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Autore: DumbledoreFan    26/06/2012    21 recensioni
THREEQUEL DI "CrissColfer? Cos'è, si mangia?"
Il Tour è finito, e il segreto di Chris e Darren è stato finalmente scoperto: i due amanti non sono riusciti a nascondere oltre la loro relazione ai loro colleghi e adesso devono fare i conti con loro e con il mondo. Riusciranno almeno a preservare il loro segreto al fandom? Che succederà durante le riprese della terza stagione di Glee?
E se Chris e Darren decidessero di rendere pan per focaccia ad i loro colleghi? Si sa no...what goes around, comes around!
Insomma...pronti per una nuova avventura CrissColfer?
Allacciate le cinture!
{Chris Colfer / Darren Criss}
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'CrissColfer? Cos'è, si mangia?'
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AAAAAAAAH MA QUANTO SONO IN RITARDO?!? Dio mi dispiace mi dispiace ma è stato un casino assurdo in questi giorni, non sono mai stata a casa, il lavoro...e il Karma ce l'ha con me! Non sono ancora riusciti a montarmi internet, e sono in ansia per gli Europei. Se la Germania perde dall'Italia mi taglio le vene. Se la Germania vince e va in finale contro la Spagna, e perdiamo di sicuro, mi taglio le vene. Praticamente potrei tagliarmi le vene già da ora e risparmierei un sacco di sforzo.
Scusate, drammi di una piccola tifosa della Germania da ormai anni e anni...
Ora vi lascio pure al capitolo!
Enjoy!














“E’ aperto!”

Non appena Chris sentì suonare il campanello della sua porta, urlò in direzione dell’ingresso senza distogliere lo sguardo attento e concentrato dalla lavagna bianca che aveva montato in salotto, e continuò a guardarla con cipiglio pensieroso anche quando Darren fece rumorosamente irruzione nel soggiorno. L’espressione entusiasta e maliziosa del moro, che si stava già sfilando la giacca, si tramutò in pura perplessità quando vide che l’atmosfera a casa Colfer non era di certo come si aspettava, e che il suo ragazzo non sembrava intenzionato a rivolgergli nemmeno uno sguardo.

“Chris? Che stai facendo?” domandò dubbioso dopo un po’, spostando poi l’attenzione verso la lavagna sui cui vide una minacciosa lista dei membri del cast e degli appunti scritti frettolosamente, intermezzati da varie frecce ed asterischi.

“Sto lavorando” rispose con ovvietà Chris, passandosi due dita sul mento e rigirandosi in una mano il pennarello nero con cui stava scrivendo, mentre Darren sgranava gli occhi incredulo.

“Ma…ma…quando mi hai detto di venire qui, credevo…” cominciò a borbottare il moro, bloccandosi a metà con fare eloquente. A quel punto ricevette finalmente uno sguardo dal suo ragazzo, che aggrottò la fronte inizialmente titubante, per poi alzare gli occhi al cielo esasperato.

“Ti ho detto che dovevi aiutarmi con il mio piano, credevo di essere stato chiaro” replicò quasi con sufficienza, voltandosi di nuovo verso la lavagna e lasciando Darren a fissarlo deluso.

“Ma…avevo anche portato il wasabi!” ribatté senza dare segno di demordere, spalancando le braccia. Chris si fermò con il pennarello a mezz’aria e si voltò di nuovo verso il moro, con aria assorta.

“Quello mettilo in frigo, magari ne riparliamo dopo” acconsentì alla fine, facendo sorridere Darren che recuperò immediatamente il buon umore, saltellando in cucina mentre l’altro tornava ad occuparsi del suo “piano”. Aveva studiato attentamente i suoi compagni di cast per tutto il pomeriggio, appuntandosi tutte le anomalie che aveva riscontrato, e facendo subito una cernita tra quelle che erano potute derivare semplicemente dall’estate, e quelle invece da risolvere. Arrivato a casa poi, aveva riguardato tutti i suoi appunti e aveva deciso di disegnare uno schema per avere una visione più nitida di tutta la situazione di quello che avrebbe dovuto fare. Avere le cose scritte da qualche parte lo aiutava sempre a riflettere.

Quando Darren rientrò nella stanza, posò la borsa vicino al divano e si avvicinò alla lavagna con le braccia incrociate al petto e le sopracciglia aggrottate, sforzandosi di capire.

