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Autore: FairyCleo    07/06/2012    9 recensioni
Dal capitolo 1:"Erano trascorse tre settimane dall' ultima volta in cui aveva trascorso una giornata con la propria famiglia al completo. Erano trascorse tre settimane da quando aveva litigato per l' ennesima volta con Chichi.
Erano trascorse tre settimane da quando lei aveva preparato i bagagli, lasciando lui e Gohan soli in quella piccola, silenziosissima casa in cui non sarebbero mai più risuonati i passi leggeri della donna che Goku aveva sposato".
Dal capitolo 3: "Io non so se sei venuto a conoscenza degli avvenimenti che hanno segnato la mia famiglia nelle ultime settimane..."[...]"Vegeta, mio papà non ha preso bene la cosa... è stanco, spento, immotivato.[...]"So che il tuo più grande desiderio è quello di battere mio padre, è per questo che ti chiedo di aiutarlo. Allenati con lui Vegeta. Diventa il suo nuovo stimolo. E sono certo che diventerai anche tu un super sayan. Il super sayan più forte della storia".
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gohan, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Goku/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Di scuse, docce fredde e regali improbabili


Anche se relativamente erano trascorsi solo pochi giorni, il ricordo di Melanie e di tutto quello che aveva comportato si era notevolmente affievolito nelle menti dei due saiyan. Per questo, nel vedersela piombare davanti casa asserendo che doveva parlare con loro, l’uno aveva rischiato un infarto, mentre l’altro aveva rischiato di provocare un terremoto, un’eruzione vulcanica, un tifone e una pioggia di meteoriti contemporaneamente.
Vegeta la guardava come se volesse ucciderla.
Che ci faceva lì la donna che aveva osato posare le sue luride labbra da sgualdrinella su quelle di Kaharot? Che altro poteva volere da loro? Aveva rischiato di mandare tutto all’aria una volta, di certo Vegeta non gli avrebbe permesso di farlo ancora.
Proprio come un lupo famelico, il principe dei saiyan aveva cominciato a ringhiare, scoprendo i denti talmente serrati gli uni sugli altri da stridere e provocare un rumore a dir poco spaventoso.

“Ti prego Vegeta, sta calmo… ascoltiamo cosa ha da dire!” – aveva ribadito Goku, soffiando accanto al suo orecchio. Non gli andava a genio la presenza di Melanie, ma sarebbe stato scortese cacciarla via. E poi, in un certo senso, le era grato: senza il suo gesto avventato, probabilmente non avrebbe trovato tanto presto il coraggio di fare quello che aveva fatto, e la sua pseudo-storia con quel burbero d’un principe non sarebbe mai esistita.
Quest’ultimo, dal proprio canto, non sembrava molto convinto delle parole di Goku, ma era consapevole di non avere altre alternative. Purtroppo, su quell’insulso pianeta l’omicidio era perseguibile per legge, e data l’assurda bontà del reietto di terza classe sarebbe stato impossibile torcerle anche solo un capello. Gli sarebbe toccato sorbirsi il discorso dell’oca cercando di mantenere la calma, cosa che, purtroppo per lui, gli riusciva davvero molto male.

Senza fare troppi complimenti, la giovane donna, sempre bella come il sole, era entrata in casa, guardandosi attorno con un misto fra curiosità ed imbarazzo. Sembrava che non riuscisse a trovare il modo adatto per iniziare il discorso che aveva programmato. E pensare che durante il viaggio verso casa Son l’aveva ripetuto più di una volta! Solo che trovarsi davanti contemporaneamente l’uomo che l’aveva rifiutata e l’uomo per cui era stata rifiutata non era stato un colpo sopportabile neanche per una donna forte come lei.

Goku era ancora più bello con addosso quell’aria così confusa. Era ovvio che si stesse domandando perché avesse deciso di andare a trovarli senza alcun preavviso. Lo avrebbe di certo fatto anche lei, trovandosi nei suoi panni. Vegeta aveva i nervi a fior di pelle. Per essere ancora lì, a casa sua, dopo la scenata che aveva fatto davanti alla gelateria, dovevano aver chiarito le cose. E per guardarlo in quel modo, quasi come se fosse una proprietà su cui dover vigilare, doveva essere accaduto ben altro. Ma a quello non voleva pensare. Non adesso almeno. Si trovava lì per altre ragioni, ragioni che andavano al di là dei sentimenti provati ancora dal suo cuore ferito.

