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Autore: Martychan Fantasy    13/07/2012    1 recensioni
Ma sapeva che doveva andare,e che lui non si sarebbe certo fermato per aspettare lei!.
Si asciugò con una manica del vestito,e poi decise di andar a fare due passi per riprendersi da tutte le emozioni che le vorticavano nel cuore e nella mente..
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Trigun Sound Life34
Trigun Sound Life



Capitolo 36. Lyler il Coraggio


Le prime luci dell’alba stavano rischiarando le piccole case di legno, e le tende dell’accampamento militare. Qualche uccellino cinguettava, e regnava una quasi irreale pace e tranquillità. Pareva proprio la beata calma prima dell’imminente tempesta.

-ANF! ANF! ANF!-

Mentre i primi cittadini e soldati si svegliavano e uscivano per le strade, una delle guardie notturne passava in mezzo a loro correndo a perdifiato, come se avesse visto un fantasma. Era diretto alla grande tenda-ospedale, e a giudicare dall’affanno, pareva dover comunicare qualcosa di davvero importante.

In quel momento, il maestro, seguito dagli infermieri, stava effettuando il giro di visite mattutine ai tantissimi feriti, quando dall’esterno della tenda, si udì un certo trambusto, e grida concitate.

-MAESTRO!! MAESTRO USCITE PRESTO!!- gridò qualcuno affacciandosi all’ingresso

-Ma che succede?!- il vecchio allora si affrettò ad uscire per capire cosa stava accadendo

Si ritrovò davanti la scena, di un gruppo di persone comuni e soldati attorno ad una delle guardie notturne, che piegato sulle ginocchia, respirava affannosamente per ritrovare il respiro regolare. Era sudato e bianco in volto, doveva aver corso il più velocemente possibile fino a lì.

-Per l’amor del cielo! Che succede figliolo?!- il maestro si fece largo tra la piccola folla andando davanti alla guardia

-Uhn? Ma cos’è tutto questo chiasso di primo mattino?- si avvicinò anche Wolfwood che camminava lì vicino, accendendosi una sigaretta

-ANF ANF ANF! Ma-maestro! Anf! Una…una cosa impossibile!! ANF! ANF!- la guardia faticava a parlare

-Portate da bere subito!- gridò allora il vecchio, e subito da un veloce passamani, arrivò una borraccia d’acqua fresca che la guardia bevve avidamente, recuperando un po’ di colorito in volto

-Cosa sarebbe successo di impossibile?- domandò il maestro

-Anf…stavo staccando dal mio turno di guardia di notte, e passavo vicino alla tenda del maggiore Strife per vedere se tutto era a posto…e…e…-

-Cosa??- insistettero un po’ tutti

-I-il maggiore Strife era scomparsa!! Non era più nella branda! C’erano le macchine e i tanti fili sparsi sul letto…ma di lei nessuna traccia! E nemmeno la sua divisa militare!- disse infine la guardia d’un fiato

-CHE COSA??!!!- gridò Wolfwood sporgendosi tra la folla

-Ma non è possibile! Meryl non si sarebbe mai potuta alzare da sola in quelle condizioni! Era praticamente immobilizzata al letto, tanto era debole! Come…come ha potuto…- stava dicendo il maestro allibito

E nello stesso momento, si levò da poco lontano un gran mormorio tra la gente, che si ammassava sempre di più per la strada. Wolfwood e il maestro portarono la loro attenzione in quella direzione, sgranando gli occhi quando videro di cosa si trattava.

-No, non può essere…- balbettò il vecchio incredulo

Eppure era ciò che i suoi occhi e quelli di tutti stavano vedendo. Vestita con la sua divisa militare di maggiore, Meryl, stava camminando al centro della strada, tra la gente e i soldati che la fissavano a bocca aperta. Avanzava con aria fiera e decisa verso di loro, pronta di nuovo a combattere, come se nulla le fosse successo.

