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Autore: i hear the bells    29/05/2012    0 recensioni
Appoggiai il mio braccio tremante sotto a quello di mio padre, davanti a noi c’era la damigella d’onore scelta da Luis.
Quando uscimmo dalla stanza un lungo tappetto rosso mi attendeva circondato da una serie di guardie.
« Stai bene bambina mia? »
« Va tutto bene papà, è solo un po’ di agitazione. Passerà…passerà » il mio papà annuì e incominciammo a percorrere il lungo tappeto rosso che ci conduceva alla cappella dove avrei dovuto sposarmi. Ad ogni passo, percepivo le gambe sempre più tese, perfino loro si rifiutavano di muoversi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-II-

 
« Ferma l’auto! » il mio amico seguì i miei ordini e le ruote dell’auto emanarono uno stridulo rumore nella notta.
 
« Grazie per la serata, torno a casa » la guardai, distesa a terra, tutta bagnata, stava dormendo e sembrava tanto un angelo caduto dal cielo, con le ali spezzate e un anima in frantumi. Sembrava così sofferente, quasi morta. Aprii la portiera e ignorai le proteste del mio amico, lo so che dovevo andare a quella fottutissima serata,  lo sapevo che stavo perdendo una grande occasione, ma non potevo lasciarla marcire là fuori al freddo. Neanche il mio cuore maltrattato riusciva ad odiarla al tal punto.
 
Presi il suo corpo e lo strinsi forte al mio ,  mi era mancato il suo profumo dolciastro e dovetti trattenere il respiro per non lasciare che il suo odore mi provocasse la nausea; perché purtroppo quel profumo l’avevo sognato per tante notti e ogni volta finivo per vomitare tutto il nostro passato.
 
Posai il suo corpo sul divano e rimasi affianco a lei aspettando che si svegliasse, attendendo un segnale di vita. L’ultima volta che l’avevo vista, mi aveva giurato amore eterno ,  mentre seduti sul letto , ricominciavamo da dove la nostra storia si era interrotta. Tutte quelle continue interruzioni avevano distrutto il nostro amore e non era rimasto più niente, a parte la delusione di ritrovarla sui giornali tra le braccia di un altro.
 
Essere la fidanzata di un imprenditore famoso comportava anche questo: apparire su stupide riviste di gossip.
 
Stavo per alzarmi e accendere una sigaretta, quando le sue dita toccarono la cicatrice che avevo sul collo. Mi ero procurato quel segno indelebile quando ero ancora una adolescente spericolato, non che fossi cambiato molto, ma l’amore per me stesso era decisamente aumentato e non mi sarei mai fatto del male da solo , non quando c’era già lei a farmi del male.
 
  « Cosa speri di ottenere? » allontanò la  mano, la luce che brillava poco prima nei suoi occhi verdi si spense all’istante. Non potevo comprendere le sue ragioni, perché nonostante fossi ancora sicuro dei miei sentimenti, l’orgoglio prevaleva perfino sull’amore.
 
« Ti supplico lasciami parlare… » i suoi occhi mi stavano implorando un perdono che non meritava, aveva una gran bella faccia tosta a presentarsi a casa mia una settimana prima del matrimonio del secolo.
 
« So già cosa vuoi dire e non mi convincerai »
 
« Cam, io non volevo. Credimi, tutta questa situazione mi sta torturando. Vorrei tanto ritornare indietro, ma è troppo tardi. Tra una settimana la mia vita sarà per sempre legata a un altro uomo e non sei tu.. » perché non riuscivo a provare pietà neanche di fronte alle sue lacrime?
 
« Ma se di me non te ne è  mai interessato niente. Per favore evita di mentire almeno a te stessa » mi prese il viso tra le mani, affondando le sue dita tremanti sulle mie guance.
 
« Ho sbagliato, ma io ti ho sempre amato, anche in questo momento. Mi sono svegliata nel cuore della notte pensando a te. Non ce la facevo più a guardare la sua perfezione senza pensare a te. Ho provato ad amarlo, ma ogni tentativo è stato vano »
 
« Forse ti ritorno in mente perché tutte le promesse che gli stai facendo, meno di un anno fa le facevi a me. Con che coraggio ti presenti a casa mia? Ora? La mia vita non ruota più attorno a te. Mia dolce e cara Christine » mi liberò il viso dai suoi artigli velenosi, le sue speranze erano appena crollate assieme a una marea di castelli di sabbia che aveva costruito apposta per noi.
 
« Non pretendo il tuo perdono, non sarebbe giusto, però mi ero illusa che capissi le mie intenzioni »
 
« Magari credevi che ti accogliessi a braccia aperte, dicendoti “Brava Christine hai fatto benissimo a cancellare la nostra storia d’amore, è stato fantastico essere rinnegato dalla persona che amavo. Perché non mi ferisci di nuovo?” Avanti, cosa ti aspettavi da me? »
 
« Sono le quattro di notte, non è difficile intuire quello che desidero da te… » scoppiai in una risata nervosa, per chi mi aveva scambiato per un gigolò? Un uomo che accetta di fare l’amore con una donna solo per soddisfare i suoi bisogni?
 
« Sei patetica »
 
« E tu sei  ridicolo se pensi che quello che voglio da te sia solo sesso! » mi schiaffeggiò il viso  per poi alzarsi e spingermi contro la parete, mi stava iniettando tutto il suo veleno addosso.
 
« Allora spiegami chiaramente, per quale motivo sei venuta a cercarmi ? »
 
« SEI UN LURIDO BASTARDO, MA…ma ti amo. Ti basta come spiegazione o vuoi una dichiarazione? » tutto ciò che volevo realmente da lei era che mi lasciasse finalmente in pace, che non ritornasse in continuazione nei miei ricordi, che la finisse di torturarmi con i suoi occhi, non ne potevo più del suono della sua voce, dello sguardo implorante, della sua bocca rossa e i segni neri delle lacrime a sporcarle il viso.
 
Avrei voluto pulirla da tutto quel trucco, ma non sarebbe bastato per vedere la sua vera natura.

Note:
- Questo capitolo era dal punto di vista di Cam, mi sembrava giusto descrivere anche i suoi di sentimenti, perchè negli ultimi due capitoli invece, la voce narrante sarà Christine .
- Ringrazio tutti coloro che stanno leggendo e commentando questa storia, un grazie speciale a Selilaa per la sua costante pazienza nel seguirmi e sostenermi nonostante tutte le paranoie XD e ringrazio le ragazze del forum che leggono con tanta passione tutte le mie storie.

  
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