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Autore: nerily    08/06/2012    2 recensioni
Questa non è una fan fiction, ma una raccolta di immaginazioni malate. Talvolta ci saranno spoiler, ma lo dirò a chiare lettere prima, non voglio rovinare KH3D a nessuno. Be' spero vi piacciano.
Molto spesso le mie idee saranno sull'Organizzazione XIII (si, ho preso a cuore il loro caso) ma ci saranno anche gli altri personaggi talvolta.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nessuno, Organizzazione XIII
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Salve! Domani aggiornerò di nuovo, per l'ultima volta fino ad agosto, domani scriverò il passato di luxord. Tra 2 mesi mi presenterò con una long fiction che parlerà di un immaginario gioco tra kh3d e kh3.
ringrazio tutti per continuare a seguirmi e a recensirmi, buona lettura


Ienzo si fermò a guardare la grande biblioteca di Radiant Garden. Ormai da tempo quei libri non gli interessavano più: Even lo aveva obbligato a leggerne la maggior parte e le fiabe lo annoiavano. Per ottenere la sua attenzione dovevano parlare di argomenti particolari. Ansem gli si avvicinò, lui non sapeva che gli esperimenti sui cuori continuavano nonostante i suoi ordini.
-Ienzo, questi libri ti annoiano?-
Il bambino annuì silenzioso. E il maestro sorrise felice dell’intelligenza dell’alievo.
-Ho un regalo per te.-  e gli diede un libro foderato di nero. Ienzo  aprì il libro  e credette di essere preso in giro dal maestro: le parole cambiavano ordine di continuo, le immagini apparivano e sparivano e il libro tentava di richiudersi.
Il vecchio rise – Si chiama Lexicon, è un libro unico nel suo genere. Si dice che sappia rispondere a tutte le domande che il lettore gli fa, sempre che lo riconosca come padrone…anche se sono pochi coloro che sanno interrogarlo.-
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Non era morto? No, era senza dubbio morto. Se avesse aperto gli occhi ne avrebbe avuto la conferma.  Invece si trovò davanti ad un enorme castello.
Com’era possibile? Forse…no, non voleva pensarci.
Si alzò, ancora vestito come nel laboratorio, attorno a se non c’erano essere umani, ma non si poteva dire disabitata. Qui mostri che lui stesso aveva creato volsero le antenne verso di lui, avrebbe dovuto avere paura, ma nulla, non sentiva niente.  Allora le sue paure erano fondate… era diventato un nessuno, ma allora perché manteneva il suo aspetto?
“Voglio andarmene da qua, ma prima devo occuparmi di questi esseri.”
 In quel momento gli venne in mente il Lexicon.
“ Come posso disfarmene? Ne ho bisogno.” Il volume nero gli apparve tra le mani, lesse, le parole erano comprensibili. L’immagine delle meteore che il libro descriveva comparve vivida nella sua mente. Il passaggio dall’immaginazione alla realtà avvenne in automatico e le creaturine non avevano possibilità di sopravvivenza.
 Comparvero silenziosamente due facce conosciute, Dilan e Braig.
Il cecchino rise – Abbiamo trovato il marmocchio. –
-Portiamolo da Xemnas- disse l’altro con aria pacata.
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Vexen – Noi siamo Nessuno, anima e corpo. Ma come possiamo chiamare i nostri esperimenti?-
Zexion – Dopo il loro pasto rimani senza cuore, quindi Heartless-
 




 
Questo luogo è così bianco, protettivo con la sua quiete, un luogo adatto alla mia situazione.
Ma non mi dà certo conforto, per questo ciò che rimane di me che può ancora soffrire è altrove. Il corpo di questo ragazzino è caldo, sincero e spontaneo. Qui sto davvero bene, ma ho paura.
Sto influenzando la mia “casa”, è uguale a lui. Non voglio portare sofferenza anche  qua.
Ma quando vedo l’oscurità invadere la sua isola non posso fare diversamente.
Ti dono il mio potere, Sora, sono sicuro che lo saprai usare a dovere.
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Vengo ferito, di nuovo. Sono trasportato via in una corrente di luce, ma quando arrivo a destinazione intorno a me non c’è nulla, nulla che mi faccia stare bene, nulla che mi faccia soffrire.
Questo contenitore vuoto ha il mio aspetto, ma non ne ho il controllo.
Ho due amici, ma non mi capacito come un contenitore possa averli. Lo conoscevo, Lea, da quanto tempo, credo di aver riconosciuto anche Isa nel sonno.
Roxas, Axel, Xion… Mi ricordano tanto noi tre. Aqua, Terra dove siete?
Queste ragazzo non ha nulla, ma mi sta offrendo un luogo dove stare.
Roxas…cerco di sostituire il tuo vuoto, accetta il mio cuore, ti presto i miei sentimenti.
  
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