<< Hey, che ne dite di combinare qualcosa insieme come ai vecchi tempi? >>

<< Disapprovo. >>

<< Matt, sei sempre il solito! >>

<< Eddai C, ammetti che muori dalla voglia.. >>

<< Lei non muore affatto dalla voglia di far scoprire a tutti che io sono qui. >>

C si portò le ginocchia al petto e vi appoggiò le braccia, lasciando le mani ciondolanti nell' aria.

<< Giusto? >> continuò Mello, guardandola storto.

Lei sorrise ed evitò di rispondere.

<< Dai, facciamo qualcosa..Ti fermi solo oggi! >>

<< No Matt, sarebbe troppo rischioso. >> rispose Mello.

<< Mello, dov'è Jim? >> chiese C, decisa a parlare di cose serie.

<< Credo che sia tornato al covo per vedere se ci sono ancora i soldi, li abbiamo nascosti bene.. >>

<< Ma non sarà pericoloso!? >> chiese C, portandosi una ciocca di capelli dietro l' orecchio.

<< No affatto, sa badare a sé stesso. >>

Matt seguì la loro conversazione e poi si avvicinò una sedia, sedendocisi al contrario e poggiando le mani sullo schienale.

<< Siete senza priscio! >> e sbuffò, mostrandosi offeso.

E risero, come non facevano da tanto tempo..

Quando Cristy si liquidò per andare a mettere qualcosa sotto i denti -non mangiava da quella mattina..- Mello ne approfittò per parlare con Matt.

<< Matt, ascolta, sono nei guai.. >>

<< Dimmi dove e quando e io ti faccio da spalla. >> rispose lui, facendo finta di puntare una pistola nel vuoto e mirare, con un occhio chiuso.

Mello gli tirò gli occhiali per farli rimbalzare sul suo naso e fargli male, << Non intendevo in quel tipo di guai.. Ho problemi con Cri.. Si insomma, credo che.. >>

Matt si alzò gli occhiali sulla testa e si massaggiò il naso, rosso.

<< Tranquillo Mello. >>

Mello si fermò e lo guardò, dopo aver camminato avanti e dietro per la stanza.

<< Mi sento ridicolo a pensare ad una cosa del genere.. >>

<< Ma se te lo senti, devi provarci. >>

Mello si lasciò scappare un sospiro e poi annuì, convinto.

<< Grazie amico.. >> e gli diede una pacca sulla spalla, per poi correre fuori dalla sua camera.

Matt sorrise e osservò il vuoto.

Lui era confuso, non era sicuro di provare attrazione per Cristy, perciò non voleva nemmeno provarci per rischiare di rovinare la loro amicizia.

Così accese la sua psp e si mise a giocare, all' ombra della luna che illuminava appena la sua camera.

..

<< Hey, io e tu. Fuori di qui. Prima possibile. Rischio di impazzire.. >>

Cristy lo guardò mentre trangugiava il suo panino e si portò una mano alla bocca, mentre ingoiava. << Dove? >>

<< Ho voglia di fare quattro passi. >>

<< ..Occhei. >> rispose lei, confusa.

E cinque minuti dopo erano in strada a passeggiare, Mello tutto infreddolito per aver messo a lavare il cappotto e lei, che anche con solo il costume addosso non avrebbe sentito freddo.

<< E' stata una bella giornata. >> fece lei, per parlare di qualcosa.

Ma lui continuò a camminare fissando il marciapiede, trovandolo parecchio interessante.

<< A che pensi? >> ritentò.

Mello si fermò di colpo, girandosi verso di lei e spingendola verso un albero. Lei ci si appoggiò e lo guardò, senza fiato, mentre lui le bloccava le mani sulla sua testa spiaccicandole sul tronco.

Alzò allora la testa e la guardò, quasi sofferente.

<< Non riesco mai a sentirmi completo.. >>

Lei aveva gli occhi spalancati e la bocca aperta in un misto di sorpresa e paura, da quando si comportava così?