-Ooh…Meryl!- tremò il maestro facendo pochi passi verso di lei

La giovane si fermò a pochi metri da lui e Wolfwood, facendo loro un sorriso gentile.

-Ma sei davvero tu Meryl?Come fai ad essere in piedi?-

Meryl sorrise di nuovo alla lecita domanda del reverendo.

-Certo, è ovvio che voi vi facciate queste domande..- rispose

Quello che stupì ancora di più, era la sua voce, così calma, tranquilla e serena. Dov’era finito tutto il suo dolore, la sua tristezza e la sua disperazione, insieme a tutte le ferite del corpo?.

-Che cosa ti è successo figliola?- il maestro la squadrò meglio da testa a piedi, come ricercando qualcosa di preciso,

-Voi discendete da coloro che se ne presero cura maestro…e ci avete avuto a che fare per molti anni. Dovreste capirlo da solo,  no?^^- parlò ancora soave e sorridente

-…- in iniziale silenzio, il maestro avanzò ancora verso di lei, osservandola con ancor più intensità, poi improvvisamente si bloccò guardandola in volto, e sgranando gli occhi colmi subito dopo di stupore improvviso..

-Si, maestro..è proprio così- confermò Meryl con un sorriso, prima ancora che l’omino parlasse

-Ooh! E’ una cosa davvero incredibile!- disse il maestro con enfasi e voce tremante

-Che cosa stà succedendo maestro?!- domandò Wolfwood confuso

-Gli spiriti plant…sono in lei!- esclamò il maestro

Tutti allora, osservarono Meryl increduli e un po’ timorosi per quello che di incredibilmente fuori dalla portata di semplici esseri umani, stava accadendo.

°°°
Quando il sole fu alto nel cielo, Meryl insieme al maestro e Wolfwood, si trovava in una tenda utilizzata per le riunioni, per parlare dell’accaduto.

-Allora è davvero così. Gli spiriti sono entrati in te figliola!- esclamò con un sorriso il maestro

Meryl sorrise.

-Com’è possibile una cosa del genere?- domandò Wolfwood

-Stiamo parlando di entità antiche, che da sempre vivono al di fuori di ogni tempo, ed esistono per proteggere ciò che è rimasto della loro civiltà-

-Tu parli attraverso ciò che hai appreso da loro, non è vero?- sorrise il maestro

-Esatto-

-Aaah! Puoi tornare per un momento a parlare come facevi prima, Meryl?! Così non ci capisco niente!- si lagnò Wolfwood grattandosi il capo

Meryl ridacchiò divertita, e poi gli rispose.

-Certo, hai ragione. Per te effettivamente è quasi impossibile comprendere queste cose, non conoscendo molto della storia delle origini dei plant e del loro pianeta-

-….- Wolfwood la guardò serio

-Ero in preda ad atroci sofferenze, ma ciò che più mi faceva male, non era il corpo, ma la mia anima. Ero completamente a pezzi, e non avevo nessuna intenzione di svegliarmi. Poi, lentamente, ho aperto gli occhi, trovandomi a fluttuare in uno spazio neutro, al di fuori di qualsiasi tempo o dimensione. Lì mi è apparso davanti uno spirito femminile, caldo e gentile che mi ha avvolto nel suo abbraccio, e parlato con amore della difficile lotta sanguinosa che stiamo vivendo, del sacrificio che Vash stà per compiere, e del mio dolore, che è stato così intenso, da richiamarli a me..-

-Gli spiriti plant…- disse tra sé il maestro

-Esatto. Loro mi hanno detto che non avevo molte speranze di riprendermi completamente, ma unendosi alla mia anima, mi avrebbero permesso di rimettermi in piedi ed andare a combattere ancora!-

Calò solo per un istante, un silenzio stupito e allo stesso tempo confuso, tra il maestro e Wolfwood. Meryl sorrideva loro serena, mostrando dai suoi occhi, tutta la sua determinazione.
Wolfwood , infine, si grattò di nuovo il capo, sospirò chiudendo per pochi momenti gli occhi, riaprendoli infine, cercando quelli di Meryl.

