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Autore: Deb    07/06/2012    2 recensioni
- Akito aveva finalmente trovato un parcheggio ed in quel momento stava estraendo il passeggino dal portabagagli.
- Se ne stava disteso in posizione fetale nel cofano di una macchina, con il nastro adesivo sulle labbra e con i piedi ed i polsi legati da una corda.
- Lei era lì, sul ciglio della strada e quanto più il tempo passava quanto più sbuffava.
Eccomi di nuovo qui con una raccolta di flashfic!
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Fumo


Portò la sigaretta alla bocca ed aspirò la nicotina attraverso il filtro, ributtò fuori dal suo corpo il fumo grigio. Colore che gli si addiceva perfettamente in quel periodo.
Non avrebbe mai creduto che quelle piccole strisce contenenti tabacco potessero mai cominciare a far parte della sua vita.
D'altronde, ormai non era più sicuro di nulla.
Se fosse stato per lui sarebbe tornato a fare il vagabondo, ma non poteva certo abbandonare quella bambina – ormai diventata una giovane donna – che gli aveva salvato la vita anni fa, che l'aveva accolto a casa sua come se niente fosse, soltanto per la bontà che era parte integrante del suo cuore.
Già si immaginava quante parole sarebbero eruttate dalla sua bocca, con la sua voce acuta, se solo avesse scoperto il suo segreto.
Perché quello era il suo segreto. Quei pacchetti che piano piano andavano svuotandosi con scritto sopra “Il fumo uccide”, erano diventati il suo più grande segreto da poco più di due settimane.
Forse, voleva veramente uccidersi, lentamente ed inesorabilmente perché non aveva più senso vivere se lei non era più al suo fianco.
Sorrise amaramente. Si vergognava di se stesso. Era così dannatamente debole.
Si portò nuovamente la sigaretta alla bocca ed ancora una volta il fumo grigio uscì dalla sua bocca e dal suo naso.
Non poteva farci niente, aspirare ed espirare quella cosa lo calmavano. Sapeva che se non avesse avuto una valvola di sfogo sarebbe impazzito. Questa volta non sarebbe tornato a dormire su un marciapiede, anche se quello sarebbe stato il male minore, no, lui sarebbe andato lì ed avrebbe ucciso quel figlio di buona donna a suon di legnate.
Dentro di lui covava una gran rabbia ed il fumo, era stupido dirlo perché era soltanto una cosa psicologica, lo calmava.
Doveva fumare altrimenti Rei Sagami avrebbe compiuto un atto di cui poi si sarebbe pentito. Ne era certo.
Eppure non poteva nemmeno dare la colpa alla sua, nuovamente, ex ragazza. Se si era, come gli aveva detto lei, innamorata di un altro che poteva farci?
L'amore era così volubile. Pensò lui inalando ancora del fumo.
Così lui era, nuovamente, perso e vuoto. Come lo era stato tanti anni fa quando Asako l'aveva lasciato per entrare nel mondo dello spettacolo.
No, lui non ce l'aveva con lei, ce l'aveva con il suo nuovo ragazzo che, una volta entrato nella vita dell'attrice, gliel'aveva strappata dalle mani.
Che male c'era, quindi, se faceva due tiri di sigaretta per calmarsi? Per non sentirsi più solo e tradito? Che male c'era se il fumo era diventato il suo nuovo migliore amico?
Ancora una volta si ritrovò a pensare quanto fosse stupido, ma questa volta alzò le spalle. Non era colpa sua se, in fondo, era un debole quando si parlava di Asako. L'amava ancora troppo per non provare rabbia, rancore o vuoto per la perdita della sua anima gemella.
Perché lui lo sapeva e prima o poi l'avrebbe capito anche lei. Rei buttò la cicca a terra schiacciandola con un piede. Quel giorno però, quando Asako sarebbe tornato nuovamente da lui con la coda tra le gambe, lui si sarebbe voltato e se ne sarebbe andato lasciandola sola. Perché si era ormai stancato di combattere per lei che, alla prima tentazione, lo abbandonava senza pensarci due volte su.
Per cui a chi poteva importare se fumava due o tre sigarette al giorno per poter calmarsi e non commettere l'errore più grosso che avrebbe mai potuto fare?

Angolo Autrice

Buongiorno. Chi non muore si rivede.
No, non sono propriamente sparita. u.ù
Ho avuto un bel daffare. Scusate per il ritardo.
Per questa OS cosa potrei dire? Nulla di che. Molto malinconica e tutta dedicata a Rei e di come le sigarette lo riescano a calmare e a placare la sua rabbia.
Povero Rei, cosa gli ho fatto passare ç_ç
Spero vi sia piaciuta!
Ora mancano altre due OS e poi questa raccolta può ritenersi conclusa.
Together per il momento è sospesa. Non so se e quando la riprenderò (mi dispiace) e, una volta conclusa questa raccolta, credo che non tornerò su questo fandom che mi ha dato tanto, ma che credo abbia concluso tutto ciò che poteva donarmi.
Sana e Akito, come Kodocha in generale, hanno deciso non farsi scrivere più da me. u.ù Almeno per il momento.
Ci vediamo con i prossimi due capitolo! :*
Bacioni
Deb.
   
 
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