Videogiochi > Final Fantasy XIII
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Autore: Oblivion_Girl94    28/05/2012    0 recensioni
Il treno correva velocissimo attraverso cunicoli scavati nella terra: figure incappucciate,sedute in due file una di fronte all'altra, attendevano senza speranza che il treno arrivasse a destinazione e mettesse un fine alla loro vita e a tutto ciò che si erano costruiti fin'ora...
Salve a tutti questo è un esperimento che voglio provare: sto riscrivendo letteralmente la storia del gioco convertendolo a libro,però con l'intenzione di cambiare notevolmente alcuni avvenimenti.
Se vi intriga,seguitela con me: cercherò di stare fedele al gioco pur non copiando ogni cosa.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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* Da un'altra parte del margine estremo*

"Coraggiosi abitati di Cocoon,non posso che sottolineare il coraggio dei cittadini per aver accettato di trasferirsi per il bene di Cocoon e specificare che non ci saranno problemi nel loro trasferimento e,una volta arrivati su Pulse,troveranno tutte le loro cose e si sistemeranno nelle varie città....".
Queste erano le parole del Primarca che cercava di calmare le paure riguardo all'epurazione: peccato che suonassero un pò false e inadeguate,scandite dai proiettili e dalle urla degli uomini feriti che combattevano per le loro famiglie,la loro casa e soprattutto,la loro libertà.
Improvvisamente,la radio che trasmetteva questo aspro messaggio,venne schiacciata dal capo dei ribelli.
"Come se qualcuno potesse credere a queste stronzate: questa non è una migrazione ma uno sterminio".
Il capo dei ribelli si chiamava Snow ed era un uomo singolare: altissimo e robusto con i capelli lunghi fino alle spalle,coperti da una bandana nera, indossava un lungo cappotto grigio chiaro,dei guanti di pelle e dei robusti scarponi.
"Forza,dobbiamo difendere la nostra gente,siamo i loro eroi!" disse cercando di alzare il morale dei suoi uomini, "Qual è il nostro motto?" chiese trionfante alzando il pugno.
"L'ESERCITO NON E' NIENTE PER IL NORA" risposero all'unisono i suoi uomini,alzando le proprie armi.
"Bravi ragazzi",rispose scuotendo la testa ed iniziando ad incamminarsi attraverso le rovine, per sorpassare il posto di resistenza dove proteggevano i civili ed andare nella zona calda, dove i ribelli si contendevano il territorio con gli PSICOM.
Facendosi strada verso la zona calda,passò accanto ai civili sfuggiti dall'epurazione: erano per lo più donne,vecchi e bambini,che cercavano di scampare lo scontro per tornare alle proprie case e dai propri cari.
"Dannati PSICOM,dannato Sanctum",pensò con rabbia.
Arrivato al posto di fuoco,si ritrovò con i suoi amici,gli altri membri del NORA: Gadot,un uomo robusto quanto Snow e con i capelli rossi tagliati a cresta punk, Lebreau,bellissima donna dai capelli corvini e occhi scuri e Maqui,il più piccolo tra loro,con capelli biondissimi tenuti su da degli occhialoni da Jet e occhi azzurri.
Procedendo con loro,insieme si fecero largo tra alcuni soldati PSICOM che gli sbarravano il passo fino ad arrivare ad un gruppo di civili spaventati scampati dall'epurazione.
"State tutti bene?" domandò Snow, "Niente paura,nessuno di voi finirà su Pulse,ora vi apriremo una via di fusa così potrete tornare a casa".
Alcuni tra i civili si alzarono,"ehi no,fateci combattere con voi! non possiamo restare indietro e aspettare che altra gente muoia per salvarci!"
"E va bene,che si facciano avanti i volontari",acconsentì Snow,distribuendo ad ogni civile un'arma.
Tra loro,una donna si alzò e fece per andare verso Snow quando suo figlio,affianco a lei,la fermò preoccupato.
"Mamma? dove vai?",le chiese il ragazzo, "Non avere paura,tornerò presto",gli rispose rassicurante lei e sorrise.
"Questa è l'ultima,qualcuno la prenda",disse Snow porgendo l'ultima pistola rimasta verso il gruppo di civili che non si erano offerti di combattere.
"La prendo io! se qualcuno arriva,me ne occuperò io!" disse felice una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi,prendendo la pistola.
Avanzando con le nuove reclute,i ribelli,pian piano,ripulirono le strade dai soldati PSICOM per poter così permettere agli altri di scappare.
"Mobilitate la squadra alfa! Reprimeremo la resistenza quì e ora!!" urlò un ufficiale PSICOM e subitò arrivò un incrociatore che fece fuoco sul ponte in cui stavano combattendo i ribelli.
L'esplosione del ponte lo spaccò in due e i ribelli che vi si trovavano sopra,scivolarono verso la morte senza via di scampo.
Snow,vicino alla donna,scivolò ma riuscì ad aggrapparsi con una mano al ciglio del ponte,mentre con l'altra teneva la donna.
La donna sapeva benissimo che,se non l'avesse mollata,Snow sarebbe morto insieme a lei.
"Riportalo a casa,ti prego",furono le ultime parole della donna,prima che si lasciò andare,inghiottita dall'oscurità.
Snow,guardandosi sbigottito la mano,pensò alle parole della donna..non le aveva detto chi avrebbe dovuto salvare; ma uno strattone del ponte che cedeva lo riportò alla realtà e si ritrovò a sua volta a cadere nel vuoto.






  
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