“E’ carino qui…” – aveva detto all’improvviso, rompendo così il ghiaccio – “Certo, pensavo fosse più grande, ma è davvero carino…”.

Si aggirava per il salotto, curiosa, gettando lo sguardo un po’ sulla credenza, un po’ sull’accogliente divano.
Chissà se Vegeta e Goku dormivano nella stessa stanza… Per quanto non fossero affari suoi era più forte di lei: moriva dalla voglia di saperlo.

“Melanie…”.
“Davvero belle quelle tazzine… Dove le hai comprate? Mi piacerebbe avere un servizio uguale a quello!” – Goku aveva cercato di domandarle cosa ci facesse lì, ma lei lo aveva interrotto, continuando a tergiversare.
“Anche i piattini non sono male.. Devo fare un giro in cent…”.
“Adesso basta”.

Il tono freddo, a dir poco glaciale di Vegeta, aveva lasciato di sasso entrambi.
Erano certo che da un momento all’altro sarebbe sbottato, urlando e sbraitando come un ossesso, ma così non era stato. Vegeta tremava, sì, ma era estremamente controllato. Certo, guardava sempre Melanie come se volesse mangiarla viva, ma stava facendo di tutto per evitare colpi di testa.
Persino Goku si era più che meravigliato per quella reazione.

“Basta dire sciocchezze, e dicci cosa vuoi”.

La giovane donna aveva abbassato il capo, prendendo un grande respiro. Per quanto non lo tollerasse, Vegeta aveva ragione. Non poteva più perdere del tempo. Era andata lì per un motivo ben preciso, e non si sarebbe di certo tirata indietro.

“Le cose non stanno andando bene” – aveva esordito – “a lavoro, intendo”.
Aveva lasciato quella frase in sospeso, come per permettere ai due ragazzi di assimilarne bene il concetto.
“So che sono solo pochi giorni che non venite in palestra, ma le cose sono precipitate a causa della vostra assenza. I clienti continuano a richiedere espressamente la tua presenza, Goku, e le signore hanno minacciato di lasciare la palestra in massa se non tornerai a fare lezione, Vegeta”.
“Ebbene?” – aveva domandato Vegeta, capendo già dove voleva andare a parare.
“Ho bisogno che voi torniate a lavorare”.

Assurdo. Era semplicemente assurdo.
Non poteva essere talmente sfacciata da chiedere loro una cosa simile. Prima assumeva Goku per provarci con lui, poi assumeva anche Vegeta per mostrare al suo adorato che era dolce e gentile, poi veniva rifiutata, e aveva ancora il coraggio di chiedere lo aiuto??

“Spero vivamente che tu stia scherzando” – erano state le dure parole di Vegeta. Come poteva pretendere una cosa del genere da parte loro? Chiedergli di tornare a lavorare per lei! Era inconcepibile!

Goku era rimasto senza parole. Certo, doveva ammettere di aver preso seriamente in considerazione la proposta di Melanie, ma poteva anche essere che ci fosse qualcosa sotto. Li aveva già manipolati una volta, non sarebbero stati così sciocchi fa ricaderci una seconda volta.

“Melanie, mi dispiace, ma…”.
“Goku, per favore. La Apoxyomenos è tutta la mia vita, insieme alla mia bambina, ovviamente. Sono nel campo del fitness e del body building da quasi sette anni, e non mi era mai capitato un momento talmente buio.
Vedi, sono stati i macchinari a creare la mia fortuna, e per tutto questo tempo sono stata certa che fossero loro i pezzi insostituibili della mia formazione vincente. Ho sempre pensato che gli istruttori andassero e venissero senza alcun preavviso, e che non avessero niente di speciale, in fondo, ma voi mi avete aperto gli occhi.
I tuoi allievi non fanno altro che chiedere di te, domandandosi per quale assurda ragione tu li abbia abbandonati! E per quanto la cosa possa apparire impossibile, le tue allieve hanno fatto la stessa cosa, Vegeta.
A quanto pare il tuo caratteraccio non le spaventa, ma le motiva e le sprona a dare il meglio”.

