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Autore: KuraiChan    10/07/2012    1 recensioni
1890 periodo delle grandi migrazioni verso gli Stati Uniti. Lovino e Feliciano, due fratelli provenienti dalla Sicilia, stanno per intraprendere il viaggio che cambierà per sempre le loro vite. Gli incontri che faranno li aiuteranno ad uscire dallo stato di miseria del quartiere di Harlem o li porteranno sempre più vicini ad una vita di soli stenti e miseria?
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Bad Friends Trio, Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Dopo che il fratello e lo spagnolo uscirono per recarsi a lavoro Feli iniziò a sistemare le poche cose
che lui e suo fratello avevano dentro le valigie dentro i vari cassetti. Quando ebbe finito non sapendo che altro
fare si mise a letto e fissando per ore la parete bianca finì per addormentarsi.
Ci vollero diverse ore prima che Lovino e Antonio tornassero a casa stanchi per la lunga camminata.
"Per fortuna ti hanno dato il lavoro,mi raccomando non fare lo scontroso come è tuo solito fare o ti buttano fuori"
Disse lo spagnolo entrando in casa insieme a Lovi che per prima cosa cercò Feliciano con lo sguardo notandolo accovacciato sul letto.
Si avvicinò a lui e lo coprì "Mi chiedo come diavolo faccia a dormire così tanto. Sono sicuro che si sia addormentato almeno quattro ore fa."
Disse Antonio divertito "Abbiamo viaggiato tre settimane su una nave e lui soffrendo il mal di mare ha dormito poco e niente, direi che 
una buona dormita gli è concessa no?"Scontroso come sempre il giovane italiano si sdraiò accanto al minore per coccolarlo un poco.
"Già,vado a cucinare qualcosa ok?" Lovino annuì rimanendo li sul letto accanto a Feliciano aspettando che si svegliasse. Quando ciò
accadde Feli trovò il sorriso stanco di Lovino ad aspettarlo, si vedeva lontano un miglio che il minore aveva pianto ore e prima e Lovino sfiorandogli
la guancia chiese "Perchè hai pianto Feli?" Il minore si strinse ricominciando "Mi manca casa,voglio tornare a Palermo" disse poi lo guardò
"Mi mancano i miei amichetti e mi mancano il nonno e la nonna." Lovino sospirò accarezzandogli il capo e lo guardò con dolcezza, cosa che
raramente succedeva. "Lo so ma li non avevamo nulla,vedrai che qui le cose andranno molto meglio e poi non sei solo ci siamo io e Antonio
e sono certo che conoscerai tantissime altre persone con cui stare." Feli si asciugò gli occhi e annuì guardando gli occhi verdi del fratello.
"Ti hanno dato il lavoro fratellone?" Lovino annuì e gli scompigliò i capelli "Dai vieni Antonio ha cucinato delle cose buonissime e sono sicuro
che hai fame. "Feli si alzò e andò in bagno a lavarsi la faccia prima di raggiungere Lovino e Antonio in cucina.
Vide che non erano soli e così con un lieve cenno della testa salutò i due anziani che stavano seduti li con il fratello e lo spagnolo.
"S..salve...." disse timidamente avvicinandosi e prendendo posto accanto a Lovino "Lui dev'essere Feliciano allora" Disse la donna 
e Lovino annuì sorridendo "Si lui è il piccolo." disse Antonio servendolo, Feliciano sorrise cordialmente e iniziò a rispondere alle
varie domande che gli venivano fatte raccontò di come si fosse divertito sulla nave anche se non aveva dormito bene e di come
fosse rimasto meravigliato una volta fatto un giro del quartiere con Antonio e Lovino al loro arrivo. Dopo cena andarono nel piccolo
salotto continuando a parlare finchè l'orologio a pendolo non segnò le undici. "Forza Feli metti il pigiama e fila di corsa a letto."
Disse Lovino al minore che lo guardò male "Ma io voglio stare ancora un po alzato" disse sbuffando,Lovino che perdeva facilmente
la pazienza lo guardo, "Non voglio ripeterlo una terza volta veloce....spicciti e non peddiri tempu*" disse usando il dialetto
per rinforzare il concetto. Feli si alzò sbuffando e 
andò verso la camera da letto. "Vado anche io scusatemi e buona notte." disse Lovino qualche minuto dopo alzandosi per andare a lavarsi
prima di mettersi a letto accanto al minore. Qualche ora dopo anche lo spagnolo si mise a letto accanto ai due che già dormivano beatamente.
Durante la notte Lovino si girò e rigirò più volte agitato per la giornata del giorno successivo in cui anche lui avrebbe cominciato a lavorare, alle sei era già in piedi per il nervosismo che aveva in corpo,
decise di preparare la colazione. Quando Tonio uscì dal bagno dopo essersi lavato disse "ce n'è un po anche per me?" Lovino annuì
versando il caffè in una tazzina passandola allo spagnolo. "Senti ma il signor Mario non viene a lavorare con noi?" chiese Lovino riferito all'anziano spagnolo
che divideva con loro l'appartamento. Il giovane spagnolo scosse la testa sbadigliando e disse: "No è invalido lavora sua moglie in una sartoria qui vicino." Poco prima
di uscire Lovino fissò Feliciano che dormiva "Cosa farà 12 ore solo a casa mentre noi lavoriamo?" chiese preoccupato per il il fratellino.
"Se avessi abbastanza soldi lo manderei a scuola,ma non è un posto per gente come noi....non posso permettermelo." disse tristemente.
Lo spagnolo sorrise "vedrai che starà bene ,sa dipingere no? Gli troveremo un qualcosa da fare in cui serve dipingere." Lovino lo guardò male
e acido disse: "Non voglio che lavori è solo un bambino." Lo spagnolo sorrise scuotendo la testa "Direi che non lo è più e mi ricordo che a Palermo
c'erano sono bambini di sei anni che lavorano." Il diciannovenne guardò Feliciano dormire "Già....ma per me resta sempre un bambino"
Gli spostò i capelli dalla fronte e gliela baciò aspettando che lo spagnolo fosse pronto per poi uscire per andare a lavorare.
Feliciano si svegliò qualche ora dopo costando che non c'era nulla da fare. Vagò per la casa in cerca di qualcosa per dipingere o disegnare ma non trovò nulla
così passò la mattinata ad ascoltare i racconti del signor Mario che però verso le undici decise di uscire per andare a trovare degli amici lasciando l'italiano da solo.
Verso l'ora di pranzo Feli provò a cucinare qualcosa tuttavia fu abbastanza complicato visto che non ci aveva mai pensato da se
successivamente decise di fare un giro del palazzo per vedere se incontrava altri ragazzi della sua età o giù di li.
Ne incontrò un paio ma non erano italiani e quindi la loro conversazione non fu molto lunga. Esasperato tornò a casa e si sdraiò nuovamente
a letto, quando vide Lovino e Antonio aprire la porta si lanciò sul fratello "FRATELLONE!!" Gridò contentissimo di vederlo.
"Ahio! cazzo Feli fa attenzione." Urlò Lovino che era distrutto per la lunga giornata di lavoro in miniera. "S....scusa....s..sei stanco?" Lovi lo fulminò con lo sguardo.
"No sono fresco e riposato....Tu chi dici? Pensi ca m'addivittii?**" disse sarcastico e Antonio lo riprese semplicemente chiamando il suo nome.
"Dai Feli lasciamo Lovino in pace per un po andiamo a preparare la cena." disse gentilmentre prendendo l'italiano per mano mentre Lovino
si chiedeva come facesse Antonio ad avere tutte quelle energie anche dopo dodici maledette ore di lavoro. Sentì il minore lamentarsi del fatto
che veniva sempre trattato male da lui e che preferiva lo spagnolo, quelle parole lo ferirono profondamente anche se poi sentì lo spagnolo gli disse
che stava esagerando e che Lovino era semplicemente stanco per via del lavoro. Dopo cena Feli andò a letto, Lovino lo raggiunse subito dopo
troppo stanco per pensare che probabilmente l'indomani sarebbe andata ancora peggio. "Scusami se ti ho sgridato" disse sfiorando la guancia del minore.
"Scusa se ho detto che preferisco Tonio a te" replicò subito il minore prima di crollare tra le braccia del fratello. Lovino sorrise e gli baciò la fronte "Sono un pessimo fratello, mi spiace Feliciano. Vorrei che tu fossi felice e invece ti tratto sempre male." disse con amarezza addormentandosi poco dopo di lui.
Verso le undici e mezza lo spagnolo li raggiunse sdraiandosi accanto a loro cercando di non disturbare il loro sonno.
****************************


