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Autore: Kaori_97    22/05/2012    2 recensioni
Tutto sembra stranamente calmo quella mattina al Lightman Group, così Gillian e Cal decidono di farsi una passeggiata fino ad un bar, ma qualcosa gli impedirà di raggiungerlo.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                           UNA VACANZA IMPREVEDIBILE



Cap.6 Arrivano i problemi


Non appena il messaggio terminò,  la nave cadde nel silenzio. Nemmeno Cal e Gillian fiatavano, si guardavano solo intorno,  per capire se qualcuno sapesse qualcosa, ma l’unica cosa che notavano fra la gente era preoccupazione e paura. E anche loro erano nella stessa situazione.
-Hey tesoro, tieni gli occhi aperti ok? Non vorrei che mi sparissi anche tu!- La avvertì Cal sdrammatizzando per far calare la tensione.
-Si, sta tranquillo…- Disse Gillian sospirando e sorridendo allo stesso momento, domandandosi come riuscisse a scherzare ogni volta in una situazione del genere. E si domandava pure come quell’ uomo riuscisse a farla tornare sorridente ogni volta  che aprisse la bocca. Ma in fondo in fondo la risposta la conosceva, ma non voleva ammettere.
Nello stesso momento anche Cal pensava a lei, e a quel suo sorriso dolce che lo metteva di buon’ umore e gli faceva passare tutte le preoccupazioni.  

Sotto la supplica di Gillian di non indagare a quel caso, i due si dedicarono allo svago, provarono la tavola da surf, Cal era un vero e proprio incapace al riguardo, e quando fu Gill a salire si stupì di quanto, al contrario di lui, fosse brava, e si sentiva umiliato, ma vederla  in costume da bagno era un compenso più che sufficiente, certo però che se non ci fosse stata tutta quella gente, e soprattutto gli uomini, a guardarla sarebbe stato molto meglio. A  un certo punto però Cal ebbe un’ altro dei suoi attacchi di gelosia e entrò nella pista da surf e se la tirò dietro per andarsene.
-Hey Cal! Mi vuoi spiegare perché fai sempre così? Mi trascini via ogni volta che faccio qualcosa senza dirmi niente!-
-Scusa tesoro, pensavo fosse pericoloso, se cadessi ti faresti male!- Disse mostrando uno dei suoi lividi appena procurati.
Gillian lo guardò in faccia, si accorse che stava mentendo, ma lasciò correre.
-Mhà… Va bene, e allora che facciamo?-
-Che ne dici di fare un salto alla sala del casinò?- Propose Cal.
-No, lo sai che il gioco d’azzardo tira fuori il peggio di te!- Bocciò l’ idea Gillian.
Cal si aspettava una risposta simile, così non insistette.
-Che ne dici di andare a prendere un po’ di sole invece? Sei troppo pallido! Farebbe bene anche a te!
Cal accettò a malavoglia la proposta,  era disposto a tutto pur di non lasciarla sola!
 Trovarono un posticino libero e si sistemarono. Dopo qualche minuto Gillian fece una domanda alquanto provocante a Cal:
-Hey, mi spalmeresti la crema solare sulla schiena? Il sole comincia a darmi fastidio-
Cal rimase colpito da quella richiesta, era nel panico, ma alla fine rispose, e cercando di sembrare tranquillo disse:
-Eehm… Certo tesoro…-
Gillian le passò il prodotto e Cal con le mani che gli tremavano gliela incominciò a spalmare sulla schiena. Aveva la pelle morbida e lisca, e più il tempo passava più si agitava.
Solo al tocco delle mani di Cal sul suo dorso Gillian capì la richiesta indecente che gli aveva fatto, come le era saltato in mente?! Fortunatamente era di spalle così Cal non notò il suo imbarazzo, e nemmeno lei notò quello di lui, percepiva solo il suo senso di agitazione attraverso il tremolio delle mani sulle spalle.

Qualche ora dopo erano diventato tardi, così decisero di tornare in stanza, arrivarono davanti le porte.
-Ah Cal… Questa sera Brad mi  ha chiesto di unirmi a lui, e io ho accettato… Quindi non c’è bisogno che mi aspetti.-
- Come Scusa!? Sei qui in crociera con me o sbaglio? Sei tu che mi hai convinto a venire e poi te ne vai?! E poi ti ho detto che non mi fidi di quel tipo!!- Disse Cal alzando la voce e portandosi le mani sulla testa.
-Si hai ragione ti ho convinto io! Ma questo non vuol dire che i non possa stare anche con altre persone Cal!
-Non ti sto dicendo di non stare con le altre persone, devi stare lontana da lui e basta!!-
-Cal! Questa è la mia vita, le mie decisioni le prendo da sola! E da sta mattina che ti comporti in modo strano! Io posso fare quello che voglio!-
-… Ma si! Fai quello che vuoi! Esci con Brad! Non me ne frega niente!- Disse arrabbiato Cal entrando nella sua cabina e sbattendosi la porta alle spalle.
La discussione aveva preso una brutta piega, forse Gillian era stata troppo severa con lui, ma lei aveva accettato di uscire con Withford solo per evitare che succedessero cose come la sera prima, non è che non volesse rischiare, lei avrebbe voluto con tutta se stessa baciarlo, ma temeva di rovinare quel rapporto di perfetto equilibrio stabilito, anche se probabilmente esso stava già cedendo dopo una litigata come quella.

Arrivò per Gillian l’ora di incontrare Brad, sperava che Cal fosse già fuori, o meglio ancora fosse rimasto dentro la cabina, e invece uscì nel momento esatto in cui anche lei stava uscendo. Si guardarono negli occhi, e poi cominciarono a parlare:
-Cal… Mi dispiace per…-
- Non devi scurarti Gill, e colpa mia, non ho nessun diritto di dirti cosa fare o cosa non fare, tu sei libera di fare quello che vuoi…- La interruppe scusandosi per primo Cal.
Gillian sospirò e gli sorrise.
-Bhè… Divertiti tesoro…-Disse Cal con tono di rassegnazione.
-Gr… Grazie-
Cal la abbracciò e poi la lasciò andare, restò a guardarla fino a che non girò l’angolo e sparì.
Era terribilmente in ansia per lei, non si fidava a lasciarla da sola con Withford… Ma non voleva farla arrabbiare di nuovo, così decise per una volta, di non fare niente, e si recò nella sala del casinò.
Lightman si trovava in mezzo all’ alcol, al gioco d’azzardo e alle prostitute, Gillian lo aveva avvertito di non entrare li dentro, ma anche lui doveva trovare un modo per non pensarla, come lei usciva con Brad, lui andava al casinò.
Dopo circa due ore e mezzo passate li dentro Cal era completamente ubriaco, e trovò anche  un’ altro modo per non pensare a Gillian, infatti si stava portando in camera una delle prostitute che erano cadute ai suoi piedi ammaliate dal suo fascino da uomo britannico ma
durante il percorso per tornare in cabina si sentì un urlo di terrore:
-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!-

   
 
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