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Autore: Mikayla    29/01/2007    7 recensioni
Molti sono i casi della vita, forse anche troppi. Ma siamo sicuri che siano casi? Siamo sicuri che invece tutto questo non sia successo perchè qualcuno ci ha messo qualcosa di suo?
Forse solo indagando si può restituire ad ognuno la propria vita, la propria dignità, o forse siamo destinati a vagare per sempre in quel tunnel buio che chiamiamo vita.
Genere: Romantico, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Usagi/Bunny , Inner Senshi
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Casi della Vita


Visite di Cortesia

Il risveglio del mattino seguente non fu la cosa più meravigliosa al mondo: indolenziti per aver dormito in quella scomoda quanto tenera posizione i due innamorati furono svegliati da una poderosa pacca sulla spalla che fece cadere in avanti Seiya e scivolare di lato Usagi.
Svegliata in quel modo frastornato la ragazza riuscì a capire immediatamente chi fosse la nuova arrivata - Haruka-senpai! - esclamò allegra rimettendosi dritta.
La donna, molto più alta di lei, corti capelli biondi, occhi azzurro/grigi, era la senpai di Usagi e frequentava l’ultimo anno di psicologia.
- Seiya-chan, lei è Haruka Tenou, la mia senpai. - disse presentandola al ragazzo - Haruka-senpai, lui è Seiya Kou - esitò un attimo per guardarlo un secondo e poi riprese - il mio ragazzo.
I due si strinsero amichevolmente la mano, entrambi con un sorriso ridente sul volto, anche se quello di lui era almeno due volte più grande e radioso.
- Ma cosa ci fate qui, Haruka-senpai? - chiese curiosa la ragazza osservando la donna senza la minima idea del motivo che l’aveva portata lì.
Lei mostrò un enorme mazzo di rose rosse con una singola rosa bianca nel mezzo e un pacchettino avvolto in carta dorata. Le porse le rose con un sorriso allegro - Queste per te, perché tu possa dare quelle rosse all’infermiera che hai aggredito ieri sera mentre quella bianca è un mio pensiero per te. - le rispose facendole imporporare di rosso le guance - Questo è un regalino per Chibiusa-chan, un augurio di pronta guarigione.
Usagi era commossa per quel gesto così gentile ed altruista da parte della sua strana e severa senpai - Grazie, ma non dovevate, Haruka-senpai! - esclamò prendendo il mazzo di rose tra le braccia e assaporandone il dolce profumo che emanavano.
La Tenou scosse la mano in un gesto noncurante e s’apprestò ad aprire la porta della stanza della bambina e precipitandosi all’interno come un tornado: aprì le tapparelle illuminando la stanza, spostò sedie e macchinari facendo un tale baccano che la bimba si svegliò guardandosi attorno assonnata e stupita.
- Sono le dieci passate, cosa volevi fare ancora a dormire? - la rimproverò severa sedendosi ai piedi del letto e lasciando le due sedie alla destra per i due innamorati.
Punta sul vivo la bimba s’alzò seduta sul lettino gonfiando le guance e mettendo il broncio - Uffa! - sbuffò - Non è giusto Haruka-san, sei cattiva con me!
- Chibiusa-chan! - la riprese la madre con tono severo - Attenta a come ti rivolgi alle persone! - la sgridò per poi rivolgersi alla donne - La scusi, Haruka-senpai. - si scusò al posto della bimba.
Haruka scoppiò a ridere di gusto - Su, Usagi-köhai, è solo una bambina! - le rispose porgendo il pacchetto alla bimba.
Chibiusa si fiondò immediatamente sul regalo, arrangiandosi al meglio ad aprirlo con una sola mano per via del braccio sinistro ingessato e per la sua testardaggine.
La sua piccola bocca si spalancò in gridolini eccitati quando la carta cedette e la scatolina s’aprì rivelandone il contenuto. In un attimo di spiccato entusiasmo abbracciò Haruka che s’irrigidì come uno stoccafisso e la scostò con ferma gentilezza.
Ma Chibiusa era troppo presa per accorgersene - Grazie Haruka-san! - esclamò prendendo il contenuto della scatolina ed ammirandolo alla luce del sole - Guarda Usagi-okaa-chan! - esclamò mostrando allegramente alla madre gli orecchini a forma di luna che aveva ricevuto.
- Ti toccherà fare i buchi alle orecchie adesso, Chibiusa-chan, nevvero? - disse allegra Haruka che aveva notato in quel momento la loro assenza.
Al contrario della gioia di poco prima la bambina s’era nascosta sotto le coperte con la velocità più grande che il gesso potesse permetterle.
Questa volta a ridere fu Usagi sotto lo sguardo stupito sia di Haruka che di Seiya - Lei ha paura di farsi i buchi. - spiegò in breve la ragazza quando riuscì a trattenere le sue risate.
- È permesso? - chiese una voce calda proveniente dalla porta socchiusa.
Usagi s’alzò immediatamente per andare ad accogliere la nuova arrivata - Ciao Naru-chan! - disse allegra - Stavo ridendo così tanto che non t’ho sentita bussare, scusa!
- E a noi non ci saluti?! - disse infastidita Minako entrando dopo Naru con le altre ragazze.
- Mina-chan! Ragazze! - esclamò stupita la ragazza - Ma ragazza, non possiamo stare qui in cinquemila, Chibiusa ha bisogno di riposo! - le rimproverò piuttosto severamente. Aveva rischiato già una volta di perdere la sua bambina, di certo non avrebbe permesso che qualcosa compromettesse ancora la sua salute.
Probabilmente avrebbe aggiunto qualcosa se Haruka e Seiya non l’avessero interrotta alzandosi - Io devo andare, Usagi-köhai. - le disse sbrigativa scompigliando i capelli alla bambina - Cerca di guarire in fretta, oppure la tua mamma diventerà insopportabile, Chibiusa-chan.
- Arrivederci Haruka-senpai! - riuscì a sento a dire prima che la donna uscisse dalla stanza.
- Vado pure io… - esitò un secondo osservando le ragazze nella stanza ed inghiottì - Usako, ci vediamo prossimamente.
Detto ciò le rubò un bacio sulle labbra ed uscì facendo un cenno del capo alle ragazze e l’occhiolino alla malata.
Usagi si fermò un secondo ad osservare la porta appena chiusa, e sentì un leggero formicolio alla nuca. L’impressione d’essere osservata con occhi inquisitori si fece strada in lei.
Così si volse sorridente verso le curiosissime amiche - Io vado a fare una telefonata, vi affido Chibiusa e non strapazzatela troppo! - disse loro uscendo in fretta e furia dalla stanza.
Tirò un sospiro di sollievo posando la schiena alla porta chiusa e poi estrasse un taccuino dalla tasca. Apertolo scorse l’indice dei numeri con il dito fino a trovarne uno scritto in penna verde - Mamoru Chiba, solo per esigenze importanti, chiamare a qualsiasi ora. - lesse ad alta voce.
Sospirando di nuovo si diresse verso la cabina telefonica più vicina.

