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Autore: Martychan Fantasy    18/06/2012    1 recensioni
Ma sapeva che doveva andare,e che lui non si sarebbe certo fermato per aspettare lei!.
Si asciugò con una manica del vestito,e poi decise di andar a fare due passi per riprendersi da tutte le emozioni che le vorticavano nel cuore e nella mente..
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Trigun

Sound Life

 

 

 

Capitolo 32. Combattere le proprie paure

 

 

-Nicholas..- ripetè di nuovo Milly terrorizzata da ciò che aveva davanti agli occhi

 

Wolfwood dal canto suo, stava soffrendo terribilmente per resistere agli impulsi negativi di Don Deviler. Il mostruoso individuo vestito di rosso, prese a camminare tranquillamente attorno al reverendo, osservando ripetutamente sia lui che Milly.

Wolfwood tremava e combatteva per trattenersi, mentre i suoi occhi continuavano velocemente a cambiare colore dal rosso al blu.

Don Deviler si fermò poi accanto a lui osservandolo intensamente, e portando poi lo sguardo fisso su Milly.

 

++E’ per questa donna che sei dunque pronto a gettare via la tua vita?++ domandò tagliente

 

-Ghh..io..anf..sono disposto a tutto per lei!!- riuscì a rispondere a fatica

 

++Oh, lo vedo bene! Resistermi in questo modo..e patire così atroci sofferenze..e tutto per non colpire questo piccolo inutile essere umano..++

 

-N-non parlare anf..di lei così maledetto!!- minacciò Wolfwood riuscendo con un incredibile sforzo a girare la mitragliatrice su Don Deviler che con un balzo si allontanò ridendo metallicamente, e restando di proposito sotto tiro.

 

-Nicholas!- Milly si alzò andando a stringersi alla schiena del ragazzo

 

-Milly! Non devi restare qui! E’ troppo pericoloso! Corri ad avvertire Vash e Meryl!-

 

-No!- disse secca lei stringendosi di più a lui

 

-Milly?!-

 

-Stavolta no…Nicholas…- sussurrò tristemente

 

-Che cosa stai dicendo?! Anf…devi scappare!- le intimò arrabbiandosi

 

-QUESTA VOLTA NO!!!- gridò lei disperata abbracciandolo da dietro, lasciandolo senza fiato per un istante

 

-Come puoi chiedermi questo Nicholas?! Ti ho già perso una volta,e non ero lì con te,non ero al tuo fianco,non ho potuto lottare con te! Non ho potuto fare niente per aiutarti o cercare di salvarti!! Lo sai?! Lo sai cosa si prova?? Un’impotenza e una frustrazione così grande…quando vieni messo davanti al fatto compiuto,e tu non hai potuto fare niente perché le cose fossero diverse!!- Milly gridò tutto d’un fiato mentre un fortissimo pianto doloroso bagnava il suo viso e la schiena di Nicholas.

 

-Oh Milly…- sussurrò lui tristemente

 

-Adesso non puoi chiedermi di fuggire e lasciarti di nuovo qui da solo a combattere, e rischiare di perdere ancora la tua vita!!-

 

La loro reciproca e dolorosa tristezza era palpabile nell’aria. Wolfwood non ebbe più il coraggio di dirle niente.

 

++Quante parole..e sentimenti inutili…++ biascicò duro Don Deviler ottenendo le ire di Wolfwood che lo tenne sotto tiro con più decisione

 

-Per te..che non sei altro che un mostro sono parole inutili..- Milly uscì da dietro la schiena di Wolfwood imbracciando la sua mitragliatrice, che aveva sino a quel momento tenuta nascosta sotto al mantello -…ma per noi due sono importanti!. Adesso preparati, perchè riceverai il giusto prezzo da pagare, per tutto il male che hai fatto!- Milly si dispose al fianco di Wolfwood tenendo a sua volta il nemico sotto tiro

 

Don Deviler si limitò a fare un ghigno divertito, senza smettere di mantenere la sua aria sicura e tranquilla.

 

°°°°

-MERYL!!! MI SENTI?? MERYLLL!!! DOVE SEI?!!!-

 

Vash gridava disperato, e correva per quanto possibile in mezzo a quelle fiamme alte e soffocanti. Cosa poteva esserle successo?!. Sentiva che la ragazza non era più lì vicino.

