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Autore: Nami_san    06/06/2012    6 recensioni
L'organizzazione viene sconfitta, tuttavia alcuni membri sono riusciti a scappare. Che cosa succederà quando un uomo cercherà vendetta?
Shinichi e Ran vedranno la loro vita e il loro futuro andare in mille pezzi...quando il crudele destino distrugge un amore.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo, Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prologo







Era passato circa un anno da quando Shinichi Kudo, il famoso detective liceale, si era rimpicciolito diventando Conan Edogawa e finalmente era riuscito a trovare la base degli odiati uomini in nero.
Tutto questo grazie alla CIA e all'FBI che avevano da poco fatto irruzione nella base dove si trovava anche il Boss. Quest'ultimo e Conan erano faccia a faccia sul tetto dell'edificio.
-Non riuscirai a fuggire, arrenditi!- esclamò il piccolo detective potenziando le sue scarpe.
-Io arrendermi a te e all'FBI? ARRENDERMI A SHUICHI AKAI? MEGLIO LA MORTE!- ringhiò l'uomo furioso andando lentamente indietro.
"Dannazione! Vuole buttarsi giù!" pensò Conan digrignando i denti
Doveva metterlo KO al più preso o l'uomo si sarebbe suicidato e lui in quanto detective, non poteva permetterglielo!
Intanto sui tetti degli edifici intorno alla base, si erano appostati degli agenti con i fucili di precisione, uno di loro era Shuichi Akai, la nemesi dell'organizzazione.
"Avanti ragazzino, mostrami quello che sai fare" pensò Shu osservando la scena dal mirino del suo fucile.
-SI! SI! MEGLIO MORIRE!- ormai l'uomo delirava ed era sul punto di buttarsi dal tetto.
-Non te lo permetterò!- esclamò il mini-detective schiacciando il pulsante della sua cintura.
In pochi secondi uscì un pallone, che Conan calciò con tutta la sua forza contro il Boss dell'organizzazione. Il capo fu colpito in pieno, barcollò per pochi secondi, poi cadde a terra svenuto.
-Bene- disse Conan facendo un sorriso e avvicinandosi a lui aggiunse -Se ti avessi lasciato morire, non sarei stato diverso da un assassino-
"Ottimo lavoro, ragazzino" pensò Shuichi soddisfatto.

Vicino alla base, oltre a vari agenti dell'FBI e della CIA, c'era anche la polizia giapponese che aiutava gli agenti americani ad arrestare gli uomini in nero. Sul posto erano arrivati anche Kogoro e Ran, quest'ultima aveva scoperto solo una settimana prima che Conan e Shinichi erano la stessa persona, era stato lui stesso a dirglielo.
Ran si portò una mano sul petto e strinse la maglietta in preda all'angoscia, sapeva quanto rischiava Shinichi in quel momento.



*Flashback*



Una settimana prima, Conan aveva saputo una cosa importante dall'FBI: Vermouth aveva abbandonato l'organizzazione ed era scomparsa nel nulla, ma la cosa più incredibile è che prima di sparire aveva mandato un sms a Jodie Starling...


"Probabilmente rimarrai a bocca aperta dopo aver letto questo messaggio o non mi crederai, tuttavia voglio rivelarti dove si trova il covo del mio Boss. Come ben sai, Bourbon è sulle tracce di Sherry e credo che tra non molto scoprirà la verità e allora nemmeno voi dell'FBI riuscirete a proteggere lei e Kudo.
Il tuo numero l'ho avuto da Kir, le ho già spiegato le mie motivazioni e so benissimo che è un agente della CIA. Non mi va di perdere tempo a spiegare qualcosa anche a voi dell'FBI, sappi che il prossimo sms sarà l'ultimo e in esso ci saranno tutte le informazioni che cercate da anni.
Addio.



Vermouth".






