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Autore: Itilis    23/05/2012    2 recensioni
Eveline Carter ha 22 anni, e studia per diventare avvocato divorzista.
Jeffrey di anni invece ne ha tredici, e' orfano ma un genio assoluto.
Mattew Nefflet e' un poliziotto in gamba, ma ha poca fiducia in se.
Walke Gremt e' un milionario senza scrupoli, pronto a tutto pur di ottenere ciò che vuole.
Persone e mondi completamente diversi che si fondono in un cocktail micidiale: tra sparatorie, rapimenti e frammenti di vita, un racconto in cui non esistono semplici buoni o cattivi, ma solo differenti punti di vista...
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ricordava di aver mai fatto una caduta così brutta come quella: essere scaraventati fuori dalla finestra di un edificio in fiamme non e' proprio il genere di cose che uno mette in conto la mattina quando esce di casa. Eveline si era svegliata da pochi minuti e si guardava attorno preoccupata: non conosceva il posto in cui si trovava, ma in ogni caso qualcuno l'aveva medicata e messa sul divano.
-Ti fa male?- domando' Matthew facendo capolino da dietro l'angolo
-Non molto..-
-Sto preparando un po di the, lo vuoi anche tu?-
-Come?.. Ah si... Si grazie... Dove siamo?-
- E' l'appartamento di un mio amico, lui e' fuori città-
-Forse e' meglio che vada a casa-
-Sarebbe meglio di no, anche io ho dovuto venire qui invece che a casa mia-
-Motivo scusa?-.
Il giovane poliziotto le racconto' dell'uomo dagli occhiali blu e della telefonata.
-Probabilmente non volevano ucciderci, ma comunque ci cercavano. Non e' saggio tornare nelle nostre case. Di positivo c'è che ci credono morti-.
Eveline spalanco' gli occhi terrorizzata
-Positivo?! Come può essere positivo il farsi credere morti?! No, no questa faccenda non mi piace... Devo andarmene da qui- esclamo' alzandosi a fatica e raccogliendo le sue cose.
-Ehi ehi Eveline!! Non puoi farlo! E' pericoloso!- la fermo' Matthew, mettendosi tra la porta e lei.
-Lasciami passare-
-No-
-Senti, io non voglio lasciarci la pelle ok?! Non volevo neppure farlo questo tirocinio del cavolo! Come diavolo ci sono finita in questo casino?!- comincio' a sbraitare la ragazza
-Perfetto così, bravissima... Sfogati, dicono faccia bene alla salute- annui' il poliziotto
-Non scherzare! Sono seria!!-
-Si si, anche io...-.
Per un paio di secondi, Eveline cerco' di superare il poliziotto, inutilmente. Infine, sfinita e dolorante, si sedette sul divano: non sapeva se piangere o ridere.
-Tutto questo e' assurdo-
-Lo so, Eveline, lo e' anche per me. Dobbiamo cercare di fare luce su queste ultime ore, ma nel frattempo e' meglio restare al sicuro. Tieni, il the e' pronto- concluse Matthew porgendo la tazzina, con un gran sorriso. La ragazza fisso' il fumo che usciva dalla tazza e la strinse tra le mani, avvertendone il gran calore. Il poliziotto invece, ne bevve subito una gran sorsata. L'appartamento rimase silenzioso per parecchi minuti, poi Matt parlo':
-Meglio?-
-Si... Grazie...- rispose lei sorseggiando lentamente il the.
-Bene, mi fa piacere. Allora adesso possiamo affrontare la cosa con più calma-
-Sono d'accordo. Questo tizio con gli occhiali blu, aveva qualche accento particolare? Poteva essere il tipo che mi ha telefonato?-
-Nessun accento, parlava perfettamente. Litigava con qualcuno, probabilmente un suo capo, al quale evidentemente non andava a genio il fatto che noi fossimo morti. Anche se devo ammettere che mi sembrava molto più preoccupato per te che per me-
-Grandioso... Credi che questo possa avere qualcosa a che fare con Gremt? Prima il dottor Roop, poi Jeffrey, adesso questo... Sembra tutto collegato no?-
-Collegato e' collegato, ma bisogna ammettere che e' strano... L'omicidio di Roop potrebbe avere senso visto che dava del filo da torcere  al signor Gremt. Gia' il rapimento suona più strano: che bisogno aveva di rapirlo? Aveva grandi possibilità di successo nell'affidamento, soprattutto senza Roop. Mentre  far saltare l'ufficio di mio padre o il non ucciderti assolutamente... Proprio non ne vedo il senso- penso' il poliziotto
-A proposito... Come la mettiamo domani? C'è l'udienza definitiva...-
-Se non si presenta un avvocato per il minore che succede?-
-Viene rinviata o sospesa-
-E allora lasciamo che venga sospesa-
-Gia'... Ricordati che pero' questo conterà poi come punto a sfavore della parte del minore. E vista la situazione, sarebbe la fine-
-Ma se ti presenti tu da sola sarai in grado di tenergli testa?-
-Non lo so... Ma ci devo provare-
-D'accordo. Ti accompagnerò io pero'. E tanto per aggiungere un tassello a questo facilissimo puzzle.. E' sparito anche mio padre-
- Cavoli... L'unico che poteva aiutarmi -.
Ad un tratto a Matthew si illuminarono gli occhi
-Aspetta... E se avessero preso mio padre perché sapevano che ti avrei portata da lui a chedere aiuto? Con il suo aiuto, per Walke Gremt sarebbe stato più difficile averla vinta... Mentre solo contro di te e' più facile...-
-Ti ringrazio per la fiducia-
-Sul serio, pensaci un attimo. Ecco perché gli servi viva: se tu ti presenti e per disgrazia perdi lui otterrà l'affidamento molto facilmente. Lui vuole che tu ti presenti domani all'udienza! Non ci devi assolutamente andare! Dobbiamo farla rimandare-
-Ok... E poi? Una volta che l'avranno rimandata?-
-Non lo so, ma intanto prenderemo tempo. In più ci crederanno morti: potremo indagare inosservati-.
Eveline sospiro' preoccupata
-Senti, capisco che per te e' una figata tutto questo visto che finalmente puoi stare nell'azione... Ma io non voglio morire, e' chiaro?-
-Tranquilla. Credo che ora sia meglio riposare, sono le tre di notte ormai... Domani cominceremo a indagare, e a mente fresca sono certo che andrà meglio, che ne dici?-
-Va bene... -
-Prendi pure il letto, starò io sul divano-
-No, tranquillo, io sto bene qui in soggiorno-
-Non fare storie, ricordati che hai una brutta ferita. Meglio che ti riposi in un letto vero-
-Cone vuoi...- sorrise la ragazza trascinandosi in camera.
-Buonanotte allora- disse prima di chiudere la porta a chiave: non voleva sembrare sgarbata, ma dopotutto quel ragazzo lo conosceva da poco più di un paio d'ore.
"Non si e' mai troppo prudenti" le ripeteva spesso sua mamma, ripenso'  Eveline sdraiandosi. Era troppo in ansia, sicuramente non avrebbe chiuso occhio.
-Buonanotte Eveline- rispose il poliziotto sdraiandosi sul divano e spegnendo la luce. Era accaduto tutto troppo in fretta: aveva sempre desiderato essere nel mezzo dell'azione, ma chissà perché si era sempre immaginato che questa cosa accadesse per gradi. Quanti pensieri, non sarebbe riuscito a dormire ne era certo.
Ma a dispetto di entrambi, il dio Morfeo li accolse dolcemente tra le sue braccia nel tempo di un battito di ciglia.


