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Autore: Kaori_97    19/06/2012    3 recensioni
Emily inventa una scusa per far andare Cal e Gillian da soli al concerto che gli Aerosmith faranno a Las Vegas, quando tutto sembra filare liscio accade uno spiacevole imprevisto.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                               PERICOLO ALL’  HARD ROCK DI LAS VEGAS!

 
--CAPITOLO 5--


LIE TO ME //CAL// LIE TO ME

La macchina frena di colpo e mi sveglio. La vociona dell’ agente dell’ FBI mi annuncia che siamo arrivati a destinazione. Mi strofino gli occhi con la mano e dopo mi giro verso Gillian che è accoccolata sulla mia spalla, sembra così dolce e indifesa quando dorme, quanto è bella!
Le carezzo la guancia con una mano, poi mi avvicino con la bocca al suo orecchio e le sussurro:
-Hey tesoro svegliati, siamo arrivati.-
Restando con gli occhi chiusi  solleva la testa verso di me, oddio! Il mio cuore sta per schizzare via dal petto, siamo così vicini! Devo restare calmo!
Appena apre gli occhi si non si accorge della nostra vicinanza, non comprende ancora bene, allora sbatte ripetutamente le palpebre per mettere a fuoco, e quando si rende conto di quanto i nostri volti siano vicini arrossisce a talmente tanto che è impossibile non notarla, e a quel punto le faccio un sorriso, sforzandomi di non farlo diventare un ghigno. Siamo immobili, la guardo negli occhi,  senza muovere un muscolo che non sia il cuore e che incomincia davvero ad accelerare involontariamente  in modo impressionante.
Ad interrompere questo momento di ”intenso” imbarazzo è la mano del federale che batte sul vetro dello sportello dell’auto e che ci dice di scendere.
Senza farmelo ripetere, scendo dalla macchina insieme  da Gillian, poi seguiamo l’agente dentro la centrale.


