Billie all’unisono.
Si avvicinarono alla barella, assieme ai genitori.
- Oh, Jamie, piccola mia! - disse la madre, con le lacrime agli occhi, accarezzando la guancia della ragazza.
- Ciao mamma - disse lei, debolmente. Poi voltò lo sguardo e salutò anche il padre, il fratello e l’amico.
- Jimmy! - disse Tré, felice ma anche disperato - Jimmy, mi dispiace di non averti creduto, veramente! -
Lei gli sorrise, poi chiuse gli occhi, voltando la testa dall’altra parte.
- È molto stanca - affermò il dottore, spingendo la barella fino alla sua stanza e posandola sul letto - è meglio se ora la lasciate riposare -
I genitori rimasero lo stesso nella stanza, mentre Tré trascinò Billie nell’atrio.
- Senti, ormai, a parte a questo miracolo, sta andando tutto schifosamente male. Perciò dimmi che cosa mi volevi dire che non è bello, tanto peggio di così non potrebbe andare -
- Bé… io non ne sarei così sicuro -
- Billie? -
Il ragazzo sospirò, ma poi ammise tutto.
- Tré… Clear è incinta veramente. E io ho negato tutto. L’avevo già scaricata quando me l’ha detto, e io ho voluto credere che non fosse vero fino all’ultimo. Ma poi mi sono reso conto che sarebbe stato inutile, che tanto ormai la verità è la verità. E quindi mi sono deciso ad ammettere la verità -
Di fronte a quanto detto da Billie, Tré rimase allibito. Come aveva potuto avere fatto sul serio una cosa del genere? Aveva messo incinta una ragazza e quando l’aveva scoperto aveva deciso di lasciare perdere. Ma come aveva potuto?
- Billie - disse Tré - non so cosa dire. Tu mi deludi -
- Lo so - ammise l’amico - mi deludo da solo. Non posso crederci neanche io di avere fatto una cosa del genere -
- Ma l’hai fatta! - disse, quasi urlando, Tré - e poi… mi avevi giurato che dopo l’incidente di Emma non l’avresti più fatto fino a che… -
Si bloccò appena vide la figura di Jakie apparire da dietro l’angolo.
Bilie, dall’aria distrutta, le sorrise andandole incontro, dandole un bacio sulla guancia. Ma lei lo rifiutò, scansandosi. Il ragazzo rimase piuttosto stupito del suo comportamento. Perché aveva reagito in quel modo? Forse perché aveva cambiato idea riguardo al bambino? Una cosa era certa: era incavolata con lui.
- Ciao - la salutò Tré.
Jakie rispose in un modo piuttosto glaciale, poi prese Billie per un braccio e lo trascinò da un’altra parte.
- Che cos’è successo? - le chiese, quasi spaventato.
- Ho parlato con Mike - rispose, come se fosse una roccia.
In un momento, Billie ci vide chiaro. Allora il piano di Clear stava funzionando alla perfezione. Sospirò. Sperava che non la prendesse così male, ma invece era successo il contrario.
- Allora? Non dici niente? - il tono della ragazza diventava sempre più assassino.
Lui abbassò la testa in segno di conclusione. Era chiaro che non sapesse cosa dire. Stava succedendo tutto così, senza un motivo.
- Molto bene - concluse allora Jakie - le conseguenze delle tue azioni le conosci: fra noi è finita - disse la ragazza, e finito di dire questo, girò i tacchi e uscì.
- Jakie, aspetta…! - cercò di bloccarla Billie, ma ormai era già troppo tardi, la ragazza se n’era già andata.
Il giovane adesso era veramente distrutto. Non voleva che succedesse tutto così, ma sapeva che avrebbe dovuto lasciarla lo stesso, prima o poi, e questo solo per causa di Clear… Clear, solo a pensare quel nome adesso gli cresceva dentro una rabbia enorme.
- Billie…. Puoi spiegarmi che cos’è successo? - chiese Tré, avvicinandosi all’amico, - perché Jakie ti ha scaricato in quel modo? Non avrai mica messo incinta a anche lei, spero… -
Il ragazzo scosse la testa, poi deglutì.
- Tré… forse è il caso che ti dica una cosa… ma non ne sono sicuro -
- Tanto ormai sei andato fino in fondo. Spara. -
- Non credo - negò però - no, non ne sono sicuro… si tratta della verità, ma non mi piace… -
- Che cos’hai da perdere ormai? - lo incitò l’amico - avanti, dimmi che cos’è successo, è la cosa più saggia che potresti fare -
- Sì, è la cosa più saggia, ma se te lo dico sono finito! - esclamò l’altro, tirando un pugno alla parete - Tré, tu non capisci, non è stato un incidente, NON È STATO UN INCIDENTE! -
Tré cercò di calmare il ragazzo, che si mise a piangere. Quando si fu finalmente quietato, si sedette e, singhiozzando, raccontò tutta la verità. Tanto ormai aveva tutto da perdere… soprattutto Clear.

