05/07/2012
3 recensioniIncontrai quel ragazzo esattamente venerdì scorso, stavo tornando dal centro di Doncaster, camminavo con le auricolari ficcate nelle orecchie e la musica sparata al massimo; tenevo gli occhi bassi sul cellulare, concentrata a controllare non so esattamente cosa, camminavo a passo spedito verso piccola villetta che chiamavo casa.
Mancavano due isolati alla mia meta, quando tutto d’un tratto andai a sbattere addosso a una specie di muro e solo dopo aver alzato lo sguardo mi resi conto che non era un muro ma ben si un ragazzo,ed ero andata a sbattere contro i suoi palestrati pettorali(?), diventai bordeaux levando le cuffie e farfugliando una sorta di scuse contro quel colosso che mi appariva davanti sorridente:
-S...scusa sono sempre la solita cogliona...-
-Nulla tranquilla, scusa anche me non ti avevo notato, ero distratto a inseguire quel piccione- mi fece notare indicandomi l’animaletto alle mie spalle, risi e contagiai anche lui che calmandosi mi porse la mano dicendo
– Piacere Louis, e lui è Kavin- indicò il piccione dietro di mesorrisiericambiai la stretta – Piacere mio Wendy – mi incantai studiando il suo viso illuminato da quel meraviglioso sorriso, e quegli occhi cristallini che mi scrutavano curiosi, ritrassi la mano pensando di sembrare una maniaca. Sorrisi e per uscire da quell’imbarazzante situazione esordì dicendo – Meglio che vada ora, ci vediamo in giro Louis- lo congedai sorridendo e prima che potessi spostarmi dal suo sguardo cristallino mi bloccò dicendo –Dove?- sorrisi tra me e me e incamminandomi mi girai un’ ultima volta scoccandogli una occhiata divertita –Domani mattina alle dieci allo Starbucks-
-Ci conto! Ciao Wendy!- sorrisi tra me e me e mi incamminai verso casa, quegl’occhi cristallini mi avevano ipnotizzato, che era successo alla solita acida Wendy? Mah... meglio non pensarci, domani ne vedremo delle belle.
Non persi molto tempo a lasciarmi cullare nelle braccia di Morfeo e così mi addormentai. La mattina dopo mi svegliai abbastanza presto, erano le nove, alle dieci mi sarei incontrata con Louis allo starbuck. In quasi mezz’oretta, fui pronta; avevo indossato un paio di short neri,e una maglietta bianca con disegnato il segno della pace, mi infilai le mie vans, e salutando tutti i presenti in casa, mamma, uscì e mi diressi al caffè.
Arrivai un po’ in ritardo, e non appena entrai nel locale, un forte odore di caffè e cappuccino, mi invase le narici, e insieme a quell’dolce odore vidi due lampi celesti accendersi al mio arrivo. Sorrisi nel vederlo seduto come un bravo bambino composto sulla sedia mentre aspetta la sua mamma; mi avvicino ridendo – Hey – ricambia il mio sorriso –Hey, ci avevo perso le speranze- soffoco una risatina cercando di fare l’offesa ma evidentemente sembro un ebete perchè si mette a ridere come uno scemo. Ordiniamo la nostra colazione e ci perdiamo a parlare per delle ore, questo ragazzo è davvero dolce, e anche molto divertente! Alla fine della nostra “uscita” si offre di accompagnarmi a casa, ci scambiamo i numeri di telefono per sentirci presto, e prima che possa scappare dentro la mia casa mi saluta con un bacio nella guancia facendomi diventare visibilmente paonazza. Grazie a quel ragazzo avevo dimenticato tutti i miei problemi almeno quel giorno, e mi ero dimenticata della mia vita di MERDA .Quella giornata non sembrava finire, perchè le sorprese non erano ancora finite infatti quando entrai in casa vidi una cosa che mi spiazzò letteralmente.
Superman is hereeeee
Saaaaaallllvvveee :3
eccomi qua con i primo capitolo spero vi piaccia, se piace continuo *w*
Recensite pleasssseeee <3
Ok vi lascio leggere, bacii
Francesca <3