Come programmato, il lunedì seguente Nina e una parte della Tekken Force si avviarono per la città per spargere la voce riguardo il nuovo Tekken.

I volantini erano ovunque: tra i muri, nei pali, nelle vetrine dei negozi...

Ma la situazione stava facendo innervosire i soldati. Non erano stati addestrati per quello.

-E' un po' storto, Lars!- si lamentò Eddy riguardo il poster appena appeso dal sergente.

-Falla finita! E' solo un poster!- replicò.

-Per quanto tempo dovremmo continuare con questa storia?-

-Fino a quando non finiranno i volantini.-

-Stai scherzando?! Non sono pagato per appendere poster ai muri!- si lamentò ancora, alzando la voce.

-E non sei pagato nemmeno per lamentarti!- intervenne Nina. -Smettila! Stai rendendo tutti nervosi.- aggiunse.

-Sì, miss Williams.- si zittì.

-E comunque, riceverete un bonus in denaro per questo lavoro. Eddy, non costringermi a negartelo!-

-Sì, mi scusi.-

Nina si allontanò dando la possibilità ad Eddy di lamentarsi ancora.

-Odio prendere ordini da quella donna. -

Anche Lars cominciò a stancarsi delle sue lamentele. -Su, continuiamo.!-

Afferrarono altri volantini e si avviarono verso un altro muro da riempire.

La notizia del piccolo lavoretto dei soldati dell Zaibatsu arrivò fino alle orecchie di Anna che cominciò a sperare che in mezzo ai soldati ci fossi anche sua sorella.

Avvicinandosi, la vide e digitò il tasto di avviò chiamata. Risposero dopo uno squillo. -Allora?-

-Il topo è nella trappola.-

-Perfetto. Sto arrivando. Tienila occupata.-

-Con molto piacere.- E chiuse la chiamata.

Il piano di Kazuya Mishima era iniziato.

Anche Nina si mise al lavoro per facilitare il compito ai suoi soldati.

Girandosi per afferrare un altro volantino la vide.

Sua sorella. E la stava osservando.

Nina capì al volo che voleva che si avvicinasse.

Ed era lieta di questo. -Lars, lascio a te il comando. Devo allontanarmi.-

-Sì, agli ordini.-

Nina si avvicinò verso Anna, ma lei si allontanò. Era chiaro che voleva portarla in un luogo più isolato.

E così fece.

L'attirò fino a un piccolo vicolo. Poi si fermò e si girò verso di lei, sorridendo.

Fu Nina la prima a parlare. -Sicuramente non mi hai attirata qui per guardarci amorevolmente negli occhi.-

-Non sbagli, cara sorellina. Ma non sono io che devo scambiare quattro chiacchiere con te.-

Anna si mise in disparte per fare spazio a Kazuya, nascosto nell'angolo del vicolo.

-Oh, ma guarda! Da quanto tempo, Kazuya! Ti trovo in splendida forma.- disse Nina, sorpresa.

-Dovrei dire lo stesso di te. Nonostante gli anni sei sempre molto bella, Nina.-

-I complimenti non sono mai stati il tuo forte. Vai al dunque. Non tutti i giorni il capo della G Corporation vuole conversare con te.-

-Già.- Cominciò a camminare avanti e indietro lentamente poi parlò. -Ho saputo che avete organizzato una festa. Mi ha addolorato non ricevere un invito.-

-Magari non eri gradito.-

-Bè, in questo caso òa situazione è piuttosto imbarazzante. Ma non è di questo di cui volevo parlarti. Il fatto che tu abbia rifiutato la mia offerta di lavoro e accettato quella di Jin mi ha addolorato ancora di più. Nonostante io te l'abbia offerto prima di lui.-

-Mi dispiace. Magari ho trovato più interessante la proposta di Jin. E comunque...- disse, osservando Nina. -...ti sei consolato abbastanza bene.-

-E a questo proposito, vorrei riformulare la mia proposta. Ti ripropongo di far parte del mio esercito. Avrai lo stesso ruolo di Anna: sarai la mia guardia del corpo e mia assistente personale. E il tuo stipendio sarà triplicato. Il tuo interesse maggiore sono sempre stati i soldi e adesso te ne offrò una quantità illimitata. Allora?-

Nina rispose, sorridendo. -La tua è una proposta allettante ma... sono costretta a rifiutare.- concluse.

-Posso chiederti il motivo?- le chiese.

-Sai, uno dei motivi principali per cui ho accettato di lavorare per Jin è per il fatto che voglio vederti morto. Se adesso accettassi la tua proposta sarei incoerente, non credi? Se devo scegliere, scelgo Jin.-

-Non hai tutti i torti.- rispose Kazuya, ridendo.

-Per quanto riguarda i soldi, sono a posto così, grazie.-

Ci fu silenzio interrotto dopo da Kazuya. -Quindi la tua ultima risposta è no?-

-Sì, hai capito bene.-

Kazuya scoppiò a ridere. Questo innervosì Nina. -Cosa ci trovi di tanto divertente?- chiese Nina.

-Sicura che non ci siano altri interessi che ti spingono a restare alla Zaibatsu? Infondo... Jin è un giovane uomo molto ricco e anche piuttosto affascinante dicono e...-

Nina lo interruppe bruscamente. -Hai frainteso le mie parole, Mishima. Non rimango con Jin perchè potrei essere attratta da lui. Lui potrebbe essere mio figlio. E sai cosa intendo.-

-Questo è vero ma se non erro non avete legami di sangue.-

Quest'ultima forse lasciò Nina senza parole. Aveva ragione. Lei e Jin non avevano legami di parentela. Allora come mai non riusciva a vedere Jin come un possibile compagno? Forse perché non aveva mai mischiato gli affari di cuore con il lavoro. E Jin faceva parte dl lavoro.

