Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: Alys93    09/07/2012    1 recensioni
Sakura e Shaoran sono alle prese con l'ultima carta creata dal vecchio maestro, il signor Clow Reed, ma la cattura della carta del nulla non è che l'inizio di una nuova avventura. Un'avventura destinata a rivelare nuove verità ed a portare alla luce qualcosa di cui neanche i guardiani del libro sono a conoscenza.
Un nuovo, misterioso e potente avversario è deciso ad impossessarsi dei poteri delle carte e, quando queste iniziano a svanire, Sakura scopre che ogni segreto, ogni menzogna, per quanto recondita, prima o poi è destinata a vedere la luce.
Questa è la mia prima FF su Sakura. Spero di ricevere da voi consigli ed indicazioni per evitare errori e\o incongruenze, ma soprattutto, che questa piccola FF possa piacervi. Non so ancora quanto sarà lunga, ma ce la metterò tutta affinché vi piaccia. Alcuni nomi, come Shaoran e Kerberous, sono quelli originali, mentre per altri mi atterrò a quelli della versione italiana. Grazie di cuore a tutti coloro che leggeranno questa storia.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo tanto tempo, sono finalmente tornata da voi con un nuovo capitolo. Spero che vi piaccia... vi avevo lasciati con il misterioso ladro che consegna la Carta rubata al proprio signore... Spero che non vi dimenticherete di lui, perché lo vedremo ancora. in questo capitolo, qualcosa inizierà a trapelare, ma la scoperta della verità è ancora distante. Mi auguro che questo capitolo vi possa piacere. Buona lettura! 


Capitolo 6: Sospetti

Tornare a scuola, il giorno dopo, fu più difficile di quanto Sakura avesse mai pensato.
Il pensiero della Carta rubata non le dava tregua, impedendole di concentrarsi anche su cose semplicissime, come guardare dove metteva i piedi.
Di colpo, si ritrovò a terra dopo essersi scontrata contro qualcuno e si lasciò sfuggire un gemito di disappunto.
Accidenti, ma possibile che capitassero tutte a lei?
"Va tutto bene, Sakura?" le chiese Yuki, aiutandola ad alzarsi "Ti sei fatta male?".
"Sono ancora tutta intera" lo rassicurò la ragazza, portandosi una mano alla testa "Scusami, Yuki. È che sono.. sovrappensiero".
"Me n'ero accorto" rise lui, ma il suo sorriso si affievolì gradualmente quando si accorse dell'espressione della sua amica.
"È successo qualcosa di grave, vero?" chiese impensierito "Ieri sera, ho avuto uno di quei soliti vuoti di memoria. Yue è venuto da te, vero?".
Sakura si limitò ad annuire, ancora sorpresa di come Yuki avesse accettato il fatto di condividere il proprio corpo con il secondo Guardiano delle Carte.
"Qualcuno ha deciso di portarmi via le Carte" mormorò affranta "E ieri è riuscito a prenderne una... Non so cosa fare".
"Non ti devi arrendere, ecco cosa devi fare" le disse il ragazzo, abbassandosi per guardarla in viso "Se ti scoraggi, questo ladro avrà vita facile. E noi non possiamo permetterlo".
Le rivolse un sorriso rassicurante, dicendole "Coraggio. Pensa che non sei sola ad affrontare questo tipo. Ci siamo noi a sostenerti".
"Grazie, Yuki" sussurrò lei, abbracciandolo commossa "Sai sempre come risollevarmi il morale. Sei un amico speciale".
L'altro sorrise più ampiamente "Che ne dici se ci vediamo nel cortile della scuola, per pranzo? Assieme a Toi e tutti gli altri, magari?".
"Per me, va bene" sorrise Sakura, salutandolo con una mano "Vedo cosa ne pensano Shaoran e gli altri".
"Aspetta, Sakura!" la richiamò lui, lanciandole qualcosa "Prendila al volo!"; tra le mani della ragazza cadde una caramella a fragola e sul suo viso apparve un sorriso grato.
"A più tardi, Yuki" lo salutò, sparendo nel cortile della propria scuola "Ci vediamo in cortile!". 

L'idea di Yuki fu accettata all'unanimità e, all'ora di pranzo, i ragazzi si ritrovarono nei pressi della recinzione che divideva le due scuole.
"Cavoli, Yuki" mormorò Mei Lin, fissando il grosso cestino che il giovane teneva in grembo "Certo che l'appetito non ti manca mai!".
L'altro rise "Non ci posso fare niente, il cibo è proprio il mio punto debole...", "L'energia ti serve" replicò Toi "Quindi, lascia stare i commenti altrui e pensa a mangiare".