Il principe aveva sbuffato sonoramente, mascherando un’espressione compiaciuta. Per quanto fossero delle sciocche oche adoranti, erano pur sempre delle persone che si impegnavano in quello che facevano, persone che stavano attente a quello che diceva, e cercavano di eseguire al meglio le correzioni. Ciò non toglieva il fatto che lui continuasse a sentirsi uno stupido a fare quegli esercizi idioti, ma quelli erano diventati ormai dei dettagli.
Stava guardando Goku con aria interrogativa. Sembrava che il saiyan stesse soppesando le parole di Melanie.
Purtroppo, nolenti o dolenti, il lavoro serviva a tutti e due. La retta di Gohan era esorbitante, e date le ingenti quantità di cibo che ingurgitavano, le bollette e le spese extra, i soldi volavano via come farfalle sospinte dal vento. Considerando poi che lui non aveva neanche percepito il proprio, di stipendio, date le poche settimane di lavoro svolte e il repentino licenziamento, le cose si erano decisamente complicate per loro. Che disdetta! Un principe ridotto ad elemosinare un lavoro da una donna! Considerando poi che in un primo momento aveva lavorato per un assurdo, spietato mostro rosa, e poi per una donnina che aveva cercato di fregarlo, aveva davvero dato il meglio di sé! Il meglio per far rivoltare suo padre nella tomba che non aveva, però! Ma chi era peggio, arrivati a quel punto? Freezer e le sue crisi isteriche da prima donna, o una prima donna con le crisi isteriche?

Melanie aveva cominciato a battere convulsamente il piede al suolo, aspettando una qualche risposta da parte loro. Di certo non si sarebbe arresa così facilmente. Goku e Vegeta erano troppo preziosi. E poi doveva scusarsi con loro, ed era certa di aver trovato il modo, anzi, ne aveva trovato più di uno.

“Vi prego di non dirmi di no, ragazzi. So di essere stata… di essermi comportata davvero male con voi, soprattutto con te, Vegeta, e me ne scuso. Ho messo i miei… sentimenti… prima di tutto, e questo non è da me. Sono una manager, ma sono anche donna e soprattutto mamma, e non posso permettermi certi colpi di testa. So anche che non merito il vostro perdono perché quello che vi ho fatto è stato… terribile… e sconveniente… da adolescente idiota, ma vi prego, cercate di venirmi incontro, ed io verrò incontro a voi”.
“Che vuoi dire?” – aveva chiesto Goku, curioso.
Melanie stava soffocando un sorriso compiaciuto. Avrebbe fatto loro un’offerta che sarebbe stato difficile rifiutare.
“Vi raddoppierò lo stipendio, seduta stante. Avrete orari più flessibili, e godrete di tutti i privilegi riservati agli istruttori più anziani”.

I due saiyan si erano scambiati uno sguardo più che eloquente. Certo, era una bellissima proposta, ma dove stava la fregatura?

“Puoi scusarci un attimo?” – aveva chiesto Goku, spingendo Vegeta fuori di casa.

La donna aveva rivolto loro un’occhiata carica di tristezza, ma animata a sua volta da un sorriso dolce e rassegnato allo stesso tempo.
C’era poco da fare: quei due insieme erano davvero carini.

*


Goku e Vegeta stavano discutendo animatamente da qualche minuto. Era innegabile che la proposta di Melanie facesse loro gola, ma il dubbio che quell’atto di gentilezza nascondesse una fregatura era a dir poco enorme.

