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Autore: Kaori_97    20/05/2012    2 recensioni
Tutto sembra stranamente calmo quella mattina al Lightman Group, così Gillian e Cal decidono di farsi una passeggiata fino ad un bar, ma qualcosa gli impedirà di raggiungerlo.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                               UNA VACANZA IMPREVEDIBILE



Cap.4 Si parte!


Quei tre gironi che li separavano dalla crociera passarono in fretta, soprattutto per Gillian che insieme a Ria si era dedicata allo “shoppig sfrenato” nei negozio più lussuosi di Washington per comprare bikini, parei,cappelli e quant’ altro.
Erano le 13.45, Cal e Gillian si erano dati appuntamento al Lightman Group alle 14.00, ma lui era terribilmente in ritardo, come al solito si era lasciato da fare tutte le cose all’ultimo:
-Papà hai messo nella valigia anche un paio di sandali? Farà molto caldo ai Caraibi!-
-Si si, li ho messi!-Disse con tono seccato Cal
-E la crema solare? Ti scotterai se non la metti!-
-Si si ho messo anche quella!-
-E hai portato anche una giacca elegante e la cravatta? Di sicuro la sera non mancheranno i balli di gala!
-Hei ma senti un po’? Chi sei mia madre?- Sbraitò Cal.
Emily scoppiò a ridere.
-Ok tesoro, sono pronto, tua madre sarà qui verso l’ora di cena fai la buona fino al suo arrivo intesi?- La avvertì Cal.
-Si papà-
Si diedero un abbraccio e Cal la baciò sulla fronte, poi aprì la porta
-Ah papà aspetta! Hai portato lo spazzolino in caso tu e Gillian vi baciasse? Non vorrai avere l’alito pesante spero!-
-Si si l’ho porta…. Hey aspetta un secondo! Cosa  hai detto?
Emily non disse nulle se non:
-Buon viaggio papà!-
Poi si ritirò nella sua stanza.
-Si… Grazie…- Borbottò Cal facendosi chiudere la porta alle spalle e andando in macchina.

Fortunatamente non trovò traffico e riusì ad arrivare appena in tempo, Gillian era già li ad aspettarlo, con lei c’erano anche Raynold. Torres e Loker.
Ben salì in macchina e invitò i due a accomodarsi, sarebbe stato lui a portarli fino al porto, così dopo aver salutato Eli e Ria montarono nei sedili posteriori e Raynold mise in moto.
-Allora Cal, sei pronto? Fra poco saremo sulla nave! Che emozione!- Disse Gillian con gli occhi che le brillavano.
-Certo che sono pronto!- Rispose Cal accarezzandole il braccio.
A quel tocco le guance di Gillian cominciarono a colorirsi di un rosso sempre più forte, e intanto Ben che li osservava dallo specchietto disse scherzando:
-Hey Gillian! Non sei ancora salita sulla nave e già ti stai abbronzando?-
 Quelle parole non fecero altro che peggiorare il suo imbarazzo, che sperava Cal non avesse notato, ma  che ormai era impossibile non notare.
Cal vedendola arrossire non poté far a meno  di farsi scappare un sorrisetto strafottente a cui fortunatamente Gillian non fece caso.
Dopo mezzora di viaggio, finalmente arrivarono al porto dove ad aspettarli c’era una nave enorme e apparentemente molto lussuosa.
I due scesero dall’ auto e dopo che Foster ebbe ringraziato Raynolds per il passaggio si diressero verso la fila per l’accettazione dei biglietti.
Dopo non molto riuscirono ad entrare e  mentre giravano per trovare le cabine rimasero sbalorditi dalla maestosità dell’ imbarcazione, era tutto super tecnologico e moderno, seguendo poi le indicazioni di alcuni dipendenti riuscirono finalmente a raggiungere le cabine che erano una affianco all’ altra. Ognuno entrò nella propria per sistemare i bagagli, poi si diedero appuntamento sul ponte della nave devo c’era un bar per un drink insieme.
Non appena sistemate le sue cose Gillian si Butto sul letto, era tutto vero, tutto questo stava accadendo sul serio, e non poteva fare a meno di pensarci e ripensarci per paura che fosse tutto solo un bel sogno.
Cal dall’altra parte del muro invece diventava sempre più agitato.
-E se Gillian si fosse già messa in costume e mi stia aspettando al bar?- pensava fra se e se –No non può essere… non siamo ancora arrivati ai Caraibi- Rifletté
Non sapeva come avrebbe reagito vedendola in Bikini, quindi fece un sospiro di sollievo, anche se prima o poi l’ avrebbe vista.