Il gruppo scoppiò in un'allegra risata, a cui si unì anche Kero-chan, che, dopo essersi assicurato che non ci fosse nessuno in giro, si era concesso di lasciare il proprio nascondiglio.
Dopo quanto era successo al Parco del Re Pinguino il giorno prima, era intenzionato a non lasciare la propria padrona neanche un attimo.
Non si poteva mai stare tranquilli...
"Allora, qualche novità nella vostra scuola?" chiese poi Yuki, osservando gli amici più giovani.
"Beh, abbiamo due nuovi compagni di classe" mormorò Tomoyo "Uno è timidissimo, l'altra è così esuberante che... non ho parole per descriverla".
"Quindi sono un ragazzo ed una ragazza" mormorò Toi, facendo ticchettare le bacchette.
"A cosa stai pensando?" gli chiese la sorella, incuriosita dalla sua espressione concentrata.
"Mi pare strano che questi attacchi siano iniziati proprio con l'arrivo di questi due" commentò il giovane "Qui c'è qualcosa che non mi torna".
Rivolse un'occhiata alla ragazza, chiedendole "Non hai notato niente di strano, prima dell'attacco? Un qualcosa che ti ha dato da pensare?".
"Beh.." sussurrò lei, abbassando lo sguardo "Quando sono entrati in classe, ho avvertito delle aure magiche. Pensandoci bene, erano quattro".
"Quattro?" ripeté Kero-chan "Ma ne sei sicura?", "Sì, ma ho capito che una apparteneva a Shaoran" spiegò la Cattura Carte, guardando il fidanzato.
"E le altre?" domandò lui "Hai capito a chi appartenessero?", "No, ma posso dire che una era molto debole... quasi non si sentiva".
Un brivido improvviso le percorse la schiena, mentre aggiungeva "Ma ce n'era un'altra che.. mi ha spaventato a morte".
"Era molto intensa e mi ha dato una pessima sensazione, è stato come se avessi percepito un pericolo imminente" aggiunse flebile.
"Il tizio che ci ha attaccati al parco" sbottò Mei Lin, infilzando un polipetto con le bacchette "Giuro che se mi capita di nuovo a tiro, lo stendo!".
"No, non era la sua" mormorò Sakura "Non aveva un potere così forte... per quanto ci abbia tenuto testa così facilmente".
"Allora... La faccenda potrebbe essere più complicata di quanto immaginiamo" sussurrò Kero-chan, decisamente impensierito.
"Cosa intendi dire, peluche?" chiese Toi "Non è che sai qualcosa che noi non sappiamo?".
Il guardiano delle Carte digrignò i denti, visibilmente irritato "Chiamami di nuovo peluche e ti faccio vedere io!".
"Kero-chan, non credo che sia il caso che tu ti trasformi in mezzo al cortile" mormorò Tomoyo, cercando di calmarlo "Per favore, lascia perdere".
Allora non sono l'unico a chiamarlo così sogghignò Shaoran Forse, io e Toi non siamo poi così diversi....
"Comunque" riprese il leoncino "Io penso che il tipo che vi ha attaccato non sia altro che un sottoposto di un essere molto più potente e pericoloso".
"Cosa te lo fa pensare?" chiese Mei Lin, incuriosita da quell'eventualità "Chi potrebbe esserci, dietro quel maledetto ladro?".
"Non lo so, ma il fatto che Sakura abbia avvertito quest'aura così forte che l'ha messa in allarme non mi piace affatto" fu la secca risposta del Guardiano.
"Cosa possiamo fare, allora?" chiese Sakura "Io non intendo permettere a qualcuno di portarmi via le Carte!".
"Purtroppo, finché non ne sapremo di più, non possiamo fare molto" sospirò Kero-chan "Per ora, dobbiamo limitarci a tenere gli occhi aperti".
In quel momento, la voce di Chiharu si diffuse in tutto il cortile, mentre si trascinava via Yamasaki.
"Sei davvero uno stupido" commentò stizzita "Ma dico, certe idiozie come diavolo ti vengono in mente?!?".
"Ma è tutto vero!" replicò il ragazzo, lasciandosi portare via "Il sushi è nato nel lontano Oriente, dove il pesce fresco era difficile da far reperire nelle zone interne e quindi...".
"Certo, certo..." borbottò l'amica, dirigendosi verso la scuola "Mi chiedo davvero se queste scemenze te le studi la notte...".
"Yamasaki non riesce proprio ad evitare di aprire bocca" ridacchiò Mei Lin, "Bisogna dire che però tiene allegra la compagnia" ammise Tomoyo.