Tré era seduto sulla poltrona in casa di Mike, particolarmente ansioso. Di fronte a lui c’erano i due amici, Billie e Mike. Dopo che l’amico gli aveva confessato tutta la verità, si sentiva un’enorme furore dentro. Dopo Billie, aveva pianto anche lui.
- Quella tr**a, quella tr**a! Io la rovino, la rovino! Come ha potuto fare questo a Jimmy, la mia Jimmy? Clear dovrà fare i conti con me, nessuno la passa liscia se ha fatto qualcosa a mia sorella! Jimmy, Jamie! La mia sorellina! -
- OK, va bene, ma adesso calmati, Tré! - disse Mike ad un certo punto - Clear non la passerà liscia, ma prima dobbiamo trovare qualcuno che possa confermare il tuo alibi, Billie! -
Il ragazzo sembrò rifletterci un po’, poi annuì.
- Credo che ci sia - affermò - non ne sono sicuro, ma il nostro vicino di casa, il piccolo Tommy, spia sempre dalla finestra, e per quell’ora può avermi visto vagabondare qua e là preoccupato -
- Sì, è vero! - esclamò Mike - Tommy è sempre attaccato alla finestra! Può avere visto qualcosa che ti può aiutare! -
- Allora andiamo, forza - disse Tré.
I tre si alzarono e si diressero verso la porta. Tré ansimò, infilandosi le mani in tasca. Ma le sue dita toccarono qualcosa di liscio e “spigoloso”. La lettera. Un flash back gli tornò alla mente, facendogli ricordare quando lui e sua sorella erano ancora in ottimi rapporti e lungi dal litigare.

Prese la sua bicicletta e pedalò fino a casa sua. Quando fu arrivato, accalorato, scese ed entrò. Salì fino in bagno, prese la crema solare, poi scese. Ma gli venne in mente della lettera che stringeva in mano a volte la madre. Così, sapendo che avrebbe avuto i rimorsi a vita, entrò in camera dei suoi. Trasse un profondo respiro, osservando il cassetto nel comodino di sua mamma. Lo aprì e ci trovò la lettera. L’aprì e lesse qualcosa che non avrebbe mai dovuto scoprire:

“Cara Mary,
so che ti risulterà molto difficile leggere questa lettera, ma non posso non parlarti. È stata dura per me dover comprendere che Jamie non è la mia bambina, nonostante tu me l’abbia ripetuto per undici anni. Il fatto è che io ti amo e non posso fare a meno di te, e Jamie forse avrebbe potuto rappresentare l’unica via che ci avrebbe ancora tenuti uniti. Ed il fatto che io non possa avere figli mette in evidenza come la bambina sia di Jhon.
Jhon. Per me è ancora difficile pronunciare quel nome. Jhon, mio cugino. Sapere di averlo tradito per due anni è la cosa più peggiore che io debba accettare. Ma tu hai chiuso tutto quando Jamie aveva un anno. Mi hai semplicemente detto “non ti amo. Non ti ho mai amato. Ho sbagliato tutto con te, io amo Jhon. Fra noi è finita, non voglio più aver niente a che fare con te.”
Così è stato per dieci anni, ma adesso ti sto riscrivendo, perché io in questi dieci anni ho sempre pensato a te e a tutto quello che abbiamo passato assieme.
So che non mi risponderai mai a questa lettera, ma io spero che tu almeno ne possa trarre una conclusione.
Non smetterò mai di pensarti, ti amo Mary.
Alex”

Tré non aveva più staccato gli occhi da quella lettera per dieci minuti, allibito. Non seppe mai cosa lo spinse a non dire nulla al padre, ma i rapporti fra lui e sua madre divennero più tesi.

