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Autore: i hear the bells    23/05/2012    1 recensioni
"Poi c’è un altro insegnamento che proviene dalle nostre esperienze più intime: le sofferenze se non ti rafforzano, ti indeboliscono a tal punto che ti accontenti di sopravvivere e nei casi più estremi arriva la morte dell’anima, no, non quella fisica, ma dell’anima, dello spirito, della nostra linfa vitale."
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
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-4. La festa di compleanno (II parte)-

 
Le altre bambine avevano iniziato a truccarsi, proprio come delle vere donnine; Andy invece restò in disparte con me e Eveline.
 << Sara posso farti una domanda? >> guardai Andy incuriosita, non avevo idea di cosa volesse chiedermi, ma impallidii lo stesso, intimorita dalla mia compagna di banco.
 << Sì >>  Andy sorrise e posò alcune barbie nella cesta per riordinare la stanza dal caos creato in precedenza.
 << Hai qualche amica? >> lanciai un sospiro di sollievo, pensavo che volesse domandarmi qualcosa sulla mia timidezza o per quale motivo tutti mi soprannominavano muta nonostante non lo fossi.
 << Rosaline è una mia amica >> alzò un sopracciglio sorpresa, poi si voltò verso Rosaline. Stava aiutando una nostra compagna di classe con il rossetto rosa perlato.
<< Strano... >>nel frattempo spostò i suoi occhi da un'altra parte, esattamente sul suo diario scolastico.
<< Perché è strano? >> Andy aprì la bocca per rispondere, ma prima che potesse realmente farlo, un palloncino d’acqua gelida ci investì totalmente. I miei compagni di classe avevano ripreso a fare i bulletti e io ero fin troppo stanca dei loro scherzi. Mi alzai e chiesi gentilmente a Andy di indicarmi il bagno. Volevo prendere un po’ d’aria, ma soprattutto liberarmi dalle sue domande imbarazzanti, non so perché ...o forse sì, lo sapevo perché mi mettevano in soggezione, ma dovevo evadere, pur sapendo che non era la scelta giusta.
Camminai lentamente per il lungo corridoio che separava le stanze una dopo l’altra e poi istintivamente mi bloccai. Dietro ad una porta socchiusa, tra le pareti appariva il riflesso di una persona. Senza farmi sentire diedi una sbirciatina all’interno; Un bambino poco più grande di me era seduto su una poltroncina di velluto rosso. Era bellissima la sua stanza, assomigliava a quella di un vero principe, non era bella come la camera di Andy, ma molto di più, perché emanava qualcosa di magico e di misterioso.
  Il bambino era seduto a leggere e i suoi occhi vagavano sulle pagine del libro avidamente, come se volesse divorarlo in un solo sguardo. Restai rapita da lui, da quello che mi trasmetteva e non erano energie positive, ma negative, come se fosse avvolto in un manto di tristezza e morte. I suoi occhi azzurri come il cielo più splendente si staccarono dal libro e si posarono sul mio volto. Il suo sguardo così intenso e prepotente mi spinse a nascondermi dietro un mobiletto situato nel corridoio. Persi un battito e un altro ancora ne ero sicura.
 << Chi sei? >> la sua voce mi fece rabbrividire e il mio stomaco si chiuse definitivamente.
 << Io, io..istavo solo…>> Iniziai a balbettare in preda ad un attacco di panico e di vergogna.
<< Stavi cercando qualcosa? >> scossi la testa non sapendo cosa rispondere o meglio il mio cervello non era in grado di formulare pensieri logici in quel momento.
<< Quello è…il Piccolo principe? >> chiesi indicando il libro che nascondeva tra le mani. Annuì leggermente e me lo passò.
 << E’ il mio libro preferito >> non rispose, ma sentivo che era così anche per lui, perché i suoi occhi erano carichi di eccitazione, erano gli stessi che avevo io quando leggevo un libro che mi piaceva. Ne volevo sempre di più, non volevo mai smettere di leggere, poi però  mia mamma mi strappava via il libro e ritornavo nel mondo della realtà con la malinconia nel cuore.
<< Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio. >> Stavo leggendo sottovoce una frase del libro, quando i suoi occhi azzurri mi guardarono con più attenzione, i suoi occhi sembravano voler dire tante cose, ma chissà perché, forse per la mai stessa ragione restò in silenzio.
<< Tu sei il fratello di Andy? >> fu una domanda banale, ma volevo udire di nuovo il suono della sua voce, capire che cosa lo rendesse così taciturno.
<< Sono suo cugino >> sbottò apatico, in quel momento non sapevo come uscire da quella situazione imbarazzante, così pensai bene di fargli altre domande.
<< Abiti qui però ? >>  a giudicare dal suo pigiama poteva benissimo abitare a casa di Andy.
<< Sì >> disse semplicemente e i dubbi, la curiosità mi assillavano sempre di più.
<< I tuoi genitori vivono anche loro con te, cioè, qui con te? >> i suoi occhi si rattristarono e la sua espressione si tramutò diventando dura e  arrabbiata, poi mi guardò e rispose:
<< I miei genitori non abitano con me >>
<< Perché? >> questa volta non rispose, si limitò a rientrare in camere sbattendomi la porta in faccia. Ci rimasi un po’ male, magari ero stata esagerata con tutte quelle domande, magari se lui si fosse comportato allo stesso modo con me anche io sarei scappata, però la sua reazione era stata fin troppo eccessiva. Sbattermi la porta in faccia non era carino ed educato. Guardai le mie mani, si era dimenticato di riprendersi il libro. I miei occhi dovevano essersi illuminati davvero tanto alla vista di quest'ultimo perché me l’aveva dato senza esitazione, come se sapesse cosa provavo. Come se potesse leggermi dentro.
 
spazio autrice:
- Eccoci giunti alla fine dei due capitoli dedicati al nuovo personaggio della storia. Come potete capire Ian non è un bambino estroverso e a differenza di Sara, non ha nessuna intenzione di aprirsi con i suoi coetanei. Nei prossimi capitoli continuerò a parlare di lui. Per la crescita di Sara, non dovrete aspettare ancora molto, gli ultimi capitoli che posterò sulla sua infanzia serviranno solo a chiarire alcune cose.
- Ringrazio come sempre le persone che hanno deciso di leggere la ff e tutti coloro che stanno recensendo . Ci tengo davvero tanto ai vostri pareri perchè mi aiutano a valutare eventuali errori e a capire come sta procedendo la storia. Un grazie speciale a
Selilaa  per il suo aiuto.
  
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