 

“Quel maledetto Horwen l’ha portata via! Ma se crede di poterle toccare anche solo un capello…” Vash riprese a correre tra le fiamme, fino a scorgere una luce strana.

 

Le fiamme intorno a lui si diradarono lievemente, fino a diventare fiammelle verdi e fredde. Quando arrestò la sua corsa si ritrovò in mezzo alle macerie del villaggio dei seeds.

 

-Come ho fatto ad arrivare qui?- si domandò perplesso

 

-Ti ci ho portato io!-

 

-Eh?!- Vash si girò di scatto

L’odiato Horwen si trovava su una collina di macerie, e lo osservava spavaldo.

 

-TU!!!-

 

>BANG! BANG! BANG!Vash gli sparò contro tre colpi precisi mirati alle spalle e ad una mano, che effettivamente raggiunsero Horwen, ma lo attraversarono senza ferirlo.

 

-CHE DIAMINE?!- Vash non credeva ai suoi occhi

 

-Vedi di darti una calmata biondino! Non rendermi le cose troppo difficili!- si lagnò Horwen

 

-Ma..che..che diavolo sei tu?!-

 

-Ah! Vuoi sapere perché non mi hai colpito? Semplice! Perché io non sono il vero Horwen! Eh eh eh eh!-

 

-Che diavolo significa?!!- Vash si stava davvero arrabbiando

 

-Significa…che sono solo una sua proiezione. Questa è una delle specialità di Horwen. Come vedi….- e dicendo così divenne una torcia ‘umana’ di fuoco -…io sono solo fuoco a cui Horwen ha dato forma. Attraverso di me lui ti può vedere..e uccidere!- sibilò l’ultima frase

 

-Un vigliacco dunque!- sputò a terra Vash

 

-Eh eh eh! E’ solo,che aveva di meglio da fare, che perdere tempo con te biondino! Sai, lui preferisce le donne agli uomini, specie se belle e more!- ridacchiò maligno la copia di Horwen

 

-!!!!- a Vash si sgranarono gli occhi

 

Meryl! Meryl era in pericolo!!.

 

°°

Aprì gli occhi lentamente,mettendo pian piano a fuoco le immagini. Le girava un po’ la testa. Che era successo?

Si guardò intorno un po’ spaesata, rendendosi poi conto di trovarsi nel bosco plant.

 

“Ma le fiamme?! Eravamo avvolti dalle fiamme! E Vash??!” si ricordò improvvisamente sentendo un groppo al cuore e mettendosi veloce in piedi

 

-Hai fretta di andartene maggiore Strife?-

 

-!!- quella voce..

 

Meryl si girò lentamente alle sue spalle, e lo vide, in piedi tra i rami di un albero, col suo terribile fucile gigante in spalla, che la guardava, in quel modo, come aveva fatto alla festa di qualche tempo fa. Quello sguardo la imbarazzava e spaventava allo stesso tempo.

 

-Dov’è Vash?- chiese cercando di ritrovare un po’ di autocontrollo, portando subito la mano alla cintura.

 

-Non nominarlo! Non è a lui che devi pensare ora!- gridò Horwen inaspettatamente, facendo sussultare la ragazza, che però estrasse comunque una delle sue due pistole sparandogli contro.

 

Ma Horwen svanìdal ramo dell’albero, riapparendo davanti a Meryl, catturandola per i polsi, facendole così perdere la pistola.

 

-!!!- Meryl non sapeva che pensare a quel gesto. Che diamine stava facendo quel tizio?!

 

-Non devi pensare a lui…Meryl…- gli occhi di Horwen divennero rossi e la sua voce metallica

 

Meryl non riusciva a liberarsi dalla sua stretta, si sentiva vulnerabile. Sentiva che la sua forza era poca cosa rispetto a quella di cui disponeva il nemico. I poteri che aveva poi, erano sicuramente opera di Don Deviler ne era certa. Come mai Horwen lo servisse, non riusciva proprio a capirlo. Perché?!.

 

-Cosa stai cercando di capire?- un sorriso malizioso si allargò sul viso del giovane che le stringeva sempre di più i polsi, mentre lei opponeva resistenza cercando ancora di liberarsi.