- Tré, sbrigati! - lo richiamò Mike - avanti, svelto! -
Tré annuì, poi seguì gli amici.

Clear si sistemò i capelli, poi passò attraverso il lungo corridoio, fino ad arrivare davanti alla stanza in cui riposava Jimmy.
- Una mia amica è sul punto di morte, non potete impedirmi di vederla! - aveva detto alla segretaria nella hall come scusa per poter entrare fuori orario di visite. Ed era riuscita ad entrare.
- Sono ad un passo dalla vittoria - disse, guardando compiaciuta la ragazza distesa nel letto - tu stai per morire, e l’ultimo passo di questa lunga storia è proprio confessarti tutta la verità, Jimmy… tanto la porterai con te nella tomba… molto, ma molto presto… -
Facendo un grosso respiro, entrò nella stanza e si richiuse la porta alle spalle.
- Ciao Jimmy… Non è passato molto dall’ultima volta che ci siamo viste… me lo ricordo, mi hai preso a pugni in faccia! Sai, in realtà te ne sono grata, visto che hai accorciato il tempo di vittoria. Facciamo così, ora ti racconto tutta la verità.
Tutto è iniziato due anni fa, quando ho subito un grande torto da Billie: stavo passeggiando sulla spiaggia con un documento molto importante in mano, e lui è arrivato. Stava correndo, mi è passato accanto e ha spruzzato con l’acqua ciò che tenevo in mano, rovinandolo. Io mi sono stizzita, e gli ho gridato che era un infame, perché non mi aveva neanche chiesto scusa. Lui, allora, si è fermato e mi ha buttata in acqua. “Così va meglio?” mi ha gridato mentre si allontanava. Ovviamente il documento si è dissolto ed è toccato a me pagare i danni, visto che era una cosa che apparteneva al comune. I miei genitori si sono arrabbiati con me, dandomi la colpa e mi hanno messa in castigo per un anno intero. Io ho deciso allora che Billie avrebbe ripagato il danno che mi aveva inflitto. Ho pensato di mettermi assieme a lui per poi farlo litigare con i suoi migliori amici. Per farmi notare da lui ho anche messo su un gruppo punk, ma non è servito. Ormai avevo perso le speranze, ma poi mi si è presentata l’occasione: il piano. Mi sono proposta per rappresentare la finta fidanzata di Mike, e ovviamente poi ho fatto sì che Billie prendesse una cotta per me. Ed è andata esattamente come speravo. Billie non si ricordava di me, per fortuna, così è filata liscia. Tutto stava andando bene, sia il loro piano che il mio, ma poi quella stupida della tua amica, Jakie, ha scoperto Billie, Tré e Mike, e anche la relazione che c’era fra me e Billie.
Nel frattempo, la rabbia cresceva sempre di più, perché non riuscivo a farli litigare, quindi ho supposto un altro obbiettivo: rovinare Billie. Nello stesso momento, si è messa in mezzo anche un’altra persona: Jakie. Ha fatto in modo che io e Billie ci lasciassimo, anche se lui afferma di essere stato lui ad aver perso la ragione per lei. Ma io so che non è così. In ogni caso, dovevo rovinare pure lei! O voluto iniziare da te, raccontandoti qualche piccola bugia, però poi ho pensato ad una cosa più logica: ora che io e Billie ci eravamo lasciati, sarebbe stato difficile farlo litigare con i suoi amici, allora ho attuato il secondo scopo: ho sparso la voce che mi aveva messa incinta, e la gente mi ha creduto. Ero così entusiasta di ciò che stavo compiendo! Ma poi ti sei messa in mezzo tu: quando sono venuta a casa tua per raccontarti delle grosse balle sui tuoi (ex) amici, che peraltro tu ti sei bevuta tutto, mi hai picchiata… e non solo, mi hai seguita per aggredirmi ulteriormente. Lì per lì ho pensato solo di denunciarti, ma poi ho saputo della tua fuga: un modo utile sia per sistemare le nostre faccende che per rovinare ulteriormente Billie… -

