Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: Arwen88    18/05/2012    1 recensioni
Ambientata quando Clint era entrato allo S.H.I.E.L.D. da poco più di un mese circa.
Il direttore dello S.H.I.E.L.D. sospirò, passandosi una mano sulla testa, tentato di barricare la porta perché non entrassero altri deficienti.
Con Natasha in volo per l'Africa e l'Agente Barton in Russia non c'erano poi tante possibilità che entrasse gente che non gli facesse perdere la pazienza.
ClintxNick Pre-slash.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Nick Fury
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Hello
Fandom: Avengers
Personaggi: Nick Fury, Clint Barton
Pairing: Clint/Nick
Avvertimenti: Slice of life, Pre-slash, Song-fic.
Rating: Verde
Genere: Sentimentale
Conteggio parole: 955
Disclaimer: Non ho diritti sui fumetti della Marvel né sui film che ne traggono. Non ci guadagno proprio nulla.
Credits: La canzone che canticchia Clint è Hello di Lionel Richie e neanche da quella guadagno un centesimo.
Introduzione: Ambientata quando Clint era entrato allo S.H.I.E.L.D. da poco più di un mese circa.
Il direttore dello S.H.I.E.L.D. sospirò, passandosi una mano sulla testa, tentato di barricare la porta perché non entrassero altri deficienti.
Con Natasha in volo per l'Africa e l'Agente Barton in Russia non c'erano poi tante possibilità che entrasse gente che non gli facesse perdere la pazienza.

[Avengers] ClintxNick pre-slash.



