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Autore: Beatit    17/06/2012    1 recensioni
Nel mondo, nasciamo soli e soli ce ne andiamo, possiamo solo cercare in questa vita di non lasciarci scappare le persone che ci amano e che amiamo, e nel frattempo mi prenderò cura io di voi. Xoxo GossipGirl.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Blair Waldorf/Dan Humphrey
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Il suo punto fisso era finire quel dannato libro.
Aveva abbastanza materiale per concluderlo, eppure qualcosa mancava.
L’ultimo capitolo doveva essere un insegnamento, un invito a lottare, a vincere nella sconfitta.
Proprio come era successo a lui. La storia con Blair non era stata altro che l’ultima possibilità che aveva offerto ad un mondo patinato e squallido, in cui vigeva ancora la legge del più forte, in cui giustizia e legalità erano abbandonate e anzi stravolte a piacimento del despota di turno.
La fine di quella storia invece lo aveva portato alla vita, rinascere da un torpore che per anni lo aveva contraddistinto. Un torpore che lo aveva costretto ad essere spettatore partecipe di un mondo corrotto, malato, fetido. Quel libro doveva essere una rinascita. La sua rinascita.
Come tutte le sere da tre mesi accese il PC, il desktop s’illuminò, la finestra delle e-mail mostrò l’interminabile lista di messaggi non letti, quasi disgustato la chiuse e invece aprì quella di word.
23esimo capitolo. Guardò il cursore che lampeggiava invano, il foglio rimaneva bianco, le parole ancora intrappolate fra il cuore e le mani.
L’editore aveva già letto le prime bozze e ne era rimasto entusiasta, aspettava con ansia tutto il lavoro, ma nonostante tutto, quel lavoro tardava ad arrivare ad una conclusione.
Continuò a fissare la pagina ancora per quindici minuti, poi finì l’ultimo sorso di scotch e si alzò bruscamente, uscendo dalla bella stanza di albergo e portandosi dietro il PC.
-         Esce Signor Humphrey? – domandò gentilmente il portiere dell’albergo.
-         Si, Arturo. È una bella serata per rimanere chiusi in stanza. -         Ha proprio ragione. Allora le auguro una buona serata.
In tre mesi era riuscito ad acquisire dimestichezza con l’italiano, questo grazie al simpatico portiere che si era offerto di impartigli lezioni in cambio di qualche altra di inglese.
Aveva ancora qualche difficoltà, ma come fare ad aspettarsi di più? L’italiano rimaneva la lingua più complessa e affascinante grammaticalmente che un americano potesse imparare.
Aveva tentato anche di scrivere qualcosa, ma il risultato era stato misero, talmente misero da scaturire risa chiare ed insistenti del simpatico Arturo.
Era umile e gentile, dotato di grande intelligenza e straordinaria cultura. Poteva capitare di passare serate in sua compagnia accompagnate da un buon bicchiere di vino rosso e un bel libro. Aveva scoperto i grandi italiani: Verga, D’annunzio, Pirandello, ma aveva amato la poesia di Pasolini.
Pensò a quanto bene l’Italia era riuscita a fargli. Pensò ai colori magnifici della campagna, alla gentilezza della gente, ai sorrisi posati e alle risa fragorose, al mercato del sabato, ai bambini con il pallone ai piedi, ai piatti fantastici, al vento sulla Vespa, agli abiti meravigliosi, al senso del gusto e dello stile che esulava dall’essere alla moda, poi pensò alla cala di Chiaia di Luna. Un luogo tanto esoterico fino a diventare mistico. Si scendeva da una scogliera alta e ripida grazie ad un tortuoso sentiero che senza altri sbocchi ti accompagnava in un oasi celestiale, dove le acque si infrangevano dolcemente bagnando il suolo, la sabbia. Sabbia talmente fina, da sembrare coltre di nubi terrene.
Lasciò borsa e vestiti in una rientranza della scogliera e optò per una nuotata di 3 km. Lo doveva ammettere l’Italia lo aveva migliorato anche fisicamente. Le continue traversate pomeridiane gli avevano irrobustito i muscoli di braccia e gambe. Non era più il ragazzetto pallido e scheletrico, si era infatti colorato del rossore marino. Prima che il fiato lo abbandonasse, toccò terra.
Il sole cominciava a tramontare, la gente iniziava ad armarsi di bagagli e bagaglini per tornare nelle proprie case, mentre lui, lui decise di accendere  il PC e terminare finalmente il suo libro.
Era solo e dopo aver pubblicato quel libro lo sarebbe stato ancora di più.
Ma non importava perché in quegli anni aveva pensato di aver costruito qualcosa di importante con delle persone che reputava importanti e il tutto si era risolto con il nulla più assoluto.
Dan non sarebbe mai stato il ragazzo dell’Upper East Side.
Dan sarebbe stato sempre Dan Humphrey, il ragazzo solitario.
Rufus tentava di rintracciarlo il più spesso possibile, ma tra gli impegni suoi e quelli del figlio e soprattutto un oceano a separarli, era diventato abbastanza difficoltoso sentirsi regolarmente.
Dopo l’annullamento del matrimonio aveva deciso infatti di ributtarsi nel mondo della musica a capofitto, aprendo una piccola casa discografica per artisti emergenti.
Blair e Nate avevano tentato diverse volte di contattarlo, ma aveva rifiutato entrambi. Blair si era dimostrata ancora una volta la solita rampolla newyorkese e Nate, bhè, era difficile spiegargli cosa fosse accaduto e cosa stava per accadere. Decise così di rimandare il rimandabile.
Serena invece era definitivamente sparita, non esisteva più, nemmeno il radar di gossip girl riusciva più a trovarla, o forse non aveva abbastanza interesse nel farlo.
Quella ragazza rimaneva il suo dubbio più grande.
La si poteva descrivere come tranquillamente a suo agio in quel mondo patinato e corrotto per poi osservarla meglio e capire che annaspava esattamente come annasperebbe un pesce di acqua dolce nel Mediterraneo. Eppure, eppure non faceva che ricadere negli stessi errori, sopravvalutando gli altri e sottovalutando se stessa.
Grazie a Giorgina invece era riuscito ad allacciare “rapporti” con strani magnati russi che lo avevano messo a conoscenza di un uomo che aveva perso la figlia di appena cinque anni tentando di denunciare un traffico di denaro sporco proveniente da Manhattan e ripulito attraverso conti svizzeri, francesi ed italiani.
Quello era il suo libro. Non era solo un romanzo, era riuscito a farlo diventare un’inchiesta, una denuncia.
Erano le sue parole che cercavano di fare giustizia in un luogo che giustizia non aveva visto mai.
Si concentrò e anche se lentamente cominciò a scrivere quel capitolo, che per giorni era rimasto intrappolato nei suoi pensieri. Non appena prese forma, le parole cominciarono a trasformarsi in colori aspri e forti, altisonanti e accusatori, colori in grado di dipingere un quadro nuovo.
Un quadro che rendeva  Dan fiero del suo lavoro.
 
