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Autore: Una Certa Ragazza    18/06/2012    2 recensioni
Raccolta di poesie. Non è un granchè come definizione, e non restringe il campo, ma è proprio questo il punto: la vita non è riconducibile ad una sola idea che la riassuma. Unico punto in comune delle poesie della raccolta è il tentativo di descrivere "il lato azzurro della vita": la nostalgia, la felicità nell'essere mancanti di qualcosa, la dignità nell'essere fragili e umani.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I souvenir del viaggio'
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Ho riflettuto parecchio sul fatto di inserire questa poesia nella raccolta o meno perchè temo che non sia fatta benissimo. Alla fine ho deciso per il sì perchè so che c'è una mia amica a cui piace molto XD Che lunga serie di eventi...
L'ho scritta tre anni fa, se non sbaglio, partendo da un'esperienza personale e collegandola con quella di un personaggio che a me piace molto: Liù di "Turandot". Non so se sappiate o meno la trama di questa opera lirica, comunque immagino che la poesia abbia senso ugualmente. Se avete bisogno di qualche delucidazione chiedete pure!
Per quelli che conoscono la storia, io ho semplicemente immaginato che Turandot si innamorasse del principe attraverso le parole di Liù, e che quindi il suo amore sia in un certo qual modo idealizzato, mentre quello di Liù è più sofferto.
Vi lascio alla poesia, e ringrazio le persone che leggono, quelle che seguono e quelle che recensiscono!


 

 

Liù

 

Tu sfiori la terra con i piedi,

Ignara della tua fortuna

Piangi gelida delle tue disgrazie

Ma che altro vuoi? È tuo!

Avessi i tuoi occhi, il tuo viso,

Le tue mani fossi te

Bacerei il sole tutti i giorni

Perché sarei la prima

A vivere negli occhi suoi

Ho un dolore tra il cuore e il respiro

È straordinario che tu non te ne accorga

Che io non bruci e mi riduca in cenere

Davanti a te, regina.

Ma tu continui a vivere

E ogni giorno mi pugnali.

Eppure non ti odio

Non posso detestare

La sua felicità. Io vedo il suo volto

Scolpito dalla gioia,

Sono felice anch’io

Anche se è un’opera migliore

Di quella che posso fare io.

Ma tu riusciresti ad amarlo senza odio

Se lo vedessi con un’altra donna? Io sì.

Vivi, mia assassina, non possiamo

Essere uguali: adesso sì, lo ami!

Lo vedi splendido, perfetto,

Io amo tutti i suoi difetti.

 

   
 
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