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Autore: Cathy Earnshaw    29/06/2012    4 recensioni
Una ragazza e un regno da liberare, una compagnia di ricercati e un monile dotato di vita propria. Un equilibrio sottile da conservare. "Non si sfugge al proprio destino".
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ariel accese la luce, esitante. Elettricità, incredibile! La sua stanza era tale e quale l’aveva lasciata, con le scarpe ai piedi del letto e il libro aperto sulla scrivania. Inspirò profondamente. L’aria era fredda e umida, ed era innaturalmente immota. Aveva dimenticato cosa significava trovarsi nel bel mezzo del nulla, dopo aver vissuto settimane così caotiche. Quanto era stata via? Come poteva, dopo tutto quel tempo, ripresentarsi da sua madre come se niente fosse? Magari, Valerie aveva mobilitato la polizia, magari era impazzita di dolore…con quale cuore? Deglutì a fatica, oppressa dal senso di panico e dall’umido che sembrava volerle impedire di respirare.
“Fidati di me…ancora una volta…”
Ariel annuì. La voce dolce della Galassia le aveva sempre dato sicurezza. Lei non l’avrebbe tradita.
“Sapevi da subito che era Daphne, vero?” domandò, conoscendo già quale sarebbe stata la risposta.
“Certo. Ma l’equilibrio è delicato, fragile…non è cosa da poco riuscire a preservarlo, Custode…e poi, solo in questo modo avresti ritrovato te stessa”
La ragazza sfiorò il manuale di storia medievale e un sorriso le si dipinse sulle labbra.
“Mi fido di te”
Si cambiò precipitosamente e si lanciò lungo le scale. Quando, in cucina, il suo sguardo cadde sul calendario, il cuore mancò un colpo: non solo la sua stanza, la cucina, l’intera casa non era cambiata, ma non era passato un solo giorno dalla sua partenza!
- Oh mio Dio- mormorò, coprendosi gli occhi con le mani, sopraffatta dalla felicità.
La Galassia scintillò.
- Ariel, tesoro, che cosa ci fai già in piedi? Sono soltanto le cinque e venti…-
La ragazza sobbalzò e si volse all’ingresso. Valerie era là, in carne ed ossa, con la faccia assonnata e i capelli arruffati. Senza esitare, senza riflettere, Ariel si gettò tra le sue braccia. Valerie la strinse senza capire, impreparata ad una simile manifestazione d’affetto. Solo quando le posò una mano sulla testa e poté constatare che la consistenza dei suoi capelli neri era ben diversa da quella che era solita ottenere con l’utilizzo maniacale di balsamo, esclamò:
- Che cosa è successo ai tuoi capelli?-
La prese per le spalle e la scostò. I suoi occhi indugiarono sul suo viso abbronzato, sulle occhiaie che ancora circondavano gli occhi azzurri, sui piccoli graffi che costellavano le sue braccia. La sua espressione si fece ancora più confusa.
- Sembra che in una sola notte tu abbia vissuto un’intera vita…sei andata a letto anatroccolo e ti sei svegliata cigno…Che cosa ti è accaduto, Ariel? E quella?- strillò portandosi le mani alla bocca alla vista della cicatrice al braccio.
Ariel sorrise al pensiero dell’autografo di Isaac. Fece sedere Valerie e prese posto di fronte a lei. Era incredibile come in una sola frase fosse riuscita a racchiudere tutta la sua esperienza su Rubio. Ma dopotutto, pensò, era pur sempre sua madre!
“Coraggio, Custode, il tempo della guerra si è consumato. Ora è il momento delle spiegazioni…”
- Va tutto bene, mamma. Spero che tu non abbia impegni con Jerry, oggi, perché c’è una lunga storia che ti devo raccontare…-
 
Dopo il lunghissimo racconto della figlia, Valerie capì. D’altra parte, come poteva, una scrittrice di romanzi come lei, rifiutare una storia tanto incredibile? Quell’alba restituì alla Custode il pieno potere sul proprio destino. Conscia che, anche se l’ultimo granello di sabbia della sua Clessidra Dimenticata era caduto, il compito della Galassia non si era esaurito, che alle sue spalle stava un progetto troppo ampio per poter essere pienamente compreso da quella formichina precaria che sapeva di essere. Che, forse, nell’eternità del monile, di lei non sarebbe rimasta traccia alcuna. Che l’immensa Clessidra che scandiva il tempo della Galassia non avrebbe mai lasciato andare il suo ultimo granello.





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*___* ebbene si, amici, è finita! Che tristezza infinita :'( Grazie mille a Socorro98 e ad Hareth per avermi sopportata fino ad oggi, e per avermi esposto le loro dettagliatissime e interessanti teorie, e soprattutto per aver letto tutto con entusiasmo! Grazie ai recensori occasionali e a chi - so che ci siete! :) - ha letto tutto senza mai recensire! Grazie a tutti! Spero di ribeccarvi alla prossima occasione! Un bacione,
Cathy ;)
   
 
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