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Autore: Kavanaugh    26/06/2012    1 recensioni
Una serie di one-shot e flashfic, ambientate durante i diciassette mesi passati tra il capitolo 423 e il 424, con protagonista Rukia. Possibili accenni Ichiruki.
1} Dopo due mesi di pioggia, Sode no Shirayuki decide di averne abbastanza. Rukia & Shirayuki.
2} Nonostante fossero un Quincy e una Shinigami, si rispettavano abbastanza da poter essere amici. Rukia & Ishida friendship.
3} "Kaien sarebbe dannatamente fiero di lei." Rukia & 13th Division.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Bleach è di proprietà di Tite Kubo. Questa fanfic non ha alcuno scopo di lucro (anche perché non credo mi pagherebbero nemmeno venti centesimi!). Buona lettura!

 

Seventeen months to change it all

 

Rukia & 13th Division

 

About a Division and its Lieutenant

 

 

“Quella chi è?”

“Non lo sai? È la nuova entrata, fa parte della nobile Casata dei Kuchiki…"

“… Sembra che non abbia nemmeno dovuto fare il test di ammissione!”

“È la sorella di Byakuya Kuchiki, vero? Il Capitano della Sesta Brigata?”

“Scommetto che è solo una piccola viziata, non saprà nemmeno tenere in mano una spada…”

“I nobili non hanno idea di quanto fatichiamo noi per queste cose!”

 

“… Kuchiki-Fukutaichouuuu!” Rukia si svegliò di scatto, trasalendo, e trovò di fronte a sé le facce dei suoi ufficiali di Terzo Seggio, Kiyone Kotetsu e Sentaro Kotsubaki. La giovane Shinigami sbuffò, strofinandosi gli occhi, e cercò di scacciare gli ultimi strascichi di quelle memorie. Quel giorno avrebbe dovuto accogliere le nuove reclute, e Ukitake-Taichou era troppo malato per occuparsene; la responsabilità sarebbe stata completamente di Rukia, che si sentiva un po’ nervosa al riguardo. O meglio, era stata talmente occupata a pensare ad un discorso da non avere chiuso occhio la notte precedente, e aveva approfittato di un paio d’ore libere in ufficio per rilassarsi. Peccato che i suoi sottoposti non conoscessero un modo meno irritante per svegliarla. “… Stai zitto, Sentaro! Io rispetto il Vice-Capitano molto più di te!”

Naturalmente i due Shinigami si stavano scannando come al solito, per la gioia di una già non troppo felice Kuchiki. Non aveva importanza che Ukitake fosse malato, da quando Rukia era diventata Luogotenente i due avevano trovato un motivo in più per litigare, cercando di guadagnarsi il favore del loro nuovo superiore. Come se lei non li conoscesse abbastanza… “Non è vero! Non sono stato certo io a svegliarla strillando come una ragazzina, quindi la rispetto molto di più!”

“Ha dovuto vedere la tua brutta faccia non appena ha aperto gli occhi! Pensa che trauma, scimmione che non sei altro!” La giovane Kuchiki si trattenne dall’istinto di prendere a testate il tavolo o congelare entrambi con un bell’Hakuren, e si limitò ad alzarsi stancamente. Era affezionata ai due sottoposti, ma ogni tanto li avrebbe ammazzati volentieri; non aveva idea di come avesse fatto Ukitake-Taichou a sopportarli per tutti quegli anni.

“Va bene, basta così.” Ordinò alla fine, alzandosi dal divanetto posto nel suo ufficio. “Kiyone, le reclute sono già arrivate?”

La ragazza sorrise orgogliosamente, fiera di essere stata la prescelta per la domanda del suo Luogotenente. “Sì Vice-Capitano, il Sesto Seggio Kajomaru sta mostrando loro la caserma. Tra non molto dovrebbero essere pronti per il discorso di benvenuto.” Sentaro le lanciò un’occhiataccia, e ci fu l’ennesimo scambio d’insulti borbottati tra i due, che Rukia decise convenientemente di ignorare.

“Bene, allora andiamo.” Fissò la fascia con il simbolo della Tredicesima Brigata al braccio sinistro, com’era solita fare, e si assicurò di essere in ordine con un’occhiata allo specchio. Stava per rappresentare in un’occasione importante la sua Divisione e il suo casato; non poteva permettersi di apparire in maniera poco consona. I capelli erano a posti, i guanti anche, e l’uniforme era perfetta, nonostante ci avesse dormito sopra per quasi due ore. Miracoli da Kuchiki. “Ah, Sentaro, ricordati di far pescare a qualcuno almeno metà dei koi dello stagno, e fai in modo che vengano restituiti a Nii-Sama, possibilmente vivi. Mio fratello non è molto contento della loro continua sparizione.”