-Così anche tu ora…puoi prendere parte alla battaglia tra dei e demoni…- disse con serietà

-…- il maestro lo fissò con la stessa serietà, riconoscendo che, anche se il giovane prete non sapeva poi molto di tutta la storia, aveva ben compreso la grande e complessa natura dei suoi protagonisti.

-Si, è così. Devo andare! Devo combattere ancora una volta, per riuscire a salvare Vash e noi tutti. Lo farò, anche se questo significasse sacrificare la mia stessa vita!. Io credo in Vash! Credo, in tutto quello che lui ha fatto per noi sino ad oggi!. Come potrei non desiderare di aiutarlo? Nicholas..lui ha perduto il suo pianeta d’origine, quando ancora era in fasce! Ha perduto suo fratello, che ha ceduto al suo lato oscuro, considerando noi umani esseri inferiori da eliminare, e causa delle loro disgrazie! Ha perduto la donna che l’ha cresciuto e ha creduto sia in lui che in Knives, restando così completamente solo. Ma nonostante questo, è rimasto qui con noi su questo pianeta di sabbia, per cercare di aiutarci a costruirci un futuro migliore, e per proteggerci dalla follia di suo fratello, a costo della sua stessa vita.. Dimmi, Nicholas, perché non dovrei andare?-

Meryl aveva intuito nel tono di voce di Wolfwood, che il giovane era preoccupato per lei, e voleva chiederle di non andare. Almeno una volta, anche se sapeva che non avrebbe ottenuto niente, il giovane avrebbe voluto provare a chiederglielo.
Wolfwood sorrise, per la prima volta, dopo tanto tempo che si conoscevano, con un sorriso gentile e aperto. Un sorriso pieno d’affetto per Meryl, e sì, anche per Vash, perché anche a lui stava pensando in quel momento.
Avanzò allora verso Meryl, e quando le fu davanti, l’attirò a sé, abbracciandola forte, e accarezzandole il capo amorevolmente. Meryl dapprima incredula per quel gesto, sgranò gli occhi sbattendo più volte le palpebre, arrossendo un po’ in volto, ma poi, sorrise, percependo i sentimenti che provava Wolfwood per lei, grazie agli spiriti plant. Allora, anche lei lo abbracciò forte. Poi, si separarono, e Wolfwood le poggio le mani sulle spalle, sorridendole ancora.

-Io verrò con te Meryl, e sono sicuro che anche gli altri sono d’accordo con me…Non è vero, RAGAZZI?!- sorrise rivolgendo poi lo sguardo all’ingresso della tenda dove c’erano Milly, Rina e Funai.

Meryl li guardò stupita. Da quanto tempo erano lì? Non si era accorta di loro!. Era stata così presa a dire ciò che pensava, che non si era accorta di niente. A giudicare però, da come Milly piangeva commossa, e stringeva un lembo della tenda, così come piangeva Rina e a Funai tremavano gli occhi, probabilmente i tre erano lì ad ascoltare da molto tempo.

-Milly…ragazzi!!!^^- sorrise felice aprendo le braccia verso di loro, e accogliendo Milly che le si gettò letteralmente al collo con enfasi, seguita da Rina e Funai.

°°°
DUE GIORNI DOPO..

Sorgeva il sole del terzo fatidico giorno. Dopo il chiarimento avuto con Wolfwood e gli altri, Meryl aveva parlato anche ai soldati e alla gente, perché tutti capissero la gravità della situazione, e si preparassero a difendersi nel migliore dei modi. In quei due giorni, Meryl insieme al maestro, aveva dato direttive precise ai soldati, per difendere l’accampamento durante la sua lontananza.
In quel momento, davanti a un tavolo di legno nel centro dell’accampamento, circondati da un via vai di soldati e gente, che trasportava armi o pezzi di ferro e legno per le barricate,Meryl e gli altri, stavano discutendo delle ultime precauzioni da prendere.