“Che dobbiamo fare?” – aveva chiesto il saiyan più giovane, portando le mani sui fianchi e torcendo le labbra in una smorfia contrita. Era davvero in crisi.
“Tu che vuoi fare?” – era stata la contro-domanda di Vegeta.
Probabilmente, quella era la prima volta che sua maestà chiedeva un suo parere. Avrebbe di certo segnato quel giorno sul calendario.
“Non lo so! Sai bene che ci servono quei soldi… Per Gohan, per la casa, per noi… Però…”.
“Però non ti fidi di lei” – aveva completato la frase Vegeta.
Era incredibile il modo in cui erano entrati in simbiosi.
Il saiyan più giovane aveva incatenato lo sguardo a quello del compagno, fissandolo negli occhi, in quegli occhi neri, profondi e severi che tanto lo avevano fatto impazzire e che continuavano a farlo incessantemente.
“E’ vero che se non fosse stato per lei forse non avrei avuto il coraggio di fare quello che ho fatto” – aveva ammesso candidamente – “ Ma per quanto sostenga di aver capito l’errore commesso, sono certo che non sarà così facile per lei mettersi da parte”.
Vegeta aveva sollevato un sopracciglio, cercando di rimanere serio. Il sarcasmo non sarebbe stato utile in quel frangente.
“Non voglio apparire presuntuoso, ma… sì, ecco, se io le piaccio ancora, la cosa potrebbe risultare complicata per… per noi”.
E alla parola noi era susseguito un violento attacco di rossore da parte del tenebroso e affascinante principino. Noi?? Da quando si riferiva a loro due usando il pronome noi?
“Lo so che non stiamo insieme, e che non si capisce ancora bene quello che siamo, ma io vorrei che fra di noi le cose funzionassero, e che il mio concetto di noi diventasse nostro… E temo che con la presenza di Melanie le cose potrebbero peggiorare… Ma ci servono i soldi, e non sono così bravo a cercarmi un lavoro, a quanto sembra… Oddende che confusione!”.

Il discorso di Goku aveva fatto imbarazzare Vegeta oltre ogni limite. C’era davvero bisogno di essere talmente sdolcinati?? Che si era messo in testa quel decerebrato?? Che lui diventasse la sua fidanzatina?? Poteva scordarselo! Loro non erano niente! Eppure, al solo pensiero di Melanie che lo baciava il sangue tornava a ribollirgli nelle vene!

“Emmm, Geta, perché stai ringhiando??”.
Non si era accorto di aver cominciato ad emettere un suono a dir poco spaventoso. Ma non avrebbe mai ammesso il perché di quella reazione.
Che cavolo dovevano fare? Rischiava di morire per sua mano se fosse accaduto di nuovo qualcosa di sconveniente e di assolutamente inappropriato simile a ciò che era avvenuto qualche sera addietro. Kaharot non era libero, doveva metterselo in testa quella brutta oca!

“Siamo ancora indietro con il pagamento delle bollette, vero?” – aveva chiesto, all’improvviso.
“Veramente sì…”.
“E con la retta di Gohan…”.
“Anche..”.
“E abbiamo ancora il conto in rosso, ho ragione?”.
“Ti prego Geta, non farmici pensare…”.

Il principe aveva serrato le palpebre con forza, abbandonando le braccia lungo i fianchi.

“Credo che non ci sia rimasto molto da fare”.

*


“Accettiamo” – lo avevano detto all’unisono, e lo avevano detto con lo stesso tono deciso.
Melanie era il ritratto della gioia. Li aveva convinti! Li aveva davvero convinti! E senza fare la doppiogiochista! Era orgogliosissima di se stessa!
“Oh ragazzi! Grazie, grazie, GRAZIE! Mi avete salvato la vita! Allora, se per voi non è un problema, vi prego di venire oggi pomeriggio stesso! Avete ancora le vostre divise, vero? Certo che sì, non me le avete restituite! E i pagamenti avverranno seduta stante! Sono così contenta!! Grazie!”.

Era il ritratto della felicità! Le avevano detto di sì! Forse non era tutto perduto!
Ma i volti seri dei due ragazzi non promettevano nulla di buono.

“Senti, Melanie, non vorrei sembrarti sgarbato, ma ho bisogno di mettere le cose in chiaro. Non vorrei che si creassero altri equivoci spiacevoli e…”.
“Alt! Tranquillo! Non ho bisogno che tu mi dica altro! Lo so Goku, ho capito! E’ lui!” – aveva detto, rivolgendo lo sguardo verso Vegeta – “E’ sempre stato lui! Lo è stato dal principio! E proprio perché l’avevo capito ho fatto quello che ho fatto. Ho pensato scioccamente di poter competere. Ma non si può neanche lontanamente pensare di potersi mettere in competizione quando c’è di mezzo qualcosa di così profondo, quando c’è di mezzo l’amore”.

Alla parola amore, il principe dei saiyan era diventato bordeaux, mentre Goku era trasalito, arrossendo lievemente.