 

-Perché stai servendo un mostro come Don Deviler..- disse lei cercando di mostrarsi sicura

 

-Tsk! Non siamo qui per parlare di me, ma di te mia cara!- ridacchiò Horwen con quella terrificante voce metallica che ricordava troppo Don Deviler

 

-D-di me?! Non capisco!- si divincolò con forza

 

-Non fingere di non capire..- sussurrò Horwen fissandola negli occhi con intensità

 

Meryl si sentiva strana, e sempre più debole. Quegli occhi rossi, malvagi e terrificanti, stavano facendo sempre più presa su di lei. Stava provando sempre più un senso di nausea. Era come se quell’uomo le stesse entrando nella testa.

 

-LASCIAMI!!- gridò improvvisamente con disgusto, rifilando una poderosa gomitata nello stomaco ad Horwen che allentò la presa,così Meryl ne approfittò per dargli un calcio negli stinchi e liberarsi definitivamente balzando lontano.

Recuperò la pistola persa in precedenza, ed estrasse dal fodero anche l’altra.

 

-Off..! Davvero notevole! Del resto dovevo aspettarmelo da te..- Horwen aveva incassato i colpi senza nemmeno barcollare troppo. Eppure ci aveva messo tutta la forza che era riuscita per colpirlo!.

 

-Non ho intenzione di restare qui a perdere tempo con te! Dimmi subito dov’è Vash! Devo andare da lui!- gridò risoluta tenendolo sotto tiro

 

-Quell’essere…è così importante per te?!Come può??!- sbraitò Horwen con disprezzo

 

-Non parlare di lui in quel modo!- si arrabbiò ulteriormente Meryl

 

-Stò dicendo solamente la verità. Ti stò ricordando quale sia la realtà!- riprese lui con quella voce metallica spaventosa

 

-?!- Meryl lo guardò confusa, non smettendo però di tenerlo sotto tiro

 

-E così hai deciso, di tornare al fianco di quell’essere, nonostante gli avvertimenti di Don Deviler eh? Una mossa davvero stupida da parte tua!Tu più di tutti ne pagherai le conseguenze Meryl Strife!-

 

-D-di che stai parlando?!- la confusione si faceva più intensa

 

-Vash the Stampede morirà…e le tue pene allora, saranno senza fine-

 

Quelle parole così fredde e pesanti, una specie di monito,o peggio, di presagio funesto. Fu come se avesse ricevuto un proiettile dritto nel cuore.Al vederla così scossa, Horwen fece un ghigno davvero malvagio. Don Deviler stava ottenendo attraverso di lui, quello che voleva.

 

***

 

>BANG! BANG! BANG!

 

Era tutto inutile. Più lo colpiva, e più quel mostro prendeva fuoco e poi ritornava intatto con l’aspetto di Horwen. Come poteva fare per sconfiggerlo? Doveva correre subito ad aiutare Meryl!.

 

-Ti stai chiedendo come sconfiggermi vero?Sono spiacente, ma devi battere l’originale per far sparire me! Eh eh eh!-

 

-Maledizione!- Vash digrignò i denti frustrato. Voleva andare da Meryl, ma non poteva muoversi.

 

-Non stare troppo in pena per Meryl Strife! Horwen si prenderà buona cura di lei! Ih ih ih ih!-

 

-Che intendi dire bastardo?!-

-Ih ih ih! E’ così divertente la cosa! E’ davvero insolito vedere una specie di pianta, provare sentimenti simili per un’umana! Ih ih ih ih!-

 

-Ugh..- Vash vacillò un instante non aspettandosi proprio quelle parole.

 

-Ti ho punto sul vivo vero? Ma non dovresti stupirti tanto della realtà..- gli occhi della copia di Horwen divennero rossi e la sua voce metallica

 

-Come fa Don Deviler a sapere queste cose su di me?! E’ da molto tempo che stò cercando di capire…- Vash cercò di ritrovare il controllo di sé

 

-Sono altre le domande che dovresti farti Vash the Stampede…- quegli occhi rossi penetrarono veloci nella mente di Vash, senza che lui quasi se ne rendesse conto.

 

***

 

Scioccata per quelle ultime parole, Meryl stava ancora fissando Horwen senza capire più niente.

