Serie TV > Lie to Me
Segui la storia  |       
Autore: Gillian_Lightman    14/07/2012    3 recensioni
E se la dichiarazione di Cal in "Killer App" non è bastata, il destino gli darà una mano
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cal Lightman, Gillian Foster, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Always'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti! Premetto che fin ora questo è stato e il capitolo che ho scritto con più difficoltà, spero che sia comunque bello!

La fine si avvicina, questo è il terz’ ultimo capitolo  :):

Buona lettura!

 

Capitolo 6. Il passato ritorna.

 

Per i due piccioncini il risveglio del secondo giorno non è piacevole come quello precedente: gli ultimi eventi della serata passata li hanno tenuti svegli tutta la notte, cosi si alzano solo alle 11:00 dopo pochissime ore di riposo.

Oramai è troppo tardi per la colazione in hotel, servita al massimo fino alle 10:15.

G: “Ci toccherà uscire per fare colazione”.

C: “Nah io sono stanco morto non ho dormito per niente!”

G: “Anche io ma ho fame, hai un idea migliore?”

C: “Certo”, dice maliziosamente l’ uomo; poi afferra il telefono componendo un numero e dicendo: “Servizio in camera? Vorrei due cappuccini e due croissant… Faccia tre, stanza 310” aggiunge sorridendo dopo che l’ affamata collega lo guarda storto.

Si rinfilano nel letto (e nel divano!) per altri dieci minuti, poi Gill si alza e aprire la porta al cameriere. Questi nota che l’ uomo non è nel letto con la “consorte”, così ironizza: “Mi sembra un dejà vu di me e mia moglie”.

G: “Cos..? Ah, no non stiamo insieme!”

C: “Si, siamo amici ma le persone che ci hanno offerto la vacanza hanno prenotato una sola stanza e la signora della reception ha detto che non c’ erano altre stanze disponibili quindi…”

Cameriere: “Tsk, che assurdità è mai questa? Qualcuno avrà voluto farvi uno scherzo!”

I due i scambiano uno sguardo sorpreso e capiscono che l’ altro non ne era a conoscenza; prima che possano chiedere ulteriori informazioni il cameriere ha già augurato buon appetito e varcato la soglia.

G: “Ho sentito bene? Ha detto che questo è uno scherzo e c’ erano altre stanze disponibili?”

C: “A quanto pare…”

G: “Adesso quell’ oca della reception mi sente!”

C: “No tanto negherà tutto o dirà che si è trattato di un errore…Godiamoci la vacanza, poi prima del rientro ci scambierò io due chiacchiere”.

G: “Mmh…Hai ragione…D’ accordo allora, buon appetito!”

C: “Anche a te tesoro”

Infondo nessuno dei due ce l’ aveva con l’ impiegata dell’ Hotel e i soggetti ignoti dello scherzo…In realtà gli avevano fatto un favore!

Terminata la colazione i due si fanno una doccia (mi sembra inutile dire separatamente) e poi si siedono nel salottino della stanza per decidere cosa fare.

G: “Io sono molto stanca Cal, ma se vuoi girare non c’è problema: abbiamo solo altri due giorni per visitare la  città”

C: “Sì ma è una vacanza, dovremmo rilassarci! Anche io sono stanco morto e non ho nessuna voglia di uscire, che ne dici se restiamo in camera?”

G: “Per me sarebbe perfetto, così recupero un po’ di energie. Cosa vuoi fare per ammazzare il tempo?”

L’ uomo guarda fuori dalla finestra, poi sorridendo maliziosamente: “C’è molto sole fuori...”

G: “Quindi…?”

C: “Quindi ci si può abbronzare anche in primavera e sul nostro balcone ci sono due lettini”

G: “Mmh un po’ di sole mi farebbe bene…Ma non abbiamo portato i costumi!”

C: “Io si, Emily me ne ha infilato uno nella valigia insieme alla crema protettiva…”

G: “Accidenti perché non mi è venuto in mente…Aspetta…No non può averlo fatto…” si dirige verso la valigia e inizia a rovistare.

