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Autore: Kira Kinohari    26/06/2012    2 recensioni
Nell'epoca Sengoku sembra non esserci spazio per l'amore, ma solo per la guerra contro i demoni. Solo in pochi casi, forse ...
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Sesshoumaru
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Uno strano odore le impregnó le narici e la fece distrarre dai suoi ricordi. Ancor più di quel olezzo, peró, la fece sussultare la grande aura demoniaca che sentiva avvicinarsi velocemente. La sentiva ferma al confine tra i due villaggi.
Nyoko corse alla casa vicina e bussó alla porta. Quando Goro si sveglió la sacerdotessa gli urló di restare accanto a Tsui, poi partì verso la collina in cui si era riparata dal suo dolore. Da lassù con la sua vista speciale poteva vedere ogni cosa e di fatti, riconobbe l'aura potente di un demone cane. Era enorme, ma maestoso. Completamente bianco, con lunghe zanne ed occhi rossi, intensi. Tra questi ultimi risaltava una mezzaluna color porpora.
Emanava una forza impressionante. Nyoko rabbrividì.
Il demone cane stava combattendo contro un altro demone la cui aura era molto meno potente. "ma certo", pensó "un mezzo-demone".
La sua testa era in moto, ma non riusciva a trovare un motivo per cui quei demoni dovessero combattere con quella ferocia. Avrebbe voluto avere un udito fine come la sua vista, ma solo quel senso si era così tanto sviluppato.
Rimase seduta sul ramo di quel albero molto particolare che aveva trovato laggiù dieci anni prima. I frutti ancora rilucevano misteriosamente. Quel luogo per lei aveva assunto un valore molto importante, tanto che si riparava lì ogni qualvolta doveva riflettere con se stessa per qualche missione o simili.
Stava riflettendo proprio sul fatto che nonostante quell'albero avesse fatto tanto parte della sua vita lei non ne aveva mai assaggiato i frutti. Avrebbe forse dovuto provarci?
Improvvisamente si sentì attratta dai grossi frutti gialli e tondi, attratta dal fusto, incatenata da qualche magia potente. Le sue dita affusolate si allungarono verso la buccia, ma proprio quando era sul punto di cedere una forte luce purificatrice la distrasse. Quando si voltó i suoi occhi vennero nuovamente catturati dalla battaglia. Ora il demone stava riassumendo una forma umana, mentre scappava ferito da una freccia.
<< Kaede. >>

Erano anni che non si allontanava dal villaggio, precisamente due, da quando i genitori di Tsui le avevano lasciato quel peso sulle spalle. Non che fosse realmente un peso, Nyoko amava follemente sua nipote e si divertiva a riconoscere tratti ora del padre, ora della madre, nei gesti o nel corpo. Lasciarla per qualche giorno le doleva, ma doveva assolutamente parlare con la sua maestra, Kaede.
<< Non staró via molto, piccola. Giusto il tempo di ottenere qualche informazione. Nel caso in cui avessi bisogno di me mi farai immediatamente chiamare da qualcuno. >>
<< Tranquilla zia. Sto molto meglio, ora. >>
Nyoko sorrise. Era così forte la sua piccola Tsui.
Salutó tutti raccomandando alla famiglia di Goro di prendersi cura della bambina e di curarla con le erbe mediche fasciandone la ferita due volte al giorno, mattina e sera, poi si mise in cammino verso il villaggio vicino.
Il suo federe Aiedail, cavallo bianco di razza, procedeva a passo sostenuto mentre lei controllava il bosco e raccoglieva erbe medicinali da portare alla sua maestra non appena arrivata. Ci mise poco più di mezza giornata. Si fermò a mangiare qualcosa in una radura illuminata dal sole, un luogo che sembrava il paradiso.
Non appena arrivata fu circondata da numerosi uomini del villaggio che dopo averla riconosciuta si inchinarono.
<< Sacerdotessa Nyoko, come mai siete venuta a farci visita? >>
<< Vorrei parlare con Kaede, per quello che è successo questa notte. >>
<< Ah, per la battaglia tra Inuyasha e suo fratello. >>
<< Inuyasha? Il demone dell'albero? >>
<< Kaede vi spiegherà tutto. >>

<< Quello che hai visto ieri sera, mia cara, era un combattimento di famiglia. Inuyasha, il demone che mia sorella Kikyo aveva relegato all'albero è stato liberato da una giovane ragazza del futuro. Si chiama Kagome ed è una reincarnazione di Kikyo, per questo è riuscita a liberarlo, con lei è tornata anche la sfera dei quattro spiriti. La storia è molto lunga, questa sfera è stata spezzata in mille frammenti che sono finiti tutti nelle mani di un mezzo-demone malvagio il cui nome é Naraku. >> fu così che proseguì in un racconto dettagliato della storia del mezzo-demone cane, della sacerdotessa del futuro e del monaco pervertito innamorato della sterminatrice di demoni e finì con il dire << Ed ora la sfera è in mano nostra, purificata come all'inizio, nell'attesa di essere distrutta una volta per tutte. >>
<< E questo Sesshomaru la rivuole. >>
<< Esattamente. >>
<< Vi aiuterò a proteggerla, maestra. >>