-La costruzione delle barricate di ferro e acciaio, sarà ultimata entro il pomeriggio. In questi tre giorni la gente si è data davvero un gran da fare!- stava dicendo Funai

-Certo non servirà a fermare per molto un possibile attacco..ma almeno farà guadagnare del tempo alle difese..- commentò Wolfwood

-Ho dato a tutti istruzioni precise su come comportarsi se e quando Horwen farà la sua comparsa qui- disse Meryl seria guardando l’orizzonte

-E’ incredibile che sia ancora vivo..dopo il colpo che ha ricevuto nel vostro ultimo scontro..- sospirò pensierosa Rina

-Anche in quell’occasione gli spiriti plant erano con me..ma non gli ho procurato un colpo mortale..- rispose Meryl con un sorriso un po’ amaro

Se avesse voluto, se fosse stata più decisa e concentrata, e non presa dalla fretta di raggiungere Vash, sarebbe riuscita ad eliminare quel pericoloso fanatico del fuoco!.

-Uccidere non è mai ragione di vanto, o un discorso che si può fare con naturalezza..- disse il maestro

Meryl annuì, riconoscente al vecchio per aver perfettamente compreso il suo stato d’animo.

-Quindi…il traditore Horwen, attaccherà l’accampamento, quando noi saremo lontani da qui?- chiese Funai

-E’ praticamente scontato. Ormai conosco bene il modo di agire di Don Deviler. Horwen è la sua marionetta col compito di colpire e distruggere tutti coloro che stanno intorno a me o a Vash, soprattutto quando o io o lui siamo lontani dal poterli proteggere..- rispose Meryl

Funai ebbe dopo quella spiegazione, un attimo di silenzio. Poi guardò negli occhi Rina, che stava al suo fianco. La ragazza gli sorrise annuendo, avendo già capito quali erano le sue intenzioni.
Il giovane poi, tornò a guardare Meryl, spostando lo sguardo da lei a Milly e Wolfwood.

-Sentite io…ci ho pensato molto in questi due giorni- iniziò a dire mentre Rina lo prendeva sottobraccio – Io e Rina abbiamo perduto i nostri compagni di squadra per colpa del fuoco di quel dannato Horwen!. Sentiamo il bisogno di vendicarli! Di non rendere vano il loro eroico sacrificio per noi tutti!-

-Per questo motivo…noi due resteremo qui a difendere questa gente!- concluse Rina con un sorriso e uno sguardo carico di determinazione e coraggio.

Meryl fece lo stesso sorriso, e avvicinandosi, poggiò le mani sulle spalle di entrambi.

-So che questa gente non potrebbe avere a proteggerli, due persone migliori di voi. Sono orgogliosa di voi ragazzi! E sono sicura che lo sono anche Nina e Nilson!- poi li abbracciò forte, con la speranza nel cuore, di poterli rivedere ancora al suo ritorno.

°°
Nel pomeriggio, tutti i preparativi erano terminati. La grande barricata di ferro e acciaio che era stata innalzata a cerchio intorno a tutto l’accampamento, scintillava sotto i raggi del sole. Le guardie di vedetta, erano già nelle loro postazioni, mentre al grande portone d’ingresso si erano radunate molte persone e molti soldati.
Funai e Rina, insieme al maestro, stavano di poco davanti a tutti.

-Allora noi andiamo..- stava dicendo Meryl

-Mi raccomando, abbiate cura di voi!- le strinse le mani il maestro

Meryl lo guardò con un’espressione serena, ma molto strana, che turbò l’omino. Sembrava molto lontana, come se la sua presenza fosse solo temporanea. Anche Milly e Wolfwood si preoccuparono di quel comportamento, così come Rina e Funai.
Meryl li guardò con un sorriso dolce, spostando poi i suoi occhi su tutta la gente e i soldati dietro di loro.