C: “Chi ha fatto cosa?”

G: “Sarah…Mi ha dato un sacchetto dicendo di aprirlo se fossi stata stanca, ma non può veramente averci preso…”

E invece si, la donna apre il sacchetto datole dall’ amica e vi ritrova dentro un costume turchese ed una crema protettiva.

C: “Perfetto!”

G: “Come diavolo a fatto a prevederlo? Vabbé l’ importante è che ho un costume, vado a metterlo in bagno.”

C: “Okay io mi sistemo di qua e ti aspetto sul balcone”

 

//POV CAL//

 

Sta succedendo veramente? Sto per vedere Gill in costume?

Pervertito!

Meno male che lo ha scelto tua figlia il costume, eri capace di prenderlo con le paperelle in tinta con il pigiama!

Oh ma sta zitto! Piuttosto chissà che costume avrà Gill.

Che importa…E’ sempre in costume!

Non riesco a smettere di pensare a ieri sera, ci stavamo per…Per…

Baciare!

Si! Era un momento così perfetto, così semplice e senza bisogno di parole…Affanculo quel dannato barbone se lo becco un’ altra volta lo scuoio come Buffalo Bill!

Lascia stare il silenzio degli innocenti…Film stupendo ma non ti serve: se vi amate veramente in questi due giorni le occasioni non verranno a mancare!

Hai proprio ragione. Era un bel momento, stupendo, ma avrebbe complicato il dopo…

In che senso?

Nel senso che stavamo per baciarci senza che mi fossi dichiarato…Okay molto romantico il fatto che non ci sarebbero volute parole ma dopo le avrei comunque dovuto parlare; preferisco farlo prima.

D’ accordo, ma vuoi aspettare il genio della lampada che esaudisca i tuoi desideri o hai intenzione di darti una mossa?

Certo che ho intenzione di farlo…Più tempo aspetto e più vado nel pallone rischiando di fare danni, ma soprattutto più tempo aspetto e meno tempo avrò per stare con Gill come…Non riesco nemmeno a dirlo ho troppa paura che sia tutto un sogno!

Non è un sogno e ieri sera ne hai avuto la prova!

Okay okay, giusto è che la paura di perderla mi spaventa come nient’ altro!

Cal…è dura ammetterlo…Ma la stai già perdendo! Non siete più amici come prima e di certo non siete ancora una coppia…Lo sai che non si può tenere il piede in due staffe! Sei sulla soglia della felicità ma la strada è al buio così non ti decidi ad andare avanti, ma non vuoi nemmeno tornare indietro…Fai quel che vuoi ma decidi in fretta, perché prima o poi quelle porte si chiuderanno e rimarrai senza niente…Rimarrai senza la donna che ami!

Questo mai! Hai ragione tu, NON POSSO PERDERE GILL, è ora che affronti le mie paure: la amo e non posso nasconderlo a me, come non lo devo nascondere a lei.

Sono fiero di te. Quando hai intenzione di dirglielo?

Stasera.

Stasera dopo cena quando…

Si quando la porto fuori.

Per la sorpresa?

Si.

 

 

//POV GILLIAN//

 

Calma Gill, calma. Mettiti quel dannato costume e mantieni la calma.

Appunto Gill…Basta fare le isteriche, piuttosto metti in mostra la mercanzia.

Ma sei fuori?! Mi sta venendo un infarto…Io e lui in costume a pochi metri di distanza!

Il balcone è lungo tre metri quindi sarete mooolto vicini!

E stai zitta che se no esplodo! Non riesco a credere che tutto questo stia succedendo veramente!

Tutto cosa? Prenderete un po’ di sole non è Mission Impossible!

Non mi riferisco solo ad adesso…Intendo tutto tutto! Insomma, veramente sono in vacanza con Cal? Veramente abbiamo osservato New York dalla Statua della Libertà abbracciati e ieri ci siamo quasi baciati al chiaro di luna? Mi sembra di vivere in un sogno e più ci penso meno mi sembra reale!

