Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: Tropiusuccia    30/12/2006    1 recensioni
Ciao a tutti. Anche se mi sono iscritta da poco a questo sito posso assicurarvi che ho letto parecchie ff. Per iniziare vi introduco un po’ la trama: e se prima degli avvenimenti dell’anime e del manga Shaoran e Sakura si fossero incontrati in un epoca passata? E se gli spiriti delle carte un’epoca fossero guerrieri dotati di poteri magici pronti a difendere la propria principessa con l’aiuto dei guardiani della luna e del sole?
Genere: Romantico, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi! Sono riuscita a finire il capitolo! Spero vi stia piacendo la mia ff! ringrazio a

Anto Chan: che bello sentire che la mia ff ti è piaciuta ^^

Sakura Hime: guarda anche io cado sulle descrizioni XD. Questa è la prima ff che pubblico ma ti posso dire che in quelle mie precedenti che facevo leggere alle mie amiche, ero proprio un disastro. mano a mano sono andata sempre un pò migliorando (credo e spero) ^^. appena avrò tempo leggerò la tua ff e magari ti potrò dare qualche consiglio^^

E ora iniziamo!

Capitolo 2 – Un coraggioso aspirante cavaliere.

 

Il vero coraggio consiste nel vivere e soffrire per ciò in cui credi.

Perciò cammina e guarda avanti con fierezza,

un giorno, quel che vedi, sarà leggenda.

 

“tratto da Eragon, e ci ho aggiunto una parte mia^^”

 

Quella sera erano seduti a tavola, Touya e Sakura non si erano più parlati da quella mattina. La coppia di coniugi era preoccupata per quella situazione ma decisero comunque non intervenire e lasciare che i due trovassero il momento giusto per tornare a parlarsi. Purtroppo il tempo stringeva e speravano che i due si chiarissero prima dell’imminente partenza.

Andarono tutti a letto, Sakura non riusciva a dormire e uscì dalla piccola casa per respirare un po’ di aria notturna e notò che non fu l’unica ad avere quell’idea, infatti anche Touya era fuori appoggiato con la schiena alla parete esterna della casa. Sakura si sedette per terra vicino al fratello e senza guardarsi Touya iniziò a parlare –Sakura, spero tu capisca la mia decisione. Lo faccio per te, per il villaggio e per nostro padre- lei lo guardò un po’ triste –il vento del cambiamento ha iniziato a soffiare, il suo odore mi chiama verso una strada chiamata pace. Io non mi arruolo per diventare un assassino come sostieni tu. Gli assassini sono i traditori della propria famiglia e della pace. Io combatto per tenere ancora in vita quei pochi valori rimasti agli uomini. E tu lo sai bene- Sakura annuì in silenzio mentre una lacrima le bagnava il viso. Il fratello si alzò e le porse una mano per aiutarla ad alzarsi –forza andiamo a dormire-.

 

Intanto nell’accampamento dei soldati di Ignesia, Shaoran faceva il suo turno di guardia, anche se non era molto attento a quello che gli succedeva attorno. L’immagine della ragazza che piangeva e lo chiamava assassino lo incupiva al punto da farlo sentire morto. Anche se era solo una recluta si era già macchiato del peccato dell’omicidio, infatti lui non era originario di Ignesia ma bensì di una delle terre conquistate da Lakur. Per difendere sua madre fu costretto a uccidere un cavaliere nemico anche se fu inutile visto che la madre per difenderlo a sua volta fu colpita da una freccia. Miracolosamente fu salvato da Obel che si era infiltrato nell’esercito nemico con l’identità di un mercenario. In seguito Obel diventò quasi come un padre per lui e lo portò nel regno di Ignesia dove venne reclutato. Un sasso lanciato contro la sua testa lo riportò bruscamente sulla terra –ma che diavolo…!?- si girò verso la direzione del lancio. Era Obel –così si fa la guardia eh? Dormendo ad occhi aperti!? Potrei bocciarti per questo lo sai?- disse lui annoiato –uffa! Ma tanto cosa vuoi che succeda…!?- Shaoran deglutì –potrebbe accadere che un nemico ti sgozza sorprendendoti alle spalle- disse Obel con la spada che sfiorava il collo di Shaoran. L’uomo iniziò a ridere per lo spavento che si era preso il ragazzo e svegliò maggior parte dell’accampamento. Shaoran si alzò innervosito e andò verso la tenda però fu fermato dalla mano di Obel che gli si poggiò sulla spalla –dove credi di andare furbetto? Finisci il tuo turno di guardia-, il castano sbuffò e tornò al posto di guardia.

 

Il mattino dopo Sakura come sempre si svegliò tardi. Tutti erano fuori, Touya non sarebbe andato a lavorare i campi quella mattina e neanche quelle successiva, perché doveva andare con altri candidati all’accampamento dei soldati di Ignesia. Sakura decise di raggiungerlo e per sapere la strada chiese al piccolo Hiroshi dove fosse, quel bambino sapeva di tutto!