“Agli ordini, Kuchiki-Fukutaichou!” Esclamò l’altro con un tono decisamente più alto del necessario. Nessuno sapeva bene come fosse possibile che le adorate carpe del Capitano Kuchiki finissero sempre nello stagno della Tredicesima Divisione, anche se Rukia – come il resto dell’Associazione Femminile Shinigami – aveva il sospetto che la colpevole fosse una piccola palla di energia rosa proveniente dall’Undicesima Brigata. Naturalmente nessuno aveva mai osato sollevare il sospetto, temendo una visita del terrificante Capitano Kenpachi. “Uhm, Kuchiki-Taichou sa che noi non abbiamo alcuna responsabilità riguardo queste misteriose scomparse, vero?” Domandò dopo un istante il Terzo Seggio, non particolarmente tranquillo rispetto all’accoglienza che avrebbe potuto riservargli il glaciale Capitano della Sesta Brigata.

“Naturalmente.” Rispose Rukia, sfiorando con la mano sinistra l’elsa di Sode no Shirayuki. La Zanpakutō le trasmise una sensazione di tranquillità, invitandola a non innervosirvi più del necessario; dubitava che avrebbe potuto fare peggio di Sentaro e Kiyone, in quanto a presentazione della Brigata, e Ukitake era troppo malconcio per alzarsi. La giovane Shinigami tirò un profondo sospiro, dopo di che iniziò s’incamminò verso i campi d’addestramento della Tredicesima Divisione, dove avrebbe incontrato i nuovi membri della squadra. “Le richieste per la nostra Brigata si sono mantenute sui livelli precedenti o sono diminuite quest’anno?”

“In realtà sono aumentate, Kuchiki-Fukutaichou.” Rispose svelto Sentaro, prima che la sua partner potesse replicare. “Abbiamo ricevuto molte più richieste dell’anno scorso, e sommando le nuove reclute agli Shinigami già presenti, avremo finalmente una Divisione a pieni ranghi.”

“Ottimo.” Fu il breve commento di Rukia, che poi superò le porte d’ingresso della caserma, muovendosi con decisione verso il campo d’addestramento presso il quale si trovavano i neodiplomati dell’Accademia. I due sottoposti le stavano praticamente correndo dietro, e la giovane Shinigami poteva sentire il peso di almeno trenta paia d’occhi che la osservavano mentre si avvicinava; Sentaro aveva ragione, c’erano state veramente molte richieste. Era raro che si presentassero più di una ventina di nuovo cadetti per ogni Divisione, vista anche la grande difficoltà del test di ammissione al Gotei 13.

Non appena Rukia si trovò a portata d’orecchio dalle reclute, poté sentire tutti i loro mormorii agitati; per un istante s’innervosì, ricordando il suo primo giorno presso la Brigata. Non le era mai importato molto dell’opinione altrui, ma aveva odiato quel senso di solitudine provocato dai pregiudizi sul suo conto. Era stato solo grazie a Kaien-Dono se alla fine era riuscita a sentirsi parte del Gotei 13. Scosse appena la testa, allontanando tutti i pensieri, e si apprestò a raggiungere il Sesto Seggio Kajomaru, che stava fronteggiando i neodiplomati.

 

“Psst, quella chi è?”

“Ma non lo sai, idiota? È il Vice-Capitano Rukia Kuchiki…”

 “… Ho letto che ha sconfitto un Espada durante la Guerra d’Inverno, ed era solo un soldato senza rango!”

“Anche se ora è una nobile, è cresciuta in uno dei distretti del Rukongai più pericolosi…”

“… È stata lei a donare i poteri allo Shinigami Daiko che ha sconfitto Aizen!”

“Dicono che la sua Zanpakutō sia la più bella di tutta la Soul Society!”

 

I mormorii delle nuove leve si placarono non appena Rukia si piazzò di fronte al gruppetto, e la giovane Shinigami squadrò con aria seria le reclute. Sembravano assurdamente immaturi… Chissà se anche Kaien-Dono aveva avuto la stessa impressione quando si erano conosciuti. Il Luogotenente sorrise, iniziando finalmente a parlare. “Buongiorno a tutti, e benvenuti nella Tredicesima Brigata.” Esordì con un sorriso colmo di sicurezza, nonostante dentro di sé fosse ancora abbastanza agitata. “Io sono il Luogotenente Rukia Kuchiki. Oggi farò le veci del nostro Capitano, Ukitake-Taichou, che purtroppo è attualmente indisposto.” Fece un attimo di pausa, lasciando vagare lo sguardo sui nuovi Shinigami. “Avrete presto occasione di conoscerlo, comunque.”