-Pregherò con tutta l’anima…perché voi tutti continuiate a vivere e costruire un futuro migliore..- disse sottovoce, come fosse un leggero soffio di vento fresco.

Poi, mentre si incamminava seguita da Wolfwood e Milly, Rina fece uno scatto in avanti con ansia.

-Prometti che tornerai Meryl!!!- gridò preoccupata

Come risposta, Meryl alzò il braccio destro i segno di saluto, allontanandosi sempre di più.

-Prometti che tornerai da noi…- ripetè ancora la giovane, mentre i tre diventavano delle sagome sempre più lontane e confuse nel deserto.

Funai le si avvicinò poggiandole le mani sulle spalle.

-Impetuoso, infuocato e devastante è Darthem la Forza. Appassionato, travolgente e incrollabile è Edhem l’Amore. Affascinante,combattiva e luminosa è Lyler il Coraggio..- sussurrò il maestro, mentre il vento portava via le sue parole e la vista dei tre coraggiosi combattenti..

°°°
Il cammino nel deserto, che li divideva dal luogo dove si trovava Vash, parve essere una breve passeggiata, tanto giunsero velocemente nei pressi del luogo infesto. Il cielo più si avvicinavano, più si oscurava e si tingeva di un orribile rosso sangue. Lampi e tuoni si alternavano, mentre l’aria diventava sempre più pesante, carica di elettricità. Milly volse lo sguardo verso Meryl che le camminava a fianco. Non c’era alcun segno di timore o preoccupazione sul suo viso. Era così tranquilla, addirittura sembrava proprio serena.

“E’ davvero cambiata così tanto grazie ai plant? No,non credo che sia solo per questo!” si disse la giovane sentendo una morsa improvvisa serrarle lo stomaco.

Meryl si comportava, esattamente come una persona che aveva perso ormai tutto quello a cui teneva. Quella sua tranquillità surreale in un momento così critico, era la dimostrazione che ormai non le importava di nient’altro, nemmeno di sé stessa, pur di salvare Vash.
Meryl in quel preciso istante sorrise, e prese per mano Milly, lasciandola spiazzata, dato che non si aspettava proprio, un’azione simile.

-Meryl…- la guardò ancora, con occhi smarriti ed irrequieti, mentre Meryl si volse a sorriderle, stringendo la mano attorno alla sua.

-Non agitare troppo i tuoi pensieri, Milly. Vedrai che andrà tutto bene!- le disse immergendo i suoi occhi in quelli della sua fedele amica, che ne rimase incantata, provando un profondo senso di calma, che durò solo fin quando Meryl la tenne per mano. Quando le loro mani si divisero, e Meryl avanzò il passo superandola, Milly tornò a provare solo angoscia e smarrimento. Wolfwood le fu accanto, abbracciandola per una spalla.

-So cosa stai provando in questo momento, Milly. Ti prometto, che farò tutto ciò che è nelle mie forze umane, per fare in modo che sia Meryl che Vash, tornino indietro con noi!- le sorrise incoraggiante

-Grazie, Nicholas!- Milly si sentì un po’ confortata da quelle parole sicure e gentili, anche se la realtà dei fatti non cambiava.

Rimaneva cruda ed immutabile. Meryl aveva intenzione di combattere senza pensare alla sua incolumità, e Vash proprio in quel momento stava facendo altrettanto. Loro due soli, semplici umani quali erano, come avrebbero mai potuto fare, per salvarli entrambi?!.
I pensieri tristi di Milly, vennero interrotti bruscamente da un grido improvviso di Meryl :

-ARRIVANO! RIPARATEVI PRESTO!!!-

-Arrivano?! Ma che cos…?!!- Milly non ebbe il tempo di capire nulla, venendo trascinata via da Wolfwood che con un balzo, si nascose dietro alcune rocce, evitando un colpo che invece esplose proprio dove si trovavano prima, lasciando un profondo buco nel terreno. Meryl invece, non si era spostata minimamente dalla sua posizione, prendendo il colpo in pieno, ma rimanendo straordinariamente illesa, grazie al potere degli spiriti plant, che la circondavano col loro potere, creando un’emanazione di luce verde, attorno al corpo della giovane.

