Videogiochi > Sonic
Segui la storia  |       
Autore: Alosson    05/07/2012    3 recensioni
Ecco a voi una fiction sulla scuola (Ma siamo in estate! D:), ma non è una scuola come tutte le altre (a parte il nome alquanto particolare u.u") ma sopratutto è frequentata oltre che da Sonic e Company anche da molti Fan Character di scrittori di EFP più a meno famosi cioè io (Alosson), DjAmuStar, crooked_smile (fu GiumoKirkland), Shady_TKDK e Eleanor97.
In questa storia vi sarà romanticismo, amicizia e comicità. Quindi speriamo di aver attirato la vostra attenzione quindi... Buona lettura!
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le note di “Prague” dei Muse sono peggio di una badilata in faccia. Apro lentamente gli occhi e mi guardo intorno: mi ci vuole un po’ per riuscire ad abituare la vista al buio della mia stanza.

“It breaks my heart
to leave you far behind
and it breaks me up
to leave so suddenly…“

Afferro l’iPhone appoggiato sul comodino e interrompo a metà la voce di Matthew Bellamy. Mi alzo stancamente,sapendo con orrore cosa vuol dire la sveglia: oggi incomincia ufficialmente la scuola. E sapete quanta voglia ho di ritornare a passare le mie mattinate in una stanza piena di gente che probabilmente mi farà schifo? Zero assoluto.

Mi dirigo verso il bagno,che miracolosamente non è occupato né da Vanilla né da Cream, e mi guardo allo specchio. Sono in uno stato disastroso: i capelli rossi e corti sono sparati in aria,tanto che potrei fare invidia a Justin Bieber e al suo nuovo (e devo ammettere più decente) tagli di capelli, e gli occhi sono contornati dalle famigerate occhiaie. Sembro un panda. E terrei ad aggiungere che con il mio tono di pelle da cadavere risaltano ancora di più. Bello,insomma.

Decido finalmente di darmi una lavata. L’acqua gelata sul mio viso è un’altra sberla. Sospiro lievemente e,dopo aver finito,mi dirigo in camera mia. Apro la finestra,facendo entrare un po’ d’aria fresca nella stanza,che si illumina completamente. Lancio una rapida occhiata verso la porta della mia camera,per poi prendere dei vestiti dall’armadio.

Indosso una maglietta nera,abbastanza larga e leggera,un paio di jeans blu scuro a sigaretta e delle scarpe da ginnastica blu. Mi infilo dei braccialetti neri,metto i rayban blu elettrico in testa,prendo la borsa e sono pronta per partire verso la scuola degli orrori. L’iPhone finisce nella tasca dei miei pantaloni e,dopo essere passata dal bagno per truccarmi,mi dirigo verso la cucina. Lancio un’occhiata al mio riflesso sullo specchio del corridoio: sembro un cantante indie. Meglio così.

-Ciao,Alice- mi saluta Vanilla,appoggiando i biscotti sul tavolo

-Ciao- borbotto,ammiccando un paio di volte- Oddio,devo proprio fare colazione?

-Agitata?-

-Non ho molta fame-

-Devi mangiare qualcosa,Alice-

Sbuffo. Vanilla è la mia madre adottiva ed è la persona più allegra e premurosa con la quale mi sia mai capitato di trattare. Si preoccupa sempre per me e per qualsiasi cosa,anche se non sono veramente sua figlia. Ah, ed è pure insegnante di musica nella scuola dove andrò. Bello? Ahahah NO. Arriva pure Cream,pimpante come al solito,che inizia a mangiare qualsiasi cosa le capiti a tiro. Alla televisione,c’è un video di Adam Lambert.

-Allora prendo qualcosa da portarmi via in caso avessi fame-dico,allungando una mano verso un cornetto ripieno di Nutella che aveva preso la mattina stessa al panificio qui davanti- Perdo il treno-

-Non vuoi che ti accompagni io?-mi chiede,piegando leggermente il capo

-No,sennò aver preso l’abbonamento del treno è completamente inutile-

-In effetti-

-Vado-

-Vieni qui e dammi un bacio-

Ci guardiamo quasi con aria di sfida per quasi un minuto. Sa che odio queste cose…ed è probabile che lo faccia apposta per prendermi in giro. Prendo la borsa molto lentamente,come se mi trovassi davanti a un leone pronto a sbranarmi,per poi uscire di corsa urlando un “a dopo”. Appena chiudo la porta,la sento ridere allegramente.
Mi avvio verso la stazione,che dista da casa mia solo una decina di minuti a piedi. Tiro fuori dalla tasca dei pantaloni l’iPhone e inizio ad ascoltare la musica. La musica è la mia più grande passione,se non l’unica. Ho iniziato a suonare e cantare all’orfanotrofio,sotto la guida del sacrestano della chiesa e poi,quando sono stata adottata da Vanilla,questa passione è continuata. Suono la chitarra e il pianoforte come un’esperta,faccio le canzoni più difficili che mi capitano sotto tiro,gli spartiti per me non hanno più segreti.

Raggiungo rapidamente la stazione e,dopo neanche due secondi,il treno si degna di arrivare. Salgo rapidamente e mi accomodo su un sedile a caso. Immancabilmente,mi trovo ad appoggiare i piedi sul sedile vuoto accanto a me. Dopo neanche due fermate,mi accorgo che sono arrivata.

Scendo dal treno e sospiro pesantemente. Mi rendo conto con orrore che devo farmi almeno una decina di minuti di camminata,da sola e in mezzo alla città per poter arrivare in questa stramaledettissima scuola. Inizio quindi a camminare,con Fluorescent Adolescent degli Arctic Monkey che mi martella nelle orecchie .
Proprio mentre sono in procinto di attraversare la strada,sento una macchina frenare bruscamente e fermarsi a pochi centimetri da me.