“La nostra Brigata è nota per il forte cameratismo tra i suoi membri. Finché sarete parte della Tredicesima Divisione, troverete sempre un compagno pronto a sostenervi, e potete essere certi che i vostri superiori vi spalleggeranno in qualsiasi situazione.” I due ufficiali di Terzo Seggio dietro di lei non riuscirono a trattenere un sorriso fiero. Per quanto entrambi avessero mirato alla posizione di Vice-Capitano, erano felici che fosse stata Rukia a ottenere quella carica; non poteva davvero esserci persona più adatta di lei, l’allieva di Kaien Shiba, per essere il Luogotenente della loro Brigata. “Al contrario di Divisioni come la Quarta e la Dodicesima, non abbiamo compiti specializzati…”

“Ti ricordi com’era quando l’abbiamo conosciuta?” Sussurrò Kiyone, ben attenta a non farsi vedere, mentre Rukia continuava il suo discorso di benvenuto. Era difficile paragonare quella giovane donna alla ragazzina sconfortata e spaventata che avevano incontrato più di quarant’anni prima.

“Stavo pensando la stessa cosa.” Replicò Sentaro, la voce insolitamente quieta. “E guardala adesso… Kaien sarebbe dannatamente fiero di lei.” La ragazzina insicura e solitaria si era trasformata in una Shinigami forte e fiduciosa in se stessa, proprio come Shiba aveva sempre desiderato.

“… Molto spesso gli Shinigami appartenenti alla nostra Brigata sono inviati nel Mondo degli Umani, per delle missioni in solitaria o in coppia. Per questo tipo d’incarichi, il vostro compito si limiterà perlopiù alla purificazione degli Hollow e al trapasso delle anime. Naturalmente, nessuno di voi vedrà il Mondo Reale prima di alcuni mesi.” Rukia vide un ragazzo in prima fila sospirare con aria sollevata, e dovette trattenersi dal sorridere. Probabilmente avrebbe dovuto chiarire un po’ le idee riguardo agli insegnamenti dell’Accademia Shinigami, prima di inviare mandare qualcuno in missione.

La giovane si voltò, e accennò ai due sottoposti dietro di lei di farsi avanti. “Loro sono due dei vostri superiori, gli ufficiali di Terzo Kotsubaki Sentaro e Kotetsu Kiyone. Per le prossime due settimane vi aiuteranno a integrarvi nella Brigata, e saranno i vostri capimissione durante i pattugliamenti nel Rukongai.” Mentre i due sottoposti davano il benvenuto alle reclute, Rukia si chiese come continuare il discorso, e decise di non dire altro. In fondo, era meglio una presentazione concisa, piuttosto che essere eccessivamente prolissa… Per non parlare della quantità di scartoffie che doveva ancora riempire. A quanto pareva, quel tipo di burocrazia non accettava i suoi disegni di Chappy come spiegazione.

Sentaro e Kiyone terminarono velocemente e senza litigi – per una volta – la loro presentazione, e si voltarono verso il loro Vice-Capitano, attendendo che riprendesse la parola. “Uhm… Penso non ci sia altro da dire.” Osservò per qualche secondo gli Shinigami di fronte a sé, poi accennò un’alzata di spalle. “D’accordo, se avete delle domande parlate pure.”

L’offerta del Luogotenente fu accolta da un silenzio tombale, e nessuna delle reclute si azzardò a dire una parola. Rukia si trattenne dall’istinto di alzare gli occhi al cielo, ma non si stupì più di tanto della reazione; sapeva che generalmente i nuovi arrivati preferivano porre le loro domande in privato, in modo da evitare figuracce di fronte a tutti i compagni. Dopo mezzo minuto di silenzio, la giovane Kuchiki decise di aver atteso a sufficienza. “Bene, lo prendo per un no.” Commentò con un mezzo sorriso. “Nel caso abbiate dei dubbi, sono a vostra disposizione.” Si rivolse poi al terzo seggio Kotetsu, che era tornata a posizionarsi alle sue spalle.