“La cosa mi fa soffrire, non lo nego. Sarebbe stupido e da persona immatura dire il contrario! Ma sarebbe ancora più immaturo causarvi dei problemi, ed io non ne ho intenzione! Siete due bravi ragazzi… E sì Vegeta, lo sei anche tu, anche se fai di tutto per risultare antipatico!”.
“Tsk…” – era stata la risposta seccata del principe dei saiyan, ancora rosso per l’imbarazzo.
“Allora, vi aspetto oggi stesso! Grazie ancora ragazzi, giuro che non ve ne pentirete! Per qualunque cosa potete contare su di me!” – e si era diretta verso la porta, fermandosi, però, qualche istante dopo averla spalancata – “Ah, ragazzi, un’altra cosa!”.
I due la guardavano, in attesa che proferisse parola.
“Non preoccupatevi, non dirò a nessuno della vostra relazione! Voglio solo farvi i miei più sinceri auguri… E spero che magari, un giorno, potrete completare il resto della frase! A dopo!” – e si era chiusa la porta alle spalle, facendogli prima un gran sorriso e un inequivocabile occhiolino.

I saiyan erano rimasti a bocca aperta. O meglio, la mandibola di Goku si era aperta così tanto da rasentare il suolo, mentre le fauci di Vegeta erano leggermente spalancate, decisamente non affini all’espressione confusa che regnava sul suo volto.

“Kaharot…”.
“Sì?”.
“Ma che cavolo significa quello che ha detto?” – era ovvio che si riferisse alla strana frase pronunciata dalla donna prima di andare via.
Goku aveva deglutito rumorosamente prima di rispondere, diventando tutto rosso e cominciando a tormentarsi le mani come un bambino piccolo.
“Emm… ecco…”.
“SMETTILA DI BORBOTTARE! Tu e tuo figlio siete insopportabili quando fate così! Che voleva dire quella sciocca?”.
“E’ un nostro modo di dire…” – aveva asserito – “Quando due decidono di sposarsi si fanno loro gli auguri e si spera che…”.
“E si spera che??” – già era furioso perché era stato insinuato un loro improbabile matrimonio.
“Che la coppia abbia figli maschi”.
La mandibola di Vegeta aveva preso il posto di quella di Kaharot, sfiorando quasi il pavimento.
Come le era venuto in mente di far loro un augurio del genere?

*


Non si trattava solo di una cosa a dir poco deplorevole, disdicevole, abominevole, e quant’altro, era una cosa principalmente impensabile, una cosa che – ovviamente – solo una sciocca oca terrestre poteva immaginare.
Come diamine era venuto in mente a quella Melanie che lui e Goku avessero deciso di sposarsi, e che magari un giorno avrebbero potuto avere dei figli??
Era a dir poco assurdo!
Lui, Vegeta, il grande principe dei saiyan, sposato con una misera terza classe, costretto a trascorrere il resto dei suoi giorni al fianco di un decerebrato, pervertito di infimo livello, e di un figlio che aveva entrambi i loro geni!
No, ma dico, come si poteva anche solo immaginare una cosa simile??
Al pensiero di un marmocchio urlante a Vegeta veniva la pelle d’oca!
Al pensiero di un’eventuale gravidanza, il suo stomaco si contorceva come un serpente sui carboni ardenti!
Anche perché, nell’eventualità che questa assurdità fosse stata anche solo lontanamente realizzabile, era certo di una cosa: che tutti avrebbero di certo visto lui nella parte dell’uomo col pancione.

*


“E così vi dichiaro marito e marito! Adesso può baciare lo sposo!”.

Erano ore che Goku non riusciva a pensare ad altro.
Da quando Melanie gli aveva fatto quel singolare augurio, non riusciva a non figurarsi sua maestà vestito con un completo bianco, con il volto rilassato e felice, davanti ad un sindaco che li dichiarava finalmente coniugi.
Vegeta e Goku Son! Non suonava divinamente?

Per non parlare del momento in cui avrebbero stretto fra le braccia il loro primogenito! Era certo che sarebbe stato identico a Vegeta, non sapeva perché! Suo figlio sarebbe stato un principe! E Gohan avrebbe finalmente avuto un fratellino, non sarebbe stato a dir poco meraviglioso??