<< ..Tranne quando sono con te. >>

C sentì il mondo crollarle addorso: era forse una dichiarazione d' amore?

Non poteva muoversi, bloccata contro il tronco, con il volto di lui appena lontano per riuscire a farsi guardare in faccia mentre le diceva quelle cose.

<< E allora mi dico che non devo sentirmi così, e cerco un altro modo per completarmi. E mi sento come un coniglio in gabbia che scappa, ritrovandosi sempre allo stesso punto. >>

Lui la guardava, voleva sentirla sua, e almeno voleva che ascoltasse bene le sue parole.

Voleva imprimergliele nella mente, sperando che anche lei si sentisse così.

Cristy non riusciva a rispondere, mentre sentiva il cuore uscirle dal petto.

Lei cosa provava? Si sentiva così?
Cominciò ad esaminare le immagini dei loro momenti passati insieme che le scorrevano nella mente, per poi confrontarle a quando era senza di lui.

<< ..Ma non voglio più avere paura.. >> le sussurrò, quasi sulle labbra, mentre chiudeva gli occhi.

Lei cercava di prendere aria invana, sentiva il busto di Mello spingere sul suo, erano troppo vicini..

<< Non fare così, ti prego.. >> riuscì a dire, facendo alzare la testa del ragazzo che la guardò confuso.
Non capiva, non le piaceva che lui si rattristasse o voleva che lui smettesse di starle così addosso?

<< ..Smettila, mi fai male.. >>

Dispiaciuto, lasciò le mani di C e si allontanò da lei, per poi mettersi a guardare il marciapiede, pentito. Aveva rovinato tutto..

Lei si massaggiò i polsi e si avvicinò a lui, lentamente.

<< Non dire più quelle cose, mi fanno stare male. >> E gli poggiò una mano sulla guancia, per alzargli il volto.

Lui la guardò cercando di capire cosa pensava, ma era troppo preso dal momento.

<< Scusa per.. >> ma C gli fece di no con la testa, bloccandolo.

<< Ho capito cosa intendi. >> semplificò tutto, sorridendo appena per rassicurarlo. << E non voglio più scappare, nemmeno io. >>

Mello sbarrò gli occhi, un po' troppo in ritardo per poter rispondere, visto che aveva le labbra di Cristy che premevano sulle sue.

Lo aveva baciato così, di colpo, sorprendendolo.

E lui aveva sentito il cuore fare un salto di gioia, più leggero.

Lentamente avvicinò le mani ai fianchi di Cristy e lì le poggiò, delicatamente.

Lei poggiò anche l' altra mano sul volto di Mello e lo tenne fermo, mentre lo baciava.

Fece poi scorrere la mano sinistra sulla maglia di lui trasportata dalla passione, attirandolo a sé e camminando all' indietro, fino a tornare appiccata al tronco, permettendogli di schiacciarla con il suo corpo.

Mello poggiò una mano sul tronco per l' impatto che ebbe su Cristy, cercando di evitare di schiacciarla completamente.
E continuarono a baciarsi, sentendo i loro cuori battere e chiedere pietà; sentendo i loro polmoni fremere ossigeno, le mani scorrere sul corpo dell' altro e il sapore di cioccolata che aveva Mello, che fece girare la testa alla ragazza. E le labbra premere su quelle dell' altro, fino a quando non furono superate dalla lingua.

Quello era sicuramente il primo bacio per Mello, che si sentì un po' deluso dal sapere che lei il primo lo aveva dato a Matt, davanti ai suoi occhi quando erano piccoli.

Ma ancora una volta era stato superato, qualche mese prima dal suo migliore amico.

Ma non gli importava questa volta di essere arrivato secondo, gli bastava potersi sentire così bene, fregandosene del resto.

Cristy sentiva la testa scoppiare per tutte le cose che avrebbe voluto dirgli, e invece continuava a stare muta e a baciarlo, incapace di fermarsi.

