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Autore: La_Morg    18/06/2012    1 recensioni
Non volevo rendermi conto di come stavano le cose. Non volevo rendermi conto che tutto ciò che ho sempre pensato essere falso in realtà era la verità. La pura Verità.
E non volevo rendermi conto che quell'incubo era reale. Non volevo. Ma dovevo.
Genere: Dark, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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The nightmare that became reality.

Non volevo rendermi conto di come stavano le cose. Non volevo rendermi conto che tutto ciò che ho sempre pensato essere falso, in realtà era la verità. La pura Verità.
E non volevo rendermi conto che quell'incubo era reale. Non volevo. Ma dovevo.


CAP 7: Ombre dal passato.

Non sia di altri chi può esser di se stesso. - Paracelso

Ero tornata nel cortile che avevo percorso per raggiungere quella che sembrava proprio una camera da letto per ospiti. Peccato che ad accogliermi era arrivata quella donna. Hewie, che si era messo a ringhiare non appena si era accorto della sua presenza, di certo la pensava come me: quella non era una donna, era una pazza! Mi guardai intorno per verificare che lei non mi stesse seguendo, e nel frattempo constatai che era meglio trovare una mappa del castello, dato che non volevo gironzolare troppo a vuoto, perdermi e in particolare evitare "la cameriera dagli occhi glaciali". Però trovai, grazie all'aiuto del mio amico a quattro zampe, una scatola contenente quelli che sembravano essere medicinali, probabilmente realizzati con delle erbe, anche se non ne ero del tutto sicura. Sulla scatola c'era scritto "Recreatio".
Presi la scatola e cercai un'altra strada per entrare nel castello ma sfortunatamente le porte erano tutte bloccate. Dovevo dunque tornare indietro, anche se non mi allettava per nulla l'idea di dover avere nuovamente a che fare con quella donna...

Decisi di partire quello stesso giorno alla ricerca di Fiona. Dalle indicazioni di mio padre scoprii che la dimora di Aureolus Belli si trovava in una remota foresta di Einsiedeln e che probabilmente Fiona si era diretta lì. Salii sulla mia Wolkswagen nera, la misi in moto e appoggiai pesantemente il piede sull'acceleratore. Dovevo essere là al più presto, altrimenti...Fiona avrebbe rischiato di fare una brutta fine. Ripensai a Mathilde e quell'evento passato che cercavo di cancellare dalla mia mente, invano.

*FLASHBACK*
15 anni fa
Anche se spesso dovevo separarmi da lei, ero disposta a tutto pur di stare in qualche modo vicino a Mathilde. Eravamo cugine, ma per me era come una sorella. Mio padre non ebbe altri figli, per cui lei, seppur figlia di mia zia, era la sola persona su cui potevo fare affidamento e confidarmi. Un giorno mio padre mi parlò di un certo Aureolus Belli, un suo vecchio amico nobile di origini intenzionato a sposarsi. A quanto pare voleva come moglie Mathilde e, nonostante le voci malevoli che giravano nel nostro Ordine su questa persona (si diceva che fosse un alchimista pazzo ed interessato ad avere l'eterna giovinezza attraverso una fonte di potere chiamata Azoth), mio padre riteneva giusto far incontrare i due. Il motivo di questa decisione era soprattutto dovuto al fatto che mia zia, rimasta da poco vedova, non aveva un lavoro e non poteva mantenere mia cugina, e si era rivolta a me e a suo fratello chiedendoci aiuto. Non appena ci era giunta questa notizia, mia zia era assai felice di vedere sua figlia sposata a quell'uomo, a quanto pare molto ricco, e mio padre era d'accordo con lei, anche se era piuttosto dubbioso sulla reputazione del suo amico ("Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", questo era il suo motto). Anch'io avevo un brutto presentimento ed ero intenzionata ad accompagnare mia cugina alla residenza di Aureolus Belli. All'inizio era contrario, ma poi cedette e ci lasciò andare.

Arrivate alla residenza di Aureolus Belli, entrammo e ci venne incontro un uomo vestito elegantemente, ma con un cappello che gli copriva il volto. Notai il suo sguardo di ghiaccio e mi allarmai immediatamente, passando davanti a Mathilde, per proteggerla. Ma a quanto pare avevo frainteso le intenzioni di quell'uomo.
"Benvenute nella mia residenza, io sono Aureolus Belli! Se non sbaglio tu sei la nipote del mio vecchio amico Heinrich, sono davvero felice che tu abbia accettato di incontrarmi. E tu saresti..."
Interruppi la sua frase parlando al posto suo. "Sono Karena, la figlia di Heinrich. Ho chiesto personalmente a mio padre di poter accompagnare Mathilde e ora sono qui al posto suo".
"Bene, accomodatevi nella mia dimora, ragazze..." Aureolus ci fece entrare nella sua dimora, ma, mentre varcai la soglia, notai sul suo volto un sorriso soddisfatto...e allo stesso tempo sadico.
Capii immediatamente che i miei sospetti erano fondati, e mi misi all'erta, pronta a difendere Mathilde.
*FINE FLASHBACK*

Di nuovo nella camera degli ospiti, notai che per fortuna non c'era nessuno. Aprii la porta e andai avanti per un lungo corridoio, fino a quando non trovai una sala da pranzo. E la cameriera era lì, vicino alla grande tavola imbandita di diverse portate. Hewie ringhiò, ma lei in quel momento non aveva nè un attizzatoio, nè un pezzo di vetro, per cui gli ordinai di stare calmo.
"La cena è servita, signorina" mi disse, invitandomi a sedere. Cercai di non badare a lei (ogni volta che la guardavo mi veniva sempre in mente quell'incubo...!) e mi accomodai. Avevo fatto un lungo viaggio e sentivo di dover recuperare le energie. Ma non sapevo ancora quello che sarebbe successo dopo.
  
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