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Autore: Green 182    27/06/2012    1 recensioni
All'inizio si parla degli anni '90, dell'incontro tra Billie e Mike, poi tra quello di Adie e di Bill.
Morte di uno dei personaggi.
Alla fine diventa una Bike+Nuovo personaggio
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It isn't your blame

 

(Mike)

Adie era morta?!

L'avevo presa piuttosto male, ma non al punto di svenire.

Billie lo fece.

Lo portarono su un letto, in una stanza.

Morta.

Non ci potevo credere.

Scesero anche a me delle lacrime.

Billie?”

Dopo un po' si risvegliò.

Erano le 9 di mattina.

Mike?”

Si, sono qui...”

Mi prese e mi abbracciò forte.

Iniziò a parlare, in modo calmo.

Cazzo! Non ci posso credere, no no, non può essere vero, no, vaffanculo, porca troia, no! Dio, io ti odio, l'hai fatto un'altra volta! Sei uno stronzo! Dimmi, ti diverti tanto?”

Si mise ad urlare piangendo.

Su, ora calmati, Billie non puoi farci niente, non è colpa tua!” “Si invece! Io me lo sentivo, tu non puoi capire, mi sento fottutamente in colpa...se non l'avessi incontrata, se non avessimo scopato, ora non sarebbe là!”

Calmati Billie, tu non potevi saperlo! Non è colpa tua! Doveva andare così e basta...anche se è ingiusto!”

Doveva andare così?” ripetè, e mi mollò una sberla.

E' colpa mia, è colpa mia! Mi odio da solo...”

Entrò un'ostetrica.

La bambina volete tenerla voi o darla in adozione?”

La teniamo noi...possiamo già portarla a casa?” risposi io.

No, tra cinque giorni...”

Ok...” risposi.

Billie stava malissimo.

 

 

5 GIORNI DOPO

 

(Billie)

Dovevamo portare la bambina a casa.

Io non l'avevo ancora vista, diciamo che non avevo ancora voluto.

Stavo troppo male.

Andammo dall'ostetrica e chiedemmo qual'era la piccola.

La prese e me la diede da tenere in braccio.

La guardai.

Occhi verdi -presi da me- ma il viso era terribilmente uguale a quello di Adie.

Non ce la feci.

Mi faceva venire in mente quello che avevo perso.

Mike, tienila, non ce la faccio...”

Scoppiai in lacrime, ancora, e corsi fuori dall'ospedale.

Volevo stare da solo.

Mi sentivo una merda, mi sentivo in colpa.

Chiusi gli occhi per un attimo e la mia mente si riempì di ricordi.

Io e lei.

Mi facevano male.

Quanto avrei voluto averla ancora accanto.

Ne sarei uscito da questa situazione?

Non avrei mai voluto perderla.

Mi resi conto di quanto ci tenessi.

Mi sedetti sul marciapiede fuori dall'ospedale.

Mi dovevo calmare.

Dovevo riuscire ad andare avanti.

Uscì Mike con la bambina.

Adrienne...”

Billie...cosa?”

Adrienne Armstrong/Pritchard” e indicai la bambina.

In suo ricordo...”

Annuì.

Andammo a casa.

Era mia figlia.

Non ci potevo credere.

Avevo solo 19 anni, un po' presto?!

Non sapevo ancora bene cosa fare.

La guardai ancora.

Occhi verdi mi fissarono.

Mi fecero rabbrividire.

Assomigliava un casino alla madre.

Chissà come sarebbe diventata.

Chissà come avrei fatto.

Chissà come mi avrebbe aiutato Mike.

Saremmo stati dei bravi genitori?

E...cosa avrei dovuto dire al padre di Adie se mi avrebbe chiesto qualcosa?!

  
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