Capitolo quattro. 

 

Maya entrò nell'edificio seguita da Hidan. Appena entrati si diressero all'ascensore. Gli impiegati non sospettavano effettivamente nulla, si limitavano a salutare cordialmente la donna ed a guardare Hidan con fare interrogativo. 

 

"Hidan, non fare nulla di sospetto finché non rimaniamo soli con Nakamura"

 

"Tranquilla"

 

Una volta arrivati all'ultimo piano dell'edificio, Maya guidò Hidan all'ufficio del loro obbiettivo. Bussò.

 

"Ryu, sono io"

 

Disse, cercando di farsi sentire da dietro la porta.

 

"Entra pure, Maya"

 

La donna guardò Hidan con uno sguardo complice, dopo di chè entrò. All'interno dell'ufficio c'era solo Ryu. Era poco più giovane di Sadako, doveva avere sui 40 anni. I due si fermarono pochi passi dopo l'entrata. 

 

"Ryu, lui è Hidan"

 

II suddetto fece qualche passo in avanti.

 

"Piacere di conoscerla, signor Nakamura"

 

Prese immediatamente una pistola e la puntò all'uomo. 

 

"Davvero interessante.."

 

L'uomo non aveva fatto una piega. Hidan ne rimase stupito. D'un tratto sentì la punta di una pistola sulla sua schiena.

 

"Metti giù la pistola"

 

Hidan sgranò gli occhi.

 

"Maya, cosa cazzo fai?"

 

Urlò.

 

"Metti giù quella cazzo di pistola se non vuoi trovarti con un buco nella schiena!"

 

L'uomo lasciò cadere l'arma, incredulo.

 

"Cosa fai? Il triplo gioco?"

 

Maya gli tirò una ginocchiata dietro la schiena e gli prese le braccia, in modo da bloccarlo per terra. 

 

"Levagli tutte le armi"

 

Le ordinò Ryu, che ne frattempo aveva preso la sua pistola e ora la teneva puntata verso l'albino. La donna, continuando a tenere un ginocchio sulla schiena di Hidan, gli bloccò le braccia con una mano, mentre con l'altra cominciò a perquisirlo. Tirò fuori due pistole, svariate munizioni, due granate ed un coltello.

 

"Fai una sola mossa azzardata e ti ritrovi una pallottola non sto a dire dove. Conosco ogni tuo movimento"

 

"A che gioco stai giocando, Maya?"

 

"Vedi, Hidan, lavoro per Nakamura da molto prima di conoscere Sadako"

 

"E ora che intenzioni hai? Vuoi uccidermi, forse?"

 

"No, adesso ti spieghiamo tutto"

 

Stavolta fu Ryu a rispondergli.

 

"Da quanto tempo va avanti questa storia?"

 

"Da sempre, da quando lavoro per Sadako"

 

"Quindi era grazie a te che gli affari andavano a puttane?"

 

"Perspicace. Sai, Hidan, Sadako ha affidato molti incarichi riguardanti Ryu a molte persone. Ovviamente gran parte di essi è andata male, ma dell'altra parte, quella di cui non ero al corrente.."

 

"Nessun sicario si è mai salvato il culo"

 

Concluse Nakamura. Hidan sgranò gli occhi per la seconda volta.

 

"Proprio così. Nessuno, dopo aver terminato il suo compito, è rimasto vivo a lungo. Io e Ryu ci siamo soffermati su questo particolare. Sadako sa che incarichi come questi le costerebbero un occhio della testa. Come risolvere allora? Eliminando il problema"

 

"Ed è quello che farà con voi due"

 

Hidan ora aveva uno sguardo pensieroso. 

 

"Hidan, ascoltami. Io e Ryu ci siamo stancati dei suoi giochetti. Tu sei libero di fare ciò che vuoi. Puoi andartene, continuare a lavorare per lei o unirti a noi. Sadako mi ha parlato tanto di te, so che sei uno dei migliori, sarebbe un peccato se facesse fuori anche te. Se vuoi unirti a noi, non può che farci piacere"

 

"Esattamente cosa ci guadagno?"

 

"Questo non so ancora dirtelo, ma parliamo di una delle donne più potenti di Tokyo. Di certo non è poco"

 

"Sì, quella ha i soldi che le escono dal culo.. Hai qualche prova?"

 

"Sì, seguimi"

 

Maya liberò Hidan ed andò al computer di Ryu.

 

"Qui abbiamo schedato tutti i suoi scagnozzi. Dacci un'occhiata, ne conoscerai qualcuno"

 

L'uomo scorse velocemente la lista.

 

"Cazzo! Ha fatto fuori anche Takagi!"

 

"Lo conoscevi?"

 

"Sì. Abbiamo lavorato insieme per un bel po'. Era un osso duro. Da quando Sadako ha smesso di affidarci incarichi in coppia non ho più avuto sue notizie. Ed ora capisco anche il motivo. Maledetta stronza, Takagi mi doveva una birra!"

 

"Se vuoi abbiamo anche delle intercettazion-"

 

"No, no, mi è bastato questo"

 

"Quindi, che intenzioni hai?"

 

"Se scappo, non ci guadagno nulla. Se torno da Sadako, cercherà di farmi fuori. Credo di avere più probabilità di vittoria con voi due"

 

L'uomo sorrise, determinato. Quello di Maya, invece, era più che altro un sorriso di sollievo. 

 

"Sono lieta di non dovermi mettere contro uno come te"

 

"Allora cosa facciamo?"

 

"Per ora vi invito a restare qui, in modo da lavorare ad un piano che difficilmente possa fallire ed a vari piani di riserva. Pagherò io stesso la notte che avete passato nell'albergo. Agiremo quando saremo pronti. Vi dico già da ora che non sarà facile, non è la prima volta che mi metto contro quella donna. Farà di tutto per uccidervi" 

 

Disse Ryu, prendendo la parola, con tono ufficiale. 

 

"Accetto"

 

"Bene. Maya, sai già qual è la tua stanza"

 

"Sì"

 

Detto questo, la donna si diresse verso l'uscita.

 

"Buona giornata, Ryu. Ci vediamo, Hidan"

 

"Per quanto riguarda te, seguimi, ti faccio vedere dove potrai stare"

 

Ryu portò Hidan in un'ampia stanza dotata di letto a due piazze, completa di arredamento e con un bagno personale. 

 

"Puoi stare qui stanotte. Se avrai bisogno di me, sarò nel mio ufficio. Buona giornata"

 

"Buona giornata a lei"

 

"Ah, un'ultima cosa: ti prego di non dire nulla a Sadako. Se puoi, rispondi meno possibile alle sue chiamate"

 

"Sarà fatto"

 

Ryu annuì ed uscì. Hidan ne approffittò e si buttò sul letto, sospirando fortemente. 

 

"L'avevo presa troppo alla leggera. Finirà mai questo stress?"

 

 

Fine capitolo quattro.