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Autore: Lemma    08/07/2012    1 recensioni
FF sui Van Halen.
Annette è una ragazza straniera che si ritrova a dover frequentare l'ultimo anno di high school a Pasadena.
Si ritroverà in classe con un certo Eddie Van Halen che la farà entrare nel suo mondo.
Che cosa succederà tra i due?
Esiste veramente il filo rosso che lega le persone destinate a rimanere unite? E il destino li aiuterà o' li dividerà?
Eddie e Annette lo scopriranno!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Arrivammo a casa sua, ormai i nostri genitori erano abituati a vederci sempre insieme, Eddie si buttò sul divano e prese la chitarra che aveva abbandonato di fianco
“Allora? Qualche idea? Come facciamo a scoprire che sta combinando?”
 mi sedetti accanto a lui senza idee, lui mollò la chitarra e iniziò a baciarmi, ma a metà del bacio si stoppò con la faccia di chi ha vinto il premio Nobel
“Trovato!”
mi prese per mano correndo su per le scale, poi entrò nella camera di Alex.
La camera di Alex era un disastro almeno quanto quella di Eddie
 “Anny va alla finestra e controlla che non arrivi Alex”
 tranquillamente mi sedetti vicino alla finestra mentre lui sembrava un uragano, frugò nel letto, mise sottosopra armadi e cassetti con una velocità pazzesca, alla fine era disperato
“Tutto inutile, nessuna prova”
 feci per alzarmi e uscire da quella camera quando vicino a me notai un quadernetto pieno di fogli, lo raccolsi e lo mostrai a Eddie
“E questo?”
 il ragazzo si gettò sul letto incurante del casino che aveva combinato e iniziò a sfogliare le pagine, ad un certo punto iniziò a ridere come uno scemo con addirittura le lacrime agli occhi
“oddio… ahahahahah, che sdolcinato… gli occhi come stelle ahahahahah”
 lo guardai perplessa e stupita per quel comportamento
“Eddie stai bene?!”
 “No, se continuo a leggere mi viene il diabete!”
 “Dammi qua”
 gli strappai il quadernetto dalle mani e iniziai a decifrare la scrittura di Alex.  In effetti sulla storia del diabete Eddie aveva ragione, c’era scritta una sorta di poesia o’ canzone fin troppo sdolcinata, almeno per i miei gusti
 “Dai Eddie ora smettila, è una cosa carina anche se un po’ esagerata”
“oh stellina mia, sole delle mie giornate, amore mio perdonami mia amata”
disse Eddie con tono canzonatore e questa volta lo seguii nelle risate, la faccia e la voce con cui l’aveva detto erano impagabili.
Stavamo ridendo e non ci accorgemmo che Alex era ormai a casa, quando lo sentimmo salire le scale io nascosi subito il quadernetto dove lo avevo trovato e Eddie si mise a fare finta di cercare qualcosa
 “Che ci fai tu qui? Oh ciao Ann”
 cavolo se Eddie non si inventava qualcosa di decente eravamo nei guai, cercai di mantenere la calma e lo salutai il più tranquillamente possibile
“Niente fratellone, mamma si è sbagliata e ha messo delle mie magliette in camera tua”
 Eddie prese effettivamente in mano delle magliette, per fortuna, Alex sembrava crederci
“Ecco fatto, vieni Anny”
 lo seguii e una volta fuori tirammo entrambi un sospiro di sollievo prima di chiuderci in camera sua. “Cavolo è proprio andato”
 Eddie continuava a ridere ripensando alle mille sdolcinatezze scritte dal fratello
“Dai è solo innamorato”
 “Giuro che se mi propone quella roba come canzone gli spacco la faccia, ovviamente con tanto amore”
 “Dai smettila di dir cazzate, piuttosto non siamo riusciti a leggere a chi era dedicata”
 “Questo lo scoprirò appena si addormenta, che ne dici se ci teniamo svegli a vicenda”
 e rieccolo lì con il suo sorrisetto malizioso e supplicante allo stesso tempo
“Mi dispiace agente Bond questa missione la affronterà da solo”
 “Cattiva”
 “Non cattiva, ma furba, so che così la sua missione andrebbe a farsi friggere e poi, seriamente Eddie, le nostre famiglie dove le mettiamo?!”
 il ragazzo sbuffò sdraiato a pancia in su sul suo letto
“Dovevo trovarne una a cui piaceva il rischio”
a quella frase me ne andai verso la porta e lui saltò giù dal letto quasi ammazzandosi e cadendomi letteralmente addosso
 “E io uno con l’equilibrio necessario a rimanere sulle sue gambe”.
La mattina dopo Eddie sembrava nervoso
“Ohy che ti prende?”
 “Niente”
 fu quello che disse, ma il suo tono e il suo comportamento indicavano il contrario
“Bene, allora facciamo che se non vengo a sapere in cosa consiste questo niente vado in giro ad urlare che mmmm….. che ce l’hai piccolo”
 la stupidità dei ragazzi ogni tanto si dimostra utile!
“Non oseresti e poi mentiresti solamente”
 “Be sta a te decidere se scoprirlo o no”
 il ragazzo sembrò pensarci un po’ su, ma quasi subito decise che era meglio non rischiare
“ok, centra Alex”
 ed ora che aveva da nascondere su Alex?
“Che c’è?”
 “Ho scoperto a chi era dedicata quella lagna zuccherosa”
feci un passo più avanti e mi fermai di fronte a lui
“Eddie devo tirarti fuori parola per parola o’ ti decidi a parlare?!”
 Eddie si sentì messo alle strette e finalmente rispose
“Olive”


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Eccomi qui! Scusate il ritardo, ho avuto tante cose da fare e stare al computer si è dimostrato complicato :D Fatemi sapere che ne pensate! Alla prossima ;) (spero presto)
Lemma

   
 
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