Chuck vs la missione
senza dettagli
Capitolo 1 - Un'oscura proposta
Era una mattina come le altre a Burbank e mi stavo preparando
per andare al Buy More, erano le sette
in punto, non avevo tanta voglia di alzarmi quel giorno, poiché tutta la notte non avevo fatto altro che
pensare a quella sera in cui avevo visto Sarah sparare ad un uomo per salvarmi,
o meglio per salvare l’Intersect! Avevo addirittura avuto un sogno che presto
si era tramutato in un incubo; l’agente
segreto più sexy che conosca era nella mia camera da letto e con fare
provocatorio sembrava volesse arrivare a “quello”. Pareva troppo splendido per
essere vero, e quando si avvicinò per baciarmi estrasse un coltello come se
volesse uccidermi e fu a quel punto che aprii gli occhi, fortunatamente. Forse
la mia mente non avrebbe potuto immaginare una tale azione da parte sua nei
miei confronti e preferì svegliarsi.
Ci stavo ancora pensando!Basta! Dovevo piantarla, nel
frattempo erano già passati altri dieci minuti ed ero ancora in mutande! Dopo
essermi sbrigato, corsi giù in cucina dove trovai Fenomeno e mia sorella,
preoccupati del mio urlo mattutino, al fine di quell’incubo. Uscii velocemente
inventando una scusa che non stava molto in piedi , per quel mio strambo tono
di voce che avevano udito precedentemente.
Ero arrivato a lavoro con qualche minuto di ritardo, ma
Morgan riuscì a coprire quella mia mancanza di puntualità, con la sua
parlantina. Quando lo vidi lo ringraziai dandogli una pacca sulla spalla, non
era la prima volta che il mio amico mi parava il di dietro e stavolta infatti
mi chiese spiegazioni, stanco delle mie continue fughe ingiustificate. Gli
dissi che non mi era suonata la sveglia e che non doveva preoccuparsi del mio
comportamento sfuggente, aggiunsi che ero solo stanco perché ultimamente mi ero
portato troppo lavoro a casa. Lui fraintese le mie parole come se stessi
facendo dell’ironia, e dal suo sguardo malizioso mi fece intendere che per
lui fosse Sarah a rendermi così
infiacchito. Glielo lasciai credere, anzi era una menzogna anche più bella da
credere! E subito tornai a fantasticare se quei pensieri di Morgan si fossero
avverati per davvero!Mi lasciai scappare ad alta voce : “Oh mio Dio che miraggi!”
Il mio collega mi guardò insospettito e chiedendomi quali
sogni, visto che avevo già incontrato la donna perfetta. Risi nervosamente e
risposi che avevo avuto delle strane visioni quella notte che poi gli avrei
rivelato all’ora della pausa. Mi allontanai velocemente tanto che sparì in un
lampo alla sua vista.
L’ora di stacco era arrivata, ma non per me, Casey mi aveva richiamato
dicendomi che la Beckman voleva vederci immediatamente, spuntai ad andarmene
così in fretta che il mio amico di sempre non riuscì ad incrociarmi. E vidi da
lontano che chiese a Jeff a Lester dove fossi andato, quelli, essendo sempre nel loro mondo, non
riuscirono a dare delle informazioni utili, inizialmente si guardano e poi
indicarono con gli indici direzioni diverse come una bussola impazzita. Erano
senza speranza! In questo caso per fortuna!
Il rude agente era più imperscrutabile del solito, forse
stavolta non sapeva nemmeno un dettaglio della missione oppure semplicemente ne
era a conoscenza e voleva spaventarmi con il suo sguardo inaccessibile. Sta di
fatto che era riuscito a preoccuparmi e avevo un brutto presentimento.
Finalmente arrivammo alla base, John rimase all’entrata e mi indicò con gli
occhi di proseguire da solo. Ormai ero certo che sapeva cosa bolliva in pentola.
Un po’ smarrito proseguii il cammino e non trovai nessuno nella stanza. L’unica
voce che udì fu quella del generale sul monitor. Cominciò la conversazione
chiedendomi se mi sentivo in forma. Era alquanto sospetto da parte sua
domandarmi una simile curiosità. Risposi dopo qualche esitazione con sincerità -
: “In verità non molto generale, ho avuto delle giornate un po’ pesanti da
gestire”. Non specificai altro poiché mi vergognavo ad ammettere che quei
giorni furono di tensione e disagio per colpa dell’agente Walker. Continuò il
dialogo esprimendo un po’ di apprensione e infine ritornò ad essere più dura e
senza alcun giro di parole aggiunse che mi aveva mandato a chiamare perché era
arrivato il momento della MSD! Subito la interruppi e mi precipitai a chiarirmi
questa sigla. “Si tratta di una missione senza dettagli Chuck” – controbatté
lei con altrettanta velocità e proseguì : “Sarai perfettamente in grado di
condurre questa situazione visto che sei l’Intersect, non hai motivo di avere
preoccupazioni di alcun tipo. Sia Casey che Walker hanno già effettuato questo
test tempo fa. Se vuoi dimostrarmi fino in fondo il tuo valore di spia, sappi
che questa è una tappa obbligatoria, se rifiuti sarò costretta a sollevarti
dall’incarico finché non sarai pronto. Hai tre giorni per decidere, altrimenti
sei fuori!”.