Ritornata aveva passato il pomeriggio con le ragazze e Chibiusa. Nonostante si stesse divertendo era piuttosto rammaricata di vedere che la bimba non s’era ancora fatta delle amicizie. In cuor suo sperava ardentemente che trovasse delle ottime amiche, proprio come le sue.
Rei s’alzò prendendo il cappotto - È tardi ormai, è meglio se torniamo a casa.
La altre annuirono preparandosi a congedarsi.
Una volta uscite tutte e cinque rimasero solo Usagi e la figlia. Una davanti all’altra, immerse nel silenzio tipico degli ospedali, ma troppo anormale dopo quelle rumorose chiacchiere.
- Chibiusa - disse piano Usagi - lo sai che hai rischiato molto? - domandò seria.
La piccola annuì abbassando il capo - Mi dispiace d’averti fatta preoccupare Usagi-okaa-chan. - disse con voce sottile e le lacrime che le pizzicavano evidentemente gli occhi.
Usagi non poté trattenersi dall’abbracciare la figlia, mentre anche i suoi occhi iniziarono a pizzicare per le lacrime.
- Amore, non devi essere dispiaciuta per me. - le disse stringendosi il capo minuto al petto che s’inumidiva di lacrime - Chibiusa, hai rischiato di non aprire più gli occhi, lo sai vero? Né io né tuo padre ce lo saremmo mai perdonati… sei la cosa più importante per noi.
La piccola annuì sul maglioncino della madre, poi tirò su col naso e alzò lo sguardo su di lei - Usagi-okaa-chan, starò attenta. - le promise allargando un tenerissimo sorriso sul suo viso - Ti voglio bene. - sussurrò chiudendo gli occhi.
Chibiusa, spossata dagli avvenimenti del giorno prima, dalle visite rumorose e dalle ultime forti emozioni s’addormentò quasi all’improvviso. La madre la adagiò piano sul letto scoccandole un bacio sulla fronte e spostandole un ciuffo ribelle. Nel silenzio più assoluto s’alzò aprendo piano la porta e abbassando le luci, poi uscì.
Tranquilla ed a passo misurato, Usagi percorse i corridoi per andare a prendersi qualcosa di caldo alla macchinetta vicino alle uscite. Andando avanti riconobbe tra il vociare dei corridoi le voci delle sue amiche. Sorridente avanzò girando l’angolo e, per caso, sentì una frase del discorso.
- … vedi, noi crediamo che non sia Mamoru il padre… - stava dicendo Minako a Naru.
A quelle parole il fiato si mozzò nel petto di Usagi. Poi il respiro aumentò mentre la ragazza si portava le mani alla fronte. Perso il coraggio d’uscire rimase lì, a spiare le amiche finché non finirono l’interrogatorio. Ma anche una volta andate via nell’aria riecheggiava una sola parola: Seiya.





