Desiderio comune.
[Nanatsusaya/Alexiel]
Sono vostra.
Lo giurai secoli fa alla cupa volta della grotta in cui ero stata imprigionata.
Vi garantii eterna fedeltà e continuo a rinnovare il mio giuramento aprendo a mezzo i vostri avversari.
Sarò la vostra lucente avanguardia e vi rimarrò al fianco, Padrona.
La Spada Divina Nanastusaya-no-mitama-no-tsurugi che si lascia sopraffare da un Angelo?
Non è così, decisi di mia volontà di seguirvi.
In voi percepii lo stesso desiderio con cui anch’io fui temprata.
Volevate forza, io ve la offrii.
Cercavate libertà, vi avrei mostrato come ottenerla.
Ma tutto ciò aveva un prezzo: una scia di sangue che entrambe eravamo disposte a versare.
^tradotto: spada animata dalle sette punte (nota inutilissima, ma che metto giusto per precisione).
Attenzione! Onde evitare equivoci: parlando di Nanatsusaya non faccio assolutamente riferimento all’anima di Lucifero, bensì alla spada stessa. E, se volete, alla personificazione avvenuta nel quattordicesimo volume (edizione Gold) in cui la spada si schiera a difesa di Setsuna contro le truppe di Michael! Ok, ho finito lo sproloquio, ma mi sembrava importante precisarlo.