Jodie ne aveva subito parlato con James e Akai (sopravvissuto alla trappola di Kir), ed erano arrivati ad una conclusione: il detective liceale Shinichi Kudo era Conan Edogawa.
Avevano pensato quindi di chiamarlo e successivamente organizzare un piano per lo scontro con gli uomini in nero.
Conan, consapevole che avrebbe potuto morire affrontando quegli uomini, aveva deciso di dire la verità a Ran dopo aver parlato con l'FBI.
Arrivò all'agenzia investigativa Mori verso le 3 del pomeriggio, Haibara gli aveva dato un antidoto temporaneo per permettergli di passare una giornata con Ran nei panni di Shinichi.
La ragazza aveva appena finito di pulire l'ufficio, si sedette sul divano e guardò lo schermo del suo cellulare che fino a pochi secondi prima era sul tavolino.
Sospirò...nessuna chiamata o messaggio da lui...
"Quanto mi sento stupida!" pensò chiudendo gli occhi e dandosi una leggera pacca sulla fronte.
Sospirava assorta nei suoi pensieri, ma ad un certo punto un rumore la riportò alla realtà...
"Sarà un cliente" pensò andando verso la porta, qualcuno aveva appena bussato.
Quando aprì la porta rimase senza parole, la sua faccia era a dir poco sorpresa.
-Ciao Ran-
-Shi...Shinichi...- bisbigliò lei a fatica
-Sono tornato- disse il detective regalandole il suo più bel sorriso.
Si aspettava una qualsiasi reazione da parte di lei, tranne un pugno chiuso che si ritrovò ad un centimetro dal viso, la ragazza si era fermata appena prima di colpirlo.
-Ma...cosa...Ran!- la guardò con un misto di stupore e terrore
Poi capì il motivo vedendo gli occhi di Ran pieni di lacrime e rabbia.
-IDIOTA! SONO MESI CHE NON TI FAI SENTIRE! NON SAI QUANTO MI SONO PREOCCUPATA! NE HAI IDEA, EH?!- gridò.
-Ascolta...- Shinichi mostrò i palmi delle mani, volela calmarla.
-E POI MI DICI DI ASPETTARTI!- continuò lei ignorando le sue parole -E PERCHE' POI? ALLA FINE MI LASCI SEMPRE SOLA! SAI CHE TI DICO? SEI UN EGOISTA!- si sfogò, urlando contro di lui tutto quello che sentiva dentro di sè in quel momento.
Shinichi le afferrò i polsi.
-LASCIAMI!-
-Ti prego Ran, ascoltami...voglio dirti tutta la verità, qui c'è in ballo la mia vita-
Le lacrime di lei si bloccarono di colpo, la sua vita? Ma cosa stava dicendo?
-Hai ragione, io sono un egoista, ti ho fatto soffrire...ma ho dovuto farlo per il tuo bene, per me...per noi...-
-Noi?- arrossì capendo il senso di quel "noi" e poi chiese -Ma cosa vuol dire che rischi la tua vita? E da cosa volevi proteggermi?-
-Sediamoci, è una storia lunga- disse Shinichi andando verso il divano.
-Dov'è Kogoro?-
-E' fuori, non tornerà prima di cena- rispose Ran mettendo sul tavolino due bicchieri e una bottiglia di aranciata.
-Ok...- Shinichi sospirò e iniziò a raccontare tutta la storia dell'organizzazione, l'APTX, Shiho Miyano, l'FBI, ecc...
Mentre lui le spiegava ogni cosa tra un bicchiere di aranciata e ogni tanto qualche esitazione e sospiro, Ran ascoltava in silenzio quella storia incredibile, portandosi ogni tanto le mani sul viso o sulla fronte.
Ora era tutto chiaro: Shinichi non era partito per un caso difficile, era rimpicciolito per colpa di un veleno.
Ai Haibara non era una bambina comune, ma una scienziata che lavorava per una banda criminale e che era scappata dopo la morte della sorella maggiore.
Inoltre erano coinvolti anche FBI e CIA, ecco perchè la professoressa Jodie non si decideva a tornare in America.
-...e tra una settimana li attaccheremo direttamente...ora sai tutto, Ran- concluse Shinichi.
Il detective sospirò e chiuse gli occhi, era pronto a tutto, anche ad essere lasciato per le bugie che aveva ripetutamente detto alla persona che amava. Al solo pensiero si sentì soffocare.
Ran fece dei lunghi sospiri mentre il suo amico d'infanzia aspettava una risposta, le serviva qualche minuto per ripensare a tutto. Si girò verso Shinichi e lo vide con le mani sul volto, evidentemente si aspettava una brutta reazione da parte di lei.
Si sentì quasi male nel vederlo così sofferente, in fondo se aveva mentito, lo aveva fatto solo per proteggerla. Sorrise e accarezzò una guancia a Shinichi per poi voltarlo verso di sè.
-Ran...- mormorò lui
-Shinichi, io capisco il motivo che ti ha spinto a mentire. Davvero...- annuì e aggiunse -Lo hai fatto perchè mi conosci bene, non volevi farmi sopportare un peso così grande, volevi tutelarmi, lo capisco- annuì di nuovo.
Lui rimase in silenzio mentre lei continuava ad accarezzargli la guancia con infinita dolcezza.
-E' il mio amore per te che ha continuato a darmi speranza, la speranza che tu saresti tornato da me...per sempre...-
Il cuore di Shinichi esplose di gioia in quel momento, la fissava senza parole.
-Non devi aver paura di deludermi, perchè comunque tu sia, sei esattamente quello che voglio- concluse Ran con un dolcissimo sorriso.
Il ragazzo non riuscì più a resistere, la baciò leggermente e più volte sulle labbra e poi la strinse a sè.
-Sei una ragazza fantastica, sei unica...- bisbigliò Shinichi accarezzandole la schiena
Ran si lasciò andare mentre Shinichi la baciava e la stringeva tra le sue braccia, tremava, aveva paura, ma il desiderio di stare con lui ebbe il sopravvento e tutto sparì...c'era solo il loro amore...
-Ne sei sicura?- chiese il ragazzo titubante mentre Ran gli sbottonava la camicia.
-Si Shinichi...voglio fare l'amore con te...-
Lui sorrise e le accarezzò lentamente il capo facendola poi sdraiare sotto di sè, nel frattempo Ran gli tolse i pantaloni. I vestiti di entrambi divennero solo un impiccio.
Kudo riuscì a leggere negli occhi di lei il desiderio, un desiderio che gli fece ribollire il sangue nelle vene, che lo eccitava in tutti i sensi. Prese coraggio iniziando a toccarla nei suoi punti più intimi. Ran sembrò gradire quei tocchi, i suoi sospiri di piacere risuonavano all'interno dell'ufficio.
La testa del ragazzo si svuotò, ora c'era solo il profumo di Ran, il suo corpo nudo stretto a quello di lei. Shinichi si abbandonò totalmente al suo istinto e ai suoi sentimenti e la fece sua.




