Fanfic su attori > Coppia Hemsworth/Hiddleston
Ricorda la storia  |       
Autore: meh_pandi    28/05/2012    5 recensioni
[Hiddlesworth]
E' in assoluto la prima FF che pubblico :D
L'idea iniziale era quella di una one-shot, poi ho notato che era parecchio lunga, così ho deciso di dividerla in capitoli :)
All'inizio di ogni capitolo, troverete una strofa della canzone che mi ha ispirato "Il tempo di morire" di L.Battisti... e niente, spero vi piaccia :D
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non  dire no
non dire no
non dire no
non dire no
lo so che ami un altro
ma che ci posso fare
io sono un disperato
perchè ti voglio  amare

Piove.
Piove da più di una settimana e non accenna minimamente a smettere.
Guardando quei piccoli cristalli d'acqua, infrangersi contro il finestrino della berlina , non può che tornare con la memoria alla sua infanzia.
E' cresciuto con la piogga, ha imparato ad amarla ed a rispettarla.
Da piccolo credeva che quelle, non fossero altro che le lacrime degli angeli...
- Signore ?? - 
... chissà poi, per quale motivo riversavano così tante lacrime.
- Signore ?? Mr Hiddleston ?? - 
Una voce lo risveglia dai suoi pensieri
- Signore, volevo avvisarla che siamo arrivati - esordì l'autista, guardandolo di sottecchi attraverso lo specchietto retrovisore
- Ah, si, grazie - rispose, adoperandosi a recuperare l'ombrello
- Tutto bene signore ? -
- Uhm ?? Si Si, ero solo sovrappensiero, grazie e buona serata - così dicendo, scese dall'auto, riparandosi dalla pesante pioggia e dirigendosi verso casa.
Fece qualche passo, quando un'ombra non catturò la sua attenzione; c'era qualcuno seduto sui gradini di casa sua.
- E tu che ci fai qui ? - domandò, senza neanche alzare lo sguardo dal marciapiede
- Ehi ciao, anche io sono molto contento di vederti.. - rispose l'altro
Quella voce. 
Quante volte, negli ultimi anni, aveva sentito quella voce, quel timbro così particolare, quell'accento così diverso dal suo.
Quante volte quella voce aveva nominato il suo nome, facendogli, ogni volta, ribollire il sangue ...
- Avevo bisogno di parlarti, ho provato a chiamarti sul cellulare ma era spento, così ho deciso di venire qua, ma tu non c'eri e così ho deciso di aspettarti - continuò lo strano ospite
- Non ti sei neanche portato un ombrello... Ma dove hai la testa Chris ?? Non vedi che sta diluviando ?? - disse il moro, quasi infastidito da quella visita inaspettata
- Ehehehe me ne sono accorto solamente una volta uscito di casa, che sbadato eh ?  - rise il biondo, passandosi una mano sulla folta chioma, oramai fradicia
Intorno a loro era tutto scuro, solo i gradini erano leggermente illuminati dalla luce di cortesia che sovrastava la porta d'ingresso.
- Meno male che te lo dici da solo. Dai alzati e vieni dentro, così ti dai un'asciugata - così dicendo, superò l'amico e infilò la chiave nella toppa, quando, una folata di aria calda
impregnata visibilmente di alcool, accarezzò dolcemente il suo collo nudo, accompagnando un "Grazie" appena sussuratto al suo orecchio, provocandogli brividi che percorsero tutta la schiena.
 
Entrando, appese il soprabito all'attaccapanni e dirigendosi verso la cucina, gridò in direzione dell'amico 
- Se vuoi puoi farti un bagno caldo. Nell'armadio c'è una tuta, credo sia l'unica cosa che possa andarti bene, intanto preparo del caffè - 
L'altro scosse la testa in segno di assenso e si diresse verso il bagno.
Chiuse la porta dietro di se, si avvicinò alla vasca, aprì l'acqua e aspettò che diventasse calda.
 
