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Autore: _Fru    01/07/2012    0 recensioni
Quante e quali sono le cose che cambiano una persona?
Cosa le ha costrette in passato ad essere ciò che sono ora?
Quando sei troppo dentro a qualcosa puoi fare il salto senza uscirne più sporco?
I ricordi sono la risposta a tutto.
I ricordi cambiano una persona, poiché sono capaci di offuscare la sua mente in qualunque momento della giornata.
I ricordi di violenze, delusioni, periodi bui portano la gente ad essere diffidente, schiva, meschina.
Qualsiasi salto farai, te lo ricorderai.
I ricordi sono ciò che segnano per sempre mente e cuore di qualcuno. E questi sono i miei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosa si prova a vincere?
Una sensazione meravigliosa. Ci si sente quasi superiori.
E si vince un premio, una medaglia, un trofeo.. O un bacio.
Così ero tornata in gioco, in gara per riprendermi il ragazzo per cui avevo fatto di tutto senza avere nulla in cambio.
Nessuno aveva pensato che ce la potessi fare, e invece eccoci di nuovo insieme a baciarci all’angolo di casa sua.
Guarda caso, sul muro dov’ero appoggiata c’era scritto “Ele ti amo!”
Ed eravamo felici, fottutamente felici, e completi. Riempiti; i vuoti del cuore in entrambi si erano riempiti.
Ognuno profumava dell’amore dell’altro, coscienti di star facendo una cosa sbagliata, ma menefreghisti quanto bastava. Io ero quella onesta che stava passando per l’amante, ma poco mi importava se avevo Matteo.
E ci amavamo. Ci amavamo ovunque: a casa sua, a casa mia, su quell’altalena del parco di casa sua, nascosti in quel garage sempre aperto, sulle panchine, sui muretti, nelle metro.
Ci amavamo anche quel giorno che entrambi avevamo saltato la scuola. “E’ più bello stare insieme” avevamo detto. Meglio imparare ad amarsi che imparare le solite materie.
“Cucciola.. Ho un’idea!”
“Dimmi.”
“Qui c’è un supermercato. Compriamo la cioccolata?”
E così c’eravamo amati anche mangiando la cioccolata. Lui ne prendeva un po’ e io gliene prendevo un pezzo direttamente dalle labbra. E può sembrare che faccia schifo, ma com’era bello amarsi anche al cinema quando lui mi passava le M&M’s coi baci. E anche se io le detesto le mangiavo e avevano il sapore delle sue labbra. Ed era bello amarsi quando c’erano i temporali di primavera e faceva freddo e io CASUALMENTE non portavo mai le felpe, così lui mi dava con piacere il suo cappotto che mi arrivava fino alle ginocchia.
Ma comunque, era triste amarsi anche a distanza. Quando dovevamo passare solo per due amici per le vie in cui abitavano e passavano spesso gli amici della sua fidanzata. Però alla fine dicevamo sempre “niente baci” e ci baciavamo anche davanti al portone di quella stronzetta.
Ero felice.
  
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