E invece è la pura realtà: si, il fato vi ha dato un occasione; si, lui ti ha stretta a se in un momento di puro romanticismo e si ieri il vostro sogno si stava per avverare.

Il mio sogno.

Oh piantala Gill va bene che l’ amore è cieco ma tu sei anche sorda! Piantala di dirti balle: se lui non ti amasse ieri non avrebbe cercato di baciarti ne avrebbe fatto tutte le altre cose romantiche per cui si sta impegnando in questa vacanza.

Ci stavamo per baciare…E’ il mio pensiero fisso. Per settimane oramai sognavo quel momento e quando finalmente arriva uno stupido barbone senza cervello tenta di rubarmi la borsetta?! Gliene avrei date anche cento purché ci avesse provato in un qualsiasi altro momento.

Evidentemente non era quello il momento adatto. Non era certo l’ unico.

E quando avverrà?

Svegliati! Vi amate e non è certo colpa di un barbone se non state ancora insieme ma vostra Gill…Sua e tua. Di te che hai paura di rovinare il rapporto che cè tra voi ma guarda caso lo stesso in questione non ti basta più così rimani a lamentarti senza fare niente…E reagisci Gill combatti o lo perderai!

Detesto quando hai ragione.

Questo lo hai già detto come hai già detto che avresti fatto capire a Cal i tuoi sentimenti ma tu sei la prova vivente che dire non significa fare…

Allora secondo te dea della saggezza cosa dovrei fare?

Sii te stessa! Non bloccare i sentimenti, non forzarli, sii semplicemente te stessa e se vi amate veramente l’ occasione verrà da se!

Mi chiedo perché non lo ho fatto prima…Sono proprio una scema…Mi aspetto che tutto venga da se e non faccio niente! Siamo in vacanza da tre giorni, Cal si atteggia da perfetto “partner” e io…Niente! E’ il momento di fargli capire che lo amo!

Bentornata tra noi addormentata nei boschi!

 

 

Presa dalla allegra conversazione con la sua coscienza Gill non aveva notato un paio di scherzetti gentilmente offerti dalla sua amica Sarah…

 

“Eccomi Cal” un imbarazzatissima Gill in costume da bagno, munita solo di occhiali e crema solare, si avvia verso il balcone dove il suo “amico” la sta attendendo. Lo stesso “amico” che vedendola cade dalla sdraio e si trova costretto a fingere di essersi chinato solo per raccogliere il cellulare.

Inutile dire che la ha squadrata per chissà quando tempo: bichini turchese, pezzo sopra a coppa…Pezzo sotto…Gill se ne accorge pochi istanti prima di Cal…Brasiliana! Sarah le aveva infilato nel sacchetto una brasiliana!

G *Appena arrivo a casa la strozzo!*

C *Appena arrivo a casa le do un aumento*

C: “Sei da urlo tesoro”.

G: “G-G-Graz-zie Cal” questa volta non riesce proprio a controllare la voce! “uno scherzo di Sarah, di poco gusto”.

C: “Ne ha avuto di gusto per sceglierlo…Stai benissimo!” *Mette in risalto il tuo splendido corpo*

G: “Se lo dici tu…” accenna un sorriso imbarazzato, poi si sdraia sul lettino.

Rimangono in silenzio per alcuni minuti, fingendo di rilassarsi quando invece non fanno altro che spiarsi a vicenda sotto gli occhiali da sole; Cal in particolare non riesce a guardare altro che Gill.

C: “Tesoro ti dispiace prestarmi la crema solare? Mi scotto sempre il naso…”

G: “Ahah il naso? Comunque certo, però prima me ne spalmeresti un po’ sulla schiena? Non ci arrivo…”

*Gli ho seriamente chiesto di spalmarmi la crema? Sto impazzendo!*

C *Mi ha veramente chiesto di spalmarle la crema? Questa è la settimana migliore della mia vita*

Cal si avvicina titubante, prende il tubetto e si spalma il contenuto sulla mano senza nemmeno guardare, fingendo di essere concentrato altrove.

