Pioggia (ricordati di me)
One- shot dedicata alle mie adorate Drunk e alle mie nuove amiche di
forum: Giggia, Giuly, Funkia, Yay, Sjay, hiromi e tante altre … e tutte le
persone che leggono le mie storie… perché siete importanti e allietate le mie
giornate in maniera eccezzionale. Vi voglio bene. Karmy
Ricordati
di me, questa sera che non hai da fare,
e tutta la città allagata da questo
temporale
e non c' sesso e non c' amore, ne tenerezza nel mio
cuore.
RON:
Sono
qui dietro una finestra… mi sento spento senza di te. Sono oramai sei mesi che
non ci vediamo. Abbiamo litigato come al solito. Per colpa mia.
Mi
sento come questo temporale… incazzato, triste… perché sono così maledizione.
Mi
hai beccato con quella mia collega, ma forse non sai che è stata lei a fare
tutto, complice un bicchiere di troppo… ovviamente no. Mi hai mollato un ceffone
e sei scappata. E io sono un imbecille perché ti ho lasciata andare via così.
Sono
freddo dentro… ho litigato con tutti… siamo sotto lo stesso cielo e ti sento
così lontana… non c’è più vita per me… cazzo Mione, ma perché deve finire sempre
così tra me e te?
Una
lacrima solca il mio viso… unica espressione visiva dei miei sentimenti.
Chissà
se tu riesci ancora a sognare… io faccio solo incubi. Sogno te, quella sera… il
dolore nel tuo sguardo… le tue cinque dita stampate sulla mia faccia. Sono un
cretino. Non riesco nemmeno ad andare avanti… chissà se tu hai già una nuova
vita. Io non ce la faccio. Ho cercato un po’ di te nelle altre… ma è solo un
surrogato. L’involucro è simile, ma non ha lo stesso sapore. Non mi riesce
nemmeno di fare sesso. La prima volta è stato con te… c’era l’amore. Come fai, a
dare solo il tuo corpo… non ci sono mai riuscito. E’ colpa tua. Se non mi avessi
ubriacato di te, forse ora sarei un gran seduttore… potrei fregarmene altamente,
buttare via il tuo maglione, il tuo profumo… buttare nel cesso 13 anni della mia
vita. Essere un nuovo Ron… freddo, forte… con le palle.
Ma
sono qui… stringo per l’ennesima volta i pochi oggetti tuoi… questo dolore mi
corrode dentro.
Capita
anche a te di pensare che al dilà del mare
vive una città dove gli uomini
sanno già volare,
e non c' sesso senza amore, nessun inganno nessun
dolore,
e vola l'anima leggera.
HERMIONE:
Eccomi
di ritorno a casa… un’altra giornata é finita. Butto le chiavi sul tavolo,
accendo la luce. Non ci sei tu ad aspettarmi. Magari addormentato sul divano,
con le tue riviste di quidditch sparse ovunque… il tuo casino, il tuo odore, tu
semplicemente il mio Ron… invece ti ho buttato fuori, senza tanti complimenti.
Diciamo
che ho spedito tutte le tue cose alla “Tana” in meno di dieci minuti… se ripenso
a quella scena mi invade una rabbia assurda, come hai
potuto?
Ginny
e Harry mi hanno chiesto infinite volte di darti una possibilità… almeno per
spiegarti, ma io orgogliosa ho sempre rifiutato. Adesso vorrei sapere cosa fai… sicuramente strarai ai tre manici di scopa… un
firewisky tra le mani, raccontando alla biondina di turno tutte
le tue mirabolanti parate. Sì è vero non sei bellissimo, ma da quando giochi con
Cannon Chudley, le donne provano un certo interesse per te. (rido amara) Dopo
sei mesi che ti ho mollato sono ancora gelosa di te… non posso pensare che
qualcun'altra tocchi i tuoi capelli, baci le tue labbra, dorma sul tuo petto.
Eravamo così felici… hai rovinato tutto… ho rovinato tutto. Piango di nuovo… e
il cielo mi fa compagnia. Sono accoccolata sul divano, sognando ad occhi aperti
un posto dove non esiste dolore o lacrime… un posto fatto di me e te.