Indietreggio rapidamente,sbarrando un poco gli occhi. Sono sulle strisce,il semaforo dei pedoni è verde,eppure un chissà chi in Ferrari per poco non mi ha presa sotto. Ma cavolo! Già ho un rapporto conflittuale con le macchine-per ovvie ragioni- e in più ci mancava un niente per diventare un tutt’uno con l’asfalto.

Lancio un’occhiata di fuoco al guidatore dell’auto,che è una ragazza che sembra avere la mia età o giù di lì, e attraverso la strada quasi correndo. La scuola è un edificio anonimo,a dir poco insulso. Persino l’orfanotrofio dal quale provengo aveva un po’ più di carattere…certo,sembrava la casa degli orrori,ma almeno non aveva questa aria da…non saprei…da ospedale psichiatrico in disuso?

Spengo la musica che esce dall’iPhone e faccio il mio ingresso trionfale (?)nell’atrio della scuola. Non ci sono ancora molte persone,in quanto sono una di quelle persone che arrivano sempre prima rispetto all’orario stabilito. E riguardo agli orari sono leggermente paranoica. Lancio uno sguardo verso la bacheca,al momento quasi completamente libera, e mi avvio rapidamente. Cerco il mio nome tra le varie schede,finchè non lo trovo. Terza B. Mission accomplished,ora posso andare a cercare questa stramaledetta classe.

Appena mi giro,mi trovo già ad evitare rapidamente un ragazzo,che a quanto pare fremeva così tanto dal vedere la sua classe da tenere una distanza troppo ravvicinata. Oggi dev’essere una giornata no. Lancio un’occhiata al ragazzo: capelli neri con ciuffi rossi,occhi rossi e impenetrabile. Ha l’aria da…emo? Si,probabile.

-Scusa- borbotto,per poi allontanarmi rapidamente.

La ricerca per la classe non dura molto, essendo relativamente vicina alle bacheche. Entro in classe e vedo un volpino giallo-arancione (?),con gli occhi azzurri e un’aria da secchione alquanto palpabile. Mi fa un lieve sorriso,come per dire “facciamo amicizia!”. Sinceramente,non ne ho nessuna voglia. Ricambio distrattamente il gesto e appoggio la cartella su un banco a caso (ho l’imbarazzo della scelta,davvero). Subito dopo,ecco entrare il ragazzo di prima. Non so per quale motivo,ma solo a vederlo un brivido mi percorre la schiena. Non pensarci,Alice.

Ci scambiamo uno sguardo,niente di più e,dopo qualche secondo,entra una ragazza identica a lui,tranne che per gli occhi azzurri…e in più indossa dei vestiti che le stanno praticamente appiccicati al corpo. Che ansia. Ma guardandola meglio,mi sembra di averla già vista.

-Sei in ritardo,Shady-dice il ragazzo coi capelli neri,facendo un mezzo sorriso

-Non sono in ritardo-sbotta la ragazza,appoggiando la cartella sul banco- Manca
ancora molta gente,se non l’hai notato-

-E dire che sei pure in macchina…-

-Ah,sta zitto!-

E il loro discorso finisce lì. Nel mentre,il mio unico neurone ha un’illuminazione divina: quella è la tizia che per poco non mi ha investito. Ma bene. Potrei richiamare la sua attenzione e dirle le peggio cose,ma litigare il primo giorno di scuola non mi sembra il modo migliore per cominciare l’anno…soprattutto se si vuole rimanere in modalità soprammobile.

Mentre mi lascio andare a questi gioiosi pensieri,mi accorgo dell’entrata di due ragazzi,di cui uno assomiglia parecchio al famoso tizio di prima, e una ragazza con i capelli rosa e gli occhi marroni. Uno dei due ragazzi si siede vicino a me e non posso fare a meno di lanciargli un’occhiata contrariata: è più forte di me. Vivevo nella vana speranza di vivere nel banco completamente da sola. E invece no.

Ricambia la mia occhiata e,nel frattempo,noto tante altre persone entrare in classe,tra cui un riccio coi capelli blu e l’aria alla “sonofigoevoino” che mi fa venire voglia di tirargli dietro qualcosa,un tizio con i capelli rossi come i miei ben piantato e uno coi capelli verdi,che si vede da lontano chilometri che è un morto di figa assurdo…e infatti ci sta già provando. Mi pare giusto. E... mi pare ancora più giusto che si becchi un due di picche grande come la stanza,cosa che accade dopo neanche due minuti.

Infine,ecco arrivare una pipistrella estremamente bella e “dotata”- if you know what I mean- che mi ha donato un lieve sorriso e un’altra ragazza coi capelli rosa che si è precipitata a sedersi vicino a quello con i capelli blu.
Dopo un po’,il professore fa il suo ingresso in classe.

-Buongiorno!-dice,tranquillamente,analizzando con lo sguardo ognuno di noi

-Muori-sussurra il mio vicino di banco.

Scuoto lievemente il capo. Speriamo di sopravvivere.
 

Ciao vi è piaciuto il capitolo di GiumoKirkland? Se si recensite!
Ah si sono Alosson e per fari problemi non ha potuto fare le note d’ autore (vacanze!).
Comunico che si unita al progetto Eleonor97 u.u
E comunico che NON C’E’ PIU’ spazio per altri autori di EFP se no la storia si fa troppo lunga…
Con questo ho detto tutto… u.u
Alla prossima! :D
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: Alosson