-Incredibile…- scappò di bocca a Wolfwood a quella vista

-Meryl..- farfugliò Milly ancora spaesata

Come aveva fatto a vedere così lontano? Erano davvero straordinari i poteri di cui ora era dotata. Sembrava..sembrava quasi..

-Sembra quasi diventata come Vash..- disse Wolfwood, strappando quel pensiero dalla mente di Milly.

-WOLFWOOD!! SPOSTATEVI DA LI’!!!- gridò ancora Meryl, e subito il reverendo, con un salto fulmineo si allontanò, mentre il punto roccioso saltava in aria

-Ma chi diamine è che ci attacca?!- sbottò il giovane a denti stretti

-E’ arrivato..- disse semplicemente Meryl, guardando davanti a sé.

I due guardarono nella stessa direzione, impugnando le rispettive armi.
Dal polverone che si era creato a causa delle esplosioni, ne uscì una risata a loro molto familiare, seguita da una sagoma che si avvicinava sempre di più.

-Uh,uh,uh! AH AH AH AH!- rideva follemente

Meryl restava fissa immobile, senza muovere un muscolo.

-Dannazione!- imprecò Wolfwood a denti stretti, quando il nemico fu limpido davanti a loro, col suo gigantesco fucile di fuoco tra le mani.

-Ben ritrovati miei cari compagni di ventura! Ma soprattutto, ben ritrovata a te..mia carissima Meryl!- disse in tono provocatorio

-Non posso dire altrettanto…Horwen!- rispose Meryl asciutta e lapidaria

-Oohh! Uh,uh uh! Ma come siamo fredde! Forse è il caso che io ti riscaldi un po’, cosa ne dici?!-

E detto ciò, sparò una fucilata dritta verso Meryl, ma invece di esplodere, il colpo la circondò, creando un gigantesco cerchio di fuoco attorno alla ragazza, che si alzò in un muro altissimo, separandola dai suoi compagni.

-MERYL!!- gridò Milly angosciata

-Merda! Peggio di così non poteva iniziare!- imprecò nuovamente Wolfwood

Meryl dal canto suo, continuava a restare ferma immobile, completamente calma e tranquilla. Horwen entrò nel cerchio di fuoco, ridendo sguaiatamente, per poi parlare con voce crudele verso Meryl :

-AH AH AH AH!! Maledetta! Hai finto di cadere nelle mie mani per poi colpirmi a tradimento vero??! Ma sfortunatamente ti è andata male! Il colpo che mi hai inferto era davvero grave, ma non è stato abbastanza per uccidermi!-

-Vedo che Don Deviler ti ha curato a dovere, per mandarti di nuovo al macello, eh?- asserì lei con calma, accendendo ancora di più le ire del nemico,

-Non sottovalutarmi in questo modo, mocciosa! Io sono un elemento molto importante nel gioco!-

-Tsk! E osi definire tutto questo, un gioco? Perché non la finisci con questa storia, Horwen? Levati dai piedi! Ho un compito molto importante da portare a termine!-

A quella risposta, che proprio non si aspettava, Horwen fece tanto d’occhi, per poi sentirsi ancor più collerico, imbracciando nuovamente il fucile e sparando velocissime palle di fuoco contro Meryl. Questa però, le evitò ad una velocità incredibile, scansando ogni colpo con minimi movimenti fulminei che sembravano quasi irreali.