Chiharu sembrò accorgersi improvvisamente di loro, perché li salutò sorridendo, per poi dire "Porto il chiacchierone in classe. Sbrigatevi con il pranzo, che dopo ci tocca ginnastica!".
"È vero, oggi abbiamo gli esercizi con le aste" mormorò Sakura "Cavoli, me l'ero totalmente dimenticato!".
"Allora sarà meglio che vi sbrighiate" sorrise Yuki "Qualcosa mi dice che sarà una lezione divertente".
"Lo sarà, se il mostriciattolo si lascerà cadere l'asta sul piede" sogghignò Toi, evitando il cestino vuoto tiratogli contro dalla sorella.
"Sei sempre il solito" borbottò quest'ultima "Ma perché non la smetti di prendermi in giro?".
"Lascialo perdere" le suggerì Shaoran, alzandosi in piedi "Coraggio, andiamo. O il professore ci darà una strigliata senza fine".
Come a confermare le sue parole, Aisha apparve dalla parte opposta della rete con un'espressione innervosita in volto.
Era più che evidente che andava di fretta, perché passò di corsa accanto a loro, mormorando qualcosa del tipo "Se non mi sbrigo, sono nei guai".
"Sbaglio, o quella è ragazza è nuova?" chiese Yuki "Non l'avevo mai vista da queste parti", "Infatti. Lei è la nostra nuova compagna di classe" confermò Mei Lin.
Sgranò gli occhi nel vedere che l'amica stava agilmente scavalcando la recinzione del cortile, per poi lasciarsi cadere poco lontano da loro.
"Cavoli, se è brava!" mormorò incredula "Temo che avremo una rivale a ginnastica, Sakura", "Direi proprio di sì...".
Sentendole parlare, Aisha si fermò di scatto, voltandosi nella loro direzione.
La Cattura Carte si ricordò improvvisamente di Kero-chan e, senza perdere un solo istante, si fiondò sul leoncino, infilandolo nello zaino.
"Kinomoto, Dajdoji, Li... ma che ci fare ancora qui?" chiese incuriosita la ragazza, avvicinandosi "Ormai, la campanella sta per suonare!".
Un mugolio di protesta da parte di Kero-chan, subito troncato da Toi con una gomitata, attirò la sua attenzione.
"Oh, non mi ero accorta che eravate in compagnia" mormorò con tono flebile, ma per nulla imbarazzata.
"Toi, Yuki. Lei è Aisha Kitamura" li presentò Sakura "Aisha, loro sono mio fratello Toi ed un nostro carissimo amico, Yuki".
La ragazza sorrise amichevole "È un vero piacere conoscervi. Scusate se non mi trattengo oltre, ma devo recuperare una cosa prima del suono della campana".
Detto questo, si diresse rapidamente verso l'entrata, svanendo oltre l'angolo dell'edificio.
"Chissà cosa doveva prendere prima della campana..." mormorò Mei Lin, "Sempre la solita curiosona" la prese in giro il cugino.
"Qualunque cosa fosse, sarà meglio lasciar perdere" mormorò Toi "La vostra campana sta suonando. È meglio che vi muoviate".
Fece una leggera carezza a Sakura, dicendo "Stasera cucina papà. Ha detto che torna prima".
"Fai attenzione e tieni sempre gli occhi aperti" aggiunse "C'è qualcosa di strano nell'aria".

"Chissà che intendeva Toi, poco fa" mormorò Sakura, una decina di minuti più tardi mentre indossava la divisa per la ginnastica.
"Semplicemente quello che ha detto. Si sta muovendo qualcosa, ed è qualcosa di grosso" disse Kero-chan, appoggiato al ripiano dell'armadietto.
"Tu dovresti imparare a nasconderti più velocemente" lo riprese la Cattura Carte "Quando Aisha si è accorta di noi, per poco non mi è venuto un colpo!".
"Che ne sapevo che quella ragazzina era nei paraggi!" si difese il leoncino "Mica ho gli occhi dietro la testa, io!".
"Lo so, scusami. È che.. ho letteralmente i nervi a fior di pelle, da ieri" mormorò la ragazza, sistemandosi i capelli.
"Allora, una bella lezione di ginnastica sarà un ottimo modo per scaricare la tensione" le disse Tomoyo, "Speriamo".
In pochi minuti, tutti gli studenti si riunirono nel campo attiguo alla scuola, dove li aspettava il professore.
"Bene, ragazzi" disse il signor Terada "Oggi eseguiremo degli esercizi di allungamento con le aste".
