Storie originali > Epico
Segui la storia  |       
Autore: Steven Uchiha98    29/05/2012    1 recensioni
21/03/2033, siamo alla fine della III Guerra Mondiale tra USA e UIRE (Unione Imperi Russo-Europei). Mark è un soldato che vede la pace come una "mancanza di guerra", ma nonostante questo è più che deciso a raggiungerla, spinto dal desiderio di aiutare l'umanità il più possibile con l'Amore negatogli dall'adolescenza. Durante una delle Battaglie decisive incontrerà la causa di tutto questo, una sorta di reincarnazione dell'Odio, ma giustificata ossessivamente, e forse non inutilmente, dal protagonista...
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Notizie da Lassù

Una Vita all'Amore, una all'Odio...

Notizie da lassù...

Era quasi un minuto che precipitavamo nel vuoto in quell'oscura torre, piano piano scorsi volti di vari personaggi più o meno famosi, alcuni contratti in silenziose urla di dolore, altre serene, altre ancora sorprese, con impressa nella mente l'ultimo attimo di vita prima di morire; al mio fianco non vidi la figura della mia compagna, come fosse precipitata in un altro burrone...in effetti arrivò prima lei a toccare terra, volendo dire che ci eravamo divisi.

Una volta atterrata, Atena si rialzò immediatamente e si volse a destra e a sinistra per individuare qualsiasi cosa...o qualcuno, senza riuscirci per via del buio che quasi tangibile avvolgeva la dea e l'antro. Scoraggiata, si sedette su una pietra dietro di lei prendendo fiato, quando un repentino cambio di luce l'accecò e sobbalzò in piedi appoggiando la destra all'elsa della spada in guardia, mentre cercò compulsivamente il suo scudo con la testa di Medusa. La luce era potentissima, come se il Sole fosse direttamente entrato nel freddo luogo dell'Ade; in effetti fu così, infatti Atena si coprì gli occhi nel punto di origine del fascio luminoso e vide una figura stagliarsi dall'alto di una strana apertura della caverna, anch'essa lucente. Non era robusto come i suoi compagni, ma il suo corpo asciutto e il fisico perfetto suscitavano invidia al più allenato degli atleti, coperto da una leggera armatura dorata, infusa della luce del grande astro infuocato, che finiva alla vita con dei calzari altrettanto leggeri ma resistenti a vedersi. Non portava l'elmo, in compenso portava una divina chioma rossiccia riccia, mentre alle spalle ciondolava una faretra, il cui arco era impugnato nella mano sinistra in posizione di riposo:
"Stavo giusto aspettando un'altra complicazione..." borbottò Atena.
"Complimenti, Saggia, chi avrebbe mai detto che ti saresti avventurata nelle fredde pareti dell'Ade? Non certo noi immortali, ma non ci sarebbe molto di cui stupirsi, eri così turbata quel giorno! A proposito, dov'è il tuo protetto?" esordì Febo da quella posizione regale.
"Fai poco lo spiritoso, Apollo; entrambi abbiamo poco tempo, lo sai, inoltre ti credevo in America a proteggere le truppe nemiche."
"Effettivamente la mia posizione sarebbe quella menzionata, come il mio ruolo, ma già il grande Poseidone scuotitore pensa ad intrattenere i russi: in fondo non si sarebbe mai alleato con te, in onore della vostra antica inimicizia". Atena si lasciò sfuggire una smorfia e con tono sprezzante riprese la parola:
"Figurarsi, non avrei mai voluto averlo di mezzo. Perciò devo dedurre che anche Zeus e Ade dell'Oltretomba abbiano preso posizione nella guerra? Sarebbe ora, dato che siamo già alla fine e pochi di noi si sono interessati...", mentre pronunciava queste parole da dietro Apollo apparve anche Ares furente, con un'espressione di superiorità ironica, quasi ilare, a continuare il discorso.
"...A questa guerra. Ebbene sì, sorella mia, gli dei con un concilio (al quale gentilmente non siamo stati invitati) hanno preso le posizioni in base alle vecchie alleanze e  rivalità fra loro, scegliendo fra me e te o il tuo caro amico dei mari. Sorpresa?" l'ultimo periodo ebbe l'effetto sperato dal Dio della Guerra, infatti l'interlocutrice strabuzzò gli occhi in un'espressione più divertita che sorpresa.
"Tu. Con me. Rinunciando ad un'opportunità per farti battere? Non ci credo."
"E perché no? Non voglio sconvolgere il destino e il tuo caro compagno sconfiggendoti a duello, non sono così cattivo con le sorelle!" Nonostante la luce da dietro la coppia di dei, che si ridimensionò in intensità, Atena scorse il viso del fratello contratto in un occhiolino derisorio, ma non si scompose troppo e assunse un tono un po' altezzoso e femminile, raddrizzando la schiena e ricomponendosi:
"Fratello, non sarai certo tu a sconvolgere il destino, come non sarai tu a battermi per la prima volta. E' inutile, il nostro legame di fratellanza sono le TUE sconfitte!" poi, finendo di schernire e di imbarazzare Marte, si rivolse verso il nuovo Dio in scena, che fino ad ora non si era lasciato sfuggire nulla a parte risate durante il battibecco fra i due guerrieri, per chiedere di più riguardo la guerra.
 