Appena sentì lo scroscio della doccia, Tom si mise all'opera.
Mille pensieri gli vorticavano in testa... Era da un po'di tempo che non sentiva Chris, da quando le varie promozioni del film erano terminate, da quando aveva annunciato, ufficialmente, il suo fidanzamento con Elsa...
- Accidenti, ma dove ho messo il caffè ?? - disse a denti stretti
Non si erano allontanati per un motivo ben preciso ... o forse si ?? 
Non lo sapeva neanche lui, sapeva solo che doveva stargli lontano, anche se questo, gli provocava uno strano senso di incompletezza.
- Oh eccolo - prese il barattolo color rosso ciliegia e cominciò a riempire la macchinetta del caffè
"Chissà di cosa vorrà parlarmi... Ahhh Tom, non farti venire il sangue amaro, vorrà sicuramente fare due chiacchere tra vecchi amici " pensò, appoggiandosi con il sedere al mobile della cucina 
e massaggiandosi il mento, ricoperto da una leggera peluria color rame; gli piaceva questo suo nuovo look, pizzetto e capelli sbarazzini... 
- Ho messo gli abiti bagnati in lavatrice, spero non sia un problema - la voce dell'amico lo risvegliò dai suoi pensieri, riportandolo sulla terra ferma
- No no, tranquillo, nessun problema - accennò un sorriso e si girò per controllare il caffè
- Grazie ancora per l'ospitalità, non sapevo davvero da chi andare... - continuò il biondo, accomodandosi su uno degli sgabelli che circondavano il grande tavolo in rovere
- Figurati... Allora, cos'è che ti ha fatto precipitare qua in piena notte, affrontando il diluvio universale e a renderti visibilmente alticcio ?? - chiese Tom, accomodandosi a sua volta, accompagnato da due tazze di caffè fumanti 
-Zucchero ?? - domandò
L'altro scosse la testa, in segno di diniego.
- Beh ecco... si tratta di Elsa, del mio rapporto con Elsa - cominciò a raccontare l'australiano, torturandosi le mani in modo nervoso
Tom alzò di scatto gli occhi, che aveva puntato con insistenza sulla sua tazza ; 
"No, ti prego, non parlarmi di lei, non parlarmi di voi... "
- Ecco vedi, lei non mi capisce. Pensa che io debba stare tutto il tempo a casa con lei, ma insomma, ho una carriera, appuntamenti, feste...
Così questa sera, dopo l'ennesima sbronza e conseguente ritardo, abbiamo litigato,
lei ha preso e se ne è andata "Vado da un'amica" così ha detto.
Ma io non ho tempo per certe cose, tu mi capisci , sai cosa voglio dire...  - lo guardò intensamente con quegli occhi azzurro cielo, velati da uno strano senso di tristezza
No, lui non capiva. Lui non aveva una donna da amare, lui non aveva nessuno a cui rendere spiegazioni e giustificazioni .
Si alzò di scatto e si diresse verso il lavandino, riversandoci il caffè ancora intonso e fumante, gli era passata la voglia di bere quel caldo nettare .
- Tom.... - lo richiamò il suo amico
- Sono solo sciocchezze, Chris e questo lo sai. Ora ti stai costruendo una famiglia, non puoi più fare di testa tua, hai una persona che ti ama e che ogni sera ti aspetta,
devi avere rispetto per lei e per i suoi sentimenti - disse tutto 
d'un fiato, senza girarsi a guardarlo, continuando a stringere convulsamente la tazza, oramai vuota
- Tom, ma che ti prende ? - era talmente concentrato, che non si accorse del passo leggero, che avanzava verso di lui
- Avevi bisogno di parlare, di un consiglio d'amico... ecco hai avuto quello che volevi, ora vai da lei e sistema le cose - le nocche delle mani erano diventate bianche, a causa della forza che stava mettendo nello stringere i bordi del lavello
- E se io non volessi tornare da lei ?? - domandò l'altro con voce roca 
Tom sussultò leggermente.
- Oh ma piantala con queste stronzate, Chris. Sei ubriaco, non ragioni con lucidità... Se vuoi ti chiamo un taxi, così la facciamo finita - si girò per dirigersi verso il telefono, ma andò a sbattere contro il petto imponente dell'australiano
 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Coppia Hemsworth/Hiddleston / Vai alla pagina dell'autore: meh_pandi