-Buongiorno- sorrise Matthew alla ragazza, appena questa usci' dalla stanza: erano già le nove e mezza.
-Buongiorno- sbadiglio' lei, poi si accorse che il televisore era acceso.
-Matthew, puoi alzare per favore? Credo parlino dell'udienza...- domando' Eveline. Il poliziotto alzo' il volume della televisione, preparando il caffè.
-.... Grande sorpresa al Tribunale dei Minori di Chicago, dove stamattina si e' tenuta l'udienza definitiva di affidamento che in questi mesi ha interessato il magnate Walke Gremt e il giovane genio Jeffrey - spiegava al microfono una donnina dalla voce stridula e i capelli rossi, in collegamento dal tribunale - Ad essere precisi, l'udienza si e' svolta certo, ma nessuno si e' presentato per la parte del minore. L'udienza e' dunque stata sospesa e rimandata ma.... Ecco che sta uscendo il signor Gremt! Signor Gremt! Signor Gremt! Vuole rilasciare una dichiarazione?- urlo' isterica l'inviata porgendo il microfono. Il milionario fisso' dritto in camera: era visibilmente scocciato.
-Cosa vuole che le dica? Sono successe tante disgrazie in questi giorni... Non pretendevo chissà cosa, ma perlomeno correttezza da parte dello studio degli avvocati del minore. Avrei accettato anche una richiesta formale di spostare l'udienza... Ma non presentarsi, non mandare nessuno... Davvero poco corretto-
-Ricordiamo che ieri sera il giovane Jeffrey e' stato rapito, mentre il dottor Roop, avvocato del minore e' stato assassinato. Cosa ne dice signor Gremt? Crede che i responsabili le vogliano chiedere un riscatto?-
-Non ne ho idea. E' possibile... E ora scusatemi, ma sono argomenti sensibili... Grazie- concluse l'uomo allontanandosi.
-Come vedete il signor Gremt non ama fare spettacolo dei suoi problemi. Speriamo quindi che le cose si risolvano al meglio per tutti. Dal Tribunale per ora e' tutto, a voi in studio- concluse la donna.
Il presentatore del telegiornale prese la parola
-Grazie Sharon. Una grossa esplosione, si crede causata da una perdita di gas, ha fatto esplodere questa notte lo studio di un avvocato, fuori città. Per fortuna non ci sono feriti, il proprietario dell'ufficio e' ancora irreperibile ma non si trovava li al momento dell'esplosione. Sembra davvero un brutto periodo per gli avvocati, la polizia avanza l'ipotesi di un killer seriale, ma le indagini sono tutt'ora in corso. Passiamo allo sport. Tre a uno per...- il volume venne riabbassato, mentre Matthew ed Eveline avevano finito il loro caffè.
-Assurdo.. Lo fanno passare per un santo... Allora, agente, qual'e la nostra prima mossa da detective morti?- disse la ragazza con un po di disappunto.
-Beh, ci ho pensato a lungo, e credo che la cosa più urgente sia ritrovare il ragazzino. Com'è che si chiama?-
-Jeffrey. Chissà dov'è...-
-Secondo me se cominciamo a trovarlo, riusciamo a capirci un po di più. Che ne pensi?-
-Ci sto... -
-Ho pensato anche un'altra cosa. Come facevano quei tipi a sapere che io ti avrei portato da mio padre? Non e' che io e te ci conosciamo da molto-
-Hai ragione. Qualcuno deve averci visto e aver fatto la spia-
-Sai cosa significa questo vero?-
-Cosa?-
-Significa che non possiamo fidarci di nessuno. Da questo momento dovremo considerare chiunque... Un nemico-.

   
 
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