“Visto che devo aiutarti, puoi almeno spiegarmi che cosa sta passando per la tua geniale testolina?” chiese il moro cercando di decifrare le scritte dell’altro. Quest’ultimo finì di aggiungere alcune cose sotto il nome di Lea, poi chiuse il pennarello e si girò completamente verso Darren, spingendolo a sedere sul divano con lui, mentre in volto aveva dipinta un’espressione che ondeggiava dal serio all’elettrizzato.

“Darren…io e te formeremo una cospirazione!” annunciò Chris eccitato afferrando entrambe le mani del suo ragazzo, che contagiato dall’euforia dell’altro sorrise raggiante, ma quando capì il senso della frase tornò perplesso.

“No aspetta…io e te formeremo cosa?” domandò incerto facendo sbuffare il soprano.

“Una cospirazione…come quella che hanno creato i nostri cari amici” rispose con calma lanciando al moro uno sguardo d’aspettativa, e quest’ultimo parve illuminarsi.

“Oh, quella cospirazione…e perché?” continuò Darren senza riuscire a capire dove volesse arrivare l’altro. Non era la prima volta che si ritrovava a dover arrancare dietro i ragionamenti contorti del suo ragazzo, anzi, a dire il vero succedeva spesso.

“Perché dobbiamo risolvere il grave problema che campeggia sul set” replicò Chris con tono ovvio, indicando poi la lavagna dietro di sé.

“Intendi…le disfunzioni mentali o le mie sopracciglia?” ribatté Darren dubbioso, mentre l’altro apriva la bocca per rispondere spazientito, ma si bloccava come se avesse appena avuto un’idea.

“Per le tue sopracciglia potrei creare un’altra cospirazione con gli altri” disse quasi fra sé e sé, per poi scuotere le spalle e tornare a fissare Darren.

“Comunque no…intendo…le disfunzioni amorose” replicò Chris alzandosi in piedi e afferrando il pennarello rosso per cerchiare chiaramente il nome di Mark.

“Partendo da lui!” esclamò picchiando sulla lavagna.

Darren continuò ad osservare il suo ragazzo con aria confusa, passandosi una mano fra i capelli.

“Intendi per la storia di Chord?” chiese incerto mentre l’altro si rimetteva a scrivere con più foga.

“Intendo che tutti i nostri cari compagni di cast hanno riversato su di noi le loro incertezze! Volevano tanto che ci mettessimo insieme e che sconfiggessimo le nostre ansie e problematiche così da credere di potercela fare a loro volta! Capisci? Non siamo gli unici a dover affrontare la tensione e le insicurezze” spiegò con un po’ troppa passione Chris, cominciando a sottolineare energicamente nomi su nomi, mentre Darren sembrava riflettere ampiamente sulle parole appena pronunciate dall’altro.

“Ah, io credevo lo facessero solo per il loro animo da fangirl” ribatté il moro pensieroso, facendo scuotere il capo a Chris.

“No…cioè sì! Diciamo che tutto quello che ti ho detto avveniva nel loro inconscio, mentre consciamente lo facevano per il fangirlismo acuto di cui sono affetti…e per la cattiva influenza di Tumblr” replicò allontanandosi di qualche passo dalla lavagna per poter osservare tutto il suo schema.

“Perciò dobbiamo rimediare a tutto questo…dobbiamo farli guarire, e quale modo migliore per farlo se non fargli trovare l’amore sul set?” continuò Chris battendo le mani mentre nei suoi occhi si accendeva una scintilla quasi inquietante.

“Ci chiameremo i WGACA” decretò aprendosi in un ghigno per niente rassicurante.

“WGACA?” chiese dubbioso Darren, facendo voltare Chris verso di lui.

“What Goes Around Comes Around” rispose quest’ultimo inarcando le sopracciglia senza smettere di sogghignare compiaciuto. Darren storse appena la bocca e si cinse il petto con le braccia.

“E’ quasi peggio di FFTR” commentò beccandosi un’occhiata fulminante dall’altro.

“Allora ci chiameremo “Nome in codice: Vendetta”, non è poi così importante, l’importante è che entro la fine di queste riprese dobbiamo aver sistemato tutto questo” ribatté indicando la lavagna, mentre Darren continuava a lanciargli sguardi dubbiosi e a scuotere di tanto in tanto il capo. Alla fine si alzò anche lui, girando intorno alla lavagna come se stesse valutando attentamente la situazione, per poi lasciarsi andare ad un sospiro e fronteggiare Chris.