*Fine flashback*






"Quel giorno sono stata tua...e voglio esserlo per sempre..." pensò Ran ricordando le bellissime sensazioni di quel pomeriggio.
Kogoro si era allontanato dalla figlia ed era andato a parlare con l'ispettore Megure che osservava i suoi uomini in azione dando ordini un po' a tutti insieme a Sato.
-Ran-san?- la chiamò qualcuno
La ragazza si girò e rimase stupita...
-Eisuke-kun?! Cosa ci fai qui?!- spalancò gli occhi
-Ehm...beh, non sono molto bravo a spiegare le cose...diciamo che è una lunga storia- disse con l'aria di uno che non sapeva come spiegarsi e aggiunse -Ti basta sapere che mia sorella fa parte della CIA e sta collaborando con l'FBI. Mi ha detto che rischiava la vita, così sono tornato in Giappone anche se era contraria-
-Capisco...-
"Incredibile! La sorella maggiore di Eisuke, che tanto cercava, è un agente della CIA!" pensò sorpresa.
-Ei-chan! E' pericoloso stare qui!- esclamò una voce femminile alle sue spalle.
Ran era ancora più stupita quando vide Rena Mizunashi prendere per un braccio Eisuke che nel frattempo si lamentava...
-Ma...voglio stare qui con Ran-san! E poi li avete arrestati ormai!- cercò di liberarsi dalla presa della sorella.
-Ti sbagli!- ribattè Rena -Alcuni di loro non si trovano e questo posto è ancora pericoloso!-
-Non preoccuparti Eisuke-kun, c'è mio padre e poi devo aspettare...- si bloccò mordendosi il labbro inferiore, la paura si impadronì di nuovo di lei.
Eisuke fece un triste sorriso, capendo benissimo a chi si riferiva e disse -Ok, ma stai tranquilla...sono sicuro che Kudo sta bene-
Ran sgranò gli occhi pensando "Lui sa che Conan e Shinichi sono la stessa persona?!"
Fratello e sorella si allontanarono, anche lui sperava che Conan stesse bene, però dover accettare l'amore di Ran per lui era davvero doloroso...andando in America era quasi riuscito a dimenticarla, ma ora che l'aveva rivista il suo cuore era scoppiato di gioia, segno che i suoi sentimenti d'amore erano ancora vivi.




Nel frattempo, l'FBI aveva arrestato il Boss dell'organizzazione. Conan guardò la scena soddisfatto.
-Non è ancora il momento di cantare vittoria, ragazzino...oltre a Vermouth, ci sono altri membri dell'organizzazione che non troviamo- lo avvertì Akai.
-Cosa? Quindi non è finita...- borbottò Conan con amarezza scuotendo la testa.
-Di quella donna non mi preoccuperei più di tanto, in fondo ci ha aiutati- intervenne James.
-Chi non trovate?- chiese il mini-detective temendo di sentire quel nome.
-Esclusa Vermouth, mancano la cecchina Chianti e...Gin...- rispose Akai apparentemente calmo.
-Gin!- Conan digrignò i denti
"Maledetto, sempre lui! Rimane ancora un passo davanti a me" pensò il detective con rabbia, ricordandosi di tutte le volte in cui Gin era stato più astuto e intelligente di lui.


Poco distante da loro, proprio l'uomo dai capelli argentati e gli occhi di ghiaccio osservava Conan e Shuichi Akai.
"La pagherete...oh, se la pagherete..." pensò Gin con un sorriso diabolico.






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Ciao a tutti, spero che vi sia piaciuto il prologo di questa storia!
Ripartirà proprio da qui, con Gin come nemico principale, ma soprattutto con una notizia sconvolgente che travolgerà Shinichi e Ran, proprio ora che stanno finalmente insieme...essendo una grande fan della coppia, sento che faticherò molto a descrivere certe scene in futuro...ma non aggiungo altro XD
Eisuke Hondou, personaggio che adoro, avrà una parte importante e lo stesso vale per Ai.
Probabilmente aggiornerò una volta a settimana, non ho tantissimo tempo libero...spero che continuerete a seguirmi e se lasciate una recensione ne sarei felicissima!
Un saluto a tutti!



  
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