- Avanti Tommy, dicci che cos’è successo quel giorno, non ti succederà niente! -
Il bambino scosse la testa. Billie abbassò il capo, in segno di sconfitta, ma poi Mike parlò:
- Tommy, non ti dispiacerà vedere che Billie venga messo in prigione per un fatto che non ha compiuto? Magari si beccherà anche l’ergastolo, e tutti crederanno che sia colpevole. Ti ricordi tutte quelle sere che lo spiavi dalla finestra tornare a casa ubriaco e sproloquiare? E tutte quelle volte che ti dava di nascosto le caramelle? Tu ti divertivi tanto. Ma non succederà più niente di questo se tu non ci dici che cos’hai visto quel giorno -
Il bambino sembrò sospirare. Gli dispiaceva, in effetti, che succedesse tutto ciò, ma aveva paura a parlare.
- Tommy - disse Billie - non ti succederà proprio nulla! -
- Promettete? -
- Lo promettiamo - confermò Billie
- In effetti ho visto una ragazza che prendeva la tua macchina quel giorno -
A Billie si illuminarono gli occhi.
- Che ragazza? - chiese in fretta, stritolandosi le mani per l’agitazione.
- Quella che veniva sempre da voi questa estate -
I tre ragazzi sorrisero. Tutti e tre sapevano che era stata Clear, ma se il bambino non l’avesse detto non avrebbero potuto dimostrarlo.
- Grazie Tommy - disse Tré alzandosi - ora grazie a te mia sorella avrà giustizia -
- Sono andata a casa di Mike e Billie e ho preso la sua macchina, ho scovato dove ti stavi dirigendo e ti ho tagliato la strada, facendoti fare l’incidente. Billie ovviamente non aveva alibi, così l’ho bloccato un giorno mentre stava tornando a casa e gli esposto quello ce adesso ti dirò: “io ti posso aiutare. Sono stata io a provocare l’incidente di Jimmy e ho usato la tua macchina. Così verrai incolpato tu. Ma io ti posso aiutare. Potrò dimostrare che tu eri con me quel giorno. Però tu in compenso dovrai farmi dei piaceri: dovrai ammettere di avermi messa incinta, anche se non è vero, e dovrai tornare insieme a me, ovviamente all’oscuro di tutti. E poi dovrai confessare a Mike di essere stato te a provocare l’incidente, di modo che lui poi possa dirlo a Jakie. Però poi tranquillo che ti aiuterò ad uscirne da questa storia.”
Lui ha amaramente accettato, però non sapeva che io l’avrei consegnato alla polizia. La quale, nel frattempo, è riuscita a rintracciare il suo numero di targa. Così ora Billie passerà molto ma molto tempo in prigione. Sai… lo condanneranno per la tua morte… oh, non guardarmi in quel modo cara, ah ah, lo sappiamo tutti che non durerai ancora a lungo in questo stato.
Bé, che dirti se non… riposa in pace amen - e, ridendo, uscì dalla stanza, fermandosi davanti ad uno specchio a risistemarsi il trucco.
Jimmy si tirò su a fatica.
Grandissima idiota, pensò, prima di confessare tutta questa orrenda verità ad una persona in coma che sta per andarsene, verifica che sia veramente così!
Clear, appena notò nello specchio il riflesso di Jimmy in piedi, si voltò sgomentata.
- Ma che… ma che - riuscì a dire, ma le parole le si bloccarono in gola.
- Ho sentito tutto, sciocca, non sono più in coma e non morirò neanche! Lo stato di coma non è stato il modo migliore per passare le vacanze di Pasqua, quindi adesso dirò tutto ciò che mi hai confessato alla polizia -
Clear, spaventata a morte, corse fuori dall’ospedale, pronta a scappare chissà dove per non farsi arrestare, ma, proprio fuori dallo stabile, una pattuglia della polizia la stava aspettando, assieme ai tre Green Day.
Un agente l’ammanettò e la fece salire in macchina.
- Non la farai franca, Billie, è una promessa! - gridò, mentre saliva sull’auto.
- Goditela la sconfitta in prigione! - grido il ragazzo - hai molti ma molti anni in cui puoi pensare solamente a cosa fare la volta prossima! -
Appena la macchina fu partita, Tré corse in ospedale.
- Jimmy! - gridò, appena incontrò la sorella - tesoro! Giustizia è fatta! Ora sei al sicuro, più nessuno vorrà farti del male -
La ragazza strinse forte il fratello, poi, appena vide Billie, lo raggiunse.
- Billie, tu sapevi tutto, perché non hai detto niente? -
- Ero messo in condizioni da non poterlo dire - affermò questo - ma alla fine sono scoppiato e ho raccontato tutto a Tré e Mike… ora Clear è stata arrestata. Ma mi chiedo, perché a fatto tutto ciò? -
- Per una vendetta - disse Jimmy - tutto per un’assurda vendetta - e si mise a raccontargli tutto quello che era successo.