-Ehe! Dunque è vero! Tu sei proprio colei di cui parla una delle storie antiche dei plant!-

-…- Meryl si accigliò sentendo quelle parole da Horwen

-Don Deviler ti ha sempre ritenuta pericolosa. Ha cercato in tutti i modi di eliminarti, avendo capito che la tua anima, è quella di un essere vissuto in tempi lontani, nel mondo da cui provengono sia il maestro Knives, che Vash the Stampede!-

-D-di che cosa stà parlando quel pazzo?!- Milly si strinse alla giacca di Wolfwood, non credendo alle sue orecchie,

-E così, sei stato informato anche di questo, da quel mostro? Dunque, capirai perché è di fondamentale importanza per me, raggiungere al più presto il luogo che si trova alle tue spalle!-

-Pufi! E permetterti di andare ad aiutare Vash the Stampede? AH AH AH! Questo è impossibile! Ho l’ordine di trattenerti qui finchè il plant non avrà compiuto il suo sacrificio,donando finalmente la sua vita a Don Deviler, e quindi al maestro Knives! Dopo di chè.. mia cara..sarà la volta di tutti voi, e di questo stupido e miserabile pianeta!- la rabbia e l’ira che Horwen mise nelle ultime parole, fecero provare un pungente brivido freddo lungo tutta la schiena a Milly.

Gli occhi di Meryl a quel punto, ebbero un guizzo, e una nuova luce si accese in essi, mentre la luce verde dei plant la faceva risplendere di nuovo.

-Non osare mai più..definire Vash un plant con tanto disprezzo!! E’ vero..lui proviene da un lontano pianeta ormai scomparso, non è un umano.. Ma credimi, quando ti dico che Vash è l’ESSERE UMANO migliore che io abbia mai conosciuto, e che questo mondo conoscerà! Io farò in modo che sia così!-

La determinazione e l’intensità della sue parole, fecero commuovere sia Wolfwood che Milly, mentre Horwen restava imbambolato e spiazzato, con il fucile a mezz’aria. La luce di Meryl si fece ancor più intensa.
L’oscurità che albergava nel suo cuore però, lo fecero di nuovo sprofondare nella malvagità, e tornare di nuovo interamente succube di Don Deviler.

-Ma davvero?- disse con tono di scherno – Vash the Stampede…sarebbe il migliore tra tutti gli esseri umani?!-

-…- lo sguardo di Meryl non cambiava nonostante le provocazioni

-B’è se è così…-

>KA-BOOM!!!

Horwen all’improvviso sparò un colpo più potente di quelli precedenti. Dalla bocca del suo cannone infernale, uscì una palla di fuoco davvero gigantesca, che partì a razzo contro Meryl. Era una finta però, perché il colpo deviò improvvisamente, lasciando Meryl sorpresa, e proseguì alle sue spalle, andando ad esplodere proprio su Milly e Wolfwood. Le fiamme erano così intense e alte, che i due non si vedevano nemmeno.
Meryl guardò alle sue spalle sconvolta, non credendo ai suoi occhi. Non doveva sottovalutarlo troppo, Horwen era pericoloso proprio perché era molto imprevedibile.

-AH AH AH AH! Finalmente vedo un po’ di sorpresa sul tuo viso, mia cara maggiore Strife!-

-…- Meryl tornò a guardarlo con durezza, e la sua luce aumentò ancora,

-Mh?Ma come? I tuoi preziosissimi amici là dietro stanno andando a fuoco e tu..volti loro le spalle non preoccupandotene?-

Le labbra di Meryl si incurvarono in un sorriso che esprimeva una grande sicurezza e forza interiore. –Tu credi davvero?- fu il suo turno di schernire, e Horwen non la prese affatto bene, soprattutto, quando vide le sue fiamme scomparire all’improvviso, inghiottite dalla stessa luce verde che avvolgeva Meryl. Comparvero Milly e Nicholas, ancora confusi e increduli, avvolti da due spiriti plant che fuoriuscivano dai loro corpi.