 

-Sei sconvolta, fa male rendersi conto di quale sia la realtà eh?- Horwen incrociò le braccia con tranquillità

 

-Realtà?! C-cosa diavolo stai farneticando pazzo che non sei altro?! Vash non morirà mai!!- gridò spaesata

 

-ESATTO!- fu il grido trionfante di Horwen alle sue parole

 

-?!- Meryl lo guardò ancor più confusa di prima

 

-Lui non morirà mai. L’hai detto proprio tu..ora!- scandì lento e tagliente

 

-C-cosa?- le mani che reggevano le pistole, iniziarono a tremarle

 

-Dimmi maggiore Strife..cosa si prova? Cosa si prova ad amare qualcuno che non è come te?-

 

-…- Meryl sentì che la presa nella sua mente si faceva sempre più salda e forte

 

-Tu ormai la sai la sua storia no? Ma nonostante ciò hai continuato ad amarlo, a seguirlo, hai cercato di allontanarlo e poi sei tornata di nuovo da lui..-

 

-Dove vorresti arrivare con questi discorsi?!-

 

-Cosa si prova ad amare…un essere diverso? Una specie di pianta? Un essere che vive quasi in eterno?-

 

-S-stà zitto…-

-Deve essere logorante per te vero?Sei cosciente della verità, eppure non riesci a soffocare i sentimenti che provi..-

 

-zitto..-

 

-Tu invecchierai e morirai velocemente,mentre lui avrà sempre quell’aspetto giovane per altri secoli e secoli ancora. Non è troppo doloroso per te?-

 

-STA’ ZITTOOO!!!!!!!!!!!!!!->BANG BANG BANG BANG!!!!!!

 

Il rumore degli spari delle pistole di Meryl, rimbombò a lungo tra le fronde degli alberi. Dopo fu silenzio, ma per poco. Il pesante ansimare affannoso della ragazza riempì in pochi secondi l’aria.

Horwen se ne stava ancora in piedi davanti a lei, come se nulla fosse successo. Si era spostato ad una velocità impressionante, evitando i proiettili che andarono a conficcarsi in un tronco d’albero.

 

Essere diverso. Una specie di arma letale. Una sorta di pianta.

 

Tutte quelle cose di lui..le sapeva benissimo!. Ma quanto facevano male. Quanto faceva male dover affrontare ancora quelle consapevolezze. Il suo amore per Vash era forte, ed aveva resistito a dispetto della realtà, a dispetto di quale fosse la sua vera natura. Per lei non aveva avuto alcuna importanza, si era voluta dimenticare di tutto. Ora Horwen, perché??! Perché voleva riaprire di nuovo le sue ferite?!.

 

-La tua testa è pienamente consapevole di queste differenze, e non le può accettare. Ma al contrario il tuo cuore desidera andare oltre. Come fai a sopportare tutto questo?-

 

-ghh!- la stava soffocando con tutte quelle parole

 

>Swiss! Di nuovo, utilizzando la sua velocità, Horwen si portò davanti a Meryl, fermandola ancora una volta per i polsi. La ragazza questa volta però, tenne salda la presa sulle sue pistole.

 

-Come puoi essere disposta a sopportare , un dolore così grande?-

 

La guardava dritta negli occhi. Quegli occhi rossi e malvagi si fusero con i suoi blu. La presa nella sua testa ormai era davvero insostenibile.

Sentì che si stava lasciando andare sempre di più. Quelle ferite che si erano rimarginate dentro di lei, erano state di nuovo bruscamente riaperte. Tornò a provare di nuovo quel senso di dolore e impotenza davanti alla realtà. Tornò di nuovo a provare la frustrazione più atroce che la divideva tra testa e cuore.

 

-I-io…non riesco a sopportarlo infatti..- chinò il capo come sconfitta

 

Horwen a quel punto ghignò soddisfatto.

 

**

 

In quello stesso momento, anche la sua copia fece lo stesso ghigno soddisfatto.

 

-Che hai da ridere maledetto?!- Vash si stava davvero infuriando

 

-Sai..c’è una cosa che dovresti proprio vedere..- ridacchiò la copia facendo roteare un dito che creò un cerchio di fuoco luminoso. La luce si attenuò, e dentro di esso Vash vide Meryl tenuta stretta per i polsi da Horwen.