2 settimane dopo
Jimmy uscì di casa e andò al bar, dove i suoi amici l’aspettavano. Billie e Jakie si erano rimessi assieme alla fine, e lei spiegò agli altri che si erano lasciati dopo che Mike le aveva detto che era stato Billie e causare l’incidente. Ora erano felici assieme, e non avevano intenzione di lasciarsi.
- Ciao ragazzi! - disse, sedendosi al tavolo con loro - che mi raccontate di bello? -
- Che adesso andiamo a farci un bel giretto sul lungo mare. C’è una festa sulla spiaggia -
- OK, allora andiamo - disse e si alzò.
Camminarono per un po’, dopo raggiunsero la meta, dove Tré si dileguò a bersi un po’ di birra.
Mentre era tutto intento ad ubriacarsi, scorse una ragazza dai capelli viola e due piercing al labbro.
- Uh uh, una punk… questa è un occasione da non farsi scappare - e così dicendo, la raggiunse, offrendole da bere. Subito dopo si misero a chiacchiera molto cordialmente.
Billie e Jakie, dopo pochi minuti, si mischiarono con la folla a ballare e a perdersi in un po’ di smancerie varie.
- Sono contenta che tutto ciò sia finito. Mi chiedo come tu abbia potuto resistere per così tanto tempo chiuso in una tale verità… dev’essere stato orribile -
- Lo è stato… ma ora è tutto finito, e noi siamo di nuovo assieme -
- Infatti -
Jakie sorrise, dopo si baciarono e si dispersero in mezzo alla folla, felicemente insieme.

Jimmy e Mike rimasero soli. La ragazza alzò la testa.
- Oggi c’è la luna piena - disse - ed è bellissima -
- Ma per renderla ancora più bella ci manca qualcosa - disse Mike.
E, dopodiché, le si avvicinò, e, stringendola, la baciò.
- Sarai la mia ragazza per sempre? - le chiese
- Sì, lo sarò - rispose Jimmy.
- Per sempre -



FINE


Ragazzi, non ci crederete!! Ho aggiornato! è passato molto tempo dall'ultima volta ed è passato un po' anche da quando ho finito la storia. Credo che sia ora di aggiornarla...
Non è mai successo che lasciassi passare così tanto tempo, e mi scuso tantissimo con tutti i lettori della fanfic. Vi ho lasciato col fiato sospeso per alcuni mesi, e quando finalmente aggiorno, scoprite che la storia è finita. Insomma, mi sembra molto assurdo anche a me aspettare dei mesi per scrivere l'ultimo capitolo. Mi spiace, spero comunque che vi piaccia!!


E così finalmente la storia è finita, siamo arrivati ad un lieto fine. L'amore fra Jimmy e Mike ha trionfato, e tutti vissero felici e contenti XD... che dire, arrivare alla fine di una storia è sempre commovente per me, perché mi mancheranno tutti i miei lettori preferiti (cioè tutti voi=D). Allora non mi rimane altro che ringraziare:

Grazie mille e tutti coloro che fino ad adesso hanno letto la storia.
Grazie mille a tutti coloro che fino ad adesso l'hanno letta e recensita.
Grazie mille a tutti coloro che mi hanno sostenuta e aiutata.
Grazie!

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: mikybiky