Fu così che i giorni passarono e con il passare del tempo cresceva la fiducia nei personaggi di quella storia, Inuyasha, Kagome, Sango e Miroku e persino il piccolo Shippo. Allo stesso tempo la sua mente si riempiva di ricordi, ogni luogo sprigionava in lei una marea di emozioni.
L'ultima notte, si ritrovò a guardare, di nuovo, la volta celeste e ricordare mentre pensava al gesto che per amore il mezzo-demone stava per compiere.

Appena morto il demone serpente Nyoko volle partire verso la sua istruzione da sacerdotessa. Non volle vedere sua sorella né l'uomo di cui era follemente innamorata. Voleva stare sola, imparare a conoscersi profondamente, avere un rapporto con l'unica persona che non aveva mai trovato interessante: se stessa.
Si mise in cammino verso il villaggio della saggia Kaede con Toka, secondo cui era troppo giovane ed inesperta per avventurarsi in un viaggio così pericoloso. La sacerdotessa le accolse a braccia aperte, così come tutto il villaggio. Saggiò le sue potenzialità con alcuni test, poi iniziò a insegnarle come guardare dentro di sé perchè nessuno insegna meglio a diventare sacerdotessa che il proprio istinto.
Fu così che i giorni passarono, velocemente. Si affezionò molto a quella signora che sembrava portare sulle sue spalle un peso veramente enorme, così come Kaede a lei. Un giorno, mentre erano in cima alle scale che portavano alla tomba della sacerdotessa Kikyo, Nyoko non riuscì a trattenersi.
<< Sacerdotessa Kaede come vi siete procurata quella ferita? >>
<< In uno scontro con alcuni demoni. Mia sorella Kikyo stava combattendo contro di loro, ma non riusciva a vincere da sola, quindi, ho provato ad aiutarla. Un demone mi ha colpita e per salvare me mia sorella ha inviato una delle sue frecce, sbagliando il colpo, purtroppo.>>
<< Mi dispiace. >>
<< Non dispiacerti. >>
Quello che ancora non aveva scoperto, nonostante fossero passati già due mesi, era il demone che era stato sigillato ad un albero. Lo scoprì per caso, un giorno, mentre cercava alcune erbe medicinali per un ragazzo che si era ferito tagliando la legna per l'inverno. Appena posò gli occhi sul demone urlò. Eppure, più lo guardava più le pareva innocuo, con le sue orecchie da cagnolino e gli abiti da << umano? >>
<< No, Nyoko, lui è Inuyasha, un demone che voleva rubare la sfera dei quattro spiriti da mia sorella e che l'ha dilaniata a morte, ma che prima di morire l'ha sigillato all'albero per sempre con una freccia da cui nessuno può liberarlo a meno che non sia colui che l'ha lanciata. >>
<< Quindi, rimarrà così per sempre. >>
<< Sì, come in un sonno eterno. >>
Il momento di lasciare Kaede era arrivato e lei sentiva un tuffo al cuore al solo pensiero di lasciare tutto quello che per lei era diventato la vera casa.
<< Mi mancherete tutti. Tornerò spesso, visto che non siamo molto lontani, poi. Grazie per ogni cosa. >> e dopo quelle parole, partì.

Il ritorno al suo villaggio non fu qualcosa di piacevole. Maeko e Isuko vivevano insieme, nella vecchia casa dei nonni di Nyoko. Erano felici, insieme. Avevano conosciuto l'amore, mentre lei aveva conosciuto se stessa.
Quattro anni dopo nacque Tsui, la bambina più bella del mondo, e da quel momento la vita della sacerdotessa cambiò completamente. Tutto girava intorno alla sua nipotina. Quando la casa di Isuko e Maeko prese fuoco Nyoko era sul ruscello, con sua nipote. Erano a fare una gita, Tsui voleva vedere sua zia pescare con i poteri da sacerdotessa. Era sempre solita chiederle di fare cose assurde con la sua magia e Nyoko esprimeva i suoi desideri; qualsiasi cosa per renderla felice. Quel giorno, però, la felicità non sarebbe durata a lungo.
Le lunghe lacrime di Tsui, calde, disperate, sarebbero state l'unica cosa indimenticabile di quella catastrofe.

<< Nyoko, è ora di andare. >>
<< Sì, Kaede. >>
<< Dovrai prepararti a combattere, i demoni verranno presto a sapere della sfera. >>
<< Allora verranno anche a conoscenza della verità. >>
  
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