 

-MERYL!!!!- gridò agitandosi a quella vista

 

-Stà calmo! E non urlare! Tanto non ti può sentire! Ascolta bene piuttosto…-

 

-Maledetto!- digrignò i denti furente, mettendosi però ad ascoltare

 

**

 

-Puoi ripetere Meryl?- domandò con finta gentilezza Horwen

 

-HO DETTO CHE NON LO SOPPORTO!!!!!!!- gridò lei esasperata, senza alzare il capo chino a terra

 

-Amare Vash the Stampede ti stà logorando. Quanto ancora credi che la tua testa ed il tuo cuore riescano a resistere?-

 

-LO SO!! Lo so…-

 

“M-Meryl?!” Vash che la stava sentendo, iniziò a provare un dolore all’altezza del cuore

 

-Non sai..quante volte me lo sono detta. Quante volte la mia coscienza ha cercato di frenarmi dal proseguire oltre. Amare un essere diverso, non umano, che vive una vita smisuratamente lunga a ridosso dell’infinito…E’ PER ME UNA COSA ASSOLUTAMENTE DOLOROSA E INACCETTABILE!!!!!!!!!- gridò ancora più forte mentre le lacrime le inondavano il viso e cadevano sul terreno

 

-!!!!!!- Vash si sentì come trafitto nell’anima oltre che nel cuore. Quelle parole così dure, dette proprio da Meryl erano per lui insopportabili. Non avrebbe mai creduto che un giorno avrebbe potuto provare un dolore simile, un dolore che superava addirittura quello provato per la scomparsa di Rem.

 

-E’ comprensibile quello che dici..vai avanti! Sfogati Meryl!- la esortava malvagio Horwen

 

-Come si può amare un essere del genere?! Come si può anche solo pensare di essere felici?! E’ una cosa assurda! Faccio solo del male a me stessa andando avanti in questo modo!!-

 

Meryl alzò lentamente il capo per incontrare di nuovo il viso di Horwen, che fece un sorriso malvagio pieno di soddisfazione, nel vedere che anche gli occhi di Meryl, erano divenuti rossi come i suoi.

 

-Come potrei solo pensare di vivere la mia vita accanto a lui, mentre io invecchio e lui rimane giovane. Mentre io muoio…e lui PUO’ RICOSTRUIRE LA SUA VITA ANCORA MILLE ALTRE VOLTE?!!!Come può un umano sopportare un dolore simile?!- gridò ancora lei con le lacrime che continuavano a rigarle il viso

 

-Gli esseri umani sono deboli e fragili creature. Vivono una vita breve ma intensa, la loro forza stà soprattutto nei sentimenti che provano, che molto spesso sono più forti e più grandi di loro stessi. Per questo motivo tu Meryl, umanamente, non puoi sopportare una consapevolezza così dolorosa!- disse Horwen con fare malvagiamente comprensivo

 

-Esatto!Io non posso sprecare la mia vita accanto ad una cosa come lui!-

 

**

 

-Ih ih ih! Credo che possa bastare Vash the Stampede..- sghignazzò la copia nell’atto di far sparire lo specchio di fuoco

 

>BANG! BANG! BANG!

 

Ma con suo stupore, fu Vash a distruggere lo specchio di fuoco sparandoci contro e facendolo in pezzi che poi caddero a terra in tante piccole fiammelle.

Vash aveva estratto anche la pistola gemella che gli aveva lasciato Knives.

 

-Anf..anf..anf…-

 

Annaspava disperatamente per respirare. Il dolore era così sordo e acuto che gli fischiavano persino le orecchie. Non aveva mai provato una cosa simile. Si era sentito come spaccato in due da dentro. Faceva male,tremendamente male. Aveva inizialmente sperato che quello fosse un tranello dei nemici, che quella fosse una falsa Meryl…ma quando l’aveva sentita parlare sempre più disperatamente e dolorosamente, e aveva così con i suoi poteri speciali, sentito l’anima della ragazza, non aveva avuto più dubbi. E allora per lui fu come ricevere un proiettile in pieno petto, provare un’indicibile dolore, ma restare penosamente in vita e continuare a soffrire. In quel momento sperava che fosse tutto un sogno, che di lì a poco si sarebbe svegliato , e che lei fosse ancora beatamente addormentata al suo fianco…ma non era così.