Dopo qualche minuto la nave annunciò la partenza:
“Si avvisano i gentili passeggeri che la nave sta salpando dal porto, e augura a tutti buon viaggio”
Più tardi uscirono dalle loro stanze.
-Hey comè la tua?- Chies Cal
-Bella, ha la vista mere e il bagno è grande, la tua invece?-
-Anche, chissà quanto avranno speso Raynods e gli altri per comprarci i biglietti- Disse ridendo Cal
-Già, speriamo non abbino ammontato le spese sul conto del Lightman Group- Disse sarcastica Gillian
Entrambi ridevano, poi Cal propose un cosa:
-Hey, e se prima di andare sul ponte facessimo un giro della nave? Tanto per capire dove siamo!-
-Va bene, andiamo.- Rispose Gillian
Cal la prese sotto braccio e insieme andarono a perlustrare la nave. C’era il centro benessere, negozi di vestiti, di cosmetici, di libri e per grande felicità di Lightman c’era anche un casinò, ma Gillian subito gli proibì di mettere piede li dentro.
Dopo aver girato per bene l’intera nave andarono come prestabilito al bar su ponte e Cal le offrì da bere:
-Cosa ti offro tesoro?- Chiese
-Mmmh… Un frullato di frutti di bosco grazie!-
-Hey, hai sentito la signora? Portagli un frullato e per me una birra!- Disse Cal riferendosi al cameriere
-Dovresti provare qualcos’altro oltre alla solita birra sai?- Disse Gillian con tono severo
-E cosa dovrei provare? Un frullato?- Chiese Cal –Va bene, hey, tu portami  anche un frullato alla birra!- Continuò sarcastico
-Cal!- Lo sgridò Gillian mentre rideva.
Hey tesoro, si è fatto tardi, è quasi ora di cena torniamo in camera poi andremo a mangiare ok?-
-Va bene- Gli sorrise
Ognuno andò nella propria stanza per prepararsi, Cal fu il primo così busso alla porta di Gillian per chiederle a che punto era, e visto che non era ancora pronta gli disse di aspettarla direttamente in sala
Arrivato  al tavolo si sedette, poi si guardò in torno osservando tutte le persone che lo circondavano, tutte erano spensierate e felici, tranne uno, un uomo seduto al tavolo da solo, mostrava segni di agitazione impazienza e ansia, tutte espressioni molto simili. Cal pensò che magari stesse aspettando qualcuno e collegò le tre emozioni a questo.
Dopo qualche minuto Cal si vide entrare Gillian, aveva i capelli raccolti a metà e quelli sciolti erano dolcemente  abboccolati sulle spalle, portava un vestitino a tubetto blu con delle ricamature alla vita e Lui ancora una voltane rimase incantato, stette li ad osservarla per qualche secondo ma poi tornò in se.
-Wow tesoro! Sei  uno schianto!-La complimento Cal
-G-Grazie Cal- Ringraziò Gillian arrossendo
Cal si alzò  e andò a spostargli la sedia per farla accomodare
-Prego tesoro, siediti- Disse gentilmente Cal
Gillian ancora un volta arrossì e disse:
-Grazie-
Poi cercando di nascondere l’imbarazzo chiese:
-Come mai tutta questa Gentilezza oggi? Non è da te!-
-Come mai? Vuoi sapere?-
Cal ci pensò e poi rispose.
-Lo faccio solo perché  ci sei tu!-
A quelle parole arrossì  ancora, come se non bastassero tutte le volte che era successo già, non avrebbe dovuto farle quella domanda, ma la risposta che aveva appena ricevuto l’aveva resa felice.
Arrivò il cameriere e ordinarono, dopo di che brindarono:
-Alla  crociera!- Dissero in coro
E insieme sorseggiarono che bicchiere di vino bianco appena servito.
   
 
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