“Sei sicuro che…insomma…io e te siamo le…persone adatte, per sistemare tutto questo?” chiese Darren titubante, stringendo le labbra e guardando l’altro dritto negli occhi, il quale tentennò appena.

“Io…sì, certo! Noi siamo perfetti per questo, perché sappiamo cosa vuol dire” replicò Chris sollevando le mani mentre Darren ridacchiava.

“Questo è vero, ma se non riusciamo a risolvere la nostra di situazione, come possiamo pretendere di riuscirci con loro?” ribatté il moro con una nota di dolcezza nella voce, facendo però spalancare gli occhi dell’altro.

“Ma…la nostra situazione va benissimo! La nostra relazione funziona benissimo!” esclamò stizzito mettendosi le mani sui fianchi e facendo ridere Darren più forte.

“Devo ricordarti che dobbiamo fare una seduta di pomiciata pubblica per convincere i nostri compagni di cast ad aiutarci a non far scoprire al mondo che stiamo insieme? La nostra relazione è un casino, Chris!” disse divertito il moro.

“Ci priviamo di un sacco di cose che ci spetterebbero di diritto” gli fece notare sempre con lo stesso tono allegro, mentre l’altro era sempre più perplesso.

“Che vuoi dire?” domandò Chris con un po’ di preoccupazione.

Quando Darren faceva discorsi intelligenti, specie su loro due, era sempre preoccupante.

Il moro sospirò leggermente e si avvicinò al suo ragazzo quanto bastava per cingergli la vita e posargli un tenero bacio sulle labbra.

“Voglio dire che sono follemente innamorato di te, Chris Colfer, come non sono mai stato innamorato di nessun altro in tutta la mia vita, e che a me basta questo, solo questo. Sarei disposto a qualunque cosa per stare con te, senza chiedere niente in cambio. Ma…non è detto che per tutti sarebbe giusto quello che stiamo passando noi” rispose Darren mentre il suo sorriso solare scemava in un’espressione comprensiva, che poco dopo passò anche sul volto di Chris, il quale annuì lentamente.

“Questo è vero…ma al contrario, io credo che la nostra situazione possa aiutarci” disse staccandosi poco dopo dal moro e indicandogli i nomi sulla lavagna.

“Possiamo renderli migliori di noi” continuò quasi con solennità.

“Possiamo far sì che non debbano ritrovarsi in questa intricata situazione da cui è impossibile uscire, proprio perché noi ci siamo dentro. Possiamo renderli una CrissColfer migliore” concluse con un sorriso divertito, rivolto verso Darren che per la prima volta sembrò davvero convinto.

“Non possiamo chiamarlo così, il piano? Per una CrissColfer migliore?” domandò il moro ricambiando il sorriso dell’altro, il quale si strinse appena nelle spalle.

“Non male, non male…ma la cospirazione rimane WGACA” ribatté Chris puntando un indice contro Darren, il quale sbuffò lievemente e si gettò su di lui, impedendogli di dire qualsiasi altra cosa catturandogli le labbra in un bacio profondo.

“Ora, a proposito di CrissColfer, potremmo dedicarci a quella originale” sussurrò il moro sulla bocca dell’altro, mentre gli avvolgeva la vita con un braccio e Chris si stringeva a lui afferrandogli le spalle.

“Non ti ho nemmeno finito di spiegare il piano” replicò con un fil di voce quest’ultimo, affondando una mano nei capelli del suo ragazzo e sorridendogli malizioso.

“Credo proprio che il piano possa aspettare un’ora o due…” ribatté riuscendo a malapena a finire la frase dato che Chris si era tuffato di nuovo sulla sua bocca, staccandosi solo quando entrambi avevano ormai il respiro affannato.

“O forse tutta la notte…”

 
*

 
“Loro due hanno la priorità assoluta su tutto” spiegò Chris passando un dito sul veloce schema che aveva buttato giù a penna, mentre Darren annuiva e si stiracchiava appena, allungandosi sul divanetto del suo camerino.

“Anche perché la situazione con Mark in queste condizioni è invivibile…non possiamo andare avanti così un giorno di più” continuò Chris passandosi una mano sulla fronte con una certa preoccupazione.

Mark Salling depresso era di gran lunga la cosa peggiore che aveva subito su quel set, anche peggio di Mark Salling che li tormentava, perché alla fine, anche se rischiava di essere ricoverato in manicomio, in una maniera insana e contorta, si divertiva, e sapeva che Mark gli voleva bene.
Perciò, vederlo taciturno e smorto, a sedere sulla sua sedia senza smettere di sospirare e declinando ogni offerta di tendere qualche scherzo, era una vera e propria tortura.