Distribuì gli attrezzi e, impugnata a sua volta una sbarra di alluminio, iniziò a spiegare come dovevano muoversi.
Durante gli esercizi, gli alunni vennero divisi in due gruppi e Sakura si ritrovò a fissare Shaoran dall'altra parte del campo.
"Certo che questi esercizi sono dolorosi" si lamentò Naoko, mentre si piegava sul lato destro "Mi fanno male tutti i muscoli dei fianchi!".
"Questo non è niente, da' retta a me" mormorò Aisha, accanto a lei "Io ne ho fatti di peggiori".
"Davvero?" le chiese Rika "La tua vecchia scuola era più rigida sull'educazione fisica?", "Abbastanza, sì".
Mentre si piegavano nuovamente, Tomoyo notò alcuni segni bluastri sul fianco della compagna "Come te li sei fatti quei lividi enormi?".
La ragazza rimase in silenzio per diversi minuti, evidentemente a disagio davanti agli sguardi incuriositi delle compagne.
"Ieri sera sono andata in cucina per prendere un bicchiere d'acqua" mormorò infine, arrossendo appena "E, dato che ero al buio, sono finita nello spigolo della credenza".
Si poggiò una mano sulla nuca, ridacchiando "Certe volte, sono di una goffaggine incredibile...".
"E ti fanno male?" le chiese Sakura "Hanno l'aria di essere abbastanza dolorosi", "Oggi no, ma ieri ho visto davvero le stelle".
"Ma anche tu hai dei bei lividi, Mei Lin" mormorò poi Aisha, indicando le braccia della compagna.
La ragazza cinese arrossì "Beh, sì... Gli allenamenti di arti marziali sono abbastanza pesanti".
"Però tu sei davvero brava" le disse Tomoyo, reggendole la bugia "Sinceramente, credo che solo Shaoran possa tenerti testa".
Il gruppetto scoppiò a ridere divertito, prima che il professore lo riportasse all'ordine con il trillo acuto del fischietto.
"Coraggio, ragazze. Non battete la fiacca" disse "Abbiamo ancora diversi esercizi da svolgere".
Naoko si lasciò sfuggire un flebile lamento, mentre riafferrava l'asta bianca, e Chiharu le diede una pacca di conforto sulla schiena.
Dall'altra parte del campo, Shaoran non perdeva di vista le ragazze, ma la sua attenzione era attirata più volte dai movimenti del suo vicino.
Aveva notato che il professore aveva tenuto in disparte Reito per un paio di minuti, prima che iniziassero con gli esercizi.
Non aveva capito cosa gli avesse detto, ma si era accorto che il suo vicino di banco non era sembrato entusiasta, anzi...
Aveva un'espressione così cupa da fare a gara con delle nubi temporalesche!
Durante i piegamenti, inoltre, si era reso conto che doveva fare una certa fatica nel seguire il ritmo degli altri.
In fondo, il professore l'aveva detto che aveva avuto dei gravi problemi di salute rammentò Forse ne sta ancora subendo i postumi....
"Hai una pessima cera" disse dopo un po', vedendo che Reito era diventato pallido per lo sforzo.
"Tu dici?" chiese l'altro, facendo un sorriso tirato mentre scendeva nuovamente "Io sto una meraviglia!".
"Dalla tua faccia, non si direbbe proprio" commentò il giovane cinese, "Beh, effettivamente ieri ho avuto una giornata pesante".
Il successivo piegamento fu più incisivo e Shaoran sbarrò gli occhi quando vide un grosso livido sul fianco sinistro del ragazzo.
Di colpo, la sua mente lo riportò al giorno precedente, quando Mei Lin aveva colpito il misterioso ladro di Carte proprio allo stinco sinistro.
Possibile che... Rivolse uno sguardo carico di dubbi al compagno che lo affiancava, chiedendosi se avesse visto giusto.
Gli sembrava impossibile che Reito potesse essere il misterioso aggressore che aveva rubato a Sakura la Carta della Freccia.
Se impallidiva durante dei semplici esercizi scolastici, come poteva dare vita a quella tremenda serie di attacchi che aveva inflitto loro o affrontare Mei Lin nelle arti marziali?
Riducendo gli occhi a due fessure, si concentrò al massimo per avvertire un minimo accenno di aura magica, ma senza esito.
Eccetto quella di Sakura, non percepiva niente di estraneo nell'aria.
Eppure sento che c'è qualcosa che non va mormorò tra sé Ma com'è possibile mascherare la propria aura fino a renderla praticamente invisibile?.