Il bacio di Matt non le era minimamente venuto in mente, ormai non lo ricordava quasi più: era solo un ricordo sfumato.. Per lei quello fu il suo primo bacio, colmo di passione e sentimenti.

Perché entrambi avevano sofferto per tutte le volte che avevano desiderato spingersi fino a quel passo con l' altro, incapaci di buttarsi a capofitto in una relazione del genere.

Poi Mello l' aveva sorpresa, scoinvolgendola, e non aveva più saputo resistere.

Non era pronta per condividere una cosa così preziosa con qualcuno, non sapeva nemmeno se avrebbe saputo esserne all' altezza!

Ma aveva deciso di prendere l' iniziativa, proprio come aveva fatto lui.

Lui che non era bravo con le parole, specialmente quando si trattava dei suoi sentimenti; e lei che aveva sempre prediletto i contatti diretti con le persone, perché doveva costringersi a scansarsi da lui?

Ed ora eccoli, a consumarsi di passione con un solo bacio.

In quella notte di quasi primavera, che aveva cancellato tutto il freddo che Mello sentiva, provenire più da dentro sé stesso che dall' esterno.

E per la prima volta Cristy aveva sentito i brividi, tremava, mentre si lasciava andare tra le braccia di Mello, senza pensare a niente.

Le loro menti erano vuote, sembravano irraggiungibili, come se si trovassero su un pianeta tutto loro.

Ed era così, tutte le volte che si erano sentiti soli, solo che per una volta, non lo erano..

..............................................

Mello non aveva idea di cosa fare, doveva prenderla per mano?

Cristy non sapeva se camminare accanto a lui oppure afferrargli la mano, come facevano tutte le coppie che vedeva quando passeggiava con la musica alle orecchie, sognando di essere anche lei così un giorno.

Per strada non c'era alcun rumore, nel cuore della notte..

Entrambi tentarono un gesto avventato, allungando il braccio verso l' altro per prendergli la mano, toccandosi contemporaneamente e girandosi a guardarsi, sorridendo.

Poi continuarono a camminare e alzarono la testa verso il cielo, guardando le stelle.

Esattamente in quell' attimo videro una stella cadente percorrere il cielo, e si girarono a guardarsi per vedere se l' altro l' aveva vista.

<< L'hai vista?! >> chiese Mello, facendo sorridere C.

<< Si! >> annuì, e poi ripresero a camminare verso la Wammy's House.

Scavalcarono ed entrarono dal sottoscala, trovando la porta chiusa a chiave.

Ma che era successo?
C si guardò intorno e notò che le bottiglie di vino erano sparite.

Bene! Roger aveva deciso di ubriacarsi proprio quella sera?

Mello e C si guardarono fermi davanti alla porta e rassegnati scesero le scale.

Capirono di dover passare la notte lì, perciò cercarono di rimediare chiamando Matt al cell, ma lui era già nel mondo dei sogni..

Così gli lasciarono un messaggio, chiedendogli di andare ad aprirgli il prima possibile, prima che lo facesse Roger.

Mello scoprì un divano tirandone il lenzuolo polveroso e lo tastò, era comodo.

Si sedette allora e si girò a guardare Cristy, in piedi e ansiosa.

<< Che fai? ..Vieni. >> le disse, seduto sul divano.

<< Lì? Dormiremo.. >>

<< Si. Vuoi restare in piedi per tutta la notte? >>

<< ..No.. >> e lui si alzò di scatto, le afferrò il polso e la trascinò con sé sul divano.

Si sdraiò e aprì le braccia, invitando lei a sdraiarsi su di lui.

Lei lo fece imbarazzata, ricordandosi poi che era Mello, e non doveva preoccuparsi.

Poggiò la testa sul suo petto sentendo il suo cuore battere forte, e sorrise, anche lui era emozionato...

M poggiò un braccio sulla spalla di C e l' altro lo piegò sullo schienale del divano, per poi poggiare la mano tra i suoi capelli e respirarli a fondo, estasiato.