“E che cosa hai intenzione di fare?” domandò Darren bloccando in tempo uno sbadiglio, mentre Chris osservava un punto indefinito davanti a sé con aria pensierosa.

“Far tornare Chord, ovviamente” rispose dopo qualche istante, voltandosi verso Darren con sguardo deciso, per poi tornare velocemente a consultare il suo schema.

“Ehm…Chris, lo sai che con Chord ci sono stati diversi problemi…abbiamo provati tutti a farlo restare, Mark specialmente, e…credo che se avesse potuto lui sarebbe rimasto, senza dubbio” replicò un po’ incerto il moro, sapendo perfettamente che, con le lievi manie megalomani di Chris che spesso lo facevano assomigliare tanto ad uno di quei geni del male dei cartoni animati, se si fosse messo in testa qualcosa avrebbe fatto di tutto per ottenerla. L’altro però alzò il capo per incrociare il suo sguardo cangiante con un’evidente sicurezza negli occhi.

“Hai detto bene Dare, problemi…e sai perché i problemi si chiamano così? Perché hanno una soluzione” ribatté Chris chiudendo il quaderno di scatto e facendo sobbalzare appena l’altro.

“Mi basterà parlare con Ryan, sarà anche troppo semplice” concluse alzandosi in piedi e rassettandosi accuratamente i pantaloni, mentre Darren non poté proprio trattenere un sospiro.

Il moro non fece nemmeno in tempo ad alzarsi in piedi a sua volta che la porta del suo camerino si spalancò di colpo, seguito da un coro di “BECCATI!” che però si strozzò non appena la scena fu visibile a tutti gli intrusi.

Lea, Kevin e Naya in prima linea stavano puntando il dito contro i due ragazzi che gli stavano lanciando uno sguardo stranito, e gli altri del cast che si stavano mettendo in punta di piedi per guardare dentro la stanza fecero una smorfia delusa e smisero di accalcarsi.

“Ma…non state facendo sesso!” esclamò amareggiata Naya spalancando le mani, mentre Chris e Darren si scambiavano un’occhiata interdetta.

“Ehm…evidentemente no. Sapete, io e Darren facciamo altro oltre a quello…tipo, non so, parlare…per di più le sveltine sono proibite sul set, è la prima regola” replicò Chris con ovvietà, mentre tutti gli altri sbuffavano scontenti.

“Ma voi siete l’eccezione!” ribatté indignato Kevin, abbassando poi il capo sconsolato.

“E comunque, dovete venire in saletta relax…stiamo tutti aspettando la nostra sessione di CrissColfer” disse Cory spuntando alle spalle di Lea.

“Dov’è Mark?” chiese Chris come se non avesse sentito una parola detta dal collega.

“Non lo sappiamo” rispose dopo un fitto scambio di sguardi Dianna.

“Dobbiamo fargli tornare il buon umore” commentò Darren incrociando con fare eloquente lo sguardo del suo ragazzo.
Lea a quel punto si schiarì la voce e tutti si voltarono verso di lei.

“Beh, io ad una cosa c’avevo pensato”














Spazio dell'Autrice.

 

E' già, è proprio vero...what goes around, comes around! Ciò che è fatto è reso!
Chris, dopo aver saputo della cospirazione e aver visto l'aria che tira nel set, ha deciso che è venuto il momento di rendere pan per focaccia ai suoi colleghi...quello che non sa, è che creerà una discreta confusione xD

Lui e Darren formano una cospirazione tutta loro per rimettere in sesto il set, partendo prima di tutto da Mark, che ha bisogno assolutamente del suo Chord. 
E intanto? Eh, intanto Lea ha un'idea per cercare di farlo riprendere.
Sì sa, c'è solo una cosa che può tirare su l'umore di Mark...

Come al solito ho inserito un po' di adorabilità CrissColfer che non fa mai male ** E ho usato un po' di "memoria interna", come si suol dire in letteratura, citando il wasabi xD

Detto questo vi lascio, mi metto sotto a scrivere Forced Cohabitation per cercare di rimettermi in pari!!

Grazie mille alle bellissime, stupende persone che hanno recensito lo scorso capitolo, a tutti quelli che mi leggono, e a tutti quelli che mi seguono in pagina! I LOVE YOU <3

Baci!

   
 
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