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Autore: Claudia Hunter    28/06/2012    1 recensioni
Era una giornata apparentemente tranquilla, nell’isola del Lukuso.
Un’isola circondata dal mare, la cui parte centrale, era ricoperta dalla steppa, e vu era al centro una foresta.
Al centro di questa foresta, vi scorreva un ruscello, la quale dava vita a una cascata che sfociava in un laghetto.
Qui, nei dintorni, viveva una tribù chiamata Kuruta.
Possedevano un’abilità: avevano dei occhi, che quando provavano odio o forti emozioni, divenivano cremisi.
E se morivano, con gli occhi cremisi, essi restavano per l’eternità con quel colore.
Ecco perché erano considerati, una delle sette meraviglie del mondo.
E questo la principessa Ayako lo sapeva benissimo.
Lei era una principessa e come tale doveva difendere il suo popolo.
Ma il suo destino le riservò un'altra prova difficile: avrebbe mai rinunciato all'amore, pur se questo significava salvare la persona amata? Si lei l'avrebbe fatto.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurapika
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Innanzi tutto salve.
Allora, chiedo scusa se da un po' che non aggiorno e quindi vi ho fatto aspettare molto... ma ho avuto da fare con l'Università e volevo scrivere questo capitolo in modo tranquillo e in cerca d'ispirazione... 
Spero di farmi perdonare con questo capitolo!
Un grazie di cuore a chi segue e recensice questa ff!!





Prima Prova X Sguardi X Incontri del passato.