-C-CHE COSA DIAMINE SIGNIFICA?!!- urlò Horwen collerico

-M-Meryl..ma che cosa..?- Milly ancora stralunata, chiamò Meryl che si voltò verso di loro con un sorriso gentile.

-Come facciamo ad avere questi plant nei nostri corpi?!- chiese Wolfwood agitato

-Milly..Ricordi quando ti ho preso la mano per farti coraggio, mentre venivamo qui?- domandò Meryl con calma

-S-si- rispose Milly incerta

-Ebbene, in quel momento ho fatto passare da me, due spiriti plant perché entrassero uno in te, e successivamente, l’altro in Wolfwood, quando ti ha abbracciata per confortarti. Ho chiesto loro di proteggervi, proprio perché questa battaglia non è per comuni mortali.-

I due la ascoltarono a bocca aperta. Era Meryl a parlare senza alcun dubbio, ma il suo linguaggio era esattamente come quello dei plant. Parlava come fosse una di loro.

-FHE!! E così..hai fatto in modo che quei due miseri moscerini potessero avere uno scudo come il tuo a proteggerli, eh? Maledetta Meryl Strife!!- digrignò i denti Horwen rosso di bile e tremante di profonda rabbia.

Meryl tornò nuovamente a concentrarsi su di lui con sprezzo : -Sappi che io sono Lyler il Coraggio! Meryl Strife non c’è più da quando è iniziata quest’ultima fase finale della battaglia!-

Milly e Wolfwood non credettero di aver sentito davvero bene quello che disse.

-Uh,uh uh uh! Hai abbracciato totalmente la tua anima plant, dunque?Bene! Se è così, devi morire qui e subito!- Horwen puntò di nuovo il fucile su Meryl,

Milly chiuse gli occhi un istante mordendosi con forza il labbro inferiore.

“E’ vero? Meryl non è più la stessa di prima?! Ma che le è successo?Che le stà succedendo?! Vorrei tanto capire..vorrei tanto poter sapere, per avere la forza di essere al suo fianco anche questa volta!”

*Milly Thompson..*

“EH?!”

Qualcuno era sgattaiolato nei suoi pensieri, leggero e fluido come un piccolo ruscello d’acqua fresca, che via via, diventava sempre più grande.

*Milly Thompson. Ho sentito i tuoi pensieri, il tuo dolore, ed il tuo profondo desiderio di aiutare la tua amica. La tua anima è davvero pura ed innocente, per essere quella di un essere umano! Persone come te, sono rare e preziose, e Lyler è stata fortunata ad incontrarti sul suo cammino!*

Milly si sentì arrossire nel profondo per quei complimenti così inaspettati. Il piccolo ruscello si era trasformato in un corso d’acqua fluida e veloce.

“Tu sei lo spirito plant che Meryl ha fatto entrare in me,vero?”

*Si, e farò tutto quello che è in mio potere, per proteggerti ed aiutarti in  questa lotta.*

Milly sospirò profondamente. Non era il respiro che usciva dal suo naso, ma era il respiro profondo della sua anima, che defluiva dal suo interno, verso l’esterno, seguendo il veloce corso del torrente che le scorreva nel cuore.

“Se è così come dici, allora ascoltami, ti prego!. Io ti aprirò tutto il mio cuore, ma ti scongiuro di darmi una risposta…”

*Dimmi..* disse calmo e sereno lo spirito


CONTINUA




__________________________________________________________________________

Eccomi qui!^^
Meryl si è risvegliata, ed è pronta finalmente, a fare neri sia Horwen che Don Deviler!! XD
A parte questo, un altro piccolo tassello partorito dalla mia mente malata, circa il passato di Vash, Knives, e a quanto pare, anche di Meryl, è stato svelato!.
Meryl era vissuta sul pianeta d'origine di Vash e Knives??
Cosa muove davvero il cyborg Don Deviler??

Alla prossima, per scoprire queste e molte altre cose!^_^

Un abbraccio,

Martychan
   
 
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