Vieni immediatamente qua, Dalila!

Dio, dimmi, dove sei?

Perchè mi hai abbandonata?

Cos'ho fatto di male, per meritarmi tutta questa sofferenza? 

Sono affacciata nella finestra della mia stanza, l'unico collegamento esterno oltre la scuola.

Casa nostra si affaccia sul cortile, per mia disgrazia. Adesso siamo a Giugno e quindi sono tutti nel cortile.. c'è chi mangia, c'è chi gioca e chi si ascolta la musica..

Ma io non so cosa si prova.

Io non sono mai uscita da sola da casa, tranne per andare a scuola, o per uscire con mia mamma per andare nei negozi depravati.

Quindi io guardo i ragazzi che giocano, si divertono e scattano foto.

Io li invidio, non per le cose materiali, per quella cosa che loro hanno e che invece io non ho.

La libertà..

Mi fa soltanto schifo questo, ma sopratutto mi fanno terribilmente schifo i miei genitori.. 

Alcune volte, preferirei morire, piuttosto che stare un altro giorno insieme a loro. Ma poi penso che loro non meriterebbero la mia morte dato che non mi hanno ucciso, ma io voglio ribellarmi, lentamente.

"Dalila... che cazzo pensi? Vieni qua muoviti.."

Sbuffo e faccio quello che dice.. Sono di fronte a lei, e mi guarda in modo animalesco.

E' una pazza, isterica, vorrei ucciderla ma non ci riesco.

"Vuoi ancora scherzare con me ,Dalila? Mi urla sputandomi in faccia.

"Stron.. cerco di dirle, ma un schiaffio in faccia mi fa uscire sangue dal naso e della bocca.

Ogni tanto mi chiedo se qualcuno dei miei vicini, abbia mai sentito un rumore, o una sgridata e se si sono accorti che esco solo la mattina per andare a scuola..

L'unica cosa che adesso penso, è quello che mi faranno per punirmi..

Mi hanno fatto fare le pulizie.. ma ora? Adesso cosa devo aspettarmi?

Spero solo che non sia quello che penso io.

Non lo sopporterei, ma comunque non potrei ribellarmi..