LIE TO ME //GILLIAN// LIE TO ME

Oddio eravamo così vicini! Se ci ripenso il mio cure fa i salti mortali e non riesco più a ragionare come si deve. Decido a malincuore di mettere da parte per un attimo i miei sentimenti per pensare al caso, ma Cal si avvicina a me e mi porta un braccio su fianco.
Accidenti Cal! Così non mi rendi affatto facile le cose! Ma come posso rifiutare il calore del suo braccio forte sulla mia schiena? Lo lascio fare, e cerco di rimanere calma per affrontare al meglio l’interrogatorio.
-Prego , entrate pure, dentro quella stanza si trova il signor Chad Anderson, come vi ho già detto lo abbiamo trovato con il telecomando per l’accensione delle bombe in mano, ma dice che non è stato lui. Prima di incolpare qualcuno vogliamo essere sicuri.- Ci dice l’agente
-Va bene, adesso gli do un occhiata, vieni Foster!- Dice con spavalderia e superiorità Cal.
Io senza parlare, lo seguo fino alla cattedra dal lato opposto del signor Anderson e li ci sediamo.
-Ciao Chad.- Lo saluta Cal.
-Che siete voi? Io… Io ho già raccontato tutto!
-Siamo il dottor Lightman e la dottoressa Foster, non siamo sbirri, siamo qui per farti delle domande!-
-Quali domande?! Vi ho detto che ho già raccontato tutto!-
-Calmati Chad, noi possiamo aiutarti, raccontaci quello che è successo.- Intervengo io.
A quel punto l’interrogato decide di parlare:
-Allora… Ehm… io… Io sono un grande fan di Steven Tyler e degli Aerosmith, e allora… ho comprato un pass per il backstage, avevo… avevo con me tre pacchetti, erano…  erano regali per il gruppo-
Cal e io ci scambiamo uno sguardo complice e poi lui chiede:
-E che cosa c’era dentro? -
-Ehm… In uno dei foulard per Steven, come quelli che  lega all’asta del microfono… e negli altri due… c’erano due bacchette per suonare la batteria e dei plettri per il basso e le chitarre… Il telecomando me lo ha messo in mano una persona che correva!-
Cal si avvicina a me e mi dice:
-Hai visto come si è toccato il collo per rispondere?-
-Si, sta mentendo, lui sapeva che c’erano degli esplosivi dentro i pacchetti! E il telecomando lo ha sempre avuto!
Lui sentendoci interviene subito:
-No! Io non sapevo niente!-
-Sono tutte balle! Tu sei solo un fan psicopatico omicida!-
-No! Lei si sbaglia!-
-Non credo proprio! – Cal fa cenno per chiamare il federale ma  Anderson lo interrompe:
-Va bene! Va bene!  Vi dirò la verità…-
-Oh! Ora incominciamo a ragionare!- Esclama Cal
-Io… In realtà non ho mai amato gli Aerosmith…  Sono venuto a Las Vegas con mia moglie e mia figlia solo per una vacanza… Ieri sera sono andato ad un casinò… Non molto lontano da qui… Si chiama “Money and Loathing”, mi stavo solo divertendo… Mentre la mia famiglia era rimasta in albergo… Stavo per tornare, mia moglie ha chiamato perché Shila, la mia bambina, si sentiva poco bene… Ma quando stavo per andare un uomo mi ha fermato… Ha detto che se non facevo quello diceva, avrebbe ammazzato me e la mia famiglia… Dovevo solo consegnare i pacchi alla band… Era a loro che mirava… Ma i pacchi vengono sempre controllati prima di essere aperti … Io non lo sapevo… E ho attivato le bombe cos’ sono morte le guardie del corpo… Mi dispiace! Io… Io non volevo!-
-Chad… Sai dirci chi è questo uomo?- Gli chiedo cercando di tranquillizzarlo.
-Io non lo so… Gli altri lo chiamavano Ray e aveva la faccia coperta… Ma quando si è tolto il cappello ho visto il suo riflesso su una Slot-Machine… Adesso mi ucciderà! E ucciderà anche la mia famiglia! Vi prego aiutateci!-
-Stai tranquillo, l’ FBI Vi proteggerà, adesso ci servi per riconoscere l’uomo!- Dice Cal
-Va bene, farò quello che posso per aiutarvi.-
Io e Cal ci alziamo e andiamo dall’ agente a dire tutto quello che abbiamo scoperto, e ci assicura che la famiglia Anderson avrà tutta la protezione di cui ha bisogno.
Il federale ci offre un passaggio fino all’ Hotel, non ce lo facciamo ripetere due volte e saltiamo in macchina esausti, il ritorno dovrebbe durare di meno, perché il traffico è diminuito e io non vedo l’ora di buttarmi sotto le coperte.
Dopo circa un’ ora e mezza arriviamo finalmente in camera.
Appena entrati un pensiero piomba nella mia mente. Oddio… Dormiremo nello stesso letto? L’uno accanto all’altra? Al solo pensiero mi emoziono terribilmente ma faccio finta di niente, perché vedo Cal che non è per nulla turbato dal fatto. Vado in bagno a cambiarmi e appena esco ritrovo Cal ai piedi del letto con un  cuscino e una coperta , continuo a fissarlo mentre vado a sedermi sul materasso e poi gli chiedo:
-Che cosa ci fai lì per terra?-
-Dormo qui tesoro! Prima ti ho visto a disagio, non ti preoccupare, posso restare a terra.- Mi dice dolcemente.
-Ma che dici! Torna su! Avanti! Per terra è sporco e il letto è grande, non c’è nessun problema!-
-Uhm… Se lo dici tu… Va bene.-
Lo vedo tornare sopra e infilarsi sotto le coperte. Il mio cuore comincia a battere sempre più velocemente ma cerco di apparire calma e rilassata. Spengo le luci e mi sento dire un dolcissimo:-Buona notte Gill.- accompagnato da un altrettanto dolce bacio sulla guancia.
-B-Buona notte Cal.-


Kaori_97
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Vorrei tanto tanto sapere cosa ne pensate con una piccola recensione!! 
   
 
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