Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: i hear the bells    12/05/2012    1 recensioni
"Poi c’è un altro insegnamento che proviene dalle nostre esperienze più intime: le sofferenze se non ti rafforzano, ti indeboliscono a tal punto che ti accontenti di sopravvivere e nei casi più estremi arriva la morte dell’anima, no, non quella fisica, ma dell’anima, dello spirito, della nostra linfa vitale."
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-3. La festa di compleanno-

 
Passarono i giorni e le settimane, arrivò l’inverno e tutti eravamo ben coperti dai nostri maglioncini di lana e le calza maglie sotto i pantaloni. Seduta al mio fianco non c’era più Eveline, le maestre avevano deciso un nuovo ordine di posti; io ero sempre al primo banco in fondo a sinistra accanto alla finestra che affacciava sulla strada, mentre Rosaline era dietro di me. Con Eveline i rapporti erano cambiati, non eravamo più così legate come in prima elementare e io mi ero sentita un po’ sola in quei mesi. Al mio fianco invece avevo la nuova bambina: Andy. Non parlavamo molto noi due, lei a volte mi sembrava quasi assente, come se fosse presente solo fisicamente. In compenso Rosaline era fin troppo invadente, tanto per cambiare non passava giorno che non litigavamo per qualche sciocchezza. Ad esempio, il suo divertimento principale era scalciare contro il mio nuovo zaino e a me dava veramente fastidio. Ovviamente cercavo di farla smettere, ma erano tentativi inutili, così adottai un'altra tattica: l’indifferenza. E’ la migliore arma, prima o poi doveva pur stancarsi di pulire le sue scarpe sul mio zaino e la rassegnazione da parte sua non tardò a venire fortunatamente. Liberatami di quel problema, iniziò a chiamarmi nei momenti meno opportuni per farmi fare figuracce con le maestre che mi coglievano distratta a parlare, anzi a discutere animatamente con lei, ma tutto sommato restava un’amica. Un po’ troppo dispettosa, ma sapevo di poter contare su di lei.
 
 
 << Vuoi venire alla mia festa di compleanno? >> restai sorpresa per la richiesta di Andy, mi guardava sorridendomi e nel frattempo prese dal porta pastelli un invito per me. Esitai a rispondere, perché le feste non mi erano mai piaciute. Non mi divertivo come gli altri e le trovavo addirittura una perdita di tempo in alcuni casi, però non mi sentivo di rifiutare un invito così gentile, quindi ricambiai il sorriso e mi presi del tempo.
 << Devo chiederlo a mia madre >> risposti titubante, Andy sorrise e mi disse:
 << Va bene non preoccuparti, mi farai sapere domani >>
 
Il giorno dopo ritornai in classe e risposi positivamente ad Andy, quella bambina tanto timida, mi stupì nuovamente, sembrava felice di avermi alla sua festa, la settimana successiva andai molto volentieri a casa sua. La madre di Andy aveva organizzato una festa normale, niente ristorante e pizzeria, mangiammo tutti a casa sua, c’erano vassoi pieni di patatine, salatini, panini al salame, prosciutto e mortadella e poi c’erano delle pizzette squisite. Non ero un tipo di buon appetito e le feste mi chiudevano del tutto lo stomaco. Così decisi di riempire il mio piatto con una pizzetta e pop corn. Mangiai silenziosamente seduta in un angolino della casa, mi piaceva l’abitazione di Andy. Era una di quelle case antiche, forse aveva più di cinquant’anni, perché il pavimento era in marmo e decorato con disegni floreali, le pareti erano arricchite da tanti quadri famosi, riconobbi subito la Gioconda. Una volta mia madre mi aveva raccontato che, Leonardo da Vinci, dipingendo la Gioconda aveva utilizzato un tecnica particolare, così in qualsiasi angolatura mi fossi trovata lo sguardo sereno della dama rappresentata nel quadro, si sarebbe spostato con me, controllandomi passo dopo passo. Davvero inquietante per  i miei gusti; come se fosse viva, ma intrappolata in una tela artistica.
 << Sara, vieni con me ti faccio vedere i miei giochi…>> Andy mi prese per mano e insieme alle altre bambine ci incamminammo nella sua stanza. Era una camera da letto bellissima, al centro era situato un letto al baldacchino, proprio come quelli che si vedono nei film, solo che le lenzuola e il copriletto erano tutte rosa con un enorme farfalla al centro. Attorno alla stanza c’erano alcuni mobili, una scrivania e tre librerie strapiene. Andy si fermò di fronte ad un armadio al muro, lasciò la mia mano e io mi nascosi dietro ad alcune bambine, non mi piaceva stare troppo in vista. La festeggiata, aprì l’armadio mostrandoci un mondo di giocattoli. Erano davvero tanti, sono sicura di aver spalancato la bocca perché Rosaline mi sollevò il mento per richiuderla.
 << Stai sbavando >> mi disse sghignazzando . Guardai irritata Rosaline, non era da me sbavare per una casetta delle bambole e un milione di giocattoli, però in quel caso la mia amica non aveva tutti i torti.
 << Wow quanti giocattoli >> affermò Annabelle, con l’approvazione di tutta la classe.
 << Mio padre lavora in un negozio di giocattoli , alcuni erano di mia sorella. Ora è cresciuta quindi sono diventati miei >> Rosaline si avvicinò all’armadio a muro per studiare meglio il contenuto.
 << Hai anche una trousse. Perché non ci trucchiamo? >> Rosaline era così, le piaceva prendere per prima l’iniziativa. Si poteva definire l’opposto di me, io al contrario non amavo stare al centro dell’attenzione, provavo vergogna e sentire tutti gli sguardi rivolti verso di me, non mi entusiasmava molto, ma apprezzavo Roseline, apprezzavo tutte quelle persone come lei. Persone che non si nascondevano, che non attendevano le decisioni degli altri, ma che decidevano della propria vita da soli, persone che non avevano paura del giudizio, persone vive.

 
Spazio autrice:
-  Ringrazio le mie lettrici per aver letto e commentato il precedente capitolo. Ringrazio 
Selilaa , per avermi aiutato con questo terzo capitolo. Mi dispiace per aver postato con così tanto ritardo, ma sono stata impegnatissima la scorsa settimana e non ho potuto collegarmi. 
- Nel prossimo ci sarà il continuo della festa di compleanno. Ho deciso di dividerlo in due parti per un motivo un pò particolare, entrerà in scena un personaggio importante per la storia e volevo dedicare un capitolo a parte.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: i hear the bells