Certo che lo sarebbe stato, se solo gli uomini non fossero stati impossibilitati dalla natura nel procreare.
Ad essere sincero, non aveva neanche la più pallida idea di come fare per fare QUELLO con Vegeta, e doveva ammettere che quel pensiero lo stesse tormentando da un po’!
Come cavolo si faceva QUELLO con una persona dello stesso sesso?
Quando lo aveva fatto la prima volta con Chichi, non sapeva neppure l’esistenza di simili cose – anche se doveva ammettere di aver visto una volta Bulma e Yanko per sbaglio mentre lo facevano, ma all’epoca era convinto che stessero facendo della ginnastica – ed era stato immensamente imbarazzante non sapere bene cosa fare, e le lamentele di Chichi lo avevano perseguitato per giorni e giorni.
Non voleva che la sua prima volta con il suo Geta fosse altrettanto traumatizzante. Lui aveva viaggiato tanto, e sicuramente aveva avuto tante donne, e molto probabilmente anche tanti uomini, non voleva sembrare un idiota alle prime armi! Anche perché a lui piaceva fare certe cose, anche se non vi si dedicava molto, e voleva che anche a Geta piacessero!  Voleva che il suo compagno fosse felice di averlo come amante, voleva sorprenderlo per le sue doti! Ma come avrebbe fatto a fare una cosa del genere se non sapeva da dove cominciare?

Disperato, il giovane saiyan aveva cominciato a pensare ad un modo per risolvere il suo dilemma, mentre si cambiava negli spogliatoi della palestra, accanto a Vegeta.
Il suo sguardo continuava a cadere sul bel corpo scolpito del saiyan, che incurante dei suoi occhi famelici si era sfilato la maglietta e i jeans che indossava per indossare la divisa, lasciando che la propria pelle nuda rilucesse sotto i pallidi neon.
Oddende, ecco che aveva ricominciato di nuovo a sentire le farfalle nello stomaco, e la voglia di toccarlo si era impossessata di nuovo di lui. Ma perché non faceva altro che cadergli l’occhio su quel bellissimo, tondo, sodo, meraviglioso, perfetto fondoschie…

“Ti vuoi sbrigare?? O vuoi che sia lei a licenziarci questa volta???” – aveva ringhiato Vegeta, infilandosi seccato i pantaloni della tuta.
Ma l’encefalogramma di Goku era piatto, al momento.
La sua unica preoccupazione era che sua maestà non si accorgesse di una cosa che gli era successa, o Goku era certo che lo avrebbe ucciso a mani nude.
“Allora??”.
“Comincia ad andare!” – aveva urlato, afferrando un asciugamano e alzandosi di scatto.
“Ma dove stai andando??”.
“DOCCIA!” – aveva urlato – “Ho bisogno di fare una doccia” – e lo aveva lasciato lì impalato, confuso e furioso allo stesso tempo per la stupidità dimostratagli.
Ma Goku non poteva più perdere tempo.
Doveva assolutamente capire come si faceva QUELLO con un uomo.

*


Ma, purtroppo per lui, dopo tre giorni di notti insonni, docce gelate e congetture varie ed eventuali, non era ancora riuscito a cavarne un ragno dal buco.
E, fra le altre cose, Vegeta aveva cominciato a girare più spesso mezzo nudo per casa, provocandogli una serie di vampate incontrollabili e un’altrettanta serie di sogni piuttosto imbarazzanti in cui il suo Geta non faceva altro che provocarlo – cosa che nella realtà non sarebbe mai e poi mai avvenuta.
Per questo, per evitare di impazzire definitivamente, il povero Goku aveva deciso che c’era un’unica persona con cui poterne parlare liberamente: il suo amato amico Crilin.

Il poveretto era quasi morto d’infarto nel vedersi apparire davanti il saiyan senza nessun preavviso, a casa del Genio, alle sei di mattina, vestito di tutto punto, e con un’aria in viso talmente seria da non sembrare neanche lui.

“Go-Go- Goku! Ma hai deciso di farmi morire giovane??”.
Il pover’uomo si era posato una mano sul petto, cercando di placare i battiti del suo cuore impazzito, rivolgendosi all’amico di sempre con un tono un po’ indispettito.
Ma la sua espressione preoccupata aveva dissipato ogni più sciocco rancore, spingendolo a chiedergli immediatamente cosa stesse accadendo.

“Ehilà, amico… Tutto bene?”.
“Ho bisogno di parlarti, Crilin. E ho bisogno di farlo adesso”.
“Cielo Goku, sembra una cosa seria!”.
“Lo è!”.
Era davvero ansioso.
“Bè, allora spara!”.
L’espressione di Goku era diventata ancora più seria e concentrata, e la paura di Crilin era aumentata in maniera direttamente proporzionale. Che aveva combinato?
“Ho bisogno che tu mi dica come posso fare per fare l’amore con Vegeta!”.
Il ragazzo aveva perso i sensi dal trauma.