“Kiyone, accompagna le reclute nei dormitori, in modo che possano sistemarsi. Tra due ore avremo una sessione di allenamento pomeridiano, con diverse prove per voi reclute.” Alcuni degli Shinigami più giovani assunsero un’espressione piuttosto nervosa, ma Rukia non si scompose affatto. “Non vi preoccupate, è semplicemente per vedere quali sono i vostri punti deboli e capire come potremo migliorare assieme. A prescindere dall’esito, siete membri della nostra Brigata, e non lasceremo nessuno indietro.” Lo sguardo fiducioso della giovane Shinigami sembrò rallegrare i nuovi arrivati, e solo pochi tra loro non ricambiarono con un sorriso. “Bene, potete andare! Seguite il Terzo Seggio Kotetsu, per favore. A più tardi!”

Il Luogotenente non disse altro, e subito esplose il chiacchiericcio esagitato dei nuovi membri della Tredicesima Brigata; Kiyone iniziò a raggruppare le reclute, sbracciandosi in maniera abbastanza scomposta, e Rukia accennò un sospiro. Finalmente… Pensò la giovane Kuchiki, senza mostrare il minimo segno di cedimento; si rivolse poi al Terzo Seggio Kotsubaki, che non si era mosso, rimanendo in attesa di ordini. “Sentaro, ti spiacerebbe risolvere quella faccenda dei koi, per favore?”

“Certamente, Kuchiki-Fukutaichou!” Urlò lo Shinigami, sparendo un istante dopo. Rukia sbuffò, domandandosi per quale assurdo motivo Sentaro avesse sempre bisogno di rispondere a un tono esageratamente alto, e si mosse verso gli uffici della Tredicesima Divisione.

“Allora, come pensi sia andata?” Domandò alla sua Zanpakutō, che rispose con una leggera risata.

“Direi che ti sei fatta molti problemi per niente, Rukia-Sama.” Commentò poi Sode no Shirayuki. La giovane Kuchiki sbuffò, sapendo benissimo che la Yuki-Onna aveva ragione, ed entrò nel suo ufficio, pronta ad affrontare le scartoffie arretrate. Una volta sedutasi presso la sua scrivania, osservò la fotografia che teneva sul tavolo, e sorrise. “Cosa pensi che avrebbe fatto, se fosse stato qui?”

“Secondo te?” Rise Rukia, prendendo poi la copia del Seireitei Communication che le era stata venduta quella mattina. “Quel bakamono mi avrebbe chiamata nanetta e avrebbe fatto qualche stupida battuta.”  Percepì il divertimento della Yuki-Onna, poi lanciò un’ultima occhiata alla foto; un gruppo di adolescenti più o meno sorridenti ricambiarono il suo sguardo, e Rukia si soffermò per qualche istante sul cipiglio di Ichigo.

“Sarebbe stato fiero di te. E anche Kaien-Dono.” Il giovane Luogotenente annuì, con un misto di malinconia e orgoglio, dopo di che tornò a svolgere le proprie mansioni.

 

 

Note dell’autrice

Buonsalve! Qualche appunto e torno a studiare. Questo capitolo si è scritto quasi da solo, non ne sono convintissima ma non lo volevo buttare. A volte mi piace e a volte no, boh. È il primo di varie shot sul periodo di Rukia come Vice-capitano, che temo non verrà esplorato nel manga, visto come stiamo procedendo. È uscita una novel su Bleach, ci sono varie informazioni sui personaggi nella Soul Society, quindi potrei ispirarmi a qualcuna delle situazioni presenti per delle shot J

Non c’è molto da dire, vero? A volte ci si dimentica che tipo di personaggio sia Rukia. Non è solo l’altro pezzo di un pairing, ma soprattutto è una Shinigami, e ora un Luogotenente, con molte responsabilità e che ha avuto una crescita incredibile lungo il manga. Personalmente vedo la sua promozione come un distacco finale dalla figura di Kaien. Nel senso, Kaien sarà sempre importantissimo per Rukia, ma ha superato il trauma della sua morte, si è perdonata per averlo ucciso, e può andare avanti. Almeno spero.

Kiyone e Sentaro… Penso che entrambi sappiano benissimo di non avere le qualità per essere Vice-Capitano, e supporteranno Rukia in tutti i modi. Sono stati tra i primi ad aiutarla quando è entrata nella Tredicesima Brigata, non vedo perché dovrebbero smettere di farlo adesso. E Shirayuki la metto perché è la Zanpakutō che preferisco e basta.

E noto che sono ancora più confusionaria del solito. Vabbe’, torno sui libri che gli esami non perdonano. Come al solito, grazie a chi legge, mette in preferiti/seguiti, e grazie a Angy_Valentine! Non fate i timidi ragazzi, accetto qualsiasi critica o suggerimento, fatemi sapere la vostra opinione :)

Bene, time to go. Alla prossima gente!

 

K.

   
 
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