“Lo scrittore ormai stanco e provato lasciò l’aula in cui il dibattito giornalistico non accennava a smettere.
Ripensando alla piccola Sophie, sorrise tristemente. Avevano finalmente vinto.
Poi il vento lo sospinse e l’Hudson River lo accolse per fare di lui un uomo libero.”
 
Lesse le ultime righe di quello che si preannunciava come un lavoro straordinario, salvò il capitolo poi lo inviò ad Alexandra. Soddisfatto, si incamminò verso casa, prendendo il traghetto che lo portò lontano dalla calla di Ponza. Assorto nei suoi pensieri, si lasciò trasportare inaspettatamente da un bacio travolgente.
La ragazza ammiccò, scrutandone poi il volto.
-Sei Daniel Humphrey, lo scrittore. Ho letto Inside.
-Ho appena terminato il mio prossimo libro. Ho una stanza in centro, ti potrei offrire una cena e fartelo leggere.
Quando tornarono, Arturo non c’era più, meglio pensò, preferiva evitare sempre lo sguardo di disapprovazione del portiere.
In camera, si cominciò leggendo, poi il nuovo Dan preferì regalarsi una notte di puro divertimento. La mattina si alzò presto dal letto per concedersi una mezz’oretta di jogging. Quando tornò la bella italiana era andata via, lasciandovi però il suo numero di telefono. Dan sorrise, prese il bigliettino e lo accartocciò.
 
Buongiorno Upper East Side, sono gossip girl la vostra sola fonte sulle vite scandalose dell’elite di Manhattan! Quest’estate le notizie hanno scarseggiato e mi scuso per questo, ma ho una buona novella per voi. Si dice che il nostro lonely boy, in Italia abbia fatto faville. Che l’Italia abbia messo in luce il suo lato da latin lover? O che la sua trasformazione sia il risultato di un lungo processo di delusioni con le due principesse dell’ Upper? Pensateci e intanto guardate queste foto. Quello che è sicuro e che molte di queste ragazze ora sono in lacrime.
Congratulazioni mie care S. e B. avete creato un mostro!
E ora che il piccolo Bass ha messo la testa apposto, che sia l’avvento di un nuovo cattivo!
E a chi è che non piacciano i cattivi?!
                                                                                                      XoXo GossipGirl
  
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