 

Lo sapeva. L’aveva sempre saputo e temuto. Meryl soffriva. Soffriva da troppo tempo una condizione di grande frustrazione ed impotenza, e tutto per causa sua. Lui, il plant , l’arma letale, l’essere diverso..lui Vash the Stampede.

Una condizione di umana e di essere alieno millenario. Chi mai avrebbe potuto sopportare un dolore simile?! La capiva benissimo, ma allo stesso tempo la detestava. Si proprio così, la detestava perché anche lui la amava ormai tantissimo, e l’idea che lei avesse detto quelle cose tremende lo uccideva.

Per questo aveva sparato contro quello specchio di fuoco. Per non sentirla parlare oltre, per non sentirle più dire quelle cose. Perché la amava da impazzire, e non poteva sopportare il pensiero che lei lo potesse abbandonare sul serio. Non poteva sopportare l’idea che lei pensasse quelle cose. E più di tutto odiava se stesso e la sua condizione di non umano.

 

La copia di Horwen ghignò trionfante e soddisfatto. Don Deviler stava ottenendo ciò che voleva. Ormai era questione di tempo.

 

-Sei a pezzi..non è vero Vash the Stampede?- la copia ruppe il silenzio

 

Vash si era reso conto all’ultimo, che quella copia attraverso quegli occhi rossi, era entrata nella sua testa, intensificando i suoi sentimenti più oscuri e le sue paure più terribili. Ma ormai era tardi, era perso, e non poteva reagire da solo. Senza di lei, non poteva fare niente.

 

Vash alzò lentamente il capo, mentre abbassava le braccia ancora tese che reggevano le due grosse pistole fumanti. Ansimando pesantemente alzò lo sguardo sulla copia, che ghignò ancora più malignamente quando vide i suoi occhi.

Anche gli occhi di Vash, erano diventati rossi.

 

-Vivere…è sempre stato difficile e doloroso per te, non è vero?Ti sei sempre dovuto nascondere. Non hai mai potuto vivere troppo a lungo nello stesso luogo, o la gente si sarebbe chiesta perché non invecchiavi. Hai sempre dovuto lottare, hai voluto ferire il tuo stesso corpo per difendere questa umanità sopravvissuta, ma per cosa alla fine?-

 

-Non scavarmi…anf…dentro!- biascicò Vash cercando ancora di opporsi

 

-La donna che amavi tanto, tempo fa morì per salvare te e i sopravvissuti. Poi finito qui hai lottato per coloro che ti volevano morto. Non avevi più nemmeno tuo fratello accanto, ed anzi anche lui voleva che tu soffrissi. Mai un luogo in cui fermarsi. Mai una persona da poter amare. Mai poter mettere le tue radici ed essere felice. MAI..- continuava la copia

 

-Non…farlo!- lo intimava Vash alzando le pistole e mirandolo

 

-Non è un’esistenza priva di qualunque significato e scopo la tua…Vash the Stampede?-

 

-…-

 

Gli occhi di Vash si sgranarono di colpo a quell’ultima frase. Colpito e catturato nella sua paura più oscura e dolorosa.

Quella dannata copia diceva anche una verità oscura, ma pur sempre una verità ed una realtà.

Si, lui viveva una vita infinita e priva di qualunque significato, era vero. Ed era stanco. Era stanco di soffrire così tanto per poi essere solo.

 

Abbassò di nuovo le pistole, tenendole però ben strette tra le mani.

 

-Non è meglio per te…finirla qui?- continuò ancora la copia

 

-….- Vash restava immobile

 

-Chissà…potresti ritrovare la tua amatissima Rem Saverem no?-

 

Rem…La sua tanto amata Rem. Insegnante, madre e donna. Un bellissimo fiore prezioso e delicato per lui. Partendo da lei aveva tanto amato gli esseri umani, e per lei aveva combattuto Knives per proteggerli e salvarli. E cosa gli era rimasto in cambio di tutto?

 

>TLANGK!!!WZZZHHHSHHH!!!!!!!!!!!!!!!

 

Un rumore secco e metallico, fulmineo e veloce, seguito poi da un vorticoso vento luminoso che veniva dalle mani di Vash. La copia di Horwen si sporse per guardarlo meglio e capire cos’era successo, e quando capì fece un ghigno trionfante.