*



Si era risvegliato qualche istante dopo, ancora tremendamente sconvolto per quello che Goku gli aveva appena confessato. Il suo migliore amico voleva sapere da lui come si faceva… QUELLO con un uomo, e non con un uomo qualunque, ma con quel pazzo maniaco del principe dei saiyan in persona! Un essere spietato che alla sola parola AMORE sterminava intere popolazioni! Certo, quella di Goku era davvero una decisione molto saggia! Ma poi, per aver deciso di fare una cosa simile, era accaduto dell’altro? O a Goku era andati semplicemente in pappa quei tre neuroni che coraggiosamente cercavano di portare avanti le sinapsi?

“Goku… ma che cavolo stai dicendo?”.

Ed ecco che il saiyan si era messo a fare un resoconto dettagliatissimo degli avvenimenti degli ultimi sette giorni.
L’uscita con Melanie, il bacio di lei, la reazione di lui, l’inseguimento, e il romanticissimo – chi mai l’avrebbe detto? – bacio prima nel bel mazzo dell’oceano, poi in riva al mare; il film al cinema, la piccola discussione, gli auguri di Melanie, le fantasie ad occhi aperti, e i sogni piccanti che continuavano a tormentarlo.

“Se continuo così mi verranno i geloni e la polmonite, e mi arriverà una bolletta dell’acqua così alta che non basteranno quattro stipendi per pagarla! Ho bisogno di aiuto Crilin, e ne ho bisogno adesso, perché io non ho la più pallida idea di cosa fare!”.

L’aver appreso tutte quelle informazioni in una sola volta era stato un ulteriore trauma per il piccolo essere umano, ma da una parte era stato un bene sapere sin da subito come stavano le cose. Avrebbe potuto aiutare meglio Goku, così facendo.
Ma come poteva spiegargli una cosa simile??
Era troppo imbarazzante, troppo personale, troppo… Era troppo punto e basta. Ma come dire al suo migliore amico che non sarebbe stato in grado di aiutarlo?
Lo stava guardando con quei suoi grandi occhi scuri da bambino, pieni di paure e di speranza! Ma come faceva ad essere così grande e così piccolo allo stesso tempo?

“Ecco, Goku, la faccenda non è così semplice come possa sembrare… Ma non è neanche così complicata! Oddende, come faccio a spiegartelo senza traumatizzare entrambi a vita?”.

Il saiyan era disperato! Era davvero così terribile parlare di due uomini che stavano insieme?

“Fallo… fallo a parole tue, ma ti prego fallo! Sto impazzendo Crilin, per favore!”.

Che situazione… Perché capitavano tutte a lui?

“Ecco, Goku, vedi, ti ricordi come facevi con Chichi?” – che cosa idiota. Certo che se lo ricordava. O no? Con lui tutto era possibile.
“Sì! Mi ricordo che lei…”.
“NON TI HO DETTO DI DIRMELO! Ti ho solo chiesto se te lo ricordi!” – non era quello il momento di scendere in simili dettagli matrimoniali - “Ecco, se ricordi com’era, dimenticalo!”.
“Ehhh?? Ma come sarebbe a dire che devo dimenticarlo?? Crilin, che dobbiamo fare io e lui??”.

Mamma mia. Come avrebbe fatto a proseguire nella spiegazione, addentrandosi nei meandri di quella pratica a lui sconosciuta?

“Sta calmo, non ti agitare! E’ che, vedi, se nel rapporto uomo/donna i ruoli sono fissi e definiti, nei rapporti uomo/uomo la situazione è…”.
“La situazione è…?”.
“Sì… è…”.
“E’?”.
“Intercambiabile!”.
Goku sembrava più confuso di prima.
“Ma che vuol dire che è intercambiabile?”.
“Vuol dire che non sei solo tu a fare… un regalo a lui… Può essere anche lui a farlo a te!” – il rossore sul viso di Crilin era spaventoso. Sembrava un peperone pronto ad essere spellato.
“Dei… regali?”- l’espressine di Goku la diceva lunga su quello che in realtà aveva capito. Ovvero un accidenti di niente. Che centravano i regali adesso? – “Crilin, io continuo a non capire”.