Non
riesco ad andare avanti, ne tornare indietro. Non ho il coraggio di venirti a
cercare e darti un’altra possibilità; ma nemmeno rifarmi una vita… amare un altro uomo.
Viktor
è passato a trovarmi… vorrei vedere la tua faccia adesso. Le orecchie
adorabilmente rosse, gli occhi infervorati di rabbia, vorrei che tu fossi ancora
geloso di me. Cosa darei per litigare con te, ancora una volta… urlare, sfogarsi
e poi fare l’amore intensamente… fino all’ultima briciola d’energia. Non riesco
a credere che il mio corpo non avrà mai più il tuo calore sul suo… non riesco a
credere che tutto sia finito così. Con uno schiaffo. Il nostro ultimo
contatto…
Sarà
quel che sarà, questa vita solo un'autostrada,
che mi porterà alla fine di
questa giornata,
e sono niente senza amore, sei tu il rimpianto e il mio
dolore
che come il tempo mi consuma.
RON:
Vivo
i miei giorni come un fantoccio. Sveglia, colazione, allenamenti, partite, docce
e dormire…
Ogni
alba mi cade addosso come un incudine… dura, gelida. Sono niente senza amore…
devo dimenticarti… lo ripeto in continuazione come un mantra… ma puntualmente
sono qui a domandarmi, cosa fai, con chi sei, a chi sorriderai… con chi
t’incazzerai (sorrido sbieco… solo io posso farti
incazzare).
Chi
bacerai… (il mio petto lastricato di ferro, comincia a creparsi), chi chiamerai
“tesoro”… con chi farai l’amore… sarai passionale e dolce come lo eri con me?
(do un pugno contro il muro) Ma perché mi faccio del male da solo?... (ora si è
del tutto spaccata… quell’impalcatura che sorreggeva i pezzi del mio cuore… la
colla dell’orgoglio si è sciolta) Lo sento… il rumore dei frammenti, che cozza
contro il pavimento… eccolo lì… quel che rimane di me… è mai possibile che un
uomo si riduca in un mucchio di macerie… senza la sua metà? E tu eri la mia, lo sai vero?
Lo
sai o non lo sai, che per me sei sempre tu la sola,
chiama quando vuoi, basta
un gesto forse una parola,
che non c' sesso senza amore, dura legge nel mio
cuore,
che sono un'anima ribelle.
HERMIONE:
Non ce la faccio a restare in questa
casa. Il cappello parlante ha sbagliato… non dovevo andare a Grifondoro, forse
così non ti avrei mai conosciuto… saresti stato solo il ragazzo coi capelli
rossi “amico di Potter”, forse non avrei affrontato la seconda guerra magica,
probabilmente non avrei visto compagni morire, professori spaventati, non avrei
mai visto sangue scorrere a fiumi… sarei stata compagna, amica, amante di qualcun altro,
ma non “tua”. Possibile che amarti sia un vincolo più forte di qualunque magia…
dimmi Ronald che incantesimo mi hai fatto, per costringere il mio cuore ad
amarti nonostante tutto? Sono così codarda… non vado via da qui, perché mi
ricorda te. L’abbiamo scelto insieme questo piccolo appartamento, ricordi? Mi struggo tra le mie nostalgie… da
quando sono così passiva? Ho affrontato di tutto… ma non ho il fegato di venire
a riprendermi quello che è mio. Sì, Ronald Bilius Weasley, tu sei stato, sei e
sarai “mio” per sempre… (mi alzo con uno scatto dalla sedia, è ora di reagire!
M’infilo l’impermeabile… prendo le chiavi, esco.)
Ricordati
di me, della mia pelle, ricordati di te com'eri prima,
il tempo lentamente ti
consuma.
Ma non c' sesso e non c' amore, ne tenerezza nel tuo cuore
che
raramente s'innamora.