Hello



Nick guardò seccato l'agente che gli stava facendo un rapporto quantomeno inutile. Tamburellò con la penna sulla scrivania, rispondendo allo sguardo confuso dell'uomo con un sorriso alquanto falso.
"Bene. Ora, se riesce a non asfissiarmi più con questa storia potrei anche esserne grato."
L'agente rimase un attimo fermo prima di posare il rapporto sulla scrivania ed uscire rapidamente dall'ufficio, temendo per la propria vita di far sprecare altro tempo all'uomo e ritrovarsi con una pallottola in qualche arto.
Il direttore dello S.H.I.E.L.D. sospirò, passandosi una mano sulla testa, tentato di barricare la porta perché non entrassero altri deficienti.
Con Natasha in volo per l'Africa e l'Agente Barton in Russia non c'erano poi tante possibilità che entrasse gente che non gli facesse perdere la pazienza.
Sprofondò un po' di più nella poltrona, riattivando la comunicazione con l'auricolare dell'agente Barton, tenendola comunque chiusa dalla propria parte. Non aveva certo intenzione di mettersi a fare due chiacchiere nel bel mezzo di una missione. Ma almeno poteva accertarsi che tutto procedesse come doveva.
Prese un sorso di caffè, ascoltando i rumori di sottofondo. Sapeva che doveva trovarsi su un tetto, in attesa che i bersagli mostrassero una breccia nelle loro difese per poterli ammazzare.
Aprì un fascicolo, iniziando a lavorare, ritrovandosi ad abbozzare un sorriso nel sentire l'agente, probabilmente annoiato a morte, iniziare a canticchiare.
"I've been alone with you inside my mind, and in my dreams I've kissed your lips a thousand times..."
Inarcò un sopracciglio alla scelta musicale dell'agente, cercando di concentrarsi sul lavoro, trattenendo un lieve sospiro.
"I sometimes see you pass outside my door. Hello, is it me you're looking for?"
Il cecchino non sapeva di essere ascoltato, perciò Nick sapeva che certo le parole non erano rivolte a lui, ma si ritrovò comunque ad esitare un attimo, lanciando uno sguardo al pc da cui proveniva la voce.
Ovvio che la canzone non era per lui, certamente era per una persona di cui era innamorato.
Faceva però uno strano effetto, sapere di essere l'unico a poterla sentire.
Lui non aveva mai fatto una cosa così sdolcinata come cantare a qualcuno. Gli venne quasi da ridere, scuotendo la testa, pensando alla scarsità di possibilità che qualcuno si mettesse a cantare per lui. Riprese a lavorare, ascoltando il cecchino dire che stava iniziando a nevicare.
Lanciò uno sguardo ancora al pc, registrando mentalmente che l'agente mormorava a se stesso che avrebbe dovuto portarsi l'arco su quel tetto, e non solo quel fucile di precisione, se non altro per vedere quanto sarebbe stato figo tirare in mezzo alla neve.
Con un mezzo sorriso prese nota, decidendo di spedirlo più spesso in posti innevati visto che sembrava essere uno dei pochi ad apprezzare la cosa.
Anche se, a sentirlo parlare così tanto da solo, iniziava a pensare che il lavoro da cecchino fosse decisamente più solitario di quanto uno potesse immaginare.
Sospirò, prendendo un sorso di caffè, chiudendo il fascicolo e prendendone un altro.
Magari una volta o l'altra non sarebbe stato male uscire dall'ufficio a dare un'occhiata come fosse stare su un tetto ad aspettare un bersaglio. Anche se probabilmente sarebbe stata una noia e se ne sarebbe tornato alla base nemmeno a metà missione, lasciandola nelle mani del suo sottoposto. Non è che il suo tempo non fosse già abbastanza impegnato.
E poi probabilmente Barton non si sarebbe certo messo a canticchiare da solo, se ci fosse stato anche lui. Si schiarisce la voce, accantonando anche quel fascicolo e prendendone un altro.
Non che lui puntasse certo a sentirlo cantare dal vivo. Ridicolo.
"Are you somewhere feeling lonely or is someone loving you?"
Lanciò un'altra occhiata al pc. Se non fosse stato pazzesco, sarebbe stato il tipo di canzone che lui stesso avrebbe potuto mormorare. Cantare no. Ma magari, mormorarla piano, quando nessuno lo sentiva ed era chiuso lì nel proprio ufficio.
"Tell me how to win your heart, for I haven't got a clue... but let me start by saying... I love you."
Rimase a guardare lo schermo come se da quello potesse vedere il viso del cecchino, incredibilmente sorpreso -quasi scioccato- da quelle parole.
Evidentemente -evidentemente- doveva sentirsi parecchio solo. Evidentemente stava pensando a qualcun altro. Ed evidentemente lui aveva bisogno di farlo smettere di cantare per non continuare a farsi strane idee totalmente campate in aria che comunque non erano per niente interessanti da considerare.
Esitò tuttavia un attimo prima di premere il tasto per aprire la comunicazione. Respirò a fondo prima di parlare. "Agente Barton, com'è lì la situazione?"
La voce che gli rispose era chiaramente quella di un uomo che sorrideva. "Direttore. Tutto calmo, aspetto."
"Pensa che ci vorrà molto?" Chiese, rendendosi conto di essere suonato forse un po' troppo brusco. Non era nelle sue intenzioni, solo preferiva sapere i propri agenti di nuovo in patria e al sicuro. E accertarsi dai rapporti che tutto fosse andato bene. Ed era una conversazione ufficiale, non poteva certo mettersi a chiacchierare del tempo.
Il cecchino esitò un secondo, probabilmente impegnato ad osservare dal mirino. "Spero di no. Non sa che sollievo poter sentire una voce... che non parlasse russo."
Sprofondò un po' sulla sedia, abbozzando un sorriso, mille pensieri nella testa.
"Posso capirla."
Bevve un sorso di caffè, rimanendo in silenzio per un po' mentre anche il cecchino non parlava più. Quasi poteva immaginarselo, accovacciato sul tetto a fissare i bersagli, la neve a ricoprire tutto, forse sentendo un po' meno la mancanza di casa grazie a quelle poche frasi che si erano scambiati.
"Mi faccia sapere se ci sono cambiamenti."
L'agente ridacchiò piano. "Sarà il primo a saperlo."
"Molto bene. Passo e chiudo." Sorrise a mezza bocca, chiudendo il collegamento e mettendo via l'ultimo fascicolo della giornata prima di alzarsi e lasciare l'ufficio.










  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Arwen88