Il suono della campanella fu accolto con un fragoroso boato dagli studenti, che si riversarono nel cortile e quindi in strada.
Tomoyo si stiracchiò appena sotto i tiepidi raggi del sole, sospirando "Fortunatamente, le lezioni di canto inizieranno solo la prossima settimana. Abbiamo ancora qualche giorno di libertà".
Sakura sorrise "Senza di te, il coro della scuola non sarebbe la stessa cosa. Tu sei la migliore".
"Ti ringrazio, ma così mi fai arrossire" mormorò la mora, prima di essere raggiunta da Mei Lin e Shaoran.
"Perché non venite a prendere tutti il the a casa mia?" propose allegra "Così potremo rilassarci un po', senza nessuno intorno".
"Per noi va bene" annuì il ragazzo "Anche perché devo dirvi alcune cose che ho notato oggi".
Pochi minuti dopo, i quattro ragazzi erano a villa Dajdoji, dove vennero accolti dal solito stuolo di cameriere.
Tomoyo li guidò nella propria camera, dove, con una tazza di the ed una fetta di torta a testa, si accomodarono.
"Cos'hai visto a scuola, cinesino?" chiese Kero-chan, assalendo la propria porzione "Dalla tua faccia, non sembra niente di buono...".
"Credo che il tizio che ha deciso d'impossessarsi delle Carte di Sakura sia nella nostra stessa scuola" mormorò lui "Per non dire nella nostra stessa classe".
"Cosa?!" esclamò la Cattura Carte, alzandosi di scatto "Ne sei sicuro? Hai.. hai percepito la sua aura magica in classe?".
"No, sa bene come nascondere i suoi poteri" spiegò l'altro "Ma, durante la lezione di ginnastica, mi sono accorto che Reito ha un grosso livido sul fianco sinistro".
Rivolse uno sguardo alla cugina, dicendo "Sbaglio, o è proprio lì che hai colpito il nostro aggressore, ieri pomeriggio?".
"Infatti" concordò la ragazza cinese "Sono riuscita a centrarlo sul fianco sinistro e sulla spalla destra, prima che m'imprigionasse sull'olmo".
"Fantastico!" esclamò Kero-chan, spiccando il volo "Abbiamo già localizzato il ladro! Meglio di così, non poteva andare".
Qualcosa nell'espressione di Shaoran smorzò il suo entusiasmo, "Non ne sembri troppo convinto, però... C'è qualcos'altro, non è vero?".
"La cosa che non mi torna è che Reito è diventato pallido come un cencio nel corso degli esercizi" spiegò il ragazzo "E ricordo che Terada ci ha detto che ha avuto dei seri problemi di salute, lo scorso anno".
"Se si affatica così tanto per una semplice serie di esercizi, come può aver causato tutto quel pandemonio al parco?" mormorò Tomoyo.
"Non avrò poteri, ma ne capisco abbastanza per capire che occorre molta energia per fare quello che ha fatto quel ladro" aggiunse convinta "La cosa mi sembra troppo strana".
"Beh, però Reito non era l'unico ad avere dei lividi sul fianco" disse improvvisamente Sakura "Anche Aisha ne aveva diversi. Su entrambi i fianchi, però".
"E ti ha detto come se li è fatti?" le chiese Shaoran, "Sì. Ha detto che ha urtato lo spigolo della credenza, ieri notte".
Il gruppo sprofondò in un cupo silenzio, mentre ognuno rimuginava sulle notizie ottenute.
"Sicuramente, l'arrivo di quei due nella nostra classe non è casuale" disse Tomoyo, passandosi le mani sulle braccia "Da quando sono arrivati, che sento una strana elettricità nell'aria".
"Non che dire..." mormorò Sakura, rivolgendo uno sguardo alla grande finestra che dava sulla strada "So solo che ho un brutto presentimento".
Strinse le mani intorno al ciondolo della Chiave del Sigillo, sussurrando "Ho paura che questo sia solo l'inizio di qualcosa di ben peggiore...".

e anche questo capitolo è andato.. che ne pensate? chi sarà il misterioso ladro delle Carte di Sakura? Aisha o Reito? i sospetti dei nostri amici ruotano tutti intorno a questi due nuovi compagni, che sono più coinvolti di quanti essi stessi osino pensare. Shaoran ha quasi scartato Reito a priori, vedendo la fatica che fa negli eserzi... ma avrà ragione a sottovalutarlo? ed aisha sarà davvero così brava? se cvolete saperne di più, nno vi resta che attendere il prossimo capitolo! bacioni a tutti!!
a presto, vostra Alys93

   
 
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