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Autore: Invader_from_Hell    05/05/2004    3 recensioni
E In Silence prosegue. Siamo alla svolta. Il lavoro cambia adesso leggermente nella forma e prosegue nel suo viaggio notturno in una Firenze mai così aulica. Siccome è il mio primo lavoro lungo, tengo ai vostri commenti! * Capitolo XIV aggiunto!* Aggiornata dopo un bel po' ^^
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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14

 

Dal telefono è uscita una voce, la stessa che si stava diffondendo nell’aria.

La voce che è uscita dal telefono si stava diffondendo nell’aria poco prima, accarezzando urli e schianti, mitigando la festa di un locale fiorentino e ferendo a morte le orecchie di Lui che tentavano di farsi rapire dalla confusione.

La voce ha parlato, apparteneva ad una ragazza conosciuta, una ragazza che sembrava promettere a Lui di far sparire quella pesantezza che lo teneva inchiodato al tavolo, gli occhi edematosi.

Ha detto molte cose, molte più di quante ne avrebbe potute dire nell’arco di tempo che la telefonata ha occupato;

ha parlato di malessere, di qualche problema che Lui non comprendeva;

ha parlato di un locale, ma suonava più come una domanda;

ha espresso idee confuse riguardo a cause di probabili ebbrezze;

ha fatto menzione di una macchina e di un’altra ragazza;

ha continuato a lungo con parole che sembravano volersi insinuare nelle orecchie di Lui fino a farle esplodere in una detonazione sanguinolenta.

A Lui non è sembrata utile, quella voce.

A lui è sembrata una costrizione, ascoltare quella voce.

Una frase però

Una sola l’ha colpito.

“Arriviamo”

 

15

 

Arriviamo, stai sicuro che arriviamo.

Anche se non vuoi arriviamo.

Perché quando volevi che arrivassimo,

ce l’hai chiesto.

Ci hai chiesto di arrivare anche se non avresti voluto.

Arriviamo.

Preparati.

Alzati che arriviamo.

 

16

 

Una voce di ragazza l’ha invitato ad alzarsi.

Cade il mondo.

Si ribalta e lo sbalza fuori dal suo asse, la pesantezza l’ha tradito.

Il piano di rotazione è stravolto, urla impazzito mentre il pavimento si fa vicino.

Solo il freddo di mattonelle di cotto rosso.

Lo sente sulla guancia che inizia a far male.

La caduta libera si è conclusa sul pavimento rosso di un locale di Firenze.

Per rialzarsi e guardare con nuovi occhi una notte che sta iniziando,

bisogna essere caduti su un pavimento di cotto rosso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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