Note dell’autrice:
Bentornati a tutti! ^_^ Come avrete notato (e se non l’avete fatto ve lo faccio notare io XD) sono tornata ad aggiornare con i soliti 12 giorni di distanza, per ovvi motivi scolastici.
Ma ora parliamo del capitolo! Sono d’obbligo alcune precisazioni: il senpai è uno studente più grande, spesso dell’ultimo anno, che “accudisce” uno studente alle prime armi. Questa figura è molto presente nella cultura giapponese. Il köhai è, di fatti, il ragazzo accudito dal sempai. Il legame che intercorre tra queste due figure è molto particolare e difficilmente rendibile con un esempio italiano. Infine, okaa-chan significa propriamente mamma. ^_^
Ora i ringraziamenti. Ringrazio tutti coloro che leggono e coloro che leggeranno in futuro. Un particolare grazie va alle persone che mi fanno sapere che cosa pensano della mia storia.

sailormoon81 Ma un quasi è meglio di niente, nooo? XDD Intanto che inizi a piacerti per me vale già qualcosa xDD Comunque ogni capitolo ha un suo perché, difficilmente ne scrivo uno senza motivo, quindi sì, era un altro tassello ^_^
Ehm… il tuo desiderio di veder sparire per sempre Seiya mi sa di molto difficile: adesso sono ufficialmente fidanzati (l’ha chiamata Usako!! *.* XD) ma chissà che non torni Mamo-chan a risolvere tutto usando il ragazzo come puncball XDDD
Vanno benissimo i bacini bacillosi XDD li ricambio (ma senza bacilli XDD)

giulia_88 Graaazie ^_^ mi fa piacere che la fic ti sia piaciuta e che la trovi interessante! Mici sto impegnando molto, e questi complimenti sono super bene accetti ^_^

fighterdory Grazie per i complimenti! ^_^ Mi piacevano troppo nello scorso capitolo *.* ma anche in questo i due piccioncini fanno scena, non trovi? ^^

RobyLupin rispondere alla tua recensione mi fa pauraaa XDD Ti prego, ti prego, ti prego, posa ogni oggetto contundente! >.< Ora che si sono ufficialmente messi insieme temo il peggio perciò… boh, mi andrò a rifugiare in capo al mondo XD
Guarda l’happy end ci sarà di sicuro, in che modo ci sarà è un mistero XD poteri accontentare le fan Usa/Mamo oppure le Usa/Seiya, non lo so ancora (bugiaaaa! Il finale lo so già l’ho già deciso prima ancora di iniziare la stesuraaa! XDD). Per quanto riguarda usa e Mamo… non ho mai detto che non provassero qualcosa l’uno per l’altra ^^ anzi, si amavano profondamente (lo dice pure Hiroshi) e Mamo non avrebbe mai dichiarato di essere il padre se non ne fosse convinto (qui gatta ci cova, ma che miteri nasconde la piccola Usa? O.o), Basta, mi fermo o spoilero XD perciò ti lascio ringraziandoti per i complimenti e assicurandoti che i misteri si sveleranno nemmeno tra troppo tempo ^__^

blue1989 una fan della coppia, incredibile! Comunque vedrai, non anticipo nulla perché sono cattiva XD Sarai felice che sono ufficialmente insieme, o no?

miki90 Grazie mille per i complimenti ^_^ Vedrai che si riprenderà, non è così grave e sono riusciti a salvarla prima che si compromettesse ^_-

Ale Ciaoooo! Spero che gli esami siano andati bene, le lacrime di sollievo sono un buon segno ^^
Ma ceeerto che sono contenta che ti dispiaccia sempre meno l’idea dei due insieme ^_^ credo che sia il complimento più grande che abbia mai ricevuto ^^
Per quanto riguarda il gruppo sanguigno era servito soprattutto per fare scena (non ho potuto rinunciare alla scena del salvataggio, sono troppo romantraggica! XD) però era anche per dare maggiori sospetti: se sia Seiya che Mamoru sono dello stesso gruppo è impossibile capire chi dei due sia il padre ^^
bacissimi anche a te, e grazie per i complimenti ^^

semplicementeme Uuuh, addirittura una doppia recensione *.* A parte il fatto che sto arrossendo in un modo incredibile, volevo ringraziarti e confermarti il mio impegno. Sia per quanto riguarda la genetica, ma anche per le procedure ospedaliere (ho rotto così tanto le scatole a mio fratello che credo non mi sopporti più XD), inoltre mi sono informata anche su tutto ciò che riguardi il Giappone in sé (come l’istruzione, i rapporti tra le persone, ecc).
Comunque, Usa non ha donato il sangue per il suo stato psico-fisico: era distrutta, si vedeva dalla faccia e da come si comportava, il che è proibitivo per queste cose, no? Se non è così prendila come esigenza di trama. XDD

Al prossimo capitolo!

Mikayla




   
 
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