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Autore: Gertie    17/12/2006    10 recensioni
Buone Feste a tutti voi!
Neville è rimasto nella Sala Comune, la sera della vigilia di Natale...
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fanfic. da leggere con questa bella canzone natalizia interpretata da Chris Martin, dei Coldplay... Cliccate la freccina!




La Sala Comune di Grifondoro riluceva di bagliori magici.
Alle pareti erano appesi festoni dorati e rossi, che brillavano alla luce del camino, acceso e scoppiettante. Sopra di esso erano state appese decine di calze colorate, alcune già piene di dolcetti e caramelle provenienti da Mielandia, che in quel lieto periodo stava facendo affari come non mai. Dalle finestre si scorgevano fiocchi su fiocchi, che cadevano danzando nel buio della sera e si depositavano sui davanzali.
Nel mezzo della stanza era stato addobbato un festoso abete della Foresta Proibita, sradicato da Hagrid, per l’occasione. Palline multicolori dondolavano e ruotavano piano, appese alle fronde.
Gli studenti avevano organizzato una festicciola, ed erano scesi tutti per scambiarsi doni e auguri, prima di partire per le vacanze natalizie.
Tutti, tranne uno.
Neville Paciock se ne rimaneva lì, infossato in una delle poltrone rosse.
Con lo sguardo perso, incantato davanti al fuoco guizzante.
Un altro Natale, che con tutta probabilità sarebbe stato uguale a quelli passati.
Lui e la nonna sarebbero andati il giorno dopo a trovare i suoi genitori al San Mungo, avrebbero pranzato lì, e poi sarebbero tornati a casa, dove lui si sarebbe dovuto impegnare a fare tutti i compiti delle vacanze, per poter rimanere al passo con le lezioni di Pozioni, Trasfigurazione, e nella maggior parte delle materie, in cui non se la cavava proprio granché bene.
Neville sospirò, e sprofondò ancora un poco nella stoffa della poltrona.
Poteva anche fare a meno di andare giù in Sala Grande, tanto nessuno gli avrebbe porto un pacchetto ben confezionato, dicendogli allegramente: “Questo è per te, Neville… Buon Natale!”
E poi, come a tutte le feste, lui non era stato invitato.
Aveva cercato di ingannare il tempo rendendosi utile, addobbando l’albero; ma i tentativi erano stati infruttuosi, aveva rotto abbastanza decorazioni perché Ron, il prefetto, gli avesse intimato, seppur con molta gentilezza, di sedersi e “controllare a vista che la stella non fosse storta da una parte”.
Era anche riuscito ad inciampare nel filo delle lucine, cadendo e facendosi un bernoccolo sulla fronte. Da quel momento si era ritirato nel dormitorio, ed era sceso quando era stato certo che nessuno fosse rimasto lì sotto, nella Sala Comune.
Ad un certo punto, Neville sentì un trambusto provenire da dietro il quadro della Signora Grassa, dall’esterno.
“Mi scusi, ma io dovrei entrare… La prego!”
“Dimmi la parola d’ordine, allora.”
“Io… Io non la conosco… Sono di Corvonero… Ma è importante!”
“Ah… Bè… A Natale sono tutti più buoni… Entra, su. Ma ti tengo d’occhio!”
“Grazie mille! Ci metterò cinque minuti!”
Il ritratto si aprì, e una ragazza entrò nella Sala Comune.
Neville alzò gli occhi.
“Ciao Luna…”
“Ciao Neville… Cosa fai qui, tutto solo?” la ragazza bionda si avvicinò alla poltrona.
L’amico non rispose, ma si guardò le scarpe con aria afflitta.
“Non… Non vai alla festa?” domandò Luna, gli occhi bulbosi un po’ malinconici.
“Ehm… Non sono stato invitato…” ammise lui, vergognandosi e avvampando.
“Neanche io.”
Luna sorrise con una punta d’amarezza nel viso.
Ci fu un momento di silenzio, nel quale si udì la Signora Grassa sentenziare: “Ancora due minuti!”
La ragazza alzò gli occhi al cielo infastidita.
“Senti Neville…” disse, e le gote le si colorarono di rosa “Ho… Ho preso questo per te…”
Luna tirò fuori dal mantello un pacchetto verde.
“S-Spero che tu non ce l’abbia già…”
Neville era rimasto impietrito.
“Luna… Non dovevi disturbarti… G-Grazie mille…” articolò, scartando piano il regalo.
“Nessun disturbo. E’ stato un piacere…” rispose Luna, arrossendo, e intrecciando le mani dietro la schiena.
Era un piccolo libro. Un volumetto tascabile, rilegato: I Segreti della Mimbulus Mimbletonia e di Altre Portentose Piante.
Gli occhi di Neville si inumidirono.
“Questo… Questo è… Proprio quello che cercavo… Non ero riuscito a trovarlo, fino ad ora!”
Il viso di Luna si illuminò.
“Io adesso dovrei andare. Devo ancora prepararmi il baule, domani mio padre mi verrà a prendere…” la ragazza si avvicinò all’uscita.
“Ehi…” disse Neville, raggiungendola “Ma… Io non… Non ti ho preso un… Regalo…”
Luna sorrise.
“Non importa, ricordati che è il pensiero che conta!”
Neville alzò gli occhi.
Era proprio lì.
Dallo stipite dell’uscita pendeva allegro un rametto di vischio…
Il ragazzo si sporse in avanti.
Luna lo osservava, curiosa.
Il viso di Neville si avvicinò al suo, e le labbra si sfiorarono.
Un bacio.
Delicato e tenero come un fiocchetto di neve.
“B-Buon Natale Luna…”
“Buon Natale, Neville.”
La Signora Grassa sbirciò attraverso la tela.
“Non hai ancora…. Oh, Merlino…” si interruppe, e sorrise davanti a quel momento così speciale.
“Per questa volta chiuderò un occhio…”

Quanto mi piace questa coppia... ^___^ Insieme sono così teneri!
Allora, che ne dite, me la lasciate una recensione, come regalino natalizio??
Auguri a tutti!!
Gertie
  
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