Ayako e Killua si ritrovarono in una specie di grotta, nel quale, si sarebbe sostenuta la prima prova d’esame.
Sguardi Ostili e per niente amichevoli da parte di altri concorrenti erano rivolti ai due ragazzi.
Ayako deglutì. << K- Killua… >> disse indicandoli con un’occhiata. << Hai visto.. come ci guardano? >>.
“ Questa cosa non mi piace per nulla, come se ci volessero mangiare” , pensò la ragazza portandosi una mano vicino alle labbra iniziandosi a preoccupare.
Subito dopo però si zittì, poiché dopo aver scrutato Killua che aveva un ghigno stampato sulle labbra e uno sguardo terrificante più di tutti gli altri aspiranti messi insieme, si ritrasse.
<< Ci sarà da divertirsi >> commentò solamente il ragazzino, sotto il suo sguardo sbigottito.
<< Se lo dici tu… >> rispose non molto sicura e iniziarono ad avviarsi.
Ayako iniziò a guardarsi intorno.
Molti ragazzi parlavano tra di loro, tra cui uno che diceva di essere un ninja, sembravano tutti molto forti e avere particolari capacità che gli avvantaggiava.
D’un tratto avvertì un’aura fuori dal comune e si voltò cercando di capire da chi provenisse.
Un ragazzo, seduto da solo sul muretto, giocava con un mazzo di carte.
“ E’ lui… “ pensò la ragazza scrutandolo.
Aveva i capelli azzurri e occhi dello stesso colore.
Anche lui sorrideva, quel sorriso, però era diverso da tutti gli altri. Attraverso il nen, Ayako poté capire che esprimeva quasi curiosità, come se volesse sempre mettersi alla prova, migliorare.
Uccidendo gli altri.
Il ragazzo si accorse di avere il suo sguardo addosso e lei indietreggiò per un attimo stringendo le mani a pugni.
Si, quello sguardo… lo stesso di un assassino il quale incuriosito cercava la sua preda migliore, senza alcun scrupolo.
Lo stesso di Kuroro…
Era immersa nei suoi pensieri, fu riportata nella realtà da Killua.
<< Vedo che hai notato anche tu… >> le disse indicando quel misterioso ragazzo e Ayako annuì.
<< Ha il nostro stesso odore… >> commentò infine lui e la ragazza le mise una mano sulla spalla trascinandolo. << Dai.. su.. andiamo… >> terminò strattonandolo con un sorriso cercando di alleviare la tensione.
<< Ehi…  >> disse infine lui e continuarono a camminare.
Fino a quando non si sentì qualcuno cadere addosso e fu trascinata anche lei sul pavimento duro.
<< Mi scusi, signorina >> le disse una voce calma e infantile, quasi come quella di un bambino.
Ayako si passò una mano dietro la nuca per via della botta presa e riaprì gli occhi, rimanendo sorpresa.
<<  tu guarda… >> disse con un sorriso. Era il gruppetto che aveva visto al mercato prima di prendere la nave! Il bambino con la canna da pesca, un ragazzo un po’ più grande con gli occhiali da vista, vestito in giacca e cravatta e infine... c’era un altro ragazzo con loro e confusa scosse il capo.
Era abbastanza alto e aveva i capelli biondi con occhi verde-azzurro.
La ragazza aiutò il bambino ad alzarsi in piedi. << Tutto apposto? >> domandò rivolgendosi al bambino, il quale annuì. << Si, la ringrazio >> e Ayako sorrise, sotto lo sguardo freddo di Killua.
<< Immagino che anche voi, siate qui per diventare degli Hunter >> iniziò a parlare il ragazzo biondo.
Ayako annuì, scrutandolo.
Che strano, pensò…
Quel ragazzo le ricordava un volto famigliare. Anche i vestiti che indossava sembrava di averli già visti da qualche parte.
Il ragazzo continuava a parlare, per Ayako, però erano blaterazioni poiché era intenta a scrutarlo.
I suoi occhi verde- azzurro… i suoi capelli biondi…
Il suo cuore iniziò ad accelerare, il suo sguardo si pietrificò e i suoi occhi chiari oscurati dalle lenti a contatto nere, divennero lucidi, il respiro divenne più affannoso..
Tutto le sembrò essersi fermato per un momento.
Era possibile… che… fosse... Kurapika?
Poi cercò di ritornare alla realtà.
“ Cosa vai a pensare, Ayako! “ si disse. “ Kurapika chissà dove sarà… non può essere lui!”
E scosse il capo, portandosi la mano sulla fronte, chiudendo gli occhi.
<< Signorina, sta bene? >> domandò il bambino preoccupandosi.
La ragazza lo osservò ancora confusa. << Ah, si non preoccuparti, bambino >> le disse per calmarlo.
<< Il mio nome è Gon, piacere di conoscerla >> gli rispose il bambino e lei con uno sguardo prima incerto e poi con un sorriso gliela strinse. << Piacere mio, mi chiamo Ayako >>.
Appena pronunciò quel nome, il ragazzo biondo sussultò.
D’un tratto si sentì uno sguardo addosso da parte del ragazzo con gli occhi, il quale le prese la mano. << Il mio invece, dolcezza è Leorio >> le disse con uno sguardo ammiccante e in tono quasi seducente, la ragazza  sembrò non averci afferrato e lo osservò in modo strano, cerando di sorridere  e lui si rassegnò sotto lo sguardo divertito di tutti, a parte Killua.
<< E tu come ti chiami? >> domandò Gon al ragazzino, il quale lui sbatté le ciglia due volte e rispose in modo freddo: << Killua >>.
Il bambino con la canna da pesca, era contento che ci fosse qualcuno della sua età a fronteggiare l’esame. << Spero che diventeremo amici >> gli disse infine con un sorriso.
Killua sembrava confuso riguardo alla parola "amico."
<< Non mi sono presentato >> commentò invece il ragazzo biondo porgendo la mano. << Mi chiamo Kurapika >>.
A quel punto la ragazza sorrise chiudendo gli occhi per un attimo, quando strinse la sua mano.
Era come se il passato e il presente si fossero incontrati.
Tanti ricordi rifiorirono nella sua mente.
E anche tante emozioni, felicità... voglia di piangere.
Questo momento magico però fu spezzato da una voce il quale, parlò facendo spezzare il silenzio.
Tutti si voltarono.
Era un uomo vestito di tutto punto, con i capelli grigi e occhi neri con un completo viola.
<< Salve a tutti gli aspiranti Hunter >> disse . << Io sono il Signor Satozu, il primo esaminatore della prima prova. Prego seguitemi >> e iniziò ad avviarsi.
I partecipanti eseguirono i suoi ordini.
Ayako e il gruppetto di Gon, assieme a Killua si mescolarono con gli altri.
Quello che si poteva percepire era tensione, non solo anche voglia di mettersi alla prova.
La prima vera prova per diventare un cacciatore era appena iniziata.
  
  
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