Allora essendo siciliana e non sapendo il dialetto napoletano ne tanto meno quello veneziano
ho deciso che i due fratelli Vargas hanno origini PaleMMitane ahahaha.
(Anche se io sono di Catania credo che Palermo sia più conosciuta in quanto capoluogo della Sicilia, tutta via i due dialetti presentano delle differenze notevoli perchè il dialetto Palermitano ha molto più spagnolo e arabo in mezzo mentre quello catanese ha un mix di spagnolo, francese, greco e arabo ergo qui troverete quello catanese, essendo il mio, di quando in quando. )

Vocabolario Siciliano - Italiano
*Spicciti e non peddiri tempu = Sbrigati e non perdere tempo
**Tu chi dici? Pensi ca m'addivittii? = Tu che dici? Pensi che mi sia divertito?


Angolo della pazza

Gnaaaa non sapendo che cavolo fare ho scritto il secondo capitolo....
no ok,,,,ammetto che l'avevo già scritto tempo fa così come il primo.
Allora come avete visto in questo capitolo abbiamo Lovi e Feli
alle prese con la loro nuova vita.Ho cambiato lo stile di scrittura
sperando che vi risulti meno pensante da leggere.
Come a solito vi supplico siate clementi con una povera
pazza alle prime armi.Vi aspetto al terzo capitolo
Bacioni Kurai Chan


 

   
 
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