Possibile che fosse talmente ottuso? Ma perché non aveva a che fare con un pervertito come Genio che sapeva tutto e anche di più su quegli argomenti scottanti?
Era inutile insistere: non ce l’avrebbe fatta a spiegargli quello che voleva sapere.

“Allora?” – aveva chiesto quello, in attesa di una spiegazione più esplicita.
“Mi dispiace amico, non posso farlo”.
“Eh?? Ma come no? Ed io come faccio a stare con lui?” – era così sconvolto che sembrava sul punto di mettersi a piangere.
“Senti amico, fai come ti dico, d’accordo?” – e Crilin si era alzato, scarabocchiando qualcosa su di un foglietto giallo, porgendolo poi a Goku.
C’era scritto un indirizzo, e quello che sembrava un titolo.
“Brokeback mountain?” – aveva letto Goku ad alta voce e in maniera corretta, sorprendendo Crilin – “Che cos’è?”.
“Un film…” – aveva risposto – “Un film che in alcuni punti potrà esserti di grande aiuto. Vai in questa videoteca e fittalo”.
“Tu dici che potrà aiutarmi? E di che parla?”.
“Lo vedrai!” – e gli aveva rivolto un sorriso imbarazzato.
“Grazie mille Crilin!” – aveva detto, mettendo il foglietto in tasca – “Ora scappo! Devo andare a lavoro! Ciao! E grazie”.

Ed era sparito nel nulla dopo essersi portato due dita alla fronte.

Il ragazzo aveva tirato un respiro di sollievo, per poi trasalire all’improvviso quando una voce femminile lo aveva colto di sorpresa.
“Tesoro, chi era quello??” – aveva chiesto una ragazza bellissima dai lunghi capelli turchini.
“Un amico…” – sperava davvero che lei non avesse sentito nulla del loro imbarazzantissimo discorso.
La giovane si era seduta accanto a lui, stampandogli un tenero bacio sulla fronte.
“E il tuo amico ha problemi con il fidanzato, vero?” – Crilin voleva morire seduta stante. Maledizione, avrebbe dovuto fare attenzione. Come avrebbe fatto, adesso? Conosceva sin troppo bene la sua dolce fidanzata! “Tesoro, avresti dovuto mandarlo da me se la cosa ti imbarazzava!”.
Ed ecco che aveva rischiato di morire soffocato! Quella giornata era iniziata davvero nel migliore dei modi!
“Da te?”.
“Sì?” – aveva risposto lei, innocente e sicura allo stesso tempo.
“E perché, Marion?”.
“Perché vedi, tesoro, io ho tanti amici gay, e il film che gli hai consigliato non è davvero l’ideale!”.
Era sbiancato. Aveva cominciato a sudare, e le mani avevano cominciato a tremargli incontrollate.
“E… e perché, cara?”.
“Perché non risponde a quelle domande che lui ti ha posto tesoro… E, purtroppo per loro, se verrà seguito alla lettera, uno dei due si farà male… ma male parecchio!” - e se n’era andata, lasciandolo da solo nel salottino di casa di genio.
Crilin era convinto che non avrebbe fatto in tempo a presentare Marion ai suoi amici, perché sarebbe presto morto per mano di Vegeta.

Continua…
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Giuro che non so da dove sia saltato fuori questo capitolo, ma potrei anche morire adesso e di conseguenza non pubblicare mai più nulla!!
Devo stare tranquilla o devo andare a nascondermi in qualche landa sperduta della galassia??
Ma povero Goku che non sa come si fa!!! XD
E Crilin che stava rischiando di morire dalla vergogna?? Morirà davvero per mano di Vegeta, però! XD
Ed ora Goku che immagina un figlio tutto loro e Vegeta che inorridisce al solo pensiero??
Non credo di potercela fare! Ormai la storia sta seguendo una vita propria! U.U
Si scrive da sola, rendetevi conto!
E vabbè, spero che vi piaccia comunque!!
Fatemi sapere!
E grazie per le recensioni!
Baci baci

ps: è colpa di Majin Vegeta se inizio a pensare a queste cose perverse!! No, ma dico, lo avete visto?? =Q___
XD
Bacini
Cleo

   
 
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