 

Sakura arrivò sul posto, c’erano in totale una decina di soldati e quattordici ragazzi del suo villaggio trai quali c’era Touya. Obel stava parlando a loro, Sakura non riusciva a sentire e si avvicinò di più quando un soldato la sorprese –ehi tu! Cosa stai facendo!?- tutti i presenti si girarono verso la ragazza che arrossì di colpo. Lei non lo vide, ma tra loro c’era anche Shaoran che era rimasto nel vederla nei paraggi dell’accampamento. Il  giorno prima sembrava non gradire la vista dei soldati e ora lei andava da loro? Il soldato le stava stringendo il polso al punto di farle male, Shaoran stava per intervenire e dire di lasciarla andare ma fu preceduto –scusatela è mia sorella!- gridò Touya recandosi verso Sakura. Il soldato la lasciò andare, Sakura si girò di scatto verso il soldato e si rivolse a lui tutta infuriata –mi hai fatto male idiota!- il soldato rimase sorpreso, quella ragazza sembrava così tenera che non sarebbe stata capace di reagire in quel modo –scusatela ancora- disse Touya tirandola a disparte –ma che cavolo ti prende! Ti ho detto che non ti devi preoccupare andrà tutto bene e…- ai due si avvicinò Obel –è la prima volta che una ragazza si rivolge così a uno dei miei soldati. Ha mostrato carattere signorina- disse l’uomo inchinandosi, Sakura riconobbe la voce dell’uomo del giorno prima, arrossì per il complimento improvviso poi l’uomo continuò –mi presento sono il capitano Obel, cavaliere di Ignesia, comando questo drappello di uomini alla ricerca di nuove reclute. Potrei sapere il vostro nome?- la ragazza davanti a tanta cortesia si sentiva ancora più in imbarazzo –i-io mi chiamo…Sakura-. Obel le sorrise –lo immaginavo, ora però dovrò parlare con vostro fratello quindi lasciate che vi affidi a uno dei miei uomini più fidati- fece cenno a Shaoran che si avvicinò con sguardo basso, Sakura lo riconobbe subito –lui è Shaoran. Shaoran per favore accompagna la signorina Sakura a casa e assicurati che non le succeda niente durante il tragitto- ordinò Obel serio, Shaoran rispose unendo i piedi e battendo i tacchi dei parastinchi. Il comportamento di Obel era strano sia con Touya che con Sakura, non riusciva a spiegarsi il perché, poco male, glielo avrebbe chiesto appena ne avrebbe avuto la possibilità pensò Shaoran. Sakura e Shaoran si allontanarono dall’accampamento e imboccarono la strada per il villaggio. Poi Sakura prese a parlare –scusa per come ti ho chiamato ieri- Shaoran capì che si riferiva a quando lo aveva chiamato assassino. –sai mio fratello mi ha spiegato la differenza tra assassino e cavaliere- continuò lei, i due non si guardavano, i loro sguardi vagavano nel cielo. Calò il silenzio, poi Sakura riprese a parlare –ehi mi stai ascoltando?- disse lei fermandosi di colpo e fissandolo un po’ arrabbiata, anche lui si fermò e la guardò sorpreso –certo che l’aspetto inganna- disse il ragazzo con la tipica goccia sulla testa –cosa intendi dire?!- disse la ragazza avvicinandosi pericolosamente, Shaoran iniziò quasi a ridere –sembri così dolce e carina, invece ti riveli così…- così? Unica!? Ma che gli saltava in testa?! –così!?- chiese la ragazza sempre più arrabbiata, lui scese dalle nuvole –così…intrattabile! Se non fosse per il tuo carattere probabilmente avresti già trovato marito!-. La ragazza non ce la fece più e cominciò a camminare a passo svelto verso il villaggio. Intanto il ragazzo che si stava divertendo come un matto a sfotterla la seguiva ridendo ancora di più vederla camminare come un “elefante”.

 

All’ora di pranzo Touya tornò a casa, li vi trovò sua sorella Sakura e la signora Omei che preparavano il pranzo. Il moro notò che la sorella era nervosa –Sakura che ti è successo?- lei no rispose e fece ancor più rumore con i piatti che stava mettendo a tavola, la signora Omei intervenne –la nostra piccola Sakura sta crescendo- Touya guardò interrogativo la donna poi con fare dubbioso rivolse lo sguardo verso la sorella –io non direi proprio dopo quello che ha fatto oggi all’accampamento-. Sakura lo fulminò con uno sguardo torvo e Touya si rigirò verso la donna che cominciò a parlare sottovoce –mi ha detto che all’accampamento c’è un soldato che non sopporta, sai l’odio e il sentimento più vicino a…- -LA PIANTATE?!- Sakura stava ascoltando il loro discorso. La donna si allontanò ridendo, mentre Touya pensò che fosse impossibile che il soldato fosse quello che le aveva fatto male al polso, era troppo grande, forse allora era quella recluta…

 

Intanto all’accampamento anche i soldati stavano mangiando, Shaoran si avvicinò a Obel –senti ma perché verso Touya e sua sorella eri così rispettoso e cordiale?- l’uomo bevette un sorso di vino e rispose –naa! Non è niente fidati- e riprese a mangiare. Shaoran capì che l’uomo non voleva parlagliene e ci rinunciò dicendosi che prima o poi lo avrebbe scoperto.

Bene bene, qui finisce il capitolo. fatemi sapere cosa ne pensate! credo che riusciro ad aggiornare anche domani quindi gli auguri li rimando a domani. ciau ciau

  
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