Quando le sue mani entrano in contatto con la schiena della donna e lui inizia a spalmare la crema un brivido li percorre ed i loro cuori si fermano per un instante, mentre improvvisamente tutto sembra fermo.

Questo strano momento di euforia svanisce quando Cal si decide a girarsi verso la donna (di spalle): sorride un po’ imbarazzato e poi le fa presente: “Hem…Gill...?”

G: “Che cè?”

C: !Q-Questa non è crema solare è…Olio per massaggi”

La donna diventa viola, poi si gira e prende in mano il tubetto di “crema”.

G: “Accidentaccio Sarah!”

C: “Sono sicuro che si è solo sbagliata” *In ogni caso avrà un aumento e una promozione*

G: “Si…Probabilmente hai ragione” *Le manderò un messaggio, così può iniziare a scavarsi la fossa e risparmiare tempo…”

C: “A questo punto è inutile prendere il sole, ci scottiamo e basta!”

G: “Hai ragione…Ci riposiamo un paio d’ ore e poi verso le cinque usciamo a fare merenda?”

C: “Pensi sempre e solo al cibo eh? Comunque va bene” dice con un ghigno.

G *No, penso sempre e solo a te*

 

I due si stendono sul letto e per quanto possono cercano di rilassarsi; Cal probabilmente ha sorriso come un ebete per tutte e due le ore ripensando a pochi momenti prima…Altro che Romeo e Giulietta, questa era la miglior scena sul balcone! Continuava a chiedersi se Sarah lo avesse fatto apposta…Infondo lei poteva portare la brasiliana ed è per questo che la ha data anche a Gill, come poteva essersi semplicemente confusa nel caso della crema solare…Ma se non fosse? Insomma se lo aveva fatto apposta…Perché? Magari Gill le aveva parlato dei suoi sentimenti per lui e la ragazza aveva voluto spingere un po’…Possibile? Questi pensieri lo tormentano per tutte le due ore di “sonnellino”.

Gill invece è sicura che quella strampalata di Sarah lo abbia fatto apposta, ma questo non le alleggerisce il sonno. Inoltre continua a chiedersi chi possa aver “complottato” per lo scherzo della stanza…Fortunatamente il suo cervello era talmente in tilt da non riuscire a collegare le due cose!

Sono le 17:10 e i due decidono di uscire per un gelato; fa molto caldo così si vestono leggeri: Cal maglietta maniche corte e pantaloni a pinocchietto…Gillian canottiera con scalda cuore e pantaloncini relativamente corti.

Ancora una volta Cal pronuncia la frase che non si stancherà mai di ripeterle: “Sei bellissima Gill, anche vestita cosi”.

G: “G-Grazie. Così come?”

C: “Bhe in modo semplice se consideriamo il tubetto di ieri e anche tutti i vestiti che ti metti per venire a lavoro”.

G: “Il lavoro è lavoro e richiede un abbigliamento adeguato!”

C: “Si ma non siamo senatori, siamo scienziati…E ciò nonostante credo di non averti mai visto in ufficio con un paio di jeans”

G: “Nemmeno io ti ci ho mai visto”

C: “Tusce”

G: “Non puoi competere con me” dice. Poi gli lancia un occhiata provocatoria e si avvia verso l’ uscita dell’ Hotel. L’ uomo rimane un’ attimo li impalato, poi ridacchia e allunga il passo fino a raggiungerla, mettendole il braccio sulla spalla, oramai riservata a lui.

 

Intanto, in uno studio di Washington…

 

S: “Quindi l’ anno prossimo dove andrai all’ università?”

E: “Onestamente non lo so. Io speravo nella Stanford, ma non credo che i miei saranno d’ accordo perché si trova sulla costa opposta”.

S: “Li capisco”.

E: “Si ma comunque non li vedrò per tutta la durata dei corsi, quindi a che scopo?”

S: “Bhe considera che se vai in un università vicina, ad esempio una di New York, per loro sarà più facile venirti a trovare…”

E: “Mia mamma vive a Chicago”

S: “E tu…?”

E: “E io…?”