"Dunque le parti si sono stabilite?"
"Arrivo dall'alto dell'Olimpo per annunciarlo" rispose il dio Sole solennemente "Come al solito ognuno di noi si è messo da una parte piuttosto che da un'altra basandosi sulle simpatie, ad esempio lo scuotitore di terre Poseidone sostiene la fazione avversa alla tua, in onore alla vecchia contesa che vi coinvolge. Nonostante ciò, molti Superi per evitare inimicizie con gli altri rimasero neutrali. Il tempo è giunto, ora il destino della guerra e del protetto è nelle tue mani: devi persuadere Ade per far tornare in azione Marco"
"Stai dicendo che questo "arduo" compito è affidato a me soltanto?" rispose improvvisamente con falsa arroganza la dea Glaucopide
"Precisamente" annuì Marte "A te e a Marco. Inoltre il Febo ha anche predetto qualcosa di molto ecclatante, senza però farne parola con alcuno di noi, forse per non rovinarci la sorpresa, o perché è troppo importante per essere detto"
"Ma forse non te la senti. In fondo non è un compito semplice, ti senti pronta?" Atena abbassò lo sguardo e si compiaque dei pensieri che scoprì nella sua mente.
"Caro Apollo, accetterei questo incarico solo per smentire le tue aspettative!" fece una pausa ad effetto facendo l'occhiolino al dio Sole "E comunque lo faccio per Marco, oltre tutto". Dopo questa conclusione Ares e Apollo si scambiarono un'occhiata di complicità mormorando parole che la dea potè solo immaginare, infine il dio della guerra prese la parola:"Allora ci avevo visto giusto...ad ogni modo va da Zeus, o Apollo, infine da Poseidone per riferire la nostra decisione; noi ci occuperemo di Ade. Per ora mi limiterò a fare il punto della situazione con Pallade, a proposito arriva Marco".

Appena mi rialzai dalla caduta scorsi una luce abbagliante non lontano da me, alla fine del lungo corridoio dove finii, quindi mi precipitai verso di essa, sbucando in una gigantesca caverna con una specie di cratere in cima, dal quale spuntavano come statue Marte e Apollo, mentre a terra stava Pallade Atena, che intraprendeva una discussione con i primi due. Quando mi vide, la dea mi venne incontro e mi espose il discorso e con Ares fece il punto della nostra situazione, mentre il dio Sole tornò all'alto Olimpo, privando l'Ade dello splendore a cui i miei occhi erano già abituati. Dopo la spiegazione partimmo alla volta della stanza principale, finalmente di fronte a noi, con Atena in testa; ipotizzai che lì si trovassero le anime più virtuose, i personaggi che fecero la storia e diedero contributi alle più svariate arti e scienze, con un margine di errore molto basso, mentre Marte mi chiese cos'accadde in sua assenza
"Ha avuto ancora un malore. E..." ebbi un attimo di incertezza, ma lui capì senza ulteriori spiegazioni.
"Immaginavo sarebbe accaduto" rispose sottovoce come me "Ma fra un po' sarà tutto finito. Comunque stai calmo e ricorda che sei mortale"
"Ma c'è del divino in tutti noi, senza contare l'immortalità della mia anima", replicai
"Sei saggio Marco, si vede che amavi leggere, comunque non so quanto possa importare a Zeus e agli dei nostri fratelli, perciò preparati per un'eventuale battaglia. Dopo Ade però!"
"Ovvio!" un mezzo sorriso mi spuntò dal viso, arrivando a contagiare anche il mio compagno in uno sguardo di complicità; infine tornò assorto nei propri pensieri ognuno a dirigersi verso il luogo dell'ultimo atto del mio viaggio nell'Oltretomba...




   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Epico / Vai alla pagina dell'autore: Steven Uchiha98