RON:
Poso
con cura i tuoi oggetti… mi stendo nel letto. Chissà se ricordi ancora com’era
stare insieme. Ricordi me, la mia pelle? Mi vuoi ancora un pò di bene? O mi odi
davvero… Abbraccio un cuscino. Ennesimo surrogato. Non smette di diluviare…
nella mia mente immagini di te cadono copiose come queste goccioline che
decorano il vetro della mia finestra. Da quanto vivo qui? Ah già… da quando mi
hai lasciato. Non avevo il coraggio di tornare alla “Tana” … mamma mi avrebbe
tormentato per il resto dei miei giorni, come se già non mi sentissi una cacca
di troll da solo… Ho freddo mi alzo. Lo specchio sul muro, che mi riflette,
restituisce al mio sguardo, l’immagine d’un uomo vuoto, inutile. Ma gli occhi
sembrano dirmi “Cazzo, Ron! Abbi un po’ di coraggio… corri a riprenderti la tua
vita! Falle capire, che lei può schiaffeggiarti, allontanarti… ma sarà sempre
tua , corri! Deve ricordarlo! Ancora
una volta. ” (Mi scapicollo per la
rampa di scale, infilo la giacca ed esco).
Ricordati
di me, quando ridi, quando sei da sola,
fidati di me, questa vita e questo
tempo vola.
Tuona
sempre più forte a Londra… la pioggia incessante batte sui tetti, suonando la
sua dolce melodia… tutta la città è assopita, poche luci ancora accese. L’unico
colore è il nero bruastro delle nuvole, che disegnano spirali e motivi d’una
fantasia incantevole.
Passi
veloci e spediti attraversano la strada, altrettanti più leggeri seguono la
direzione opposta.
Un
profumo… il suo. Uno sguardo. Dopo sei mesi mare e nocciole si sono incontrati.
Occhi negli occhi. Un sospiro…
RON:
“
Il peso sul mio petto lentamente si scioglie. Posso respirare di nuovo. Davanti
a me la sua minuta figura, zuppa d’acqua. I riccioli bagnati pieni di goccioline
luminose le fanno da corona. Eccola la regina del mio cuore. Respira affannata,
con le guance vermiglie dal freddo. Dove correvi amore mio? Da me?… Dimmi
di sì… ti prego”
HERMIONE:
“
Cos’è questa pace che invade il mio corpo, proprio ora? Sono tranquilla, non ho
più paura, c’è lui davanti a me. Capelli rosso fuoco, spettinati e ribelli che
cadono disordinatamente sul suo viso… quel viso… una goccia lenta arriva fino alle sue labbra. Come si è
permessa? La sua bocca è solo mia, solo io posso saggiare quel frutto… vorrei
avvicinarmi, ma ho di nuovo timore.
E se non mi volesse più?”
Interminabili
minuti, sembrano passare. Ron e Hermone sospesi in un limbo eterno… la pioggia
li bagna, li purifica, li ha fatti incontrare…
-
R…
Ron, io… – Un flebile sussurro.
“
la guardo, non posso resistere oltre… ne morirei.” Le sfiora il viso con una
mano. Arriva alle sue labbra, lei trema sotto il suo tocco. Calde lacrime si
confondono con la pioggia.
-
Perdonami.
– Prepotentemente si impossessa della sua bocca. Un estasi dolce li avvince… un
contatto così semplice, così giusto. Hermione si alza sulle punte e cinge con le braccia il suo collo. Lui la
stringe a se sollevandola di peso. Una nuova energia invade i loro corpi
intorpiditi dal gelo e dalla solitudine. Tutte le cose sono tornate al posto in
cui devono essere.
Ancora
effusioni, carezze, lacrime di gioia… “ti amo” sussurrati, smozzicati tra un
bacio e l’altro. L’amore si mostra all’occhio umano nei modi più disparati, e
quella notte si mostrò sottoforma di due giovani anime così diverse, così
affini, unite in da un filo indissolubile … lo ying e lo yang, l’alfa e l’omega…
o solo Ron e Hermione. Due ragazzi innamorati sull’ orlo di una vita che corre…
scivola passa veloce, come un temporale.
FINE