 

Vash aveva attivato il potere speciale di plant, aprendo la parte nascosta delle pistole gemelle, da cui iniziò a scaturire il potere e una luce sempre più intensa. Il vento attorno a lui si fece sempre più forte e vorticoso.

 

Era a pezzi completamente. Ormai non gli importava più niente di vivere.

 

**

 

++AH! AH! AH! AH! AH! AH! AH! AH! AH! AH! AH! AAAAHHHH!!!!++

 

Don Deviler prese improvvisamente a ridere trionfante e sguaiato, lasciando Milly e Wolfwood completamente spiazzati da quell’improvviso comportamento.

 

-Ma che diavolo gli prende ora?!- sbraitò Wolfwood perplesso

 

-E’..è completamente pazzo!- commentò Milly non sapendo che pensare

 

Deviler smise all’improvviso, così come all’improvviso era scoppiato a ridere, e fissò con un sorriso da vincitore i due ancor più confusi.

 

>Swissh!Fece un gesto fulmineo con una mano, e Wolfwood si sentì come toccato da delle dita nel cuore, e poi improvvisamente liberato dalla presenza opprimente del potere maligno del nemico dentro di lui.

 

-Nicholas?!- lo guardò Milly preoccupata

 

-AANFF! Ma..ma che diavolo mi hai fatto?!- Wolfwood si sentì completamente liberato. I suoi occhi tornarono normali.

 

++Eh eh eh..Ti ho ridato la tua vita e la tua liberà reverendo! Non sei contendo? Non era forse questo che volevi disperatamente?++

 

-C-come?!- Milly guardò il nemico confusa

 

-Perché quest’azione improvvisa ed incomprensibile?! Tu non mi avresti mai lasciato vivere!- ribattè Wolfwood

 

++Eh eh eh! E’ vero! Ma i miei piani ora sono totalmente cambiati. Rallegrati reverendo! Perché i tuoi servigi, così come la tua vita non mi servono e interessa più!. Il nostro patto è sciolto, considerati libero e di nuovo un comune essere umano. Eh eh eh eh!++

 

-?!!- Wolfwood e Milly lo guardarono increduli non sapendo come agire.

 

Cosa mai poteva essere successo perché quel mostro compiesse un’azione del genere?!.

 

++La vita che a me interessava prendere…presto mi verrà donata dal suo stesso possessore!++

 

-C-che cosa?!- stralunarono i due

 

Don Deviler allargò le braccia mostrando tutta la sua oscura felicità.

 

++Esattamente, avete sentito bene. Vash the Stampede morirà tra poco. E io otterrò finalmente ciò che volevo!AH AH AH AH AH AH AH!!!!!!!++ e detto ciò svanì nel nulla lasciando i due di pietra, completamente sconvolti dall’improvvisa svolta degli eventi e dalla terrificante rivelazione.

 

-TENENTE THOMPSOOONNN!!!! TENENTE THOMPSOOONNN!!!!!!!!-

 

Milly abbassò la sua arma e si voltò non appena si sentì chiamare dalle voci famigliari dei suoi due compagni di squadra. Li vide correre veloci da lontano verso di lei e Wolfwood, armati e ansiosi.

 

-Tenente! Finalmente siamo riusciti a trovare almeno voi!- parlò per primo Funai quando furono arrivati

 

-Ma cos’è successo?! E cos’erano quelle strane fiamme?!- chiese ansiosa Rina May

 

-Ragazzi…per fortuna state bene!- li abbracciò in uno slancio emozionale Milly lasciando i due stupiti per un attimo, ma che poi ricambiarono il suo abbraccio..

 

-Milly..- la richiamò Wolfwood

 

-E quest’uomo?- fece Funai guardandolo con sospetto

 

-Chi è? E’ la persona…che dovevate incontrare tenente?- disse Rina

 

Milly sorrise un po’ tristemente. Mille emozioni contrastanti stavano attraversando il suo cuore e la sua testa, e sapeva che la stessa cosa valeva per Wolfwood. Non voleva perdersi in troppe spiegazioni, ma volle comunque far capire ai due soldati cosa stava succedendo.

 

-Ho bisogno di voi ragazzi…statemi a sentire!- disse diventando improvvisamente seria

 

**

 

Il silenzio che era calato nel bosco plant era quasi spettrale, mentre in lontananza si potevano vedere le fiamme tremende che divoravano tutto, e udire ancora le urla della gente che fuggiva.

Ma per Meryl erano voci ovattate e confuse. Non era lì. Era come estranea e lontana.

 

-Non posso sprecare la mia vita…- ripetè di nuovo senza emozioni mentre i suoi occhi ormai divenuti rossi erano in quelli altrettanto rossi di Horwen..

 

-Esatto Meryl..non puoi…e non devi! Allora..vieni con me!-

 

-…-

 

Horwen continuando a tenere Meryl stretta per i polsi, iniziò ad avvicinarsi lentamente col suo volto a quello della ragazza. Meryl non reagiva od opponeva resistenza.

 

**Si,io…non posso soffrire così tanto. Non me lo merito! Non posso continuare in questo modo..**però un piccolo angolo remoto della sua mente,sembrava ancora libero dall’oppressione di Don Deviler.

 

Horwen intanto si avvicinava a lei sempre di più.

Nella mente di Meryl però, in quel piccolo spazio rimasto libero, una piccola luce si era accesa, e insisteva perché lei ricordasse i suoi veri sentimenti.

 

**Ma cos’è?Cos’è che ho dimenticato e mi stà tormentando la testa?!Io…io non voglio più soffrire e pensare a niente!!**

 

La presa di Don Deviler era comunque troppo forte, così la giovane si lasciò andare ignorando quella luce lontana, chiudendo gli occhi e attendendo il bacio del male.

Le labbra malvagie di Horwen erano a pochi centimetri dalle sue, quando accadde qualcosa all’improvviso dentro di lei.

 

°°Ehii!! Assicuratricee!!Eh eh eh eh!°°

 

*EH?!*Meryl si bloccò all’istante sgranando gli occhi di colpo.

 

Un’immagine improvvisa di tempo fa di Vash, apparve veloce nella sua mente.

Quando lui ancora combatteva contro Knives per salvare l’umanità, e lei lo inseguiva dappertutto senza sapere bene chi o cosa in realtà fosse, per cercare di limitare i danni che i suoi spostamenti causavano. Vash a quell’epoca si divertiva molto a prenderla in giro e canzonare la sua grande serietà e smisurata dedizione al lavoro di assicuratrice.

 

**Pe-perché?! Perché quel volto?!** si chiese spaesata mentre Horwen si rese conto del suo improvviso turbamento osservandola perplesso.

 

-Che ti succede Meryl?- le domandò

 

La ragazza iniziò a tremare in tutto il corpo. La luce nella sua mente, piccola e flebile stava crescendo, divenendo sempre più intensa.

 

°°Che hai assicuratrice?Sei triste?°°ancora la sua voce burlona e il suo viso divertito

 

**VASH?!**Meryl riuscì finalmente a ricordarsi

 

°*Ti prego..non dimenticarti di lui!*°

 

Una voce di donna dolce e gentile, arrivò dalla luce nella sua testa, inondandole la mente.

 

*Ma?!Chi??* Meryl confusa cercò di capire cosa stava succedendo

 

°*Ti prego! Non dimenticarti di Vash,non abbandonarlo!!*°

 

La luce ora aveva completamente avvolto la mente di Meryl, che sconvolta, sentiva che la presa nemica su di lei, grazie a quella luce, si stava indebolendo. La sua mente stava tornando via via lucida, e ricominciava a prendere contatto con la realtà attorno a lei.

 

Che era successo?! Come aveva potuto lasciarsi andare in quel modo e dire quelle cose orribili?!. Ah già, era stato Horwen usando i poteri di Don Deviler a scoperchiare le sue paure e i suoi dolori più nascosti, riaprendo le sue ferite. Così le avevano annebbiato la mente, soffocandola con tutta quell’oscurità dolorosa, impedendole di ricordare perché aveva deciso di superare quelle sue sofferenze.

 

*Per amore! Adesso ricordo cos’avevo dimenticato! Si, io soffrivo terribilmente però..per Vash…*

 

°*TI prego! Non dimenticarti mai di Vash,non abbandonarlo!!*°

 

 

Continua..

   
 
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