3. Mattino inoltrato
Personaggi: Milo e il suo maestro / Parole: 110
Personaggi: Milo e il suo maestro / Parole: 110
Quando era venuto a prenderlo fra le vie di Plaka per condurlo sul lato opposto dell'isola, il suo maestro gli aveva parlato di molte cose.
Della Dea della Giustizia e dei suoi cavalieri; del Santuario che questi avevano eretto per lei nei pressi di Atene; delle costellazioni e di una cosa, simile a sole tra le mani, chiamata cosmo.
Gli aveva detto che, un giorno, lui sarebbe divenuto Milo di Scorpio.
Neanche una parola era stata spesa, invece, su che effetto facesse indossare un’armatura d’oro.
Milo lo dovette dunque scoprire da solo, in una splendente mattina di maggio: non ci si sarebbe mai abituato, a quella sensazione.
Era come essere vestiti di sole.
Note dell’autore
Avete mai immaginato di essere completamente ricoperti d'oro?
Beh, io sì, e anche Milo.
A differenza di Scorpio, però, non credo che la sottoscritta ne avrà mai l'occasione: l'armatura dei Gemelli ha fin troppi contendenti, e io non me la sento proprio di mettermi a bisticciare con gente come Saga e Kanon.
Stupidaggini a parte, pensare alla "prima volta" tra cavaliere e sacre vestigia è una cosa che mi ha sempre affascinato – e questo è il risultato.
Grazie di cuore a tutti quelli che mi seguono! Vi amo!
Avete mai immaginato di essere completamente ricoperti d'oro?
Beh, io sì, e anche Milo.
A differenza di Scorpio, però, non credo che la sottoscritta ne avrà mai l'occasione: l'armatura dei Gemelli ha fin troppi contendenti, e io non me la sento proprio di mettermi a bisticciare con gente come Saga e Kanon.
Stupidaggini a parte, pensare alla "prima volta" tra cavaliere e sacre vestigia è una cosa che mi ha sempre affascinato – e questo è il risultato.
Grazie di cuore a tutti quelli che mi seguono! Vi amo!