S: “Come la hai presa? Intendo quando si è trasferita”

E: “Ho pensato affari suoi. Si, un po’ mi mancherà ma la mia vita e qui e di certo non la avrei abbandonata per lei”

S: “Su questo non c…”

BIP-BIP-BIP- BIP-BIP-BIP

E: “E’ QUELLO CHE PENSO?”

S: “SII! Finalmente il GPS ha suonato! Chiudi a chiave la porta dell’ ufficio”

E: “Subito”

Nel frattempo l’ altra era già al PC e stava digitando chissà che cosa; per Em era un mistero, ma non le importava perché pochi istanti dopo stava osservando sullo schermo una coppia di adulti che ridevano abbracciati gustandosi un gelato”

E: “SONO LORO!”

S: “SI! VAI!”

E: “Ma come facciamo a capire se il piano ha già funzionato?”

S: “Se avesse funzionato non si staccherebbero gli occhi di dosso. No, per ora niente vavawoom”

E: “Certo che già il fatto stesso di crederli una coppia quando sono ancora solo amici fa capire quanto il loro rapporto sia speciale”

S: “E’ ver…Hei un momento…CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO?”

I due si erano fermati, sguardo fisso su qualcosa, o meglio qualcuno.

E: “Chi stanno guardando?”

S: “Non lo so è fuori dal raggio della webcam merda!”

Pochi istanti dopo si vedeva Gill con una faccia allunata che si allontanava a grandi passi. L’ uomo invece rimaneva ancora alcuni istanti a fissare quella figura ignota, per poi passarsi una mano tra i capelli e correre dietro alla donna.

E: “Merda non promette bene, che facciamo?”

S: “Per ora niente se li chiamiamo subito sarebbe sospetto. Aspetto una ventina di minuti e poi chiamo Gill fingendomi indifferente”

Nel frattempo le figure erano scomparse dal radar e, quindi, dalla telecamera.

 

 

Qualche minuto prima, nella cara vecchia New York…

 

C: “Un cono piccolo tutto pistacchio”

G: “Io ne vorrei uno grande con tre gusti grazie. Faccia crema, cioccolato e puffo.”

Cal la guarda esasperato e poi aggiunge “Anche un passeggino grazie”. Questo gli causa una leggera botta sulla spalla da parte di una divertita Gillian.

Sempre sotto braccio si avviano verso Central Park…Quasi nello stesso istante si bloccano, sguardo sconvolto e fisso su una persona: Dave Burns. E non è solo. Una bassa biondina prosperosa e molto attraente, che avrà la metà dei suoi anni, compare pochi secondi dopo alle sue spalle avvinghiandosi come una cozza.

Cal sposta incredulo lo sguardo da lui a Gillian. La donna è immobile, sembra in trans. Rimane così per qualche istante poi, senza proferire parola, si avvia quasi correndo verso l’ hotel che si trova a poche decine di metri di distanza.

L’ uomo la segue dopo pochi istanti, senza però parlare. Solo quando hanno raggiunto le scale dell’ Hotel, lui leggermente indietro, azzarda con voce affettuosa un “Gill, tesoro”. Questa fa per dire qualcosa, ma nessun suono riesce ad uscire da quelle labbra tremanti. Si gira, apre la porta della camera e subito dopo se la richiude dentro riuscendo a dire solo “Vai pure”.

Ma Cal non se ne va, non se ne andrà mai finché Gill avrà bisogno di lui e questo è uno di quei momenti.

Sospira e si siede appoggiando la schiena sulla porta della stanza.

 

Gill è seduta in bagno da circa venti minuti. Pacchetti di fazzoletti ovunque e miriadi di lacrime che scendono senza controllo…Altrove.

I fazzoletti sono intatti e i suoi occhi non sono mai stati tanto asciutti: non piange, semplicemente riflette.

Il filo dei suoi pensieri viene interrotto dal cellulare che suona. È Sarah.

 Com è ? Spero vi piaccia. La mia autostima ha nuovamente subito un crollo quindi per favore RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE!

A presto,

Jenny

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Lie to Me / Vai alla pagina dell'autore: Gillian_Lightman