O forse non più?

Questa domanda accese un campanello d'allarme nella testa di Nina.

-Ti sbagli!-

Kazuya continuò a ridere. -Ti ho messa in difficoltà , vedo. Infondo sei una donna, Nina. Questa è l'unica cosa che non potrà mai cambiare. E sai com'è, le donne tendono a mischiare l'amore con il lavoro. Non sarebbe la prima volta che una dipendente si innamora del suo capo. Succede di continuo.

-Smettila! Non ti permetto di parlarmi così! Tu non mi conosci!-

-Invece ti conosco molto bene. Non sei così diversa da Jun.-

-L'unico errore di Jun è stato quello d'incontrarti! Come puoi parlare di lei così? Lei che è stata, forse, l'unica persona al mondo che ti ha accettato per quello che sei realmente: un mostro! E stata l'unica persona che ti ha amato...-

Fu interrotta dalla risata fragorosa di Kazuya. Anche Anna rise.

-Amato? Non mi sarei mai aspettato di sentir uscire queste parole proprio dalla tua bocca. Non sei più la donna crudele e gelida di un tempo. E' proprio vero: una donna quando si innamora cambia.-

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Nina afferrò la pistola e la puntò verso Kazuya. Anna gli si mise di fronte facendo da scuso al suo boss.-Tranquilla, Anna. Non sparerà.- Puoi abbassare la pistola.-

Anna obbidì all'ordine. Poco dopo, anche Nina abbassò l'arma.

-C'è altro che devi dirmi?-

-No. E' tutto.-

-Bene.-

Si voltò e cominciò ad allontanarsi quando si ricordò degli inviti del Tekken. Prese quelli di Kazuya e Anna e li lanciò vero di lui.

-Quelli sono inviti al nuovo Tekken che si terrà tra cinque mesi. Cerca di presentarti.-

-Non mancherò.-

Nina si allontanò correndo. La rabbia le ribolliva dentro. Se avesse potuto, avrebbe distrutto tutto quello ch le stava attorno.

Arrivata tra i suoi soldati ordinò di tornare a casa. -Lars, raduna i soldati. Si torna alla base.-

-Alla base?- Ma non abbiamo ancora...-

-Non mi hai sentita! Torniamo alla base. E' un ordine!- urlò.

-Agli ordini.-

Quell'incontrò con Kazuya l'aveva turbata molto.  Le parole di Kazuya le tormentavano la mente anche dopo il suo ritorno alla Zaibatsu.

-Era questo il tuo piano? Scusa se te lo dico, am era piuttosto stupido.- precisò Anna.

-Ma non capisci, Anna. E' una tattica perfetta.-

Entrambi seduti in una macchina che li stava riportando alla G Corp., Kazuya e Anna stavano discutendo dell'incontro con Nina.

-Spiegati.-

--Bè, ci siamo resi conto che tua sorella prova qualcosa per Jin o forse ne è addirittura innamorata. Anche se lei lo nega categoricamente. Adesso che glielo abbiamo fatto notare non sarà più la stessa con lui. La poveretta si distrarrà e non potrà adempiere al suo incarico di proteggere Jin. E Jin sarà allo scoperto. Mio figlio perderà l'unica amica che abbia mai avuto e rimarrà completamente solo. E lui non abituato a questo. In poche parole, appena Nina comincerà ad allontanarsi da lui Jin impazzirà. Ha bisogno di eli per andare avanti. Ti è chiaro? Anche se la cosa è piuttosto disgustosa.-

-E' molto disgustosa. Ma mi è chiaro. E' un'idea geniale. Complimenti.-

-Continuiamo con questo ritmo. E la vittoria sarà nelle nostre mani.-

-Ma certo..-

Kazuya stava già degustando il momento in cui avrebbe avuto tra le mani il corpo senza vita di Jin e Nina.

Tornata alla base, Nina sfogò tutta la sua rabbia in palestra.

Nascose a tutti la sua ira dicendo che aveva solo voglio di allenarsi ma solo Jin si accorse che qualcosa non andava.

La conosceva troppo bene ormai.

-Qualcosa non va?- Jin la interruppe.

-No. Vedi qualcosa di strano?-

-Sei diversa rispetto a  stamattina.-

-Ti sbagli. Sto bene. Vado a farmi una doccia. Ci vediamo più tardi.

Non aveva  ancora finito di sfogarsi ma in quel momento non poteva rimanere insieme a Jin. Non dopo le parole di Kazuya.

Corse verso la sua stanza. Entrata, si tolse i vestiti e s'infilò dentro la doccia. 

Aprì l'acqua calda e si rilassò.

La doccia durò più di mezz'ora. Uscita, s'infilò l'accappatoio e si gettò nel letto.

Si raggomitolò su se stessa. Sembrava una bambina appena rimproverata.

Chiuse gli occhi cercando in tutti i modi di scacciare dalla mente quelle parole.

"Non avete legami di sangue...Una donna quando è innamorata cambia...."

In quarantasei anni della sua vita non si era mai innamorata di qualcuno e quindi non sapeva cosa si provava in certi casi.

Ma forse quello che provava dentro di sé in quel momento significava che, forse, si era davvero innamorata. E purtroppo della persona più sbagliata che poteva esserci al mondo.