Ho riflettuto parecchio sul fatto di inserire questa poesia nella raccolta o meno perchè temo che non sia fatta benissimo. Alla fine ho deciso per il sì perchè so che c'è una mia amica a cui piace molto XD Che lunga serie di eventi...
L'ho scritta tre anni fa, se non sbaglio, partendo da un'esperienza personale e collegandola con quella di un personaggio che a me piace molto: Liù di "Turandot". Non so se sappiate o meno la trama di questa opera lirica, comunque immagino che la poesia abbia senso ugualmente. Se avete bisogno di qualche delucidazione chiedete pure!
Per quelli che conoscono la storia, io ho semplicemente immaginato che Turandot si innamorasse del principe attraverso le parole di Liù, e che quindi il suo amore sia in un certo qual modo idealizzato, mentre quello di Liù è più sofferto.
Vi lascio alla poesia, e ringrazio le persone che leggono, quelle che seguono e quelle che recensiscono!
Liù
Tu sfiori la terra con i piedi,
Ignara della tua fortuna
Piangi gelida delle tue disgrazie
Ma che altro vuoi? È tuo!
Avessi i tuoi occhi, il tuo viso,
Le tue mani fossi te
Bacerei il sole tutti i giorni
Perché sarei la prima
A vivere negli occhi suoi
Ho un dolore tra il cuore e il respiro
È straordinario che tu non te ne accorga
Che io non bruci e mi riduca in cenere
Davanti a te, regina.
Ma tu continui a vivere
E ogni giorno mi pugnali.
Eppure non ti odio
Non posso detestare
La sua felicità. Io vedo il suo volto
Scolpito dalla gioia,
Sono felice anch’io
Anche se è un’opera migliore
Di quella che posso fare io.
Ma tu riusciresti ad amarlo senza odio
Se lo vedessi con un’altra donna? Io sì.
Vivi, mia assassina, non possiamo
Essere uguali: adesso sì, lo ami!
Lo vedi splendido, perfetto,
Io amo tutti i suoi difetti.