Le spostò i capelli a denudare il collo. La cicatrice era sottile, bianca quasi invisibile ma impressa a fuoco nella sua memoria. In due memorie. “È colpa mia.” “Non eri tu ad impugnare la bacchetta che mi ha ferita.” Le baciò il collo. Le baciò la cicatrice. E la nascose di nuovo sotto i riccioli. “Ma avevo in mano la bacchetta che non ti ha protetta.” Una ragazza che bacia un ragazzo. Una ragazza che dolcemente lava via il rimorso dal viso di un giovane uomo tormentato